- Finali Allievi Nazionali Serie A-B
- Fiorentina
-
4 - 1
- Parma
FIORENTINA: Barsottini, Sanna, Boccardi, Benedetti, Pandolfi (64' Gemmi), Barbato (73' Betti), Chiesa, Diakhate, Dabro (55' Colato), Minelli, Trovato (40' Alagia). A disp.: Pagnini, Stevanovic, Kovadio, Beruatto, Donatini. All.: Federico Guidi.
PARMA: Corradi, Ghizzardi, Ruffini (64' Corbelli), Abelli, Ravanelli, Equizi, Mettitiero, Broh (80' Matulevicius), Arcari (66' Mitta), Taider, Zecca (49' Pollino). A disp.: Ghiretti, Bayc, Loperfido, Asante, Zanini. All.: Felice Tufano.
ARBITRO: Chindemi di Viterbo, coad. da Donato di Pistoia e Del Vigna di Pistoia.
RETI: 8' Abelli, 61' Arcari, 63' Minelli, 77' Taider, 83' Mitta.
NOTE: ammoniti Trovato, Chiesa, Boccardi, Gemmi e Pollino.
Le pagelle viola
Barsottini: 6- Giornata non particolarmente fortunata la sua: quattro gol subiti non alzano certo il morale, ma le sue responsabilità finiscono dove cominciano quelle della coppia di centrali Boccardi e Benedetti. Imprendibile lo 0-1, lasciato da solo in occasione dello 0-2 e del 1-4, forse poteva fare qualcosa di più sulla botta di Taider che è valso il momentaneo 1-3.
Sanna: 6 Senza infamia e senza lode. Magari poteva dare qualcosa in più in fase d'attacco, per il resto fa il suo in difesa.
Boccardi: 6- Quella di domenica pomeriggio è stata una delle partite più difficili per la difesa viola- assieme ai doppi confronti con Roma e Palermo- e la testa doveva servire più delle gambe. Boccardi parte con il freno a mano tirato ma poi si scrolla di dosso ogni paura e inizia a murare costantemente sia Taider che Arcari. Al 59' si fa ammonire e da lì è costretto a mettere più attenzione negli interventi, cosa non facile davanti agli attaccanti del Parma.
Benedetti: 5,5 Un proverbio giapponese dice: Impara l'arte del tuo mestiere, poi dimentica ogni cosa: solo a quel punto saprai veramente fare il tuo lavoro. Domenica Benedetti ha seguito il detto, dimenticando le regole base del Manuale del buon difensore, ma i risultati non si sono visti: si fa anticipare da Arcari prima, e da Mitta poi, spianando la strada verso il gol ai due attaccanti parmensi. Giornata sfortunata per un giocatore che nei match clou ha sempre risposto presente.
Pandolfi: 6,5 Partita di cuore quella del centrocampista milanese. Ci mette la grinta giusta e vince costantemente i duelli a centrocampo. Un po' in difficoltà sulle palle alte, ma a parte questo spende davvero tante energie nel caldo torrido delle Due Strade. Al 64' lascia spazio a Gemmi, che imprime un gioco più offensivo al centrocampo. 64' Gemmi: 6+ Come detto, con il suo ingresso si alza il baricentro del centrocampo. Bada meno alla fase di copertura, è più una seconda punta che un mediano vero e proprio. D'altronde sul 2-1 ospite con un quarto d'ora a disposizione è d'obbligo provarci.
Barbato: 6,5 Contro i titani del Parma il suo fisico tutt'altro che possente non lo aiuta. Sulla destra sembra Davide alle prese con più di un Golia e spesso ha la meglio. Come Pandolfi esce stremato dal terreno di gioco, al suo posto l'ex Settignanese Betti. 73' Betti: 6,5 Al triplice fischio scoppia in lacrime. Per lui poco spazio durante la Regular Season e domenica quei 7 minuti più recupero di play-off li gioca come se fossero gli ultimi della sua vita. Davvero grande cuore e tanto sacrificio per questo ragazzo.
Chiesa: 6- Diciamo la verità: chi non si aspettava una prestazione diversa da uno come lui? Forse la tensione, forse il caldo o forse chissà cosa, lo impediscono di giocare come sa. Sbaglia qualche stop di troppo, a volte perde la sfera in zone critiche del campo, insomma davvero troppo poco per uno dei giovani di maggior prospettiva della società viola.
Diakhate: 7 Sarà anche un anno più piccolo rispetto agli altri ma la personalità di certo non gli manca. Amministra il centrocampo con sicurezza, fa guerriglia quando c'è bisogno di distruggere il gioco parmense e- incredibile!- resiste persino a più di una provocazione lanciatagli ogni tanto da qualche aizzatore avversario. Diakhate docet!
Dabro: 6 Il gioiellino croato stavolta non luccica particolarmente. Copia sbiadita del Dabro che quest'anno era nella Primavera di Semplici alle cui porte bussavano lussuose pretendenti come Juventus, Inter, Manchester City e Liverpool. Fa quel che può, non si scompone e le occasioni da gol non gli capitano sotto tiro. Dopo un quarto d'ora di ripresa lascia la parola a Colato, usato sicuro dell'armata di Guidi. 55' Colato: 6 Il numero 18 viola prova a dare peso all'attacco, ma 6 minuti dopo il suo ingresso il Parma raddoppia e la strada si fa tutta in salita sia per Colato che per il resto del gruppo.
Minelli: 7,5 Poco da dire: è di un'altra categoria! Sembra rientrato al meglio dall'infortunio e lo dimostra bruciando sistematicamente in velocità i difensori ospiti. Il cucchiaio su rigore è un'opera d'arte mobile, come direbbe Andrea Diprè. Prepariamoci a ritrovarlo in Primavera la prossima stagione: ne vedremo delle belle!
Trovato: 6 Il giovane numero 11 viola parte titolare ma al rientro negli spogliatoi mister Guidi lo lascia sotto la doccia, dopo un primo tempo un po' in sordina. 40' Alagia: 7 Come per Betti, anche per lui quella appena conclusa non sarà ricordata come una delle stagioni più facili della sua carriera. Spesso in panchina, talvolta impiegato col contagocce, riesce a farsi spazio nel torneo di Arco dove riconquista il ruolo in campo. Il secondo tempo di Fiorentina-Parma vede un Alagia versione todocampista: onnipresente, sul 2-1 tenta anche una fuga palla al piede che parte dalla difesa e termina sulla tre quarti di campo avversaria: strabiliante!
All. Federico Guidi: 6,5 Il tasso tecnico dei suoi ragazzi era oggettivamente uno scalino sotto quello del Parma. Nonostante tutto prepara al meglio la gara, ma perde pesantemente. Come se non bastasse, la sfortuna assiste (o opprime? fate voi) i suoi nel momento migliore, quando tutto poteva essere rimesso in discussione. Nel finale tenta il tutto per tutto e il Parma senza le briglie dilaga.
IL COMMENTO
Finisce con il più amaro degli epiloghi la stagione degli Allievi Nazionali viola. Un'annata cominciata in penombra, che ha visto il suo momento peggiore a metà novembre, dopo la quarta sconfitta esterna consecutiva in campionato, rimediata a Latina, ma che parallelamente ha portato grandi soddisfazioni nel girone di ritorno, ed è stata chiusa in regular season con 12 vittorie, 2 pareggi e sole 3 sconfitte nelle ultime 17 gare. Vincere aiuta a vincere, dicono, e allora perché non provare ad arrivare là, a Chianciano, proprio là dove il 10 novembre era impensabile essere? Terminata la Regular Season, con il quarto posto chiuso a chiave nella cassetta di sicurezza, tutti con la testa a domenica 25 maggio 2014. Data della finale di Champions? No, macché, quella è già passata, tanto bella quanto lontana. L'appuntamento in questione è molto più importante per l'ambiente viola: Minelli e compagni lanciano la sfida ai campioni d'Italia, il Parma del tecnico bresciano Felice Tufano, nel primo turno dei play-off che porteranno a Chianciano Terme . Secondo gli addetti ai lavori servirebbe l'impresa, per gli spalti gremiti del Buozzi delle Due Strade serve solo forza e tanto, ma tanto cuore. Che la sfida non sia un Fiorentina-Parma qualsiasi lo si intuisce leggendo le formazioni in campo, con mister Semplici che presta al collega Guidi il croato Dabro, già nel giro della Primavera. Al via i Ducali martellano senza sosta e già dopo 8 minuti la voleé di Abelli sulla respinta di un calcio d'angolo lascia a bocca aperta il pubblico delle Due Strade, mentre i probi supporters giunti dalla patria di Giuseppe Verdi fanno festa. Dopo la rete-lampo la gara si blocca e il primo tiro in porta della Fiorentina è al 19' un flebile sinistro da fuori area di Dabro. Un caso isolato tuttavia, perché i fili del burattino li muove il Parma, più incisivo e meno spaventato: Arcari semina il panico nell'area viola, prima improvvisandosi arciere dalla distanza, ma la sua botta al volo va alta, poi 30 secondi più tardi, questa volta da posizione più che ravvicinata, sprecando alto di testa un bel cross da destra. Le scorribande offensive dei bianco-crociati si prolungano fino alla mezz'ora: esempio più clamoroso è il mischione nell'area gigliata che si genera al 28', anche se tutto si risolve con un fischio del direttore di gara in favore dei sofferenti padroni di casa. Sul calare della prima frazione, vuoi per il caldo, vuoi per un inconscio appagamento dato dal vantaggio, il Parma si concede qualche break e i toscani ne approfittano per uscire allo scoperto come al 35': Pandolfi dalla tre quarti scodella nel mezzo, ma Corradi esce dai pali e anticipa. L'ultima occasione del primo tempo l'ha invece il Parma: cross nel mezzo che chiama in causa il liberissimo Broh, ma il numero 8 crociato non mette verve al momento del colpo e Barsottini para facile. Il time-out è la chiave di svolta per i viola, che dopo una prima frazione giocata non male, ma senza il giusto appeal, tornano in campo vestiti da gladiatori, sapendo che questi 40 minuti potrebbero essere gli ultimi della stagione. Ed ecco che già al 8' Minelli viene innescato in profondità, la follia del numero 10 inventa un sombrero di controbalzo, ma la dea Tyche della fortuna salva gli emiliani e la palla rimbalza sul palo. Legno che clamorosamente benedice Corradi anche sul colpo di testa di Dabro soli 3 minuti dopo, prima che ogni speranza viola venga affossata al 21': un batti e ribatti mette Benedetti a tu per tu con il centravanti ducale Arcari che vince il duello personale strappandogli la sfera dai piedi per poi dare a Barsottini la sgradevole sorpresa del 2-0. Con il morale a terra, il vero eroe viola di giornata, Minelli, si procura un rigore subito dopo e ridistribuisce pane e speranza a tutto il Buozzi freddando Corradi con un cucchiaio d'oro. A questo punto l'armata di Guidi è costretta a scoprirsi al vento parmense e Taider e Mitta chiudono definitivamente la gara nel finale. Termina qui la lunga stagione viola degli Allievi Nazionali '97, mentre per il Parma di Tufano il cammino verso Chianciano continua.
Lorenzo Agostini
Le interviste
Non poteva che essere soddisfatto il tecnico bresciano dei bianco-crociati Felice Tufano al termine di una gara bellissima per i suoi: Venivamo da un girone tosto (gir. A) e di conseguenza tutta la stagione è stata impegnativa. Oggi i ragazzi hanno disputato un primo tempo perfetto. Nella ripresa abbiamo avuto fortuna in occasione dei due pali ma è normale soffrire contro una grande squadra come la Fiorentina. Nel finale abbiamo reagito bene chiudendo la gara.
Ha invece l'amaro in bocca mister Federico Guidi al termine della gara: Dispiace per il risultato finale perchè sinceramente non mi so spiegare neanche io un risultato così bugiardo. Siamo entrati in campo contratti e questo ci ha fregato nel primo tempo, poi però abbiamo giocato da grande squadra e nel finale abbiamo dovuto rischiare per cercare di pareggiare.
Nel calcio succede anche questo, complimenti comunque a tutti gli allievi della Fiorentina per questa splendida stagione!
L.A.
FIORENTINA: Barsottini, Sanna, Boccardi, Benedetti, Pandolfi (64' Gemmi), Barbato (73' Betti), Chiesa, Diakhate, Dabro (55' Colato), Minelli, Trovato (40' Alagia). A disp.: Pagnini, Stevanovic, Kovadio, Beruatto, Donatini. All.: Federico Guidi.<br >PARMA: Corradi, Ghizzardi, Ruffini (64' Corbelli), Abelli, Ravanelli, Equizi, Mettitiero, Broh (80' Matulevicius), Arcari (66' Mitta), Taider, Zecca (49' Pollino). A disp.: Ghiretti, Bayc, Loperfido, Asante, Zanini. All.: Felice Tufano.<br >
ARBITRO: Chindemi di Viterbo, coad. da Donato di Pistoia e Del Vigna di Pistoia.<br >
RETI: 8' Abelli, 61' Arcari, 63' Minelli, 77' Taider, 83' Mitta.<br >NOTE: ammoniti Trovato, Chiesa, Boccardi, Gemmi e Pollino.
Le pagelle viola<br ><b>Barsottini: 6-</b> Giornata non particolarmente fortunata la sua: quattro gol subiti non alzano certo il morale, ma le sue responsabilità finiscono dove cominciano quelle della coppia di centrali Boccardi e Benedetti. Imprendibile lo 0-1, lasciato da solo in occasione dello 0-2 e del 1-4, forse poteva fare qualcosa di più sulla botta di Taider che è valso il momentaneo 1-3.<br ><b>Sanna: 6</b> Senza infamia e senza lode. Magari poteva dare qualcosa in più in fase d'attacco, per il resto fa il suo in difesa.<br ><b>Boccardi: 6-</b> Quella di domenica pomeriggio è stata una delle partite più difficili per la difesa viola- assieme ai doppi confronti con Roma e Palermo- e la testa doveva servire più delle gambe. Boccardi parte con il freno a mano tirato ma poi si scrolla di dosso ogni paura e inizia a murare costantemente sia Taider che Arcari. Al 59' si fa ammonire e da lì è costretto a mettere più attenzione negli interventi, cosa non facile davanti agli attaccanti del Parma.<br ><b>Benedetti: 5,5</b> Un proverbio giapponese dice: Impara l'arte del tuo mestiere, poi dimentica ogni cosa: solo a quel punto saprai veramente fare il tuo lavoro. Domenica Benedetti ha seguito il detto, dimenticando le regole base del Manuale del buon difensore, ma i risultati non si sono visti: si fa anticipare da Arcari prima, e da Mitta poi, spianando la strada verso il gol ai due attaccanti parmensi. Giornata sfortunata per un giocatore che nei match clou ha sempre risposto presente.<br ><b>Pandolfi: 6,5</b> Partita di cuore quella del centrocampista milanese. Ci mette la grinta giusta e vince costantemente i duelli a centrocampo. Un po' in difficoltà sulle palle alte, ma a parte questo spende davvero tante energie nel caldo torrido delle Due Strade. Al 64' lascia spazio a Gemmi, che imprime un gioco più offensivo al centrocampo. <b>64' Gemmi: 6+</b> Come detto, con il suo ingresso si alza il baricentro del centrocampo. Bada meno alla fase di copertura, è più una seconda punta che un mediano vero e proprio. D'altronde sul 2-1 ospite con un quarto d'ora a disposizione è d'obbligo provarci.<br ><b>Barbato: 6,5</b> Contro i titani del Parma il suo fisico tutt'altro che possente non lo aiuta. Sulla destra sembra Davide alle prese con più di un Golia e spesso ha la meglio. Come Pandolfi esce stremato dal terreno di gioco, al suo posto l'ex Settignanese Betti. <b>73' Betti: 6,5</b> Al triplice fischio scoppia in lacrime. Per lui poco spazio durante la Regular Season e domenica quei 7 minuti più recupero di play-off li gioca come se fossero gli ultimi della sua vita. Davvero grande cuore e tanto sacrificio per questo ragazzo. <br ><b>Chiesa: 6-</b> Diciamo la verità: chi non si aspettava una prestazione diversa da uno come lui? Forse la tensione, forse il caldo o forse chissà cosa, lo impediscono di giocare come sa. Sbaglia qualche stop di troppo, a volte perde la sfera in zone critiche del campo, insomma davvero troppo poco per uno dei giovani di maggior prospettiva della società viola.<br ><b>Diakhate: 7</b> Sarà anche un anno più piccolo rispetto agli altri ma la personalità di certo non gli manca. Amministra il centrocampo con sicurezza, fa guerriglia quando c'è bisogno di distruggere il gioco parmense e- incredibile!- resiste persino a più di una provocazione lanciatagli ogni tanto da qualche aizzatore avversario. Diakhate docet!<br ><b>Dabro: 6</b> Il gioiellino croato stavolta non luccica particolarmente. Copia sbiadita del Dabro che quest'anno era nella Primavera di Semplici alle cui porte bussavano lussuose pretendenti come Juventus, Inter, Manchester City e Liverpool. Fa quel che può, non si scompone e le occasioni da gol non gli capitano sotto tiro. Dopo un quarto d'ora di ripresa lascia la parola a Colato, usato sicuro dell'armata di Guidi. <b>55' Colato: 6</b> Il numero 18 viola prova a dare peso all'attacco, ma 6 minuti dopo il suo ingresso il Parma raddoppia e la strada si fa tutta in salita sia per Colato che per il resto del gruppo.<br ><b>Minelli: 7,5</b> Poco da dire: è di un'altra categoria! Sembra rientrato al meglio dall'infortunio e lo dimostra bruciando sistematicamente in velocità i difensori ospiti. Il cucchiaio su rigore è un'opera d'arte mobile, come direbbe Andrea Diprè. Prepariamoci a ritrovarlo in Primavera la prossima stagione: ne vedremo delle belle!<br ><b>Trovato: 6</b> Il giovane numero 11 viola parte titolare ma al rientro negli spogliatoi mister Guidi lo lascia sotto la doccia, dopo un primo tempo un po' in sordina. <b>40' Alagia: 7</b> Come per Betti, anche per lui quella appena conclusa non sarà ricordata come una delle stagioni più facili della sua carriera. Spesso in panchina, talvolta impiegato col contagocce, riesce a farsi spazio nel torneo di Arco dove riconquista il ruolo in campo. Il secondo tempo di Fiorentina-Parma vede un Alagia versione todocampista: onnipresente, sul 2-1 tenta anche una fuga palla al piede che parte dalla difesa e termina sulla tre quarti di campo avversaria: strabiliante!<br ><b>All. Federico Guidi: 6,5</b> Il tasso tecnico dei suoi ragazzi era oggettivamente uno scalino sotto quello del Parma. Nonostante tutto prepara al meglio la gara, ma perde pesantemente. Come se non bastasse, la sfortuna assiste (o opprime? fate voi) i suoi nel momento migliore, quando tutto poteva essere rimesso in discussione. Nel finale tenta il tutto per tutto e il Parma senza le briglie dilaga.<br >IL COMMENTO<br >Finisce con il più amaro degli epiloghi la stagione degli Allievi Nazionali viola. Un'annata cominciata in penombra, che ha visto il suo momento peggiore a metà novembre, dopo la quarta sconfitta esterna consecutiva in campionato, rimediata a Latina, ma che parallelamente ha portato grandi soddisfazioni nel girone di ritorno, ed è stata chiusa in regular season con 12 vittorie, 2 pareggi e sole 3 sconfitte nelle ultime 17 gare. Vincere aiuta a vincere, dicono, e allora perché non provare ad arrivare là, a Chianciano, proprio là dove il 10 novembre era impensabile essere? Terminata la Regular Season, con il quarto posto chiuso a chiave nella cassetta di sicurezza, tutti con la testa a domenica 25 maggio 2014. Data della finale di Champions? No, macché, quella è già passata, tanto bella quanto lontana. L'appuntamento in questione è molto più importante per l'ambiente viola: Minelli e compagni lanciano la sfida ai campioni d'Italia, il Parma del tecnico bresciano Felice Tufano, nel primo turno dei play-off che porteranno a Chianciano Terme . Secondo gli addetti ai lavori servirebbe l'impresa, per gli spalti gremiti del Buozzi delle Due Strade serve solo forza e tanto, ma tanto cuore. Che la sfida non sia un Fiorentina-Parma qualsiasi lo si intuisce leggendo le formazioni in campo, con mister Semplici che presta al collega Guidi il croato Dabro, già nel giro della Primavera. Al via i Ducali martellano senza sosta e già dopo 8 minuti la voleé di Abelli sulla respinta di un calcio d'angolo lascia a bocca aperta il pubblico delle Due Strade, mentre i probi supporters giunti dalla patria di Giuseppe Verdi fanno festa. Dopo la rete-lampo la gara si blocca e il primo tiro in porta della Fiorentina è al 19' un flebile sinistro da fuori area di Dabro. Un caso isolato tuttavia, perché i fili del burattino li muove il Parma, più incisivo e meno spaventato: Arcari semina il panico nell'area viola, prima improvvisandosi arciere dalla distanza, ma la sua botta al volo va alta, poi 30 secondi più tardi, questa volta da posizione più che ravvicinata, sprecando alto di testa un bel cross da destra. Le scorribande offensive dei bianco-crociati si prolungano fino alla mezz'ora: esempio più clamoroso è il mischione nell'area gigliata che si genera al 28', anche se tutto si risolve con un fischio del direttore di gara in favore dei sofferenti padroni di casa. Sul calare della prima frazione, vuoi per il caldo, vuoi per un inconscio appagamento dato dal vantaggio, il Parma si concede qualche break e i toscani ne approfittano per uscire allo scoperto come al 35': Pandolfi dalla tre quarti scodella nel mezzo, ma Corradi esce dai pali e anticipa. L'ultima occasione del primo tempo l'ha invece il Parma: cross nel mezzo che chiama in causa il liberissimo Broh, ma il numero 8 crociato non mette verve al momento del colpo e Barsottini para facile. Il time-out è la chiave di svolta per i viola, che dopo una prima frazione giocata non male, ma senza il giusto appeal, tornano in campo vestiti da gladiatori, sapendo che questi 40 minuti potrebbero essere gli ultimi della stagione. Ed ecco che già al 8' Minelli viene innescato in profondità, la follia del numero 10 inventa un sombrero di controbalzo, ma la dea Tyche della fortuna salva gli emiliani e la palla rimbalza sul palo. Legno che clamorosamente benedice Corradi anche sul colpo di testa di Dabro soli 3 minuti dopo, prima che ogni speranza viola venga affossata al 21': un batti e ribatti mette Benedetti a tu per tu con il centravanti ducale Arcari che vince il duello personale strappandogli la sfera dai piedi per poi dare a Barsottini la sgradevole sorpresa del 2-0. Con il morale a terra, il vero eroe viola di giornata, Minelli, si procura un rigore subito dopo e ridistribuisce pane e speranza a tutto il Buozzi freddando Corradi con un cucchiaio d'oro. A questo punto l'armata di Guidi è costretta a scoprirsi al vento parmense e Taider e Mitta chiudono definitivamente la gara nel finale. Termina qui la lunga stagione viola degli Allievi Nazionali '97, mentre per il Parma di Tufano il cammino verso Chianciano continua. <br >Lorenzo Agostini<br >Le interviste<br >Non poteva che essere soddisfatto il tecnico bresciano dei bianco-crociati Felice Tufano al termine di una gara bellissima per i suoi: <b>Venivamo da un girone tosto (gir. A) e di conseguenza tutta la stagione è stata impegnativa. Oggi i ragazzi hanno disputato un primo tempo perfetto. Nella ripresa abbiamo avuto fortuna in occasione dei due pali ma è normale soffrire contro una grande squadra come la Fiorentina. Nel finale abbiamo reagito bene chiudendo la gara</b>.<br >Ha invece l'amaro in bocca mister Federico Guidi al termine della gara: <b>Dispiace per il risultato finale perchè sinceramente non mi so spiegare neanche io un risultato così bugiardo. Siamo entrati in campo contratti e questo ci ha fregato nel primo tempo, poi però abbiamo giocato da grande squadra e nel finale abbiamo dovuto rischiare per cercare di pareggiare</b>.<br >Nel calcio succede anche questo, complimenti comunque a tutti gli allievi della Fiorentina per questa splendida stagione!
L.A.