• Giovanissimi B GIR.A
  • Pisa
  • 2 - 1
  • Bellaria Cappuccini


PISA 1909: (4-4-2) Dei, Giannettoni, Tosi, Cava, Filidei, Chelotti, Pardi, Andreotti, Marcon Mat., Cornacchia, Fracasso Entrati: Sbrana, Ficini, Marcon Man. All.: Paffi.
BELLARIA CAPP: (4-3-1-2) Romano, Orsini, Notarpasquale, Mazziotti, Vivaldi G. , Pisa, Decerilli, Dine, Taraj, Turini E., Vivaldi E. Entrati: La Bruna, Bimbi, Fiorentini, Leone, Puccioni, Turini M., Signorini. All.: Vivaldi.

ARBITRO: Abbate di Pisa.

RETI: 29' Andreotti, 42' Fracasso, 62' Notarpasquale.



Il Pisa 1909, già matematicamente incoronato vincitore del torneo, ospita nella sua tana una Bellaria che, aspettando il risultato di S. Frediano - Viola Calci, continua l'inseguimento al secondo posto. Nonostante un piacevole sole dia l'illusione dell'arrivo della primavera, per tutto l'arco della partita un forte vento soffia sul campo di gioco, rendendo la vita ai ventidue in campo non affatto facile. Al 11' Romano, l'estremo difensore della Bellaria, sente scorrere il primo brivido lungo la schiena: Fracasso, da un tiro dalla bandierina, pesca all'altezza del secondo palo Cava, portatosi in aria avversaria per far valere i suoi centimetri. Il numero 5 nerazzurro, ingannato da un'improvvisa folata, non trova l'impatto migliore con la sfera, e di testa fallisce un facile tap-in. Col passare dei minuti è sempre più evidente che il forte vento, sferzando l'intero terreno di gioco, rende ogni pallone alto una vera insidia per i due portieri. La Bellaria presa alla sprovvista dalla partenza arrembante dei padroni di casa, rischia ancora su calcio piazzato. Marcon, dal limite dell'area, opta per la conclusione scagliando il pallone (sospinto dalla forte brezza) verso la porta avversaria. Romano è attento e, non badando troppo allo stile, con i pugni spedisce la sfera lontana. Paffi affida le chiavi del gioco a Marcon, e il numero nove del Pisa ricambia la fiducia del mister confermandosi il centro intorno ai cui orbita il gioco nerazzurro. Verticalizzazioni, triangoli, e palle filtranti nerazzurre sembrano funzionare a meraviglia e la Bellaria, pur dimostrando ordine e compattezza, non riesce a rendersi pericolosa. Quando sul cronometro scocca il 29', il Pisa passa in vantaggio: la rete è frutto di una splendida iniziativa di Andreotti che, con uno slalom degno del miglior Alberto Tomba, lascia sul posto due difensori e, una volta entrato in area, fredda Romano con un preciso fendente. La rete nerazzurra sembra aver destato la Bellaria da un sonno durato trenta minuti, e Orsini prova a dare la scossa ai suoi. Sul finire del primo tempo, il numero due ospite scattato di gran carriera sull'out di destra, chiede e ottiene un uno-due con Vivaldi, e una volta intravisto lo specchio della porta, lascia partire un gran destro che finisce non lontano dalla porta difesa da Dei. I ragazzi di mister Vivaldi si rendono nuovamente pericolosi dopo pochi secondi quando, una conclusione dal limite di Taraj, si schianta contro la parte alta della traversa. Il Pisa si aggiudica il primo round, ma gli ospiti sembrano aver ritrovato lo spirito giusto, creando così le premesse ideali per una seconda frazione tutta da vivere. La Bellaria attacca a testa bassa, ma la rete del 2-0 dei padroni di casa arriva proprio nel miglior momento degli ospiti. Fracasso, al 7', elude la marcatura di Mazziotti e penetrando in aria e, con un preciso diagonale, aggiunge la sua firma al tabellino dei marcatori. Mister Vivaldi schiera in campo l'artiglieria pesante, affidandosi ai centimetri del neo entrato Leone per acquistare pericolosità sul gioco aereo. La Bellaria dopo essersi resa più volte pericolosa, al 22' riesce ad accorciare le distanze: Notarpasquale, ben servito da Leone in aria, con un gran destro spedisce il pallone nell'angolino realizzando il gol del 1-2. Il gol del terzino riaccende le speranze biancoverdi, regalando ai numerosi spettatori un finale di gara incandescente. I tentativi ospiti mancano però di lucidità nel momento decisivo, e il Pisa riesce ad amministrare il gol di vantaggio. Il match vive un ultimo sussulto allo scadere quando una conclusione dell'ottimo Leone impegna Dei a una non facile parata. Su questa iniziativa si spengono le speranze degli ospiti che, pur sconfitti, escono dallo scontro con i campioni a testa alta.

Edoardo Corsi PISA 1909: (4-4-2) Dei, Giannettoni, Tosi, Cava, Filidei, Chelotti, Pardi, Andreotti, Marcon Mat., Cornacchia, Fracasso Entrati: Sbrana, Ficini, Marcon Man. All.: Paffi.<br >BELLARIA CAPP: (4-3-1-2) Romano, Orsini, Notarpasquale, Mazziotti, Vivaldi G. , Pisa, Decerilli, Dine, Taraj, Turini E., Vivaldi E. Entrati: La Bruna, Bimbi, Fiorentini, Leone, Puccioni, Turini M., Signorini. All.: Vivaldi.<br > ARBITRO: Abbate di Pisa.<br > RETI: 29' Andreotti, 42' Fracasso, 62' Notarpasquale. Il Pisa 1909, gi&agrave; matematicamente incoronato vincitore del torneo, ospita nella sua tana una Bellaria che, aspettando il risultato di S. Frediano - Viola Calci, continua l'inseguimento al secondo posto. Nonostante un piacevole sole dia l'illusione dell'arrivo della primavera, per tutto l'arco della partita un forte vento soffia sul campo di gioco, rendendo la vita ai ventidue in campo non affatto facile. Al 11' Romano, l'estremo difensore della Bellaria, sente scorrere il primo brivido lungo la schiena: Fracasso, da un tiro dalla bandierina, pesca all'altezza del secondo palo Cava, portatosi in aria avversaria per far valere i suoi centimetri. Il numero 5 nerazzurro, ingannato da un'improvvisa folata, non trova l'impatto migliore con la sfera, e di testa fallisce un facile tap-in. Col passare dei minuti &egrave; sempre pi&ugrave; evidente che il forte vento, sferzando l'intero terreno di gioco, rende ogni pallone alto una vera insidia per i due portieri. La Bellaria presa alla sprovvista dalla partenza arrembante dei padroni di casa, rischia ancora su calcio piazzato. Marcon, dal limite dell'area, opta per la conclusione scagliando il pallone (sospinto dalla forte brezza) verso la porta avversaria. Romano &egrave; attento e, non badando troppo allo stile, con i pugni spedisce la sfera lontana. Paffi affida le chiavi del gioco a Marcon, e il numero nove del Pisa ricambia la fiducia del mister confermandosi il centro intorno ai cui orbita il gioco nerazzurro. Verticalizzazioni, triangoli, e palle filtranti nerazzurre sembrano funzionare a meraviglia e la Bellaria, pur dimostrando ordine e compattezza, non riesce a rendersi pericolosa. Quando sul cronometro scocca il 29', il Pisa passa in vantaggio: la rete &egrave; frutto di una splendida iniziativa di Andreotti che, con uno slalom degno del miglior Alberto Tomba, lascia sul posto due difensori e, una volta entrato in area, fredda Romano con un preciso fendente. La rete nerazzurra sembra aver destato la Bellaria da un sonno durato trenta minuti, e Orsini prova a dare la scossa ai suoi. Sul finire del primo tempo, il numero due ospite scattato di gran carriera sull'out di destra, chiede e ottiene un uno-due con Vivaldi, e una volta intravisto lo specchio della porta, lascia partire un gran destro che finisce non lontano dalla porta difesa da Dei. I ragazzi di mister Vivaldi si rendono nuovamente pericolosi dopo pochi secondi quando, una conclusione dal limite di Taraj, si schianta contro la parte alta della traversa. Il Pisa si aggiudica il primo round, ma gli ospiti sembrano aver ritrovato lo spirito giusto, creando cos&igrave; le premesse ideali per una seconda frazione tutta da vivere. La Bellaria attacca a testa bassa, ma la rete del 2-0 dei padroni di casa arriva proprio nel miglior momento degli ospiti. Fracasso, al 7', elude la marcatura di Mazziotti e penetrando in aria e, con un preciso diagonale, aggiunge la sua firma al tabellino dei marcatori. Mister Vivaldi schiera in campo l'artiglieria pesante, affidandosi ai centimetri del neo entrato Leone per acquistare pericolosit&agrave; sul gioco aereo. La Bellaria dopo essersi resa pi&ugrave; volte pericolosa, al 22' riesce ad accorciare le distanze: Notarpasquale, ben servito da Leone in aria, con un gran destro spedisce il pallone nell'angolino realizzando il gol del 1-2. Il gol del terzino riaccende le speranze biancoverdi, regalando ai numerosi spettatori un finale di gara incandescente. I tentativi ospiti mancano per&ograve; di lucidit&agrave; nel momento decisivo, e il Pisa riesce ad amministrare il gol di vantaggio. Il match vive un ultimo sussulto allo scadere quando una conclusione dell'ottimo Leone impegna Dei a una non facile parata. Su questa iniziativa si spengono le speranze degli ospiti che, pur sconfitti, escono dallo scontro con i campioni a testa alta. Edoardo Corsi




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