• Esordienti B GIR.B
  • Porta a Piagge
  • 4 - 0
  • Pisa


PORTA A PIAGGE: Baldini, Campani, Cucchi, Gerini, Maione, Velli, Scaramelli, Rossi, Fantacci, Capuano, Ceccanti, Cosimi, Vignudelli All.: Sartor.
PISA 1909: Cocozza, Ficini, Paolicchi, Carlucci, Betti, Perissinotto, Giannotti, Melani, Cecchetti, Giachetti, Benvenuti, Dell'Aiuto, Landucci, Giorgi, Balestri All. Pasquini.



Inattesa sconfitta oltre misura per i pisani. Non più tardi di venti giorni fa, nel recupero del girone di andata, i nerazzurri avevano battuto lo stesso Porta a Piagge due a zero. Allora si era giocato nel campo principale di San Cataldo su un manto erboso curato. Oggi è invece stato deciso di giocare in un terreno molto fangoso, che ha reso molto difficoltoso lo svolgimento del gioco. I padroni di casa, abituati ad allenarsi in questo campo, hanno sviluppato una spiccata attitudine al gioco anfibio mettendo così a frutto la loro maggiore prestanza fisica. I pisani non hanno saputo adattare il loro modulo di gioco alle avverse condizioni del campo, continuando a giocare come se si trovassero sul sintetico di casa, anche se la palla a terra non camminava. I lunghi fraseggi difensivi che tanto bene riescono ai nerazzurri in condizioni di gioco normali, quest'oggi sono stati la concausa del risultato avverso con Fantacci prima e Ceccanti poco dopo che, approfittano abilmente delle difficoltà nerazzurre in fase di copertura, mettono a segno con freddezza deu gol. Il resto della partita è stata una inutile rincorsa dei nerazzurri che, non riuscendo a far valere le doti tecniche dei propri migliori elementi, hanno invano tentato di proporsi in avanti per quasi tutto il secondo e terzo tempo. Gli stessi giocatori del Porta a Piagge, alti e prestanti, che alla partita di andata soffrivano la maggiore velocità e tecnica dei più piccoli e veloci attaccanti nerazzurri, nel campo impossibile di oggi hanno ritrovato terreno fertile per far valere la maggiore superiorità fisica e la maggiore abitudine al gioco di forza in condizioni limite, con scontri, contrasti, lanci e rilanci che hanno per altre due volte portato a beffare in contropiede con Ceccanti e Capuano gli ultimi uomini pisani, spesso sbilanciati in avanti. I nerazzurri, come dicevamo, non hanno saputo sviluppare un modulo compatibile con le condizioni ambientali, oggettivamente molto difficili, che richiedevano maggiore dinamismo ed efficacia nel gioco senza palla, oltre ad un atteggiamento più concreto e meno prosaico in fase difensiva. Per dovere di cronaca segnaliamo le proteste dei genitori pisani a lamentare la pericolosità del terreno di gioco, levate una volta accortisi che il ben più agibile campo principale è rimasto inutilizzato per tutta la mattinata e che tre giocatori nerazzurri sono dovuti uscire con infortuni e scompensi vari.

PORTA A PIAGGE: Baldini, Campani, Cucchi, Gerini, Maione, Velli, Scaramelli, Rossi, Fantacci, Capuano, Ceccanti, Cosimi, Vignudelli All.: Sartor.<br >PISA 1909: Cocozza, Ficini, Paolicchi, Carlucci, Betti, Perissinotto, Giannotti, Melani, Cecchetti, Giachetti, Benvenuti, Dell'Aiuto, Landucci, Giorgi, Balestri All. Pasquini. Inattesa sconfitta oltre misura per i pisani. Non pi&ugrave; tardi di venti giorni fa, nel recupero del girone di andata, i nerazzurri avevano battuto lo stesso Porta a Piagge due a zero. Allora si era giocato nel campo principale di San Cataldo su un manto erboso curato. Oggi &egrave; invece stato deciso di giocare in un terreno molto fangoso, che ha reso molto difficoltoso lo svolgimento del gioco. I padroni di casa, abituati ad allenarsi in questo campo, hanno sviluppato una spiccata attitudine al gioco anfibio mettendo cos&igrave; a frutto la loro maggiore prestanza fisica. I pisani non hanno saputo adattare il loro modulo di gioco alle avverse condizioni del campo, continuando a giocare come se si trovassero sul sintetico di casa, anche se la palla a terra non camminava. I lunghi fraseggi difensivi che tanto bene riescono ai nerazzurri in condizioni di gioco normali, quest'oggi sono stati la concausa del risultato avverso con Fantacci prima e Ceccanti poco dopo che, approfittano abilmente delle difficolt&agrave; nerazzurre in fase di copertura, mettono a segno con freddezza deu gol. Il resto della partita &egrave; stata una inutile rincorsa dei nerazzurri che, non riuscendo a far valere le doti tecniche dei propri migliori elementi, hanno invano tentato di proporsi in avanti per quasi tutto il secondo e terzo tempo. Gli stessi giocatori del Porta a Piagge, alti e prestanti, che alla partita di andata soffrivano la maggiore velocit&agrave; e tecnica dei pi&ugrave; piccoli e veloci attaccanti nerazzurri, nel campo impossibile di oggi hanno ritrovato terreno fertile per far valere la maggiore superiorit&agrave; fisica e la maggiore abitudine al gioco di forza in condizioni limite, con scontri, contrasti, lanci e rilanci che hanno per altre due volte portato a beffare in contropiede con Ceccanti e Capuano gli ultimi uomini pisani, spesso sbilanciati in avanti. I nerazzurri, come dicevamo, non hanno saputo sviluppare un modulo compatibile con le condizioni ambientali, oggettivamente molto difficili, che richiedevano maggiore dinamismo ed efficacia nel gioco senza palla, oltre ad un atteggiamento pi&ugrave; concreto e meno prosaico in fase difensiva. Per dovere di cronaca segnaliamo le proteste dei genitori pisani a lamentare la pericolosit&agrave; del terreno di gioco, levate una volta accortisi che il ben pi&ugrave; agibile campo principale &egrave; rimasto inutilizzato per tutta la mattinata e che tre giocatori nerazzurri sono dovuti uscire con infortuni e scompensi vari.




RITORNO ALLA RICERCA PARTITE SINGOLE


RICERCA CAMPIONATI