• Trofeo Cerbai Allievi B
  • Ponte a Greve
  • 0 - 0
  • Ponsacco


PONTE A GREVE: Alaimo, Galli, Maestrini, Dalmasso, Annunziato, Pezzi, Martelli, Grassi, Niang, Sandiego, Schiraldi. A disp.: Bizzetti, Galigani, Daddi, Pagliantini, Panzani. All.: Alberto Malusci.
PONSACCO: Martini, Bocci, Beccani, Tamburini, Pratelli, Mannucci, Mey, Lici, Kelmendi, Uruci, Ettajani. A disp.: Lazzerini, Ceccotti, Mangini, Marcelli, Musto, Sardelli, Piletti. All.: Maximiliano Magliulo.

ARBITRO: Mancini di Pistoia.



Si chiude con un bel po' di rammarico il primo capitolo del romanzo che racconta la bella favola della storica prima volta del Ponte a Greve nel prestigioso Trofeo Cerbai. Detto che, a conti fatti, la x uscita al termine della gara d'andata del primo turno eliminatorio che vedeva gli amaranto di Alberto Malusci opposti al quotato Ponsacco, autentico dominatore in terra pisana, può essere considerata sostanzialmente giusta e premia, in egual misura, sia la miglior organizzazione di gioco e il miglior tasso tecnico dei singoli messo in evidenza dagli ospiti, sia la grinta, e l'applicazione messe sul proprio piatto della bilancia dai padroni di casa, una domanda continuerà a tormentare le menti di tutti coloro (ed erano davvero tanti..) che hanno assistito al match dalla tribuna del campo sportivo di Via Edoardo Detti. Come sarebbe cambiata la sfida se, al 21' del secondo tempo, Gabriel Grassi avesse messo a segno il rigore giustamente concesso al Ponte dall'arbitro Mancini? Com'è logico che sia, il quesito è destinato a non avere risposta ma adesso, di una cosa sostenitori e giocatori amaranto sono assolutamente certi. Il rigore fallito dal centrocampista di riferimento di scuola Sporting Arno e il risultato a occhiali con il quale la sfida è terminata, complica non poco il compito dei ragazzi guidati dal giovane Malusci in vista del match di ritorno. Sul difficile terreno di Ponsacco, infatti, il Ponte dovrà provare a vincere. Solo in questo modo i fiorentini potranno scrivere un ulteriore fantastico capitolo da aggiungere al romanzo di una stagione di per sé già eccezionale. Anche i ragazzi di mister Magliulo dovranno, però, provare a vincere. Se, da un lato, i pisani hanno dimostrato di possedere grande personalità e una miglior organizzazione tecnico-tattica, dall'altro anche loro, vuoi a causa di un bel po' di sfortuna, vuoi per la bravura dell'attento dispositivo difensivo amaranto, non sono riusciti a trovare quel guizzo vincente che avrebbe permesso di affrontare con maggior tranquillità il return match casalingo. Si annuncia, dunque, una sfida a campi invertiti tutta da seguire, che certamente non sarà, al pari di quella disputata in terra fiorentina, avara di emozioni. Gli ingredienti per assistere a un bello spettacolo, ci sono tutti. Due squadre motivatissime che, nonostante le tossine accumulate al termine di una lunga e impegnativa stagione, cercheranno in ogni modo di superarsi. Il pubblico delle grandi occasioni che non vuol mancare allo storico esordio del Ponte in una delle più importanti manifestazioni regionali a carattere giovanile. Il primo caldissimo sole quasi estivo che ha il merito di rendere la giornata luminosissima ma ha pure lo svantaggio, specie sul campo sabbioso di Via Detti, di rendere più arduo il già difficile compito che i ragazzi devono cercare di portare a termine. Alberto Malusci disegna sul terreno di gioco un 4-4-2 che fa leva sulla solidità del quartetto difensivo composto dagli esterni Galli (a destra) e Maestrini (a sinistra) e dalla coppia centrale formata dall'ex Isolotto Pezzi e dall'ex sammichelino Annunziato, sulle qualità di Gabriel Grassi in cabina di regia e sulla fisicità in attacco dell'aitante Niang. I due esterni alti Martelli (a destra) e Schiraldi (a sinistra) in teoria avrebbero il compito di supportare l'azione offensiva ma in pratica, quando ci si rende conto che il Ponsacco, sulle corsie esterne, può contare sulla qualità e la velocità di Mey ed Ettajani, Malusci chiede ai due di sacrificarsi in copertura, lasciando al solo Schiraldi il compito di proporsi in fase offensiva. L'ex D. L. F. Dalmasso e Sandiego (tornato al Ponte dopo l'esperienza in quel dell'Isolotto) completano l'undici titolare di casa con il numero quattro sempre utilissimo in fase di contenimento e con il numero dieci che fa da spalla a Niang quando il Ponte offende. Magliulo risponde, invece, con un ben più offensivo 4-3-3. Il Ponsacco vuol provare a vincere e si vede. Davanti a Martini, il tecnico pisano schiera un solidissimo quartetto difensivo nel quale fanno bella mostra di sé l'esterno destro Bocci (quasi sempre impeccabile in chiusura sia su Schiraldi sia su Niang) e il centrale Mannucci, autentica colonna del reparto. In mezzo al campo, giostra un trio tecnicamente ben dotato composto da capitan Lici (ottimo in cabina di regia), Tamburini (fondamentale in fase di rottura) e Uruci (validissimo supporto al trio d'attacco). Davanti, a fianco del bomber Kelmendi, operano due esterni rapidissimi e dai piedi buoni come Mey (a destra) ed Ettajani (a sinistra) i quali mettono più volte in affanno la retroguardia del Ponte, andando anche vicinissimi al gol in diverse occasioni.
Nella prima frazione di gioco, sono i ponsacchini a imporre il proprio ritmo alla partita e ad avere le occasioni migliori. La difesa del Ponte è attenta nel chiudere i varchi al trio d'attacco rosso blu ma i centrocampisti di Malusci faticano a ripartire e il Ponsacco tiene costantemente sotto pressione la formazione di casa. Il terreno gioca però un ruolo fondamentale, in questa fase, a favore dei padroni di casa. Gli ospiti, meglio dotati sul piano tecnico e abituati a ragionare con lucidità giocando palla a terra, non sono agevolati dal fondo sabbioso e irregolare su cui, invece, i padroni di casa si trovano a proprio agio. Nonostante ciò, sono proprio gli ospiti a costruire le due occasioni migliori. Al 22' Mannucci imbecca, grazie a un calibratissimo lancio in profondità, il numero sette Mey che si incunea in area e conclude sul primo palo trovando però, sulla propria strada, il portiere di scuola Isolotto Alaimo, che gli abbassa in faccia la saracinesca con un buon intervento in chiusura. Al 28', al culmine di una buona manovra sul settore di sinistra, capitan Lici guadagna un corner causato da un pronto intervento in chiusura di Galli. Lo stesso numero otto ospite calcia dalla bandierina e la palla spiove nel cuore dell'area amaranto. Kelmendi, lasciato colpevolmente incustodito a pochi passi dalla porta, salta e colpisce di testa. La sua incornata è però troppo debole e facilita così l'intervento di Alaimo che blocca senza difficoltà un pallone che, se impattato con maggior forza, sarebbe certamente andato a gonfiare la rete di casa. I fuochi d'artificio più colorati e fragorosi, il match li riserva nella sua seconda metà. Gli ospiti partono molto bene anche nei primi minuti della ripresa e al 49', il Ponsacco costruisce la seconda grandissima opportunità per sbloccare il risultato. Kelmendi riceve palla in area, la protegge e poi la allarga sulla sinistra dove, nel frattempo, sta sopraggiungendo Ettajani. Il numero undici raccoglie il pallone, prende la mira e spara forte a rete dalla media distanza. Questa volta Alaimo pare irrimediabilmente battuto ma la palla, dopo aver colto in maniera clamorosa entrambi i legni della porta amaranto, scivola oltre la linea di fondo. A questo punto il Ponte a Greve si scuote, prova ad alzare il baricentro della propria azione e nei minuti successivi, sono due fra i migliori in campo (Grassi da una parte e Bocci dall'altra) a condizionare, nel bene e nel male, i destini del match. 54'; Bocci, fino a questo momento praticamente perfetto in fase difensiva, sbaglia un facile disimpegno regalando il pallone a Schiraldi. L'esterno sinistro del Ponte si accentra ed è fermato irregolarmente nei pressi del limite dell'area ospite. Si incarica della punizione lo specialista Grassi e la sua insidiosa parabola, complice una nettissima deviazione della barriera rossoblu, termina di un soffio oltre la traversa. Il gioco dovrebbe dunque riprendere con un corner ma l'arbitro Mancini (molto buona la sua direzione di gara) commette l'unico grave errore di valutazione in una partita tenuta a bada senza problemi, facendo riprendere il gioco con la rimessa dal fondo. Una scelta infelice che fa giustamente andare su tutte le furie i sostenitori amaranto. 61'; il minuto che potrebbe cambiare la storia di questa partita. Niang riceve palla al limite dell'area avversaria, la controlla, entra all'interno dei sedici metri rosso blu ed è nettamente spinto a terra dal solito inesauribile Bocci. Stavolta Mancini non sbaglia. Calcio di rigore per il Ponte e ammonizione per il numero due ponsacchino. Il momento è topico. La tensione sale alle stelle. Il clima si fa ancor più rovente di quanto già non lo rendano le condizioni atmosferiche e anche il pallone, piazzato sul dischetto a undici metri dalla porta, sembra debba prender fuoco da un momento all'altro. Sul punto di battuta si presenta Grassi il quale deve però attendere che il portiere Martini indossi i guanti che, nel frattempo, si era furbescamente sfilato. Gesti lenti, quelli compiuti dall'estremo difensore pisano, che contribuiscono ad aumentare la tensione del numero otto di casa. L'arbitro fischia, Grassi prende una breve rincorsa e la sua battuta, debole e prevedibile, è neutralizzata in tuffo da Martini che poi è bravissimo a deviare in angolo anche il successivo tentativo di testa proposto dallo stesso Grassi. L'urlo di gioia di giocatori e sostenitori amaranto resta così strozzato in gola e nonostante la grinta e la generosità buttate sul campo dai ragazzi di Malusci nell'ultimo quarto d'ora di partita, il Ponte a Greve non riesce a creare ulteriori grattacapi al Ponsacco che controlla agevolmente la gara portando a casa un prezioso pareggio. Buone le prove di Maestrini, Annunziato, Pezzi, Grassi, Niang e Schiraldi per il Ponte a Greve e di Bocci, Mannucci, Lici, Mey, Kelmendi, Uruci ed Ettajani per il Ponsacco. A parte il brutto errore di valutazione compiuto in occasione del calcio d'angolo non concesso ai padroni di casa in occasione della punizione calciata da Grassi a metà ripresa, molto buona la direzione di gara del pistoiese Mancini. Nulla da eccepire sull'assegnazione del nettissimo calcio di rigore concesso ai padroni di casa poi fallito da Grassi. Per il resto ha condotto in porto in maniera sicura e tranquilla una gara sostanzialmente molto corretta.

Nico Morali PONTE A GREVE: Alaimo, Galli, Maestrini, Dalmasso, Annunziato, Pezzi, Martelli, Grassi, Niang, Sandiego, Schiraldi. A disp.: Bizzetti, Galigani, Daddi, Pagliantini, Panzani. All.: Alberto Malusci.<br >PONSACCO: Martini, Bocci, Beccani, Tamburini, Pratelli, Mannucci, Mey, Lici, Kelmendi, Uruci, Ettajani. A disp.: Lazzerini, Ceccotti, Mangini, Marcelli, Musto, Sardelli, Piletti. All.: Maximiliano Magliulo.<br > ARBITRO: Mancini di Pistoia. Si chiude con un bel po' di rammarico il primo capitolo del romanzo che racconta la bella favola della storica prima volta del Ponte a Greve nel prestigioso Trofeo Cerbai. Detto che, a conti fatti, la x uscita al termine della gara d'andata del primo turno eliminatorio che vedeva gli amaranto di Alberto Malusci opposti al quotato Ponsacco, autentico dominatore in terra pisana, pu&ograve; essere considerata sostanzialmente giusta e premia, in egual misura, sia la miglior organizzazione di gioco e il miglior tasso tecnico dei singoli messo in evidenza dagli ospiti, sia la grinta, e l'applicazione messe sul proprio piatto della bilancia dai padroni di casa, una domanda continuer&agrave; a tormentare le menti di tutti coloro (ed erano davvero tanti..) che hanno assistito al match dalla tribuna del campo sportivo di Via Edoardo Detti. Come sarebbe cambiata la sfida se, al 21' del secondo tempo, Gabriel Grassi avesse messo a segno il rigore giustamente concesso al Ponte dall'arbitro Mancini? Com'&egrave; logico che sia, il quesito &egrave; destinato a non avere risposta ma adesso, di una cosa sostenitori e giocatori amaranto sono assolutamente certi. Il rigore fallito dal centrocampista di riferimento di scuola Sporting Arno e il risultato a occhiali con il quale la sfida &egrave; terminata, complica non poco il compito dei ragazzi guidati dal giovane Malusci in vista del match di ritorno. Sul difficile terreno di Ponsacco, infatti, il Ponte dovr&agrave; provare a vincere. Solo in questo modo i fiorentini potranno scrivere un ulteriore fantastico capitolo da aggiungere al romanzo di una stagione di per s&eacute; gi&agrave; eccezionale. Anche i ragazzi di mister Magliulo dovranno, per&ograve;, provare a vincere. Se, da un lato, i pisani hanno dimostrato di possedere grande personalit&agrave; e una miglior organizzazione tecnico-tattica, dall'altro anche loro, vuoi a causa di un bel po' di sfortuna, vuoi per la bravura dell'attento dispositivo difensivo amaranto, non sono riusciti a trovare quel guizzo vincente che avrebbe permesso di affrontare con maggior tranquillit&agrave; il return match casalingo. Si annuncia, dunque, una sfida a campi invertiti tutta da seguire, che certamente non sar&agrave;, al pari di quella disputata in terra fiorentina, avara di emozioni. Gli ingredienti per assistere a un bello spettacolo, ci sono tutti. Due squadre motivatissime che, nonostante le tossine accumulate al termine di una lunga e impegnativa stagione, cercheranno in ogni modo di superarsi. Il pubblico delle grandi occasioni che non vuol mancare allo storico esordio del Ponte in una delle pi&ugrave; importanti manifestazioni regionali a carattere giovanile. Il primo caldissimo sole quasi estivo che ha il merito di rendere la giornata luminosissima ma ha pure lo svantaggio, specie sul campo sabbioso di Via Detti, di rendere pi&ugrave; arduo il gi&agrave; difficile compito che i ragazzi devono cercare di portare a termine. Alberto Malusci disegna sul terreno di gioco un 4-4-2 che fa leva sulla solidit&agrave; del quartetto difensivo composto dagli esterni Galli (a destra) e Maestrini (a sinistra) e dalla coppia centrale formata dall'ex Isolotto Pezzi e dall'ex sammichelino Annunziato, sulle qualit&agrave; di Gabriel Grassi in cabina di regia e sulla fisicit&agrave; in attacco dell'aitante Niang. I due esterni alti Martelli (a destra) e Schiraldi (a sinistra) in teoria avrebbero il compito di supportare l'azione offensiva ma in pratica, quando ci si rende conto che il Ponsacco, sulle corsie esterne, pu&ograve; contare sulla qualit&agrave; e la velocit&agrave; di Mey ed Ettajani, Malusci chiede ai due di sacrificarsi in copertura, lasciando al solo Schiraldi il compito di proporsi in fase offensiva. L'ex D. L. F. Dalmasso e Sandiego (tornato al Ponte dopo l'esperienza in quel dell'Isolotto) completano l'undici titolare di casa con il numero quattro sempre utilissimo in fase di contenimento e con il numero dieci che fa da spalla a Niang quando il Ponte offende. Magliulo risponde, invece, con un ben pi&ugrave; offensivo 4-3-3. Il Ponsacco vuol provare a vincere e si vede. Davanti a Martini, il tecnico pisano schiera un solidissimo quartetto difensivo nel quale fanno bella mostra di s&eacute; l'esterno destro Bocci (quasi sempre impeccabile in chiusura sia su Schiraldi sia su Niang) e il centrale Mannucci, autentica colonna del reparto. In mezzo al campo, giostra un trio tecnicamente ben dotato composto da capitan Lici (ottimo in cabina di regia), Tamburini (fondamentale in fase di rottura) e Uruci (validissimo supporto al trio d'attacco). Davanti, a fianco del bomber Kelmendi, operano due esterni rapidissimi e dai piedi buoni come Mey (a destra) ed Ettajani (a sinistra) i quali mettono pi&ugrave; volte in affanno la retroguardia del Ponte, andando anche vicinissimi al gol in diverse occasioni. <br >Nella prima frazione di gioco, sono i ponsacchini a imporre il proprio ritmo alla partita e ad avere le occasioni migliori. La difesa del Ponte &egrave; attenta nel chiudere i varchi al trio d'attacco rosso blu ma i centrocampisti di Malusci faticano a ripartire e il Ponsacco tiene costantemente sotto pressione la formazione di casa. Il terreno gioca per&ograve; un ruolo fondamentale, in questa fase, a favore dei padroni di casa. Gli ospiti, meglio dotati sul piano tecnico e abituati a ragionare con lucidit&agrave; giocando palla a terra, non sono agevolati dal fondo sabbioso e irregolare su cui, invece, i padroni di casa si trovano a proprio agio. Nonostante ci&ograve;, sono proprio gli ospiti a costruire le due occasioni migliori. Al 22' Mannucci imbecca, grazie a un calibratissimo lancio in profondit&agrave;, il numero sette Mey che si incunea in area e conclude sul primo palo trovando per&ograve;, sulla propria strada, il portiere di scuola Isolotto Alaimo, che gli abbassa in faccia la saracinesca con un buon intervento in chiusura. Al 28', al culmine di una buona manovra sul settore di sinistra, capitan Lici guadagna un corner causato da un pronto intervento in chiusura di Galli. Lo stesso numero otto ospite calcia dalla bandierina e la palla spiove nel cuore dell'area amaranto. Kelmendi, lasciato colpevolmente incustodito a pochi passi dalla porta, salta e colpisce di testa. La sua incornata &egrave; per&ograve; troppo debole e facilita cos&igrave; l'intervento di Alaimo che blocca senza difficolt&agrave; un pallone che, se impattato con maggior forza, sarebbe certamente andato a gonfiare la rete di casa. I fuochi d'artificio pi&ugrave; colorati e fragorosi, il match li riserva nella sua seconda met&agrave;. Gli ospiti partono molto bene anche nei primi minuti della ripresa e al 49', il Ponsacco costruisce la seconda grandissima opportunit&agrave; per sbloccare il risultato. Kelmendi riceve palla in area, la protegge e poi la allarga sulla sinistra dove, nel frattempo, sta sopraggiungendo Ettajani. Il numero undici raccoglie il pallone, prende la mira e spara forte a rete dalla media distanza. Questa volta Alaimo pare irrimediabilmente battuto ma la palla, dopo aver colto in maniera clamorosa entrambi i legni della porta amaranto, scivola oltre la linea di fondo. A questo punto il Ponte a Greve si scuote, prova ad alzare il baricentro della propria azione e nei minuti successivi, sono due fra i migliori in campo (Grassi da una parte e Bocci dall'altra) a condizionare, nel bene e nel male, i destini del match. 54'; Bocci, fino a questo momento praticamente perfetto in fase difensiva, sbaglia un facile disimpegno regalando il pallone a Schiraldi. L'esterno sinistro del Ponte si accentra ed &egrave; fermato irregolarmente nei pressi del limite dell'area ospite. Si incarica della punizione lo specialista Grassi e la sua insidiosa parabola, complice una nettissima deviazione della barriera rossoblu, termina di un soffio oltre la traversa. Il gioco dovrebbe dunque riprendere con un corner ma l'arbitro Mancini (molto buona la sua direzione di gara) commette l'unico grave errore di valutazione in una partita tenuta a bada senza problemi, facendo riprendere il gioco con la rimessa dal fondo. Una scelta infelice che fa giustamente andare su tutte le furie i sostenitori amaranto. 61'; il minuto che potrebbe cambiare la storia di questa partita. Niang riceve palla al limite dell'area avversaria, la controlla, entra all'interno dei sedici metri rosso blu ed &egrave; nettamente spinto a terra dal solito inesauribile Bocci. Stavolta Mancini non sbaglia. Calcio di rigore per il Ponte e ammonizione per il numero due ponsacchino. Il momento &egrave; topico. La tensione sale alle stelle. Il clima si fa ancor pi&ugrave; rovente di quanto gi&agrave; non lo rendano le condizioni atmosferiche e anche il pallone, piazzato sul dischetto a undici metri dalla porta, sembra debba prender fuoco da un momento all'altro. Sul punto di battuta si presenta Grassi il quale deve per&ograve; attendere che il portiere Martini indossi i guanti che, nel frattempo, si era furbescamente sfilato. Gesti lenti, quelli compiuti dall'estremo difensore pisano, che contribuiscono ad aumentare la tensione del numero otto di casa. L'arbitro fischia, Grassi prende una breve rincorsa e la sua battuta, debole e prevedibile, &egrave; neutralizzata in tuffo da Martini che poi &egrave; bravissimo a deviare in angolo anche il successivo tentativo di testa proposto dallo stesso Grassi. L'urlo di gioia di giocatori e sostenitori amaranto resta cos&igrave; strozzato in gola e nonostante la grinta e la generosit&agrave; buttate sul campo dai ragazzi di Malusci nell'ultimo quarto d'ora di partita, il Ponte a Greve non riesce a creare ulteriori grattacapi al Ponsacco che controlla agevolmente la gara portando a casa un prezioso pareggio. Buone le prove di <b>Maestrini, Annunziato, Pezzi, Grassi, Niang </b>e <b>Schiraldi </b>per il Ponte a Greve e di <b>Bocci, Mannucci, Lici, Mey, Kelmendi, Uruci </b>ed <b>Ettajani </b>per il Ponsacco. A parte il brutto errore di valutazione compiuto in occasione del calcio d'angolo non concesso ai padroni di casa in occasione della punizione calciata da Grassi a met&agrave; ripresa, molto buona la direzione di gara del pistoiese Mancini. Nulla da eccepire sull'assegnazione del nettissimo calcio di rigore concesso ai padroni di casa poi fallito da Grassi. Per il resto ha condotto in porto in maniera sicura e tranquilla una gara sostanzialmente molto corretta. Nico Morali




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