• Pulcini GIR.B
  • Olimpia Firenze
  • 6 - 0
  • Virtus Firenze


OLIMPIA FIRENZE: Paoletti, Reali, Magni, Bevacqua, Borselli, Santoni, Cecchetti, Casetti, Moggi, Merlini, Faraji.
VIRTUS FIRENZE: Cito, Freschi, Vannucchi, Mirri, Ruocco, Sassano, Kequi, Parasca, Quaranta, Lastrucci

RETI: Magni, Reali (2), Faraji, Merlini, Borselli



Olimpia Firenze e Virtus Firenze hanno un concetto differente di interpretare il calcio: se i padroni di casa impostano il loro gioco sulla fisicità e sui lanci lunghi, appoggiandosi su singole individualità, gli ospiti invece basano le loro manovre su fraseggi brevi e ragionati, dimostrando di avere un buon gioco di squadra. Il risultato è fin troppo bugiardo e gli ospiti subiscono un risultano tennistico che non rende onore alle loro capacità tecniche. Al primo minuto Virtus Firenze subito pericolosa con Ruocco, il cui tiro dalla distanza viene deviato sul palo da un difensore avversario. L'Olimpia risponde con Merlini, ben parato da Freschi. Al 9' occasionissima degli ospiti: Kequi spinge sulla fascia destra e serve Parasca centralmente; il suo tiro, potente, si scaglia sulla traversa. Al 13' gol del vantaggio dei padroni di casa: su un lancio lungo di Reali, Sassano svirgola il rinvio e consente a Magni di ritrovarsi a tu per tu con Freschi. Il tiro in porta è un gioco da ragazzi. Il gol demoralizza la Virtus e nel secondo tempo non ha le idee chiare per organizzarsi in attacco: al 5' l'Olimpia raddoppia con un assolo di Reali, bravo a scartare tre avversari e ad appoggiare la palla in rete. Il secondo tempo scorre senza particolari sussulti ed ambedue le squadre svolgono un buon lavoro di interdizione nella zona mediana del campo. Da registrare un velleitario tiro della distanza di Cecchetti, ben controllato da Cito. Il terzo tempo si dimostra molto più scoppiettante e la Virtus macina un maggior gioco in fase offensiva. Al terzo minuto Cito, trasformatosi da portiere ad attaccante, prova ad impensierire Paoletti; il suo tiro viene deviato in calcio d'angolo. Al 5' Parasca prova a ridurre le distanze con un tiro dalla distanza, anch'esso parato. Due minuti più tardi altra occasione per gli ospiti: su cross di Kequi, prima Cito e poi Parasca tirano verso la porta avversaria, ma Paoletti e sempre attento e respinge ambedue i tiri. Al 10' un'Olimpia cinica realizza il suo terzo gol con Faraji che da solo dribbla gli avversari e batte l'incolpevole Freschi. La Virtus ha gli ultimi sussulti con un assalto a tre: Vannucchi, Parasca e Ruocco sprecano l'ennesima occasione per segnare almeno il gol della bandiera; Paoletti e Reali negano ogni possibilità. Senza energia, la Virtus subisce ben tre gol nei minuti finali: Maoggi prova a sorprendere Freschi, che con un bel colpo di reni devìa la palla sul palo; sulla ribattuta è lesto Reali a realizzare il 4-0. Passano trenta secondi ed il tiro in porta di Maoggi diventa assist vincente per Merlini. In pieno recupero Borselli si inserisce nello score marcatori, approfittando la debacle generale degli avversari. In conclusione un applauso ad ambedue le squadre ed anche all'arbitro, equilibrato e sereno nella sua conduzione.

G.R. OLIMPIA FIRENZE: Paoletti, Reali, Magni, Bevacqua, Borselli, Santoni, Cecchetti, Casetti, Moggi, Merlini, Faraji.<br >VIRTUS FIRENZE: Cito, Freschi, Vannucchi, Mirri, Ruocco, Sassano, Kequi, Parasca, Quaranta, Lastrucci<br > RETI: Magni, Reali (2), Faraji, Merlini, Borselli Olimpia Firenze e Virtus Firenze hanno un concetto differente di interpretare il calcio: se i padroni di casa impostano il loro gioco sulla fisicit&agrave; e sui lanci lunghi, appoggiandosi su singole individualit&agrave;, gli ospiti invece basano le loro manovre su fraseggi brevi e ragionati, dimostrando di avere un buon gioco di squadra. Il risultato &egrave; fin troppo bugiardo e gli ospiti subiscono un risultano tennistico che non rende onore alle loro capacit&agrave; tecniche. Al primo minuto Virtus Firenze subito pericolosa con Ruocco, il cui tiro dalla distanza viene deviato sul palo da un difensore avversario. L'Olimpia risponde con Merlini, ben parato da Freschi. Al 9' occasionissima degli ospiti: Kequi spinge sulla fascia destra e serve Parasca centralmente; il suo tiro, potente, si scaglia sulla traversa. Al 13' gol del vantaggio dei padroni di casa: su un lancio lungo di Reali, Sassano svirgola il rinvio e consente a Magni di ritrovarsi a tu per tu con Freschi. Il tiro in porta &egrave; un gioco da ragazzi. Il gol demoralizza la Virtus e nel secondo tempo non ha le idee chiare per organizzarsi in attacco: al 5' l'Olimpia raddoppia con un assolo di Reali, bravo a scartare tre avversari e ad appoggiare la palla in rete. Il secondo tempo scorre senza particolari sussulti ed ambedue le squadre svolgono un buon lavoro di interdizione nella zona mediana del campo. Da registrare un velleitario tiro della distanza di Cecchetti, ben controllato da Cito. Il terzo tempo si dimostra molto pi&ugrave; scoppiettante e la Virtus macina un maggior gioco in fase offensiva. Al terzo minuto Cito, trasformatosi da portiere ad attaccante, prova ad impensierire Paoletti; il suo tiro viene deviato in calcio d'angolo. Al 5' Parasca prova a ridurre le distanze con un tiro dalla distanza, anch'esso parato. Due minuti pi&ugrave; tardi altra occasione per gli ospiti: su cross di Kequi, prima Cito e poi Parasca tirano verso la porta avversaria, ma Paoletti e sempre attento e respinge ambedue i tiri. Al 10' un'Olimpia cinica realizza il suo terzo gol con Faraji che da solo dribbla gli avversari e batte l'incolpevole Freschi. La Virtus ha gli ultimi sussulti con un assalto a tre: Vannucchi, Parasca e Ruocco sprecano l'ennesima occasione per segnare almeno il gol della bandiera; Paoletti e Reali negano ogni possibilit&agrave;. Senza energia, la Virtus subisce ben tre gol nei minuti finali: Maoggi prova a sorprendere Freschi, che con un bel colpo di reni dev&igrave;a la palla sul palo; sulla ribattuta &egrave; lesto Reali a realizzare il 4-0. Passano trenta secondi ed il tiro in porta di Maoggi diventa assist vincente per Merlini. In pieno recupero Borselli si inserisce nello score marcatori, approfittando la debacle generale degli avversari. In conclusione un applauso ad ambedue le squadre ed anche all'arbitro, equilibrato e sereno nella sua conduzione. G.R.




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