• Esordienti B GIR.D
  • Empoli
  • 1 - 2
  • Sestese


EMPOLI: Fenderico, Ghelardoni, Salvi, Palmieri, Bani, Imperatrice, Rosi, Becagli, Favilli, Folegnani, Chiti, Betti, Benetti, Romani, Castorani, Chiorazzo, Ragoni, Petrucci. All.: Manuel Cacicia.
SESTESE: Biagiotti, Lanzini, Querci, Lenzi, Biagi, Verdorale, Tortelli Lapo, Tortelli Alice, Giaffreda, Chiari, Brugioni, Fanetti, Ferretti, Lippi. All.: Francesco Rindi - Nicolò Ciaramelli.

RETI: Palmieri, Ferretti, Lenzi.



Riparte subito con una super sfida la seconda fase del torneo pulcini a 9 (cat ‘98). Come consuetudine per le società professionistiche, i piccoli azzurri di casa regalano un anno ai rossoblu di Rindi e Ciaramelli, squadra di qualità, ma che specialmente nelle prime battute di gioco è apparsa confusa e frastornata. La gara: sono i ragazzi di casa a partire forte con un pressing asfissiante e con una grinta degna di annate maggiori. Neanche il tempo di prendere confidenza con il campo e l'Empoli passa in vantaggio: lungo lancio del capitano di casa Bani che supera la difesa ospite. Sulla palla si avventa il velocissimo Palmieri che con un diagonale (che ad onor del vero appariva più un cross..), batte un non impeccabile Fanetti. Chi si aspetta una reazione ospite rimane deluso. Sono ancora i ragazzi di Cacicia a spingere, splendidamente guidati in cabina di regia da Bani (probabilmente il migliore in campo) e forti di un formidabile tridente di attacco, composto da Chiti, Favilli e Palmieri, tre spine nel fianco della difesa sestese. Per vedere un'azione degna di nota degli ospiti si devono aspettare i minuti finali della prima frazione di gioco, quando emerge anche lo strapotere fisico del centravanti Lenzi, ben coadiuvato da Lanzini. La poca precisione sotto porta e l'attenzione della retroguardia empolese però fanno sì che il primo tempo si chiuda sul risultato di 1-0. Nella seconda frazione, complici anche le sostituzioni, la partita cambia. L'Empoli prova sempre ad affondare, grazie anche alla qualità dei singoli. La Sestese inizia ad alzare il proprio baricentro. In un momento di sostanziale equilibrio arriva il punto del pareggio. Palla recuperata sulla linea di metà campo da Ferretti che, complice un fortunoso rimpallo, calcia lungo in direzione dell'area avversaria. Ne scaturisce un campanile beffardo, che se dapprima sembrava destinato a finire alto sopra la traversa, alla fine cala improvvisamente insaccandosi sotto la traversa. I piccoli di casa accusano il colpo, nonostante provino diverse giocate uno contro uno . La Sestese invece è cinica e bada molto al sodo, specialmente in difesa, dove i gemelli Tortelli costituiscono un muro insormontabile. Si arriva così al terzo tempo, con una gara aperta a qualsiasi risultato e con continui capovolgimenti di fronte. I primi dieci minuti sono di battaglia pura nel mezzo del campo, mentre di pericoli sotto porta non se ne vedono. Al minuto 10 la svolta. Palla arpionata sull'out sinistro d'attacco dal n' 4 ospite Lenzi, che punta l'area avversaria e dopo aver saltato due diretti avversari trafigge l'incolpevole estremo difensore con un fendente ravvicinato. Nei minuti finali è la stanchezza a farla da padrona. I piccoli di Cacicia sono stanchi ed iniziano a pagare l'anno in meno rispetto ai rossoblù ospiti. Gli attacchi infatti sono confusi e non portano reali pericoli al portiere Fanetti, nonostante lo stesso compia una plastica parata bassa sulla propria destra. Da segnalare, sempre nei minuti finali, una traversa colpita dall'esterno sinistro rossoblu Lanzini, dopo un bell'uno-due con Lenzi. Si arriva così al triplice fischio finale, che sancisce la vittoria ospite, nonostante i piccoli azzurri di casa avrebbero meritato sicuramente di più. Partita a due volti invece della Sestese: addormentata e confusa nella prima frazione di gioco; più tonica ed organizzata nei due tempi successivi. Due formazioni che comunque saranno protagoniste nei mesi a venire. Ottimo l'arbitraggio. Così come ottimo il comportamento del pubblico presente, che non ha mai smesso di incitare i ragazzi e che al termine della gara li ha salutati tutti con uno scrosciante applauso.

EMPOLI: Fenderico, Ghelardoni, Salvi, Palmieri, Bani, Imperatrice, Rosi, Becagli, Favilli, Folegnani, Chiti, Betti, Benetti, Romani, Castorani, Chiorazzo, Ragoni, Petrucci. All.: Manuel Cacicia.<br >SESTESE: Biagiotti, Lanzini, Querci, Lenzi, Biagi, Verdorale, Tortelli Lapo, Tortelli Alice, Giaffreda, Chiari, Brugioni, Fanetti, Ferretti, Lippi. All.: Francesco Rindi - Nicol&ograve; Ciaramelli.<br > RETI: Palmieri, Ferretti, Lenzi. Riparte subito con una super sfida la seconda fase del torneo pulcini a 9 (cat ‘98). Come consuetudine per le societ&agrave; professionistiche, i piccoli azzurri di casa regalano un anno ai rossoblu di Rindi e Ciaramelli, squadra di qualit&agrave;, ma che specialmente nelle prime battute di gioco &egrave; apparsa confusa e frastornata. La gara: sono i ragazzi di casa a partire forte con un pressing asfissiante e con una grinta degna di annate maggiori. Neanche il tempo di prendere confidenza con il campo e l'Empoli passa in vantaggio: lungo lancio del capitano di casa Bani che supera la difesa ospite. Sulla palla si avventa il velocissimo Palmieri che con un diagonale (che ad onor del vero appariva pi&ugrave; un cross..), batte un non impeccabile Fanetti. Chi si aspetta una reazione ospite rimane deluso. Sono ancora i ragazzi di Cacicia a spingere, splendidamente guidati in cabina di regia da Bani (probabilmente il migliore in campo) e forti di un formidabile tridente di attacco, composto da Chiti, Favilli e Palmieri, tre spine nel fianco della difesa sestese. Per vedere un'azione degna di nota degli ospiti si devono aspettare i minuti finali della prima frazione di gioco, quando emerge anche lo strapotere fisico del centravanti Lenzi, ben coadiuvato da Lanzini. La poca precisione sotto porta e l'attenzione della retroguardia empolese per&ograve; fanno s&igrave; che il primo tempo si chiuda sul risultato di 1-0. Nella seconda frazione, complici anche le sostituzioni, la partita cambia. L'Empoli prova sempre ad affondare, grazie anche alla qualit&agrave; dei singoli. La Sestese inizia ad alzare il proprio baricentro. In un momento di sostanziale equilibrio arriva il punto del pareggio. Palla recuperata sulla linea di met&agrave; campo da Ferretti che, complice un fortunoso rimpallo, calcia lungo in direzione dell'area avversaria. Ne scaturisce un campanile beffardo, che se dapprima sembrava destinato a finire alto sopra la traversa, alla fine cala improvvisamente insaccandosi sotto la traversa. I piccoli di casa accusano il colpo, nonostante provino diverse giocate uno contro uno . La Sestese invece &egrave; cinica e bada molto al sodo, specialmente in difesa, dove i gemelli Tortelli costituiscono un muro insormontabile. Si arriva cos&igrave; al terzo tempo, con una gara aperta a qualsiasi risultato e con continui capovolgimenti di fronte. I primi dieci minuti sono di battaglia pura nel mezzo del campo, mentre di pericoli sotto porta non se ne vedono. Al minuto 10 la svolta. Palla arpionata sull'out sinistro d'attacco dal n' 4 ospite Lenzi, che punta l'area avversaria e dopo aver saltato due diretti avversari trafigge l'incolpevole estremo difensore con un fendente ravvicinato. Nei minuti finali &egrave; la stanchezza a farla da padrona. I piccoli di Cacicia sono stanchi ed iniziano a pagare l'anno in meno rispetto ai rossobl&ugrave; ospiti. Gli attacchi infatti sono confusi e non portano reali pericoli al portiere Fanetti, nonostante lo stesso compia una plastica parata bassa sulla propria destra. Da segnalare, sempre nei minuti finali, una traversa colpita dall'esterno sinistro rossoblu Lanzini, dopo un bell'uno-due con Lenzi. Si arriva cos&igrave; al triplice fischio finale, che sancisce la vittoria ospite, nonostante i piccoli azzurri di casa avrebbero meritato sicuramente di pi&ugrave;. Partita a due volti invece della Sestese: addormentata e confusa nella prima frazione di gioco; pi&ugrave; tonica ed organizzata nei due tempi successivi. Due formazioni che comunque saranno protagoniste nei mesi a venire. Ottimo l'arbitraggio. Cos&igrave; come ottimo il comportamento del pubblico presente, che non ha mai smesso di incitare i ragazzi e che al termine della gara li ha salutati tutti con uno scrosciante applauso.




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