• Coppa Regionale Giovanissimi
  • Arno Laterina
  • 1 - 0
  • Valentino Mazzola


ARNO LATERINA (4-3-3): Barchielli, Arcidiacono, Cappellini, Mugnai, Jeridi, Tiberi, Ioio, Mannelli, Tiossi (69' Mei), Celindi (55' Cuccoli), Mulinacci (65' Contardo). A disp.: Bisi, Pasqui, La Porta. All.: Fabio Landi.
VALENTINO MAZZOLA (4-3-2-1): Sconosciuto, Bossini (36' De Iorio), Martellini, Palumbo, Alcidi (53' Cocco), Pasquinuzzi, Tecchio, Beqiraj, Dodaj, Pagano, Bianchi. A disp.: Granchi, Carangelo, Florindi. All.: Alfons Muca.

ARBITRO: Federico Murè di Arezzo.

RETE: 51' Ioio.
NOTE: ammoniti Celindi al 37', Tiberi al 48', Tecchio al 56'. Corner 3-3. Recupero 0+5'.



LE PAGELLE
Arno Laterina
Barchielli: 6+ Sebbene il Mazzola giochi una buona gara, il numero 1 gialloblù è chiamato in causa di rado: nel secondo tempo comunque se la cava bene in un paio di uscite tutt'altro che semplici.
Arcidiacono: 6.5 Sulla destra si confronta con Pagano senza mai concedere il fondo all'avversario; preoccupato di contenere, spinge meno rispetto a Tiberi, ma è sempre bravo a chiudere la diagonale difensiva.
Cappellini: 6.5 Promosso titolare dopo l'indisponibilità di Aquilano, non si fa trovare impreparato. Sempre preciso di testa, non perde quasi mai la posizione ed è uno scoglio difficile da superare per tutti gli attaccanti avversari.
Mugnai: 7 Guida il reparto con grande autorevolezza, cavandosela bene anche come regista arretrato: come Cappellini, è bravo di testa e insuperabile nell'uno contro uno, così controlla molto bene un avversario ostico come Dodaj.
Jeridi: 6/7 Quando si posiziona a protezione davanti alla difesa argina la pericolosità del Mazzola. In quella posizione è fondamentale, sia per la quantità di palloni recuperati, sia per la qualità della regia. Cresce molto nella ripresa.
Tiberi: 7 Prese le misure a Tecchio nel primo tempo, il terzino di Landi sale in cattedra nella ripresa, quando diventa imprendibile con le sue sovrapposizioni sulla fascia sinistra.
Ioio: 7.5 Tenendo sempre la testa sempre alta, fa girare la squadra. Se nel primo tempo, nonostante le belle giocate, non trova tanti corridoi in verticale, poi prende per mano i compagni nella ripresa. Colpisce un palo e confeziona la rete che blinda la qualificazione.
Mannelli: 6/7 Nel primo tempo è tra i motori della squadra, ma, sempre aggredito dagli avversari, non innesca le punte come è nelle sue corde. Come tutta la squadra, cambia marcia nella ripresa, quando si aprono gli spazi; utile come al solito anche nell'interdizione.
Tiossi: 6.5 Attaccante forte fisicamente, che se la cava con i piedi ma anche di testa. Parte largo da destra e converge puntando la porta. Un tentativo nel primo tempo (para Sconosciuto), un colpo di testa nella ripresa: si impegna molto, ma i rifornimenti non sono tantissimi. 69' Mei: sv. Si posiziona centravanti.
Celindi: 6/7 Ha piedi buoni e ottima visione di gioco, ma nel primo tempo viene controllato molto bene dalla difesa senese e, salvo un assist per Tiossi, si va vedere soprattutto lontano dall'area. Più incisivo nella ripresa, quando confeziona l'assist per il palo di Ioio. 55' Cuccoli: 6.5 Bravo a far salire la squadra nel finale.
Mulinacci: 7 Dopo essere andato a segno a Cerchiaia, è decisivo anche nell'azione del gol di Ioio al ritorno. Nei primi 35 minuti è ben controllato da Bossini; diventa imprendibile nella ripresa, quando guadagna molte punizioni e taglia a fette la difesa ospite nell'azione del gol. 66' Contardo: sv. Prova qualche ripartenza nel finale.
Valentino Mazzola
Sconosciuto: 7 Nulla può sul destro di Ioio, è ben piazzato su alcune conclusioni di Tiossi e Celindi. E mezzo voto in più per la sportività dimostrata in occasione del corner concesso ai locali. Bravo!
Bossini: 6.5 Gioca solo un tempo ma, fino all'infortunio che lo costringe ad uscire, riesce a disinnescare molto bene il pericoloso Mulinacci. 36' De Ioio: 6+ Prima come esterno di centrocampo, poi come terzino: sulla destra è costretto spesso a ripiegare per fronteggiare Tiberi e non trova modo di rendersi pericoloso in avanti.
Martellini: 7 Insieme a Palumbo forma una coppia ben assortita: spesso decisivo col suo tempismo, sventa varie incursioni centrali degli attaccanti locali e non perde mai la posizione.
Palumbo: 7 Se Martellini si fa valere per la sua rapidità, l'altro centrale è forte di testa, rimane sempre lucidissimo ed ha gran senso della posizione. Insieme al collega è tra i punti di forza di questo Mazzola.
Alcidi: 6.5 Sulla sinistra è bravo ad interrompere alcune pericolose incursioni di Tiossi e Celindi nel primo tempo e anche nella ripresa non consente agli avversari di sfondare. 53' Cocco: 6.5 Preciso in difesa nel finale.
Pasquinuzzi: 7 Baricentro della squadra: se il Mazzola può permettersi di schierare contemporaneamente tanti giocatori offensivi è anche grazie all'intelligenza tattica dell'agile mediano, che agisce da tappabuchi, ma anche da regista davanti alla difesa.
Tecchio: 6/7 Pedina duttile, che può ricoprire tutti i ruoli sulla fascia destra. Non trova molti varchi in avanti nel primo tempo, se la cava come terzino contro Mulinacci e, riportato in avanti nel finale, è tra gli ultimi ad arrendersi.
Beqiraj: 6/7 Altra prova di spessore per il centrocampista senese, molto abile negli inserimenti e pericoloso sui calci piazzati. Dopo aver giocato un primo tempo a ritmi altissimi, deve fare i conti con la crescita dei dirimpettai nella ripresa.
Dodaj: 6.5 Gioca una gara di sacrificio in avanti: si fa apprezzare per il pressing sui portatori di palla avversari, non riesce però a tenere molti palloni. Spende molto e nell'area avversaria si vede soltanto nel finale con un colpo di testa che esce di un soffio.
Pagano: 6.5 Mancino che col pallone tra i piedi può inventarsi qualsiasi cosa. Parte largo da sinistra e prova alcune combinazioni nello stretto con i compagni. Dopo un buon avvio, viene ben controllato dalla difesa locale.
Bianchi: 6/7 Come Beqiraj, è fondamentale nel primo tempo non soltanto per le sue qualità offensive, ma anche per il pressing che impedisce ai locali di sviluppare il loro gioco. Perde vivacità nella ripresa e la squadra ne risente. Comunque i suoi dribbling e le sue conclusioni da fuori impediscono ai locali di abbassare la guardia.
Arbitro
Federico Murè di Arezzo: 6.5 Dalla tribuna appare palese l'errore in occasione dell'offside fischiato a Tiossi (67'); dubbia una punizione fischiata all'Arno Laterina (sulla quale Ioio colpisce il palo). Ma sono sfumature, di una gara nel complesso ben diretta.
IL COMMENTO
Ai tanti motivi che potrebbero già spingere ad una trasferta domenicale a Laterina (su tutti, le molteplici tonalità di verde che cullano il passaggio dell'Arno), si somma l'interesse che riveste la gara di ritorno tra Arno Laterina e Valentino Mazzola. Gli ospiti senesi, capaci di conquistare l'accesso in Coppa con una grande rimonta, devono tentare l'impresa in trasferta se vogliono accedere ai quarti; i locali, che, come notano molti addetti ai lavori, gioca un calcio spettacolare non possono adagiarsi sull'uno a uno ottenuto all'andata, che garantisce due risultati su tre per il passaggio del turno. Mister Landi schiera i suoi con un 4-3-3, nel quale però le due vere punte (Tiossi e Mulinacci) agiscono larghe, in modo da avere lo spazio per convergere e cercare di sfruttare la loro rapidità, ma anche dilatandosi per favorire le percussioni centrali dei raffinati piedi di Celindi. I ragazzi di mister Landi contano poi su un centrocampo ricco di qualità: Jeridi, vertice basso, protegge il pacchetto difensivo ed è affiancato dai piedi educati di Ioio e Mannelli. Prima del fischio d'inizio di Murè, Cappellini sostituisce Aquilano, che dopo aver provato a stringere i denti i denti si accomoda in tribuna. Mister Muca negli ampi spazi del Comunale dispone i suoi inizialmente con un 4-3-2-1: Bossini ed Alcidi giocano terzini, con Martellini e Palumbo centrali difensivi; Pasquinuzzi rimane bloccato davanti alla difesa mentre gli altri centrocampisti si scagliano come dardi verso la retroguardia locale: Tecchio parte da destra, Pagano da sinistra, mentre Bianchi e Beqiraj agiscono più vicini alla prima punta Dodaj. I locali, come di consueto, si propongono di giocare il pallone a terra, a costo di rischiare qualcosa: il rinvio di Barchielli è quasi sempre basso e, sebbene in molti tra i ragazzi valdarnesi riescano a tutoyer col pallone, il pressing altissimo ed asfissiante del Mazzola prosciuga i rifornimenti per le punte locali. Dopo due minuti il primo tiro in porta è tentato da Beqiraj che su punizione da circa venticinque metri manda la sfera sopra la traversa. Passano due minuti e sono i locali ad usufruire di una punizione: il tiro di Celindi viene respinto in tuffo da Sconosciuto. Al 10' altra punizione (fallo di Martellini su Ioio): Celindi mira l'incrocio alla destra di Sconosciuto, ma la sfera non scende a sufficienza e termina sul fondo. L'Arno Laterina, pur non giocando la sua miglior partita, continua a farsi apprezzare per la sua propensione al gioco e alla manovra costruita con certosina pazienza fin dai difensori centrali. Il Mazzola - il cui modulo col passare dei minuti diventa un 4-1-4-1 - recupera tanti palloni nella fitta ragnatela di centrocampo e la gara non offre occasioni. Almeno fino al 21', quando il prezioso assist di Celindi libera in area Tiossi: il tiro finisce sul fondo, Murè non concede l'angolo ma Sconosciuto (con una sportività che ci piace rimarcare) ammette di aver deviato la palla. I locali pungono anche al 22' (diagonale di Tiossi di poco sul fondo) e al 25' (conclusione di Jeridi parata da Sconosciuto), poi si rivede in avanti il Mazzola. Pasquinucci infatti libera Bianchi che controlla e col destro fa partire un tiro insidioso che termina di poco alto sopra l'incrocio dei pali. Al 28' gli ospiti possono usufruire di una punizione per un fallo di Jeridi su Bianchi: spostato sulla sinistra, Beqiraj lascia partire un destro che scavalca la barriera e sorvola di poco la traversa. Al 30' i locali riescono finalmente a stendere il loro elegante palleggio anche nella metà campo ospite: da sinistra Tiberi appoggia a Mannelli che, sempre in orizzontale, libera Celindi; il numero 10 affonda centrale e conclude col destro senza però inquadrare lo specchio. Il primo tempo si chiude a reti inviolate.
Nella ripresa Muca inserisce subito De Iorio al posto dell'infortunato Bossini; il neo entrato si posiziona a centrocampo, mentre Tecchio arretra terzino. Il Mazzola, dopo aver speso molto nel primo tempo, lascia qualche metro di campo in più (e, conseguentemente, anche qualche secondo in più per pensare) ai mediani locali, che crescono minuto dopo minuto. Al 42' Celindi su punizione dalla sinistra (in realtà nell'occasione il fallo sembrava in favore dei senesi) crossa rasoterra; Ioio scatta sul primo palo e raggiunge per primo il pallone, ma si vede negare il vantaggio dal palo. L'Arno continua a spingere: al 45' Jeridi serve Mulinacci che si gira bene e poi viene fermato in corner da Tecchio. Sul tiro dalla bandierina di Celindi, Tiossi svetta di testa ma Sconosciuto, ben piazzato, blocca. Al 46' per poco Tiossi non arriva alla deviazione su un cross da sinistra di Tiberi, poi al 51' i locali si portano in vantaggio. Mulinacci protegge palla nei pressi della linea laterale sinistra; il numero 11 di casa accelera improvvisamente lasciando sul posto tre avversari e, entrato in area, viene fermato dall'intervento di Martellini; a traino dell'attaccante locale c'è però Mannelli che appoggia all'indietro per Ioio; questi, stretto dalla morsa di due avversari, esce in slalom e, appena entrato in area, telecomanda il pallone nell'angolo basso alla destra di Sconosciuto. Il gol del vantaggio rassicura l'Arno Laterina che, pur arretrando di qualche metro il baricentro, non fa correre pericoli a Barchielli. Il Mazzola non si arrende e, dopo un dubbio offside fischiato a Tiossi, lanciato a rete dall'incontenibile Ioio, nel finale i ragazzi di Muca provano il tutto per tutto. L'occasione migliore, nel secondo dei cinque minuti di recupero, arriva con un colpo di testa di Dodaj su una punizione servita in area da Beqiraj, ma la palla (a Barchielli battuto) finisce di pochissimo sul fondo. Prima del fischio finale c'è da registrare soltanto una conclusione sul fondo di Pasquinuzzi, poi al triplice fischio l'Arno Laterina si prende la qualificazione ai quarti. Ha poco da rimproverarsi - se non la poca concretezza in avanti - il Mazzola, che anche in questa gara ha confermato i pregi mostrati nel corso della stagione: quella senese guidata da Muca è una squadra che presidia molto bene il campo e che vanta grande pericolosità nei suoi giocatori di attacco, oltre ad una retroguardia solidissima ed organizzata. Passa il turno con merito l'Arno Laterina: poche squadre nella categoria hanno un impianto tattico e una propensione al gioco come quella gialloblù e bisogna sottolineare i meriti di mister Landi. Certo, nel gruppo allestito dal ds Margiacchi i singoli hanno tanta qualità, ma c'è anche il sapiente lavoro di un tecnico che in questa stagione ha dimostrato tutto il suo valore. E adesso sotto col Tau: avversario d'élite. Ma se i ragazzi valdarnesi giocheranno come sanno..

Cosimo Di Bari ARNO LATERINA (4-3-3): Barchielli, Arcidiacono, Cappellini, Mugnai, Jeridi, Tiberi, Ioio, Mannelli, Tiossi (69' Mei), Celindi (55' Cuccoli), Mulinacci (65' Contardo). A disp.: Bisi, Pasqui, La Porta. All.: Fabio Landi.<br >VALENTINO MAZZOLA (4-3-2-1): Sconosciuto, Bossini (36' De Iorio), Martellini, Palumbo, Alcidi (53' Cocco), Pasquinuzzi, Tecchio, Beqiraj, Dodaj, Pagano, Bianchi. A disp.: Granchi, Carangelo, Florindi. All.: Alfons Muca.<br > ARBITRO: Federico Mur&egrave; di Arezzo.<br > RETE: 51' Ioio.<br >NOTE: ammoniti Celindi al 37', Tiberi al 48', Tecchio al 56'. Corner 3-3. Recupero 0+5'. LE PAGELLE<br >Arno Laterina<br ><b>Barchielli: 6+</b> Sebbene il Mazzola giochi una buona gara, il numero 1 giallobl&ugrave; &egrave; chiamato in causa di rado: nel secondo tempo comunque se la cava bene in un paio di uscite tutt'altro che semplici.<br ><b>Arcidiacono: 6.5</b> Sulla destra si confronta con Pagano senza mai concedere il fondo all'avversario; preoccupato di contenere, spinge meno rispetto a Tiberi, ma &egrave; sempre bravo a chiudere la diagonale difensiva.<br ><b>Cappellini: 6.5</b> Promosso titolare dopo l'indisponibilit&agrave; di Aquilano, non si fa trovare impreparato. Sempre preciso di testa, non perde quasi mai la posizione ed &egrave; uno scoglio difficile da superare per tutti gli attaccanti avversari.<br ><b>Mugnai: 7</b> Guida il reparto con grande autorevolezza, cavandosela bene anche come regista arretrato: come Cappellini, &egrave; bravo di testa e insuperabile nell'uno contro uno, cos&igrave; controlla molto bene un avversario ostico come Dodaj.<br ><b>Jeridi: 6/7</b> Quando si posiziona a protezione davanti alla difesa argina la pericolosit&agrave; del Mazzola. In quella posizione &egrave; fondamentale, sia per la quantit&agrave; di palloni recuperati, sia per la qualit&agrave; della regia. Cresce molto nella ripresa.<br ><b>Tiberi: 7</b> Prese le misure a Tecchio nel primo tempo, il terzino di Landi sale in cattedra nella ripresa, quando diventa imprendibile con le sue sovrapposizioni sulla fascia sinistra. <br ><b>Ioio: 7.5</b> Tenendo sempre la testa sempre alta, fa girare la squadra. Se nel primo tempo, nonostante le belle giocate, non trova tanti corridoi in verticale, poi prende per mano i compagni nella ripresa. Colpisce un palo e confeziona la rete che blinda la qualificazione. <br ><b>Mannelli: 6/7</b> Nel primo tempo &egrave; tra i motori della squadra, ma, sempre aggredito dagli avversari, non innesca le punte come &egrave; nelle sue corde. Come tutta la squadra, cambia marcia nella ripresa, quando si aprono gli spazi; utile come al solito anche nell'interdizione. <br ><b>Tiossi: 6.5</b> Attaccante forte fisicamente, che se la cava con i piedi ma anche di testa. Parte largo da destra e converge puntando la porta. Un tentativo nel primo tempo (para Sconosciuto), un colpo di testa nella ripresa: si impegna molto, ma i rifornimenti non sono tantissimi. <b>69' Mei: sv.</b> Si posiziona centravanti.<br ><b>Celindi: 6/7</b> Ha piedi buoni e ottima visione di gioco, ma nel primo tempo viene controllato molto bene dalla difesa senese e, salvo un assist per Tiossi, si va vedere soprattutto lontano dall'area. Pi&ugrave; incisivo nella ripresa, quando confeziona l'assist per il palo di Ioio. <b>55' Cuccoli: 6.5 </b>Bravo a far salire la squadra nel finale.<br ><b>Mulinacci: 7</b> Dopo essere andato a segno a Cerchiaia, &egrave; decisivo anche nell'azione del gol di Ioio al ritorno. Nei primi 35 minuti &egrave; ben controllato da Bossini; diventa imprendibile nella ripresa, quando guadagna molte punizioni e taglia a fette la difesa ospite nell'azione del gol. <b>66' Contardo: sv.</b> Prova qualche ripartenza nel finale.<br >Valentino Mazzola<br ><b>Sconosciuto: 7</b> Nulla pu&ograve; sul destro di Ioio, &egrave; ben piazzato su alcune conclusioni di Tiossi e Celindi. E mezzo voto in pi&ugrave; per la sportivit&agrave; dimostrata in occasione del corner concesso ai locali. Bravo!<br ><b>Bossini: 6.5</b> Gioca solo un tempo ma, fino all'infortunio che lo costringe ad uscire, riesce a disinnescare molto bene il pericoloso Mulinacci. <b>36' De Ioio: 6+</b> Prima come esterno di centrocampo, poi come terzino: sulla destra &egrave; costretto spesso a ripiegare per fronteggiare Tiberi e non trova modo di rendersi pericoloso in avanti.<br ><b>Martellini: 7</b> Insieme a Palumbo forma una coppia ben assortita: spesso decisivo col suo tempismo, sventa varie incursioni centrali degli attaccanti locali e non perde mai la posizione.<br ><b>Palumbo: 7</b> Se Martellini si fa valere per la sua rapidit&agrave;, l'altro centrale &egrave; forte di testa, rimane sempre lucidissimo ed ha gran senso della posizione. Insieme al collega &egrave; tra i punti di forza di questo Mazzola.<br ><b>Alcidi: 6.5</b> Sulla sinistra &egrave; bravo ad interrompere alcune pericolose incursioni di Tiossi e Celindi nel primo tempo e anche nella ripresa non consente agli avversari di sfondare. <b>53' Cocco: 6.5</b> Preciso in difesa nel finale.<br >Pasquinuzzi: 7 Baricentro della squadra: se il Mazzola pu&ograve; permettersi di schierare contemporaneamente tanti giocatori offensivi &egrave; anche grazie all'intelligenza tattica dell'agile mediano, che agisce da tappabuchi, ma anche da regista davanti alla difesa.<br ><b>Tecchio: 6/7</b> Pedina duttile, che pu&ograve; ricoprire tutti i ruoli sulla fascia destra. Non trova molti varchi in avanti nel primo tempo, se la cava come terzino contro Mulinacci e, riportato in avanti nel finale, &egrave; tra gli ultimi ad arrendersi.<br ><b>Beqiraj: 6/7</b> Altra prova di spessore per il centrocampista senese, molto abile negli inserimenti e pericoloso sui calci piazzati. Dopo aver giocato un primo tempo a ritmi altissimi, deve fare i conti con la crescita dei dirimpettai nella ripresa.<br ><b>Dodaj: 6.5</b> Gioca una gara di sacrificio in avanti: si fa apprezzare per il pressing sui portatori di palla avversari, non riesce per&ograve; a tenere molti palloni. Spende molto e nell'area avversaria si vede soltanto nel finale con un colpo di testa che esce di un soffio.<br ><b>Pagano: 6.5</b> Mancino che col pallone tra i piedi pu&ograve; inventarsi qualsiasi cosa. Parte largo da sinistra e prova alcune combinazioni nello stretto con i compagni. Dopo un buon avvio, viene ben controllato dalla difesa locale.<br ><b>Bianchi: 6/7</b> Come Beqiraj, &egrave; fondamentale nel primo tempo non soltanto per le sue qualit&agrave; offensive, ma anche per il pressing che impedisce ai locali di sviluppare il loro gioco. Perde vivacit&agrave; nella ripresa e la squadra ne risente. Comunque i suoi dribbling e le sue conclusioni da fuori impediscono ai locali di abbassare la guardia.<br >Arbitro<br ><b>Federico Mur&egrave; di Arezzo: 6.5</b> Dalla tribuna appare palese l'errore in occasione dell'offside fischiato a Tiossi (67'); dubbia una punizione fischiata all'Arno Laterina (sulla quale Ioio colpisce il palo). Ma sono sfumature, di una gara nel complesso ben diretta.<br >IL COMMENTO<br >Ai tanti motivi che potrebbero gi&agrave; spingere ad una trasferta domenicale a Laterina (su tutti, le molteplici tonalit&agrave; di verde che cullano il passaggio dell'Arno), si somma l'interesse che riveste la gara di ritorno tra Arno Laterina e Valentino Mazzola. Gli ospiti senesi, capaci di conquistare l'accesso in Coppa con una grande rimonta, devono tentare l'impresa in trasferta se vogliono accedere ai quarti; i locali, che, come notano molti addetti ai lavori, gioca un calcio spettacolare non possono adagiarsi sull'uno a uno ottenuto all'andata, che garantisce due risultati su tre per il passaggio del turno. Mister Landi schiera i suoi con un 4-3-3, nel quale per&ograve; le due vere punte (Tiossi e Mulinacci) agiscono larghe, in modo da avere lo spazio per convergere e cercare di sfruttare la loro rapidit&agrave;, ma anche dilatandosi per favorire le percussioni centrali dei raffinati piedi di Celindi. I ragazzi di mister Landi contano poi su un centrocampo ricco di qualit&agrave;: Jeridi, vertice basso, protegge il pacchetto difensivo ed &egrave; affiancato dai piedi educati di Ioio e Mannelli. Prima del fischio d'inizio di Mur&egrave;, Cappellini sostituisce Aquilano, che dopo aver provato a stringere i denti i denti si accomoda in tribuna. Mister Muca negli ampi spazi del Comunale dispone i suoi inizialmente con un 4-3-2-1: Bossini ed Alcidi giocano terzini, con Martellini e Palumbo centrali difensivi; Pasquinuzzi rimane bloccato davanti alla difesa mentre gli altri centrocampisti si scagliano come dardi verso la retroguardia locale: Tecchio parte da destra, Pagano da sinistra, mentre Bianchi e Beqiraj agiscono pi&ugrave; vicini alla prima punta Dodaj. I locali, come di consueto, si propongono di giocare il pallone a terra, a costo di rischiare qualcosa: il rinvio di Barchielli &egrave; quasi sempre basso e, sebbene in molti tra i ragazzi valdarnesi riescano a tutoyer col pallone, il pressing altissimo ed asfissiante del Mazzola prosciuga i rifornimenti per le punte locali. Dopo due minuti il primo tiro in porta &egrave; tentato da Beqiraj che su punizione da circa venticinque metri manda la sfera sopra la traversa. Passano due minuti e sono i locali ad usufruire di una punizione: il tiro di Celindi viene respinto in tuffo da Sconosciuto. Al 10' altra punizione (fallo di Martellini su Ioio): Celindi mira l'incrocio alla destra di Sconosciuto, ma la sfera non scende a sufficienza e termina sul fondo. L'Arno Laterina, pur non giocando la sua miglior partita, continua a farsi apprezzare per la sua propensione al gioco e alla manovra costruita con certosina pazienza fin dai difensori centrali. Il Mazzola - il cui modulo col passare dei minuti diventa un 4-1-4-1 - recupera tanti palloni nella fitta ragnatela di centrocampo e la gara non offre occasioni. Almeno fino al 21', quando il prezioso assist di Celindi libera in area Tiossi: il tiro finisce sul fondo, Mur&egrave; non concede l'angolo ma Sconosciuto (con una sportivit&agrave; che ci piace rimarcare) ammette di aver deviato la palla. I locali pungono anche al 22' (diagonale di Tiossi di poco sul fondo) e al 25' (conclusione di Jeridi parata da Sconosciuto), poi si rivede in avanti il Mazzola. Pasquinucci infatti libera Bianchi che controlla e col destro fa partire un tiro insidioso che termina di poco alto sopra l'incrocio dei pali. Al 28' gli ospiti possono usufruire di una punizione per un fallo di Jeridi su Bianchi: spostato sulla sinistra, Beqiraj lascia partire un destro che scavalca la barriera e sorvola di poco la traversa. Al 30' i locali riescono finalmente a stendere il loro elegante palleggio anche nella met&agrave; campo ospite: da sinistra Tiberi appoggia a Mannelli che, sempre in orizzontale, libera Celindi; il numero 10 affonda centrale e conclude col destro senza per&ograve; inquadrare lo specchio. Il primo tempo si chiude a reti inviolate.<br >Nella ripresa Muca inserisce subito De Iorio al posto dell'infortunato Bossini; il neo entrato si posiziona a centrocampo, mentre Tecchio arretra terzino. Il Mazzola, dopo aver speso molto nel primo tempo, lascia qualche metro di campo in pi&ugrave; (e, conseguentemente, anche qualche secondo in pi&ugrave; per pensare) ai mediani locali, che crescono minuto dopo minuto. Al 42' Celindi su punizione dalla sinistra (in realt&agrave; nell'occasione il fallo sembrava in favore dei senesi) crossa rasoterra; Ioio scatta sul primo palo e raggiunge per primo il pallone, ma si vede negare il vantaggio dal palo. L'Arno continua a spingere: al 45' Jeridi serve Mulinacci che si gira bene e poi viene fermato in corner da Tecchio. Sul tiro dalla bandierina di Celindi, Tiossi svetta di testa ma Sconosciuto, ben piazzato, blocca. Al 46' per poco Tiossi non arriva alla deviazione su un cross da sinistra di Tiberi, poi al 51' i locali si portano in vantaggio. Mulinacci protegge palla nei pressi della linea laterale sinistra; il numero 11 di casa accelera improvvisamente lasciando sul posto tre avversari e, entrato in area, viene fermato dall'intervento di Martellini; a traino dell'attaccante locale c'&egrave; per&ograve; Mannelli che appoggia all'indietro per Ioio; questi, stretto dalla morsa di due avversari, esce in slalom e, appena entrato in area, telecomanda il pallone nell'angolo basso alla destra di Sconosciuto. Il gol del vantaggio rassicura l'Arno Laterina che, pur arretrando di qualche metro il baricentro, non fa correre pericoli a Barchielli. Il Mazzola non si arrende e, dopo un dubbio offside fischiato a Tiossi, lanciato a rete dall'incontenibile Ioio, nel finale i ragazzi di Muca provano il tutto per tutto. L'occasione migliore, nel secondo dei cinque minuti di recupero, arriva con un colpo di testa di Dodaj su una punizione servita in area da Beqiraj, ma la palla (a Barchielli battuto) finisce di pochissimo sul fondo. Prima del fischio finale c'&egrave; da registrare soltanto una conclusione sul fondo di Pasquinuzzi, poi al triplice fischio l'Arno Laterina si prende la qualificazione ai quarti. Ha poco da rimproverarsi - se non la poca concretezza in avanti - il Mazzola, che anche in questa gara ha confermato i pregi mostrati nel corso della stagione: quella senese guidata da Muca &egrave; una squadra che presidia molto bene il campo e che vanta grande pericolosit&agrave; nei suoi giocatori di attacco, oltre ad una retroguardia solidissima ed organizzata. Passa il turno con merito l'Arno Laterina: poche squadre nella categoria hanno un impianto tattico e una propensione al gioco come quella giallobl&ugrave; e bisogna sottolineare i meriti di mister Landi. Certo, nel gruppo allestito dal ds Margiacchi i singoli hanno tanta qualit&agrave;, ma c'&egrave; anche il sapiente lavoro di un tecnico che in questa stagione ha dimostrato tutto il suo valore. E adesso sotto col Tau: avversario d'&eacute;lite. Ma se i ragazzi valdarnesi giocheranno come sanno.. Cosimo Di Bari




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