• Juniores Provinciali GIR.A
  • Sporting Grassina
  • 2 - 2
  • Albereta San Salvi


SPORTING GRASSINA: Mastrogiacomo, Razzolini, Burroni (80' Stinghi), Canovai, Pellegrini, Misuri (60' Parigi), Sammicheli, Gabbrielli, Pagnini, Pollini, Andreini (77' Menghetti). A disp.: Mearini, Petrioli, Morozzi. All.: Bertini

ALBERETA: Frilli, Ristagno, Falorni, Flavi, Battaglini, Calami, Ciofini (80' Martelli), Lamantia, Prezioso, Segreto, Mattini. A disp.: Rigacci. All.: Biondi


RETI: 50' e 65' Pagnini, 53' Prezioso, 60' Segreto.

NOTE: espulsi: 62' Falorni (A) per doppia ammonizione; 80' Gabbrielli (SG); 89' Canovai (SG)



Non sempre le partite che si giocano sotto una pioggia fitta ed incessante e su un campo fangoso sono poco divertenti e prive di spunti tecnici interessanti. La conferma è venuta dall'incontro di Grassina, le due squadre hanno dato vita ad un incontro a tratti appassionante, pieno di colpi di scena e dall'esito incerto fino all'ultimo minuto. L'unico protagonista non completamente all'altezza, purtroppo, è stato l'arbitro che troppo ha sbagliato, per fortuna non alterando il risultato con le sue decisioni, ma finendo per scontentare entrambe le squadre per certe sue decisioni. In questi casi, le cause del nervosismo vengono attribuite tutte alle decisioni arbitrali, ma in realtà converrebbe sempre guardarsi allo specchio prima. Forse sarebbe più facile capire alcuni perché. Lo Sporting Grassina non appare più la squadra delle prime giornate e fa fatica a ritrovare la continuità di risultati. Sul versante opposto, invece, l'Albereta da diversi incontri ha cambiato atteggiamento mentale e i risultati sono decisamente migliorati. La cronaca della partita è divisa nettamente in due parti. Nel primo tempo lo Sporting ha dato l'assalto alla porta di Frilli fin dai minuti iniziali, ma, salvo un paio di occasioni, frutto più di errori di piazzamento dei difensori avversari che della superiorità del proprio gioco, non è mai stato davvero pericoloso. L'Albereta ha progressivamente preso le misure, anche se ha stentato non poco a proporsi in maniera continua in avanti, insistendo troppo sulla fascia destra e con scarsi risultati. La vera svolta dell'incontro, in un certo senso, è avvenuta a cinque minuti dalla fine del tempo. Una conclusione da fuori area di Canovai viene deviata sulla traversa da Frilli; il pallone rimbalza a centro area e lo stesso portiere si avventa in scivolata, allontanando la palla sulla quale era accorso anche Pagnini. Per l'arbitro, invece, è rigore. Pollini si incarica della trasformazione con un tiro angolato quasi a mezz'altezza, ma trova un Frilli in grande giornata che devia in angolo con un balzo felino. La scossa è generalizzata, su entrambe le squadre, anche se i suoi effetti si sentiranno tutti nel secondo tempo. Nella ripresa, infatti, l'approccio alla partita si fa diverso. Mentre i padroni di casa insistono con azioni che finiscono per esaltare le doti di Frilli, cercandolo da lontano, ma nelle quali la componente individuale è ormai prevalente a scapito delle azioni corali, l'Albereta comincia con un atteggiamento meno reverente e si affaccia con più continuità nella metà campo avversaria. Fin dai primi minuti la sensazione è che la rete sia nell'aria. Alle sfuriate dello Sporting Grassina gli ospiti rispondono in maniera più pericolosa grazie ad un pacchetto di centrocampo che effettua un pressing migliore già a metà campo e soprattutto con una maggiore partecipazione al gioco di Segreto che, un po' fuori partita nel primo tempo, nei secondi 45 minuti semina di continuo il pericolo con le sue ripartenze e i suoi calci di punizione (l'unica conclusione pericolosa dell'Albereta nel primo tempo era venuta proprio da un suo tiro su punizione dalla tre quarti, uscito di un soffio vicino all'incrocio dei pali) e grazie ad una sempre più convinta capacità di far salire la squadra da parte di Prezioso, punto di riferimento avanzato della squadra ospite. La sorpresa a questo punto, paradossalmente, è che ad andare in vantaggio, al 50' sia lo Sporting Grassina. Un tiro senza pretese da fuori area di Gabbrielli si trasforma in un perfetto assist grazie ad una pozza che ne frena la traiettoria. Il più lesto ad approfittarne è Pagnini, che si aggiusta la palla e da pochi metri dentro l'area non lascia scampo a Frilli. L'Albereta non si fa intimorire e nel giro di pochi minuti ribalta la situazione. Matteini intercetta un pallone a metà campo e mette rapidamente in movimento sulla sinistra Segreto, il quale si libera in velocità del suo marcatore e confeziona un cross a filo d'erba (ma sarebbe meglio dire a filo d'acqua) sul quale si catapulta con grande tempismo Prezioso, che anticipa difensore e portiere e mette in rete da due passi. L'incontro ora è davvero equilibrato e non solo nel punteggio, che, infatti, cambia di nuovo. Una conclusione dalla distanza di Flavi viene deviata da Mastrogiacomo sulla traversa e sulla respinta il primo ad avventarsi è Segreto che infila da pochi metri. Mentre i padroni di casa sembrano shockati dall'uno-due, l'Albereta vola e potrebbe forse chiudere l'incontro, se l'arbitro non fermasse per fuorigioco uno scatenato Segreto in un contropiede con una superiorità numerica di tre a uno e se alcune giocate fossero state fatte con minore affanno. Al 20', invece, lo Sporting pareggia, complice stavolta l'erba. Una punizione di Pagnini da fuori area sulla destra diventa imparabile a causa di un rimbalzo irregolare che fa schizzare il pallone improvvisamente verso l'alto, rendendo inutile il volo di Frilli. La partita si accende ulteriormente nel quarto d'ora finale. Prima l'Albereta resta in dieci per l'espulsione di Falorni per doppia ammonizione, così che la pressione dei padroni di casa aumenta, ma si fa anche meno lucida. Gabbrielli perde le staffe, mandando a quel paese l'arbitro per un fuorigioco fischiatogli contro, facendosi così espellere. Nei minuti finali la palla corre incredibilmente veloce da un'area all'altra come in un flipper e le occasioni da rete non mancano. L'ultima per l'Albereta è su una punizione dal limite, provocata da un'entrata durissima di Canovai, che si prende un rosso diretto, lasciando in nove la sua squadra. Il tiro di Segreto vene però intercettato dalla barriera. Dall'altra parte Pagnini con un potente tiro al volo dal limite dell'area obbliga Frilli all'ennesima deviazione sopra la traversa. Sul calcio d'angolo susseguente l'ansia e la fretta sono cattive consigliere per Menghetti che conclude a lato da buona posizione. Ma ancora peggiori consiglieri sono la rabbia e il nervosismo che spingono inspiegabilmente un inviperito portiere della squadra di casa a cercare di raggiungere di corsa l'arbitro, ma la cosa finisce bene grazie al pronto intervento di compagni ed accompagnatori.

SPORTING GRASSINA: Mastrogiacomo, Razzolini, Burroni (80' Stinghi), Canovai, Pellegrini, Misuri (60' Parigi), Sammicheli, Gabbrielli, Pagnini, Pollini, Andreini (77' Menghetti). A disp.: Mearini, Petrioli, Morozzi. All.: Bertini <br >ALBERETA: Frilli, Ristagno, Falorni, Flavi, Battaglini, Calami, Ciofini (80' Martelli), Lamantia, Prezioso, Segreto, Mattini. A disp.: Rigacci. All.: Biondi <br > RETI: 50' e 65' Pagnini, 53' Prezioso, 60' Segreto. <br >NOTE: espulsi: 62' Falorni (A) per doppia ammonizione; 80' Gabbrielli (SG); 89' Canovai (SG) Non sempre le partite che si giocano sotto una pioggia fitta ed incessante e su un campo fangoso sono poco divertenti e prive di spunti tecnici interessanti. La conferma &egrave; venuta dall'incontro di Grassina, le due squadre hanno dato vita ad un incontro a tratti appassionante, pieno di colpi di scena e dall'esito incerto fino all'ultimo minuto. L'unico protagonista non completamente all'altezza, purtroppo, &egrave; stato l'arbitro che troppo ha sbagliato, per fortuna non alterando il risultato con le sue decisioni, ma finendo per scontentare entrambe le squadre per certe sue decisioni. In questi casi, le cause del nervosismo vengono attribuite tutte alle decisioni arbitrali, ma in realt&agrave; converrebbe sempre guardarsi allo specchio prima. Forse sarebbe pi&ugrave; facile capire alcuni perch&eacute;. Lo Sporting Grassina non appare pi&ugrave; la squadra delle prime giornate e fa fatica a ritrovare la continuit&agrave; di risultati. Sul versante opposto, invece, l'Albereta da diversi incontri ha cambiato atteggiamento mentale e i risultati sono decisamente migliorati. La cronaca della partita &egrave; divisa nettamente in due parti. Nel primo tempo lo Sporting ha dato l'assalto alla porta di Frilli fin dai minuti iniziali, ma, salvo un paio di occasioni, frutto pi&ugrave; di errori di piazzamento dei difensori avversari che della superiorit&agrave; del proprio gioco, non &egrave; mai stato davvero pericoloso. L'Albereta ha progressivamente preso le misure, anche se ha stentato non poco a proporsi in maniera continua in avanti, insistendo troppo sulla fascia destra e con scarsi risultati. La vera svolta dell'incontro, in un certo senso, &egrave; avvenuta a cinque minuti dalla fine del tempo. Una conclusione da fuori area di Canovai viene deviata sulla traversa da Frilli; il pallone rimbalza a centro area e lo stesso portiere si avventa in scivolata, allontanando la palla sulla quale era accorso anche Pagnini. Per l'arbitro, invece, &egrave; rigore. Pollini si incarica della trasformazione con un tiro angolato quasi a mezz'altezza, ma trova un Frilli in grande giornata che devia in angolo con un balzo felino. La scossa &egrave; generalizzata, su entrambe le squadre, anche se i suoi effetti si sentiranno tutti nel secondo tempo. Nella ripresa, infatti, l'approccio alla partita si fa diverso. Mentre i padroni di casa insistono con azioni che finiscono per esaltare le doti di Frilli, cercandolo da lontano, ma nelle quali la componente individuale &egrave; ormai prevalente a scapito delle azioni corali, l'Albereta comincia con un atteggiamento meno reverente e si affaccia con pi&ugrave; continuit&agrave; nella met&agrave; campo avversaria. Fin dai primi minuti la sensazione &egrave; che la rete sia nell'aria. Alle sfuriate dello Sporting Grassina gli ospiti rispondono in maniera pi&ugrave; pericolosa grazie ad un pacchetto di centrocampo che effettua un pressing migliore gi&agrave; a met&agrave; campo e soprattutto con una maggiore partecipazione al gioco di Segreto che, un po' fuori partita nel primo tempo, nei secondi 45 minuti semina di continuo il pericolo con le sue ripartenze e i suoi calci di punizione (l'unica conclusione pericolosa dell'Albereta nel primo tempo era venuta proprio da un suo tiro su punizione dalla tre quarti, uscito di un soffio vicino all'incrocio dei pali) e grazie ad una sempre pi&ugrave; convinta capacit&agrave; di far salire la squadra da parte di Prezioso, punto di riferimento avanzato della squadra ospite. La sorpresa a questo punto, paradossalmente, &egrave; che ad andare in vantaggio, al 50' sia lo Sporting Grassina. Un tiro senza pretese da fuori area di Gabbrielli si trasforma in un perfetto assist grazie ad una pozza che ne frena la traiettoria. Il pi&ugrave; lesto ad approfittarne &egrave; Pagnini, che si aggiusta la palla e da pochi metri dentro l'area non lascia scampo a Frilli. L'Albereta non si fa intimorire e nel giro di pochi minuti ribalta la situazione. Matteini intercetta un pallone a met&agrave; campo e mette rapidamente in movimento sulla sinistra Segreto, il quale si libera in velocit&agrave; del suo marcatore e confeziona un cross a filo d'erba (ma sarebbe meglio dire a filo d'acqua) sul quale si catapulta con grande tempismo Prezioso, che anticipa difensore e portiere e mette in rete da due passi. L'incontro ora &egrave; davvero equilibrato e non solo nel punteggio, che, infatti, cambia di nuovo. Una conclusione dalla distanza di Flavi viene deviata da Mastrogiacomo sulla traversa e sulla respinta il primo ad avventarsi &egrave; Segreto che infila da pochi metri. Mentre i padroni di casa sembrano shockati dall'uno-due, l'Albereta vola e potrebbe forse chiudere l'incontro, se l'arbitro non fermasse per fuorigioco uno scatenato Segreto in un contropiede con una superiorit&agrave; numerica di tre a uno e se alcune giocate fossero state fatte con minore affanno. Al 20', invece, lo Sporting pareggia, complice stavolta l'erba. Una punizione di Pagnini da fuori area sulla destra diventa imparabile a causa di un rimbalzo irregolare che fa schizzare il pallone improvvisamente verso l'alto, rendendo inutile il volo di Frilli. La partita si accende ulteriormente nel quarto d'ora finale. Prima l'Albereta resta in dieci per l'espulsione di Falorni per doppia ammonizione, cos&igrave; che la pressione dei padroni di casa aumenta, ma si fa anche meno lucida. Gabbrielli perde le staffe, mandando a quel paese l'arbitro per un fuorigioco fischiatogli contro, facendosi cos&igrave; espellere. Nei minuti finali la palla corre incredibilmente veloce da un'area all'altra come in un flipper e le occasioni da rete non mancano. L'ultima per l'Albereta &egrave; su una punizione dal limite, provocata da un'entrata durissima di Canovai, che si prende un rosso diretto, lasciando in nove la sua squadra. Il tiro di Segreto vene per&ograve; intercettato dalla barriera. Dall'altra parte Pagnini con un potente tiro al volo dal limite dell'area obbliga Frilli all'ennesima deviazione sopra la traversa. Sul calcio d'angolo susseguente l'ansia e la fretta sono cattive consigliere per Menghetti che conclude a lato da buona posizione. Ma ancora peggiori consiglieri sono la rabbia e il nervosismo che spingono inspiegabilmente un inviperito portiere della squadra di casa a cercare di raggiungere di corsa l'arbitro, ma la cosa finisce bene grazie al pronto intervento di compagni ed accompagnatori.




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