- Juniores Provinciali GIR.Pisa
- La Cella
-
1 - 2
- Pomarance
LA CELLA: Parenti, Franchi, Casarosa, Nardi, Mori, Rossi, Del Sarto, Pardini, D. Bekir, Martini, Falugi. A disp.: Daini, Marrocco. All.: Leonardo Falleni.
POMARANCE: Quni, Anichini, D. Cerri, Capanni, Malfetti, Guiducci, Hajoubi, Ferri, Mancini, Batistoni, Calastri. A disp.: Chadili, Ricciardi, Mansouri, Ez Zahri. All.: Marco Bellini - Simone Cerri.
ARBITRO: Massimiliano Ippolito di Pisa
RETI: 12' Mancini, 31' Martini rig., 93' Batistoni.
Un episodio contestatissimo al 3' di recupero costringe La Cella alla resa e permette a un Pomarance sempre più sorprendente di salire al terzo posto in classifica, agguantando la Stella Rossa sconfitta nel turno precedente. La gara sembra mettersi subito in discesa per i nerogranata che passano avanti prima del quarto d'ora: un'incomprensione tra i difensori gialloblù libera alla conclusione Mancini che ringrazia e supera Parenti. La Cella però non demorde, affronta alla pari una formazione quotata come quella messa in campo da Bellini e Cerri e impatta al 30': D. Bekir viene messo già nell'area avversaria e Martini trasforma con freddezza l'inevitabile rigore. Poi la gara prosegue secondo un canovaccio ben preciso: il Pomarance fa la gara e prova va alla conclusione in più circostanze, senza però che Hajoubi, Calastri e Mancini riescano a pungere dalle parti di Parenti; per il resto funziona la tattica dei tecnici nerogranata, preoccupati anche di tenere le punte avversarie lontane da Quni, che portiere non è, chiamato però a sostituire tra i pali l'indisponibile Noccetti. Prova ampiamente superata. Anche perché a tempo scaduto gli ospiti trovano l'episodio da tre punti: ostacolato un po' dalle punte nerogranata che tentano di facilitare il posizionamento della loro difesa, Parenti indugia un po' troppo col pallone in mano e Ippolito lo punisce con una punizione indiretta contro. Avulsa dal contesto la decisione sta in piedi, ma se l'arbitro avesse punito l'ostruzione degli attaccanti ospiti con una sanzione tecnica identica ma a colori invertiti nessuno avrebbe avuto da ridire. Ciò che accade sembra scritto da un regista: la posizione, centrale e qualche passo dentro l'area, è troppo invitante perché un tiratore come Batistoni non tenti la conclusione a rete. Detto fatto: tocco breve a rendere possibile la realizzazione e schianto sotto la traversa per l'esplosione di gioia pomarancina. E La Cella, che sette giorni prima aveva approfittato del recupero per espugnare il campo della Freccia Azzurra, stavolta può usare l'extratime solo per leccarsi le ferite.
Calciatoripiù: Martini, Rossi (La Cella), Batistoni (Pomarance).
LA CELLA: Parenti, Franchi, Casarosa, Nardi, Mori, Rossi, Del Sarto, Pardini, D. Bekir, Martini, Falugi. A disp.: Daini, Marrocco. All.: Leonardo Falleni.<br >POMARANCE: Quni, Anichini, D. Cerri, Capanni, Malfetti, Guiducci, Hajoubi, Ferri, Mancini, Batistoni, Calastri. A disp.: Chadili, Ricciardi, Mansouri, Ez Zahri. All.: Marco Bellini - Simone Cerri.<br >
ARBITRO: Massimiliano Ippolito di Pisa<br >
RETI: 12' Mancini, 31' Martini rig., 93' Batistoni.
Un episodio contestatissimo al 3' di recupero costringe La Cella alla resa e permette a un Pomarance sempre più sorprendente di salire al terzo posto in classifica, agguantando la Stella Rossa sconfitta nel turno precedente. La gara sembra mettersi subito in discesa per i nerogranata che passano avanti prima del quarto d'ora: un'incomprensione tra i difensori gialloblù libera alla conclusione Mancini che ringrazia e supera Parenti. La Cella però non demorde, affronta alla pari una formazione quotata come quella messa in campo da Bellini e Cerri e impatta al 30': D. Bekir viene messo già nell'area avversaria e Martini trasforma con freddezza l'inevitabile rigore. Poi la gara prosegue secondo un canovaccio ben preciso: il Pomarance fa la gara e prova va alla conclusione in più circostanze, senza però che Hajoubi, Calastri e Mancini riescano a pungere dalle parti di Parenti; per il resto funziona la tattica dei tecnici nerogranata, preoccupati anche di tenere le punte avversarie lontane da Quni, che portiere non è, chiamato però a sostituire tra i pali l'indisponibile Noccetti. Prova ampiamente superata. Anche perché a tempo scaduto gli ospiti trovano l'episodio da tre punti: ostacolato un po' dalle punte nerogranata che tentano di facilitare il posizionamento della loro difesa, Parenti indugia un po' troppo col pallone in mano e Ippolito lo punisce con una punizione indiretta contro. Avulsa dal contesto la decisione sta in piedi, ma se l'arbitro avesse punito l'ostruzione degli attaccanti ospiti con una sanzione tecnica identica ma a colori invertiti nessuno avrebbe avuto da ridire. Ciò che accade sembra scritto da un regista: la posizione, centrale e qualche passo dentro l'area, è troppo invitante perché un tiratore come Batistoni non tenti la conclusione a rete. Detto fatto: tocco breve a rendere possibile la realizzazione e schianto sotto la traversa per l'esplosione di gioia pomarancina. E La Cella, che sette giorni prima aveva approfittato del recupero per espugnare il campo della Freccia Azzurra, stavolta può usare l'extratime solo per leccarsi le ferite. <b>
Calciatoripiù: Martini, Rossi </b>(La Cella), <b>Batistoni </b>(Pomarance).