• Juniores Provinciali GIR.A
  • Albereta San Salvi
  • 1 - 1
  • Grevigiana


ALBERETA: Frilli, Catania, Lamantia (75' Misul), Flavi, Calamai, Ciofini, Cela (83' Sarra), Rostagno, Prezioso, Carrai (60'Marroncini), Segreto. All.: Biondi.

GREVIGIANA: Scagliarini, Nelaj, Cosci, Giglioli, Pettini, Berisha (35' Magini), Forconi (65' Leka, Pistolesi (80' Achini), Pampaloni, Pistocchi, Conticelli (70' Mulinacci). All.: Nuzzi.


RETI: 8' Pampaloni, 78' Prezioso .



La partita del vento finisce in parità, quella dei cartellini gialli pure, mentre quella dei cartellini rossi la vince la Grevigiana, che termina in dieci l'incontro per l'espulsione, alla metà della ripresa, di Pistacchi per doppia ammonizione, una per un fallo e la seconda per essersi rivolto in malo modo all'arbitro. Il calcio è uno sport di contatto, ma il direttore di gara, anzi, la direttrice di gara, deve avere scambiato la partita per un incontro di calcio-balilla, dove i giocatori non possono mai toccarsi, fischiando ogni minimo contatto, peraltro in maniera uniforme e coerente: nessuno è stato avvantaggiato, ma il nervosismo tra i giocatori è inevitabilmente aumentato. Sarebbe però anche troppo comodo scaricare tutto sull'arbitro. A volte si aveva la sensazione di trovarsi davvero davanti giocatori che avevano lo stesso dinamismo e le stesse concezioni tecnico-tattiche (palla lunga e pedalare) dei giocatori del calcio-balilla. Queste considerazioni disegnano una partita a due facce. Il vento ha favorito chi attaccava da monte a valle, rispetto all'Arno che corre parallelo al campo: nel primo tempo la Grevigiana e nel secondo l'Albereta. I lanci dei difensori o i rinvii dei portieri in un caso potevano trasformarsi subito in un'azione pericolosa, nell'altro si infrangevano contro un muro invisibile posizionato prima del cerchio di centrocampo. Gli ospiti vanno in vantaggio proprio su un'azione del genere all'8'. Cosci interrompe un'iniziativa di Segreto sulla fascia destra all'altezza dell'area di rigore e mette in movimento Giglioli. Questi lancia lungo nella metà campo dell'Albereta, dove Pampaloni, sfruttando un maldestro intervento dei due centrali della squadra di casa che finiscono per ostacolarsi a vicenda, si invola verso l'area, trafiggendo Frilli dal limite. Nei dieci minuti successivi l'Albereta rischia di soccombere altre due volte, ma una volta Frilli si oppone a Pistolesi, il quale tira a colpo sicuro 5-6 metri, e in un'altra occasione Pampaloni conclude alto da posizione centrale al termine di un'azione che aveva avuto la stessa dinamica del gol segnato in precedenza. Passati i primi 20 minuti e riorganizzata in parte la retroguardia, la squadra di casa comincia a premere maggiormente. Le azioni pulite sono però poche e la difesa ospite sembra controllare senza affanni l'iniziativa dei padroni di casa, ora più stabilmente nella metà campo avversaria. Dopo un tiro di Prezioso, finito fuori di un metro attorno al 30', l'occasione migliore arriva sul finire del tempo. Lamantia trova un corridoio per Segreto che dal vertice sinistro dell'area, pur pressato da due difensori, incrocia perfettamente un tiro indirizzato sotto la traversa, trovando però sulla sua strada uno strepitoso Scagliarini che mostra straordinarie doti di reazione, mettendo in angolo. Sull'azione susseguente il tiro dalla bandierina è Calamai a concludere di testa a lato di un soffio. Nella ripresa, come già detto, si gioca quasi solo in una metà campo: il vento rende più semplice l'avvicinamento alla porta avversaria per l'Albereta e più complesso rispondere per la Grevigiana, che mostra anche un crescente calo fisico che le sostituzioni operate da Nuzzi nel corso del secondo tempo riusciranno solo a mitigare, non a contrastare. La pressione dei padroni di casa è stata costante e, in alcuni momenti, tambureggiante, anche perché la nuova sistemazione degli assetti difensivi, con Ciofini dietro a tutti i difensori, garantiva una copertura più sicura e ripartenze immediate. In avanti i due, a volte tre attaccanti si incrociavano di continuo, non dando punti di riferimento. Le occasioni migliori per pareggiare sono due: la prima l'ha a disposizione Segreto, attorno al 20', quando in acrobazia, sbucando da dietro a tutti i difensori, conclude fuori di pochissimo su un perfetto cross di Lamantia; la seconda capita allo stesso Segreto che conclude troppo precipitosamente un contropiede incrociando troppo la conclusione. Dopo l'espulsione di Pistacchi l'arrembaggio dei padroni di casa è ancora più insistito. Il pareggio arriva al 32' sull'ennesima fuga sulla sinistra di Segreto che, ricevuta la palla direttamente su rinvio del portiere, attira su di sé due difensori e, appena entrato in area mette in mezzo per l'accorrente Prezioso, che deve solo spingere in rete il pallone. Gli ultimi minuti vedono l'Albereta sfiorare due volte la rete della vittoria con Misul, rientrato dopo tre mesi di assenza, ma la scarsa lucidità in un caso, che consente ad un difensore di opporsi, e la debolezza del tiro, per quanto angolato, nell'altro permettono da una parte a Scagliarini di compiere il secondo miracolo di giornata, dall'altra soprattutto, alla partita di concludersi con un punteggio che rispecchia assai bene quanto si è visto in campo.

ALBERETA: Frilli, Catania, Lamantia (75' Misul), Flavi, Calamai, Ciofini, Cela (83' Sarra), Rostagno, Prezioso, Carrai (60'Marroncini), Segreto. All.: Biondi. <br >GREVIGIANA: Scagliarini, Nelaj, Cosci, Giglioli, Pettini, Berisha (35' Magini), Forconi (65' Leka, Pistolesi (80' Achini), Pampaloni, Pistocchi, Conticelli (70' Mulinacci). All.: Nuzzi. <br > RETI: 8' Pampaloni, 78' Prezioso . La partita del vento finisce in parit&agrave;, quella dei cartellini gialli pure, mentre quella dei cartellini rossi la vince la Grevigiana, che termina in dieci l'incontro per l'espulsione, alla met&agrave; della ripresa, di Pistacchi per doppia ammonizione, una per un fallo e la seconda per essersi rivolto in malo modo all'arbitro. Il calcio &egrave; uno sport di contatto, ma il direttore di gara, anzi, la direttrice di gara, deve avere scambiato la partita per un incontro di calcio-balilla, dove i giocatori non possono mai toccarsi, fischiando ogni minimo contatto, peraltro in maniera uniforme e coerente: nessuno &egrave; stato avvantaggiato, ma il nervosismo tra i giocatori &egrave; inevitabilmente aumentato. Sarebbe per&ograve; anche troppo comodo scaricare tutto sull'arbitro. A volte si aveva la sensazione di trovarsi davvero davanti giocatori che avevano lo stesso dinamismo e le stesse concezioni tecnico-tattiche (palla lunga e pedalare) dei giocatori del calcio-balilla. Queste considerazioni disegnano una partita a due facce. Il vento ha favorito chi attaccava da monte a valle, rispetto all'Arno che corre parallelo al campo: nel primo tempo la Grevigiana e nel secondo l'Albereta. I lanci dei difensori o i rinvii dei portieri in un caso potevano trasformarsi subito in un'azione pericolosa, nell'altro si infrangevano contro un muro invisibile posizionato prima del cerchio di centrocampo. Gli ospiti vanno in vantaggio proprio su un'azione del genere all'8'. Cosci interrompe un'iniziativa di Segreto sulla fascia destra all'altezza dell'area di rigore e mette in movimento Giglioli. Questi lancia lungo nella met&agrave; campo dell'Albereta, dove Pampaloni, sfruttando un maldestro intervento dei due centrali della squadra di casa che finiscono per ostacolarsi a vicenda, si invola verso l'area, trafiggendo Frilli dal limite. Nei dieci minuti successivi l'Albereta rischia di soccombere altre due volte, ma una volta Frilli si oppone a Pistolesi, il quale tira a colpo sicuro 5-6 metri, e in un'altra occasione Pampaloni conclude alto da posizione centrale al termine di un'azione che aveva avuto la stessa dinamica del gol segnato in precedenza. Passati i primi 20 minuti e riorganizzata in parte la retroguardia, la squadra di casa comincia a premere maggiormente. Le azioni pulite sono per&ograve; poche e la difesa ospite sembra controllare senza affanni l'iniziativa dei padroni di casa, ora pi&ugrave; stabilmente nella met&agrave; campo avversaria. Dopo un tiro di Prezioso, finito fuori di un metro attorno al 30', l'occasione migliore arriva sul finire del tempo. Lamantia trova un corridoio per Segreto che dal vertice sinistro dell'area, pur pressato da due difensori, incrocia perfettamente un tiro indirizzato sotto la traversa, trovando per&ograve; sulla sua strada uno strepitoso Scagliarini che mostra straordinarie doti di reazione, mettendo in angolo. Sull'azione susseguente il tiro dalla bandierina &egrave; Calamai a concludere di testa a lato di un soffio. Nella ripresa, come gi&agrave; detto, si gioca quasi solo in una met&agrave; campo: il vento rende pi&ugrave; semplice l'avvicinamento alla porta avversaria per l'Albereta e pi&ugrave; complesso rispondere per la Grevigiana, che mostra anche un crescente calo fisico che le sostituzioni operate da Nuzzi nel corso del secondo tempo riusciranno solo a mitigare, non a contrastare. La pressione dei padroni di casa &egrave; stata costante e, in alcuni momenti, tambureggiante, anche perch&eacute; la nuova sistemazione degli assetti difensivi, con Ciofini dietro a tutti i difensori, garantiva una copertura pi&ugrave; sicura e ripartenze immediate. In avanti i due, a volte tre attaccanti si incrociavano di continuo, non dando punti di riferimento. Le occasioni migliori per pareggiare sono due: la prima l'ha a disposizione Segreto, attorno al 20', quando in acrobazia, sbucando da dietro a tutti i difensori, conclude fuori di pochissimo su un perfetto cross di Lamantia; la seconda capita allo stesso Segreto che conclude troppo precipitosamente un contropiede incrociando troppo la conclusione. Dopo l'espulsione di Pistacchi l'arrembaggio dei padroni di casa &egrave; ancora pi&ugrave; insistito. Il pareggio arriva al 32' sull'ennesima fuga sulla sinistra di Segreto che, ricevuta la palla direttamente su rinvio del portiere, attira su di s&eacute; due difensori e, appena entrato in area mette in mezzo per l'accorrente Prezioso, che deve solo spingere in rete il pallone. Gli ultimi minuti vedono l'Albereta sfiorare due volte la rete della vittoria con Misul, rientrato dopo tre mesi di assenza, ma la scarsa lucidit&agrave; in un caso, che consente ad un difensore di opporsi, e la debolezza del tiro, per quanto angolato, nell'altro permettono da una parte a Scagliarini di compiere il secondo miracolo di giornata, dall'altra soprattutto, alla partita di concludersi con un punteggio che rispecchia assai bene quanto si &egrave; visto in campo.




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