• Juniores Provinciali GIR.A
  • Albereta San Salvi
  • 1 - 3
  • Pelago


ALBERETA: Frilli, Galli, Marroncini (55' Misul), Flavi, Calamai, Rigacci, Ciofini, Rostagno (75' Cela), Prezioso, Segreto, Matteini. All.: Biondi

PELAGO: Mannelli, Donnini, Romanelli, Focardi, Celoni, Benvenuti, Bettoni (70' Gallico), Mazzoni, Gabbrielli, Silvi, Perigli (88' Moggi). All.: Dreucci


RETI: 12' Perigli, 30' Gabbrielli, 62' Matteini, 92' Moggi.



Su un terreno che, con il passare del tempo, si è andato inzuppando d'acqua, ha prevalso la squadra che, malgrado quelle condizioni, ha saputo correre di più e soprattutto meglio. Il Pelago si è aggiudicato con merito un incontro, nonostante che, ad un certo punto del secondo tempo, dopo una serie di parate decisive di Mannelli, se l'Albereta avesse segnato il pareggio non avrebbe rubato nulla. Nello stesso tempo, tuttavia, la squadra di Biondi ha regalato di nuovo un tempo - il primo - agli avversari, non riuscendo a recuperare come aveva fatto una settimana prima contro la Grevigiana, quando peraltro era solo un gol quello da pareggiare. E di regalo è giusto parlare - e per l'ennesima volta - anche nella dinamica delle due reti: la prima al 12' si presenta sotto forma di un paio di invitanti lisci commessi a centrocampo e sui quali Perigli non può esimersi dall'involarsi da solo verso la porta difesa da Frilli, battuto facilmente con un bel tiro dal limite; la seconda arriva al 30', a seguito di una punizione da fuori area, respinta alla meglio da Frilli (forse anche per colpa del terreno o del pallone viscido) ma proprio sui piedi di Gabbrielli che, neanche lui, si fa pregare per insaccare a porta vuota da pochi passi. La prima, vera reazione arriva al 37', quando Calamai scheggia la traversa su calcio d'angolo di Segreto, ma alla squadra di casa manca la continuità e soprattutto la calma per organizzare una bozza di risposta. Nella ripresa il Pelago attende nella propria metà campo gli attacchi in massa dell'Albereta che, dal 10', si ritrova con tre, se non addirittura con quattro attaccanti, con equilibri tattici completamente stravolti e rischiando qualche volta sui contropiedi molto veloci degli ospiti. Paradossalmente, ma fino ad un certo punto, proprio nell'unica occasione in cui il Pelago attacca in massa subisce su un rapido rovesciamento di fronte la rete che riapre la gara. Un rilancio della difesa trova liberissimo sulla sinistra Matteini, in netta posizione di fuorigioco, che l'arbitro ovviamente non può vedere, essendo stabilmente molto lontano dall'azione. Matteini si invola verso la porta, aggira Mannelli e deposita in rete da posizione defilata. Nei trenta e passa minuti che seguiranno, gli assalti dell'Albereta alla porta avversaria molto disordinati peraltro, creeranno diverse occasioni: una se la mangia Prezioso al 22' con un tiro che finisce a lato dopo essersi liberato bene dei suoi marcatori. Poi emergeranno le doti di Mannelli, che ferma dapprima, al 30', una punizione dal limite calciata molto bene da Misul verso l'incrocio dei pali alla sinistra del portiere; poi lo stesso attaccante conclude forse la più bella azione della sua squadra con un tiro che Mannelli respinge di piede da pochi metri. Nei minuti di recupero il neo-entrato Moggi corona un rapido contropiede della sua squadra, sfruttando l'ennesima indecisione della difesa dell'Albereta e mettendo definitivamente al sicuro il risultato per la sua squadra.

ALBERETA: Frilli, Galli, Marroncini (55' Misul), Flavi, Calamai, Rigacci, Ciofini, Rostagno (75' Cela), Prezioso, Segreto, Matteini. All.: Biondi <br >PELAGO: Mannelli, Donnini, Romanelli, Focardi, Celoni, Benvenuti, Bettoni (70' Gallico), Mazzoni, Gabbrielli, Silvi, Perigli (88' Moggi). All.: Dreucci <br > RETI: 12' Perigli, 30' Gabbrielli, 62' Matteini, 92' Moggi. Su un terreno che, con il passare del tempo, si &egrave; andato inzuppando d'acqua, ha prevalso la squadra che, malgrado quelle condizioni, ha saputo correre di pi&ugrave; e soprattutto meglio. Il Pelago si &egrave; aggiudicato con merito un incontro, nonostante che, ad un certo punto del secondo tempo, dopo una serie di parate decisive di Mannelli, se l'Albereta avesse segnato il pareggio non avrebbe rubato nulla. Nello stesso tempo, tuttavia, la squadra di Biondi ha regalato di nuovo un tempo - il primo - agli avversari, non riuscendo a recuperare come aveva fatto una settimana prima contro la Grevigiana, quando peraltro era solo un gol quello da pareggiare. E di regalo &egrave; giusto parlare - e per l'ennesima volta - anche nella dinamica delle due reti: la prima al 12' si presenta sotto forma di un paio di invitanti lisci commessi a centrocampo e sui quali Perigli non pu&ograve; esimersi dall'involarsi da solo verso la porta difesa da Frilli, battuto facilmente con un bel tiro dal limite; la seconda arriva al 30', a seguito di una punizione da fuori area, respinta alla meglio da Frilli (forse anche per colpa del terreno o del pallone viscido) ma proprio sui piedi di Gabbrielli che, neanche lui, si fa pregare per insaccare a porta vuota da pochi passi. La prima, vera reazione arriva al 37', quando Calamai scheggia la traversa su calcio d'angolo di Segreto, ma alla squadra di casa manca la continuit&agrave; e soprattutto la calma per organizzare una bozza di risposta. Nella ripresa il Pelago attende nella propria met&agrave; campo gli attacchi in massa dell'Albereta che, dal 10', si ritrova con tre, se non addirittura con quattro attaccanti, con equilibri tattici completamente stravolti e rischiando qualche volta sui contropiedi molto veloci degli ospiti. Paradossalmente, ma fino ad un certo punto, proprio nell'unica occasione in cui il Pelago attacca in massa subisce su un rapido rovesciamento di fronte la rete che riapre la gara. Un rilancio della difesa trova liberissimo sulla sinistra Matteini, in netta posizione di fuorigioco, che l'arbitro ovviamente non pu&ograve; vedere, essendo stabilmente molto lontano dall'azione. Matteini si invola verso la porta, aggira Mannelli e deposita in rete da posizione defilata. Nei trenta e passa minuti che seguiranno, gli assalti dell'Albereta alla porta avversaria molto disordinati peraltro, creeranno diverse occasioni: una se la mangia Prezioso al 22' con un tiro che finisce a lato dopo essersi liberato bene dei suoi marcatori. Poi emergeranno le doti di Mannelli, che ferma dapprima, al 30', una punizione dal limite calciata molto bene da Misul verso l'incrocio dei pali alla sinistra del portiere; poi lo stesso attaccante conclude forse la pi&ugrave; bella azione della sua squadra con un tiro che Mannelli respinge di piede da pochi metri. Nei minuti di recupero il neo-entrato Moggi corona un rapido contropiede della sua squadra, sfruttando l'ennesima indecisione della difesa dell'Albereta e mettendo definitivamente al sicuro il risultato per la sua squadra.




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