• Juniores Provinciali GIR.A
  • Albereta San Salvi
  • 0 - 4
  • Sporting Grassina


ALBERETA: Marroncini, Battaglini, Pugliatti, Calamai, Rigacci (60' Cela), Rostagno, Ciofini (80' Sarra), Flavi, Misul (65' Martelli) Matteini, Segreto. All.: Biondi.

SP.GRASSINA. Mastrogiacomo, Pellegrini, Morozzi (75' Signori) Marchese, Borghini (75'Ciacolini), Andreini, Failli, Parigi(68' Petrioli), Canovai (65' Gabbrielli), Pollini, Sammicheli (70' Tatini). All.: Gianluca Bertini.


RETI: 10' Pollini, 54' Canovai, 56' e 85' Failli.



Peccato. Peccato che un campionato importante come quello juniores debba essere penalizzato. Peccato che ragazzi che si impegnano con passione, peccato che dirigenti e allenatori che svolgono un lavoro per puro piacere debbano avere a che fare con arbitri poco preparati, tecnicamente non all'altezza e involontari fattori di nervosismo in tutti gli altri protagonisti di una partita. Certo, si può anche non vedere una palla entrare in rete, anche se ha superato la linea bianca di quasi mezzo metro, ma questo significa essere troppo lontani dall'azione. Certo si può anche ammonire un giocatore che ha fatto un'entrata scomposta, ma se l'ha fatta in area e poi il pallone, toccato per ultimo dal difensore, scivola in angolo non si può fare ripartire il gioco con un corner. O è rigore o non è ammonizione: tertium non datur. Sono solo alcuni degli esempi (equamente distribuiti) che abbiamo preso da una prestazione che eufemisticamente definiamo non all'altezza della situazione. Detto questo e conoscendo anche le possibili risposte (senza gli arbitri le partite neppure inizierebbero), bisogna aggiungere anche dell'altro. Peccato giocare per la terza o la quarta partita - e stavolta parliamo solo dell'Albereta - con un portiere improvvisato La colpa non è di nessuno: è solo una constatazione, una amara constatazione. Il Grassina ha tirato in porta probabilmente sei o sette volte e ha fatto quattro reti. La partita sarebbe finita diversamente con un vero portiere in porta e non con l'ennesimo volontario . E' evidente che una situazione del genere trasmetta insicurezza e nervosismo a tutta la difesa e, alla lunga, anche al resto della squadra. E ciononostante, per tutto il primo tempo, gli ospiti tirano in porta una sola volta, al 10' - e segnano, come è naturale, con Pollini, che scarta un paio di difensori prima di scaricare un tiro non irresistibile tra palo e portiere - ma l'Albereta gioca bene e per la seconda metà del tempo molto meglio del Grassina. Azioni in velocità, tocchi di prima e tiri molto pericolosi che sfiorano di poco il palo o la traversa: specialmente con Segreto, autore di due conclusioni da fuori area che sfiorano la traversa e su cui il portiere non avrebbe potuto nulla e soprattutto di una girata al volo in area a conclusione della più bella azione di tutto l'incontro, finita sul fondo a pochi centimetri dal palo. E, prima della rete del vantaggio, c'era stato il gol non visto di Misul con un pallonetto da posizione angolatissima. L'abilità della squadra di casa è stata proprio quella di non fare tirare gli avversari, rimanendo in partita fino al 10' del secondo tempo. Poi in tre minuti tutto cambia: prima raddoppia Canovai che anticipa il portiere su un rimpallo, nonostante che l'estremo difensore avesse tutto il tempo e lo spazio per arrivare prima sulla palla, se fosse stato davvero un portiere, però. Subito dopo, Mastrogiacomo salva il risultato, sventando con grande prontezza due conclusioni dal limite di Segreto e, sulla ribattuta, di Flavi. E sull'azione successiva Failli salta il diretto controllore e appena entrato in area fulmina l'incolpevole Marroncini. Manca oltre mezz'ora alla fine, ma la partita è virtualmente chiusa. C'è tempo per vedere una disastrosa indecisione di Matteini, il quale, solo davanti al portiere, riesce nell'impresa di farsi recuperare da un difensore che si ancora trovava fuori area. C'è da annotare anche il secondo gol di Failli, quasi in fotocopia con quello di Canovai. Soprattutto ci sono da annotare le tante ammonizioni. Da una parte e dall'altra (per i motivi indicati in apertura) e l'ennesima espulsione di un giocatore dell'Albereta (insieme a quella dell'allenatore, intervenuto per biasimare l'atteggiamento e le parole di scherno che Mastrogiacomo indirizzava nelle fasi finali della partita verso componenti della panchina dell'Albereta), una squadra, quella di casa. che probabilmente non figura nelle posizioni di eccellenza neanche nella classifica fair play, vista la media di cartellini gialli e rossi raccolti durante tutto il campionato. Ma questo è un altro discorso, su cui in società, chi vorrà, potrà intervenire.

ALBERETA: Marroncini, Battaglini, Pugliatti, Calamai, Rigacci (60' Cela), Rostagno, Ciofini (80' Sarra), Flavi, Misul (65' Martelli) Matteini, Segreto. All.: Biondi. <br >SP.GRASSINA. Mastrogiacomo, Pellegrini, Morozzi (75' Signori) Marchese, Borghini (75'Ciacolini), Andreini, Failli, Parigi(68' Petrioli), Canovai (65' Gabbrielli), Pollini, Sammicheli (70' Tatini). All.: Gianluca Bertini. <br > RETI: 10' Pollini, 54' Canovai, 56' e 85' Failli. Peccato. Peccato che un campionato importante come quello juniores debba essere penalizzato. Peccato che ragazzi che si impegnano con passione, peccato che dirigenti e allenatori che svolgono un lavoro per puro piacere debbano avere a che fare con arbitri poco preparati, tecnicamente non all'altezza e involontari fattori di nervosismo in tutti gli altri protagonisti di una partita. Certo, si pu&ograve; anche non vedere una palla entrare in rete, anche se ha superato la linea bianca di quasi mezzo metro, ma questo significa essere troppo lontani dall'azione. Certo si pu&ograve; anche ammonire un giocatore che ha fatto un'entrata scomposta, ma se l'ha fatta in area e poi il pallone, toccato per ultimo dal difensore, scivola in angolo non si pu&ograve; fare ripartire il gioco con un corner. O &egrave; rigore o non &egrave; ammonizione: tertium non datur. Sono solo alcuni degli esempi (equamente distribuiti) che abbiamo preso da una prestazione che eufemisticamente definiamo non all'altezza della situazione. Detto questo e conoscendo anche le possibili risposte (senza gli arbitri le partite neppure inizierebbero), bisogna aggiungere anche dell'altro. Peccato giocare per la terza o la quarta partita - e stavolta parliamo solo dell'Albereta - con un portiere improvvisato La colpa non &egrave; di nessuno: &egrave; solo una constatazione, una amara constatazione. Il Grassina ha tirato in porta probabilmente sei o sette volte e ha fatto quattro reti. La partita sarebbe finita diversamente con un vero portiere in porta e non con l'ennesimo volontario . E' evidente che una situazione del genere trasmetta insicurezza e nervosismo a tutta la difesa e, alla lunga, anche al resto della squadra. E ciononostante, per tutto il primo tempo, gli ospiti tirano in porta una sola volta, al 10' - e segnano, come &egrave; naturale, con Pollini, che scarta un paio di difensori prima di scaricare un tiro non irresistibile tra palo e portiere - ma l'Albereta gioca bene e per la seconda met&agrave; del tempo molto meglio del Grassina. Azioni in velocit&agrave;, tocchi di prima e tiri molto pericolosi che sfiorano di poco il palo o la traversa: specialmente con Segreto, autore di due conclusioni da fuori area che sfiorano la traversa e su cui il portiere non avrebbe potuto nulla e soprattutto di una girata al volo in area a conclusione della pi&ugrave; bella azione di tutto l'incontro, finita sul fondo a pochi centimetri dal palo. E, prima della rete del vantaggio, c'era stato il gol non visto di Misul con un pallonetto da posizione angolatissima. L'abilit&agrave; della squadra di casa &egrave; stata proprio quella di non fare tirare gli avversari, rimanendo in partita fino al 10' del secondo tempo. Poi in tre minuti tutto cambia: prima raddoppia Canovai che anticipa il portiere su un rimpallo, nonostante che l'estremo difensore avesse tutto il tempo e lo spazio per arrivare prima sulla palla, se fosse stato davvero un portiere, per&ograve;. Subito dopo, Mastrogiacomo salva il risultato, sventando con grande prontezza due conclusioni dal limite di Segreto e, sulla ribattuta, di Flavi. E sull'azione successiva Failli salta il diretto controllore e appena entrato in area fulmina l'incolpevole Marroncini. Manca oltre mezz'ora alla fine, ma la partita &egrave; virtualmente chiusa. C'&egrave; tempo per vedere una disastrosa indecisione di Matteini, il quale, solo davanti al portiere, riesce nell'impresa di farsi recuperare da un difensore che si ancora trovava fuori area. C'&egrave; da annotare anche il secondo gol di Failli, quasi in fotocopia con quello di Canovai. Soprattutto ci sono da annotare le tante ammonizioni. Da una parte e dall'altra (per i motivi indicati in apertura) e l'ennesima espulsione di un giocatore dell'Albereta (insieme a quella dell'allenatore, intervenuto per biasimare l'atteggiamento e le parole di scherno che Mastrogiacomo indirizzava nelle fasi finali della partita verso componenti della panchina dell'Albereta), una squadra, quella di casa. che probabilmente non figura nelle posizioni di eccellenza neanche nella classifica fair play, vista la media di cartellini gialli e rossi raccolti durante tutto il campionato. Ma questo &egrave; un altro discorso, su cui in societ&agrave;, chi vorr&agrave;, potr&agrave; intervenire.




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