• Juniores Provinciali GIR.A
  • Albereta
  • 1 - 1
  • Firenze Sud


ALBERETA: Sassoli, Bargelli, Galli, Rigacci (80' Valente), Secci, Battaglini, Pugliatti (55' Bruno), Flavi, Prezioso, Segreto, Riccucci.
FIRENZE SUD: Giachi, Chiappe, Martelli, Betti, Cuni, Pezzati, Patriarchi (55' Torrini), Bugetti (65' Fellini), Pratesi, Pro, Giungi.

RETI: 10' Chiappe, 83' Rigacci.



La primavera incombe e i primi caldi tagliano le gambe e annebbiano la mente, se poi tutto ciò accade il Primo Maggio, festa del lavoro, si capisce che è molto difficile assistere ad un incontro intenso. Le premesse c'erano tutte: un derby sentito da molti, un pubblico numeroso, un campo che sembra davvero un campo di calcio, anche se un po' duro. Invece la partita ha fatto fatica a decollare, gli errori hanno prevalso sulle belle giocate e il nervosismo da stanchezza ha colpito con due espulsioni (giuste). Fin dalle prime azioni si è capito subito che il Firenze Sud aveva a disposizione un'arma molto temibile, il contropiede manovrato, imperniato sulla velocità e la tecnica di Pratesi, spigoloso e insidioso ogni qualvolta tocca il pallone. La squadra di casa non è apparsa in giornata in molti dei suoi elementi: imprecisa, distratta, talvolta inutilmente timorosa, incapace di mantenere le distanze tra i reparti. Pronta peraltro a numerosi regali, come quello confezionato al 10' dal terzino destro Bargelli (ma ci aveva già provato un paio di volte in precedenza con esiti diversi e qualche suo compagno di reparto ci riproverà più avanti), il quale, invece di spazzare via il pallone dalla sua zona di competenza, lo mette al centro per l'accorrente Chiappe che da pochi passi non può esimersi dall'appoggiare in rete. Partita subito in salita per l'Albereta e che potrebbe complicarsi ulteriormente, perché al 16' Pratesi dà una prima dimostrazione delle sue potenzialità, girando di testa sopra la traversa da posizione molto favorevole. I padroni di casa hanno bisogno di questa frustata per riprendersi e nella successiva mezz'ora sprecano tre occasioni e mezza. In tutte si ritrova, in forme diverse, lo zampino di Flavi, il centrocampista che da quel momento si prende sulle spalle praticamente da solo la squadra per riacciuffare il pari. Al 17' serve un delizioso pallone dalla tre quarti per Riccucci, lasciato liberissimo di calciare da un paio di metri dentro l'area, appena defilato sulla sinistra: purtroppo l'esterno chiede troppo alle proprie doti balistiche, cercando una difficilissima volée - con pallone che finisce altissimo - al posto di un comodo stop che lo avrebbe messo nelle condizioni di piazzare la palla dove avrebbe voluto. Dieci minuti dopo è lo stesso Flavi, su calcio d'angolo di Segreto, a colpire di testa da pochi passi, riuscendo nella difficile impresa di spedire sopra la traversa. L'occasione e mezza di cui si parlava sopra arriva al 36', quando ancora una volta Flavi mette in mezzo un pallone invitante: Prezioso lo sfiora appena a pochi metri dalla porta e sulla traiettoria arriva Segreto che calcia a botta sicura, mettendo incredibilmente però a lato da pochi passi. Nella ripresa l'Albereta si riversa in avanti, mentre i contropiedi degli ospiti vengono arginati con una certa facilità sul nascere. Flavi continua a smistare palloni interessanti, ma le occasioni migliori si presentano quando Segreto, liberato dai compiti che aveva nel primo tempo, riesce a farsi più propositivo e pungente sulla fascia sinistra. La prima occasione arriva al 25', quando semina tre difensori e serve un pallone che implora di essere sospinto in rete, ma Riccucci a un paio di metri dalla porta si limita a stopparlo per il portiere avversario. La situazione diventa paradossalmente più semplice quando, dal 30' della ripresa, le due squadre giocano in dieci: Giungi e Riccucci, entrambi sfiancati dal caldo ed evidentemente bisognosi di una tonificante doccia fresca prima del 90', trovano modo di farsi espellere per scorrettezze reciproche. Il campo si fa più largo e in questo spazio maggiore Segreto, innescato sulla fascia sempre dall'onnipresente Flavi, confeziona altri due assist, uno più bello dell'altro, Al 35' supera il suo controllore diretto e, giunto sulla linea di fondo spedisce all'indietro per Prezioso, che manca l'appuntamento. Più elegante è però il passaggio a smarcare Rigacci, tre minuti più tardi. Ricevuta una palla sulla tre quarti sinistra, attira un paio di difensori prima di alzare dolcemente sopra la loro testa un pallone che mette il mediano dell'Albereta davanti al portiere. Rigacci trova la soluzione più semplice, efficace e delicata al tempo stesso: un pallonetto che lascia senza scampo il portiere Giachi, uscitogli incontro. Nei minuti finali l'Albereta ci riprova ancora, convinta di avere la forza per portare a casa la vittoria, ma ormai mancano il tempo e soprattutto la lucidità.

ALBERETA: Sassoli, Bargelli, Galli, Rigacci (80' Valente), Secci, Battaglini, Pugliatti (55' Bruno), Flavi, Prezioso, Segreto, Riccucci.<br >FIRENZE SUD: Giachi, Chiappe, Martelli, Betti, Cuni, Pezzati, Patriarchi (55' Torrini), Bugetti (65' Fellini), Pratesi, Pro, Giungi.<br > RETI: 10' Chiappe, 83' Rigacci. La primavera incombe e i primi caldi tagliano le gambe e annebbiano la mente, se poi tutto ci&ograve; accade il Primo Maggio, festa del lavoro, si capisce che &egrave; molto difficile assistere ad un incontro intenso. Le premesse c'erano tutte: un derby sentito da molti, un pubblico numeroso, un campo che sembra davvero un campo di calcio, anche se un po' duro. Invece la partita ha fatto fatica a decollare, gli errori hanno prevalso sulle belle giocate e il nervosismo da stanchezza ha colpito con due espulsioni (giuste). Fin dalle prime azioni si &egrave; capito subito che il Firenze Sud aveva a disposizione un'arma molto temibile, il contropiede manovrato, imperniato sulla velocit&agrave; e la tecnica di Pratesi, spigoloso e insidioso ogni qualvolta tocca il pallone. La squadra di casa non &egrave; apparsa in giornata in molti dei suoi elementi: imprecisa, distratta, talvolta inutilmente timorosa, incapace di mantenere le distanze tra i reparti. Pronta peraltro a numerosi regali, come quello confezionato al 10' dal terzino destro Bargelli (ma ci aveva gi&agrave; provato un paio di volte in precedenza con esiti diversi e qualche suo compagno di reparto ci riprover&agrave; pi&ugrave; avanti), il quale, invece di spazzare via il pallone dalla sua zona di competenza, lo mette al centro per l'accorrente Chiappe che da pochi passi non pu&ograve; esimersi dall'appoggiare in rete. Partita subito in salita per l'Albereta e che potrebbe complicarsi ulteriormente, perch&eacute; al 16' Pratesi d&agrave; una prima dimostrazione delle sue potenzialit&agrave;, girando di testa sopra la traversa da posizione molto favorevole. I padroni di casa hanno bisogno di questa frustata per riprendersi e nella successiva mezz'ora sprecano tre occasioni e mezza. In tutte si ritrova, in forme diverse, lo zampino di Flavi, il centrocampista che da quel momento si prende sulle spalle praticamente da solo la squadra per riacciuffare il pari. Al 17' serve un delizioso pallone dalla tre quarti per Riccucci, lasciato liberissimo di calciare da un paio di metri dentro l'area, appena defilato sulla sinistra: purtroppo l'esterno chiede troppo alle proprie doti balistiche, cercando una difficilissima vol&eacute;e - con pallone che finisce altissimo - al posto di un comodo stop che lo avrebbe messo nelle condizioni di piazzare la palla dove avrebbe voluto. Dieci minuti dopo &egrave; lo stesso Flavi, su calcio d'angolo di Segreto, a colpire di testa da pochi passi, riuscendo nella difficile impresa di spedire sopra la traversa. L'occasione e mezza di cui si parlava sopra arriva al 36', quando ancora una volta Flavi mette in mezzo un pallone invitante: Prezioso lo sfiora appena a pochi metri dalla porta e sulla traiettoria arriva Segreto che calcia a botta sicura, mettendo incredibilmente per&ograve; a lato da pochi passi. Nella ripresa l'Albereta si riversa in avanti, mentre i contropiedi degli ospiti vengono arginati con una certa facilit&agrave; sul nascere. Flavi continua a smistare palloni interessanti, ma le occasioni migliori si presentano quando Segreto, liberato dai compiti che aveva nel primo tempo, riesce a farsi pi&ugrave; propositivo e pungente sulla fascia sinistra. La prima occasione arriva al 25', quando semina tre difensori e serve un pallone che implora di essere sospinto in rete, ma Riccucci a un paio di metri dalla porta si limita a stopparlo per il portiere avversario. La situazione diventa paradossalmente pi&ugrave; semplice quando, dal 30' della ripresa, le due squadre giocano in dieci: Giungi e Riccucci, entrambi sfiancati dal caldo ed evidentemente bisognosi di una tonificante doccia fresca prima del 90', trovano modo di farsi espellere per scorrettezze reciproche. Il campo si fa pi&ugrave; largo e in questo spazio maggiore Segreto, innescato sulla fascia sempre dall'onnipresente Flavi, confeziona altri due assist, uno pi&ugrave; bello dell'altro, Al 35' supera il suo controllore diretto e, giunto sulla linea di fondo spedisce all'indietro per Prezioso, che manca l'appuntamento. Pi&ugrave; elegante &egrave; per&ograve; il passaggio a smarcare Rigacci, tre minuti pi&ugrave; tardi. Ricevuta una palla sulla tre quarti sinistra, attira un paio di difensori prima di alzare dolcemente sopra la loro testa un pallone che mette il mediano dell'Albereta davanti al portiere. Rigacci trova la soluzione pi&ugrave; semplice, efficace e delicata al tempo stesso: un pallonetto che lascia senza scampo il portiere Giachi, uscitogli incontro. Nei minuti finali l'Albereta ci riprova ancora, convinta di avere la forza per portare a casa la vittoria, ma ormai mancano il tempo e soprattutto la lucidit&agrave;.




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