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MOB. PONSACCO: Montenegro, Betti, Capetola, Galleschi, Grilli, Ferrara, Lici, Favilli, Dal Canto, Maffei (45' Sardelli), Maione. A disp.: Iacoponi, Marinari, Bottai, Cipolletta, Manna. All.: Nicola Galluzzi.

PONTEDERA 1912: Danci.hang, Giusti,Chiarini, Mazzantini, Bellagotti, Spada, Marmugi, Zuchegna, Matteucci (47' Hayro), Canini (39' Xhido). A disp: Malacarne, Chiarugi, Luschi. All.: Cristian Tortorelli.


ARBITRO: Giovanni Pinna di Pisa.

NOTE: Amm.: Chiarini, Sardelli; Angoli 4-3; recupero 0'+2'.



A pensarci bene una giornata di calcio, anzi una gara all'insegna della lettera P . Come provincia di Pisa, come Ponsacco e Pontedera, come l'arbitro designato signor Pinna. Ma anche come paura di perdere, una gara sentita o la prima posizione a seconda del punto di osservazione. Meno male che non è stata protagonista la Pioggia, pur incombente, e che ha fatto sentire la propria presenza soltanto per alcuni minuti. Fosse stata una gara d'inizio stagione, sarebbe stato lecito attendersi un'ora di spettacolo puro, il tutto condito da tante occasioni e qualche gol. In realtà è un match che la squadra di casa non può non vincere perché lanciata verso il successo finale e la squadra ospite non vuol perdere per ovvie questioni di campanile. Il risultato è un pari ad occhiali come all'andata e per i rossoblù di casa i sei - sette minuti di sfalsamento temporale con il match che si disputava a Santa Croce sull'Arno tra Primaveragori e Valdera, immediata inseguitrice della capolista, sono sembrati un'eternità. Già, un eventuale successo dell'undici di Gasparri in trasferta avrebbe consentito il sorpasso in classifica. Chiaro che quando è giunta la notizia che anche sul campo dei conciari era finita in parità, i ragazzi di Nicola Galluzzi hanno tirato un grosso sospiro di sollievo. Dare la giusta chiave di lettura di questo derby è talmente facile che vogliamo percorrere strade alternative, magari più impervie, ma lontane da luoghi comuni. Che dire di una squadra imbattuta dopo ventinove gare, e con un unico gol al passivo? Che le si può passare anche una prestazione non eccelsa tenuto conto della vis paralizzante determinata dall'eterna condanna inflitta alla squadra lepre, quella di vincere sempre e comunque. Questa prima considerazione non deve far dimenticare lo spessore dei granata di Tortorelli, schierati sul campo con sagacia, forti di una difesa accorta aiutata dall'atteggiamento tattico adottato a livello complessivo. Già, purtroppo per Matteucci e compagni nemmeno un eventuale vittoria avrebbe cambiato il destino di un campionato trascorso sempre o quasi in seconda fila; nell'occasione in gioco solo l'orgoglio ed il prestigio, tanto è bastato a consigliare una tattica difensiva e qualche puntata in contropiede. Di contro i locali hanno sin dalle prime battute cercato il gol vittoria, ma solo nella primissima parte della gara e in genere nei primi trenta minuti sono riusciti a rendersi veramente pericolosi. Col passare dei minuti la spinta dei locali è scemata, vuoi per un pizzico di stanchezza, vuoi per una sorta di cappa paralizzante, abbastanza usuale nello sport in generale, che avvolge coloro i quali hanno un solo risultato a disposizione. Chiaro che si siano annotate decine di errori tanto in fase di fraseggio quanto in fase conclusiva; gli attaccanti rossoblu hanno addirittura sprecato banalmente un paio di occasioni sotto porta dando l'impressione che la palla assumesse ai loro occhi le sembianze di un ingombrante e pericoloso ordigno esplosivo. Ponsacco con uno schieramento che prevede un tridente offensivo e comunque un atteggiamento chiaramente propositivo. Di fuoco i primi due minuti con paio di conclusioni pericolosissime di Favilli e Dal Canto, respinta la prima, deviata in angolo la seconda. I rossoblu riescono a coprire il campo anche bene, spesso riescono a trovare la combinazione per aprire il dispositivo difensivo avversario, ma manca il tiro conclusivo, la voglia di prendersi la responsabilità della conclusione. L'unico che non ha paura di cercare la porta è il mancino Favilli, ma non è la sua giornata in fatto di mira. All'undicesimo se ne va sull' out di destra Dal Canto, buono l'assist per Maffei il cui tiro è rimpallato. Un minuto e Maffei è scaltro a recuperare un pallone, andarsene sulla corsia sinistra e crossare, deviato il colpo di testa di Dal Canto da distanza invitante. Al tredicesimo è la volta di Lici, travolgente sul settore destro, due avversari saltati e palla in mezzo, Dal Canto manca la deviazione. Al ventesimo, visto che non osano gli attaccanti, comincia a provarci Favilli dalla distanza, Danci alza oltre la traversa una palla pericolosissima. Il Pontedera si vede al minuto ventidue, ma il talentuoso Matteucci va al tiro solo in virtù di un errore difensivo avversario; Ferrara sbaglia il tempo d'uscita, il capitano granata lo precede e tira di sinistro al termine di una percussione centrale: palla alta. Passano tre minuti e i locali si rendono pericolosi con una combinazione Dal Canto - Maffei; ottimo movimento del primo a creare spazio al secondo dandogli modo di entrare in area e tirare, ancora attento Danci. A due minuti dal riposo ancora il capitano ospite in evidenza, ma Matteucci dopo aver rubato palla sulla tre quarti non riesce ad inquadrare la porta. All' inizio dell' ultimo giro di lancette Danci anticipa Lici lanciato in profondità da Maffei; lo stesso portiere si ripete una manciata di secondi dopo uscendo coi piedi al limite dell'area su Maione. E' un minuto ricchissimo di episodi il trentesimo; il Pontedera guadagna un angolo al termine di un'azione di rimessa, Montenegro è molto bravo a intercettare il traversone dalla bandierina. Nella ripresa kla spinta locale si affievolisce, al primo minuto ci prova Favilli concludendo con un tiro a volo un ‘azione iniziata dal tandem Lici Maione. Granata che vanno al tiro col temuto Canini al settimo su punizione, palla alta. Un minuto e ci prova ancora Favilli dalla distanza con un sinistro a girare, palla di poco fuori. Ancora Favilli, innescato da Maffei sul settore sinistro dell'area, fa la barba al palo con un diagonale. Ci prova Maione con azione sulla sinistra conclusa da un cross che non trova compagni di squadra, imitato di lì a poco da Lici che calcia fuori dopo una combinazione tra Galleschi e Favilli. Al quarto d'ora Favilli crossa per Maione che non inquadra la porta. E' di fatto l'ultima vera occasione dei locali, di qui al triplice fischio una conclusione verso la porta la effettuerà Xhido su calcio di punizione, a seguire ci proverà Spada di testa sul rimpallo ma senza fortuna. Nessun gol, ma se torniamo alla premessa non deve meravigliare la circostanza. Nella giornata della lettera P , non poteva che essere pareggio. E poi chi doveva segnare ? Basta leggere i tabellini; nessun cognome con la P come iniziale. Ci sarebbero stati i rossoblu Pirrottina e Pantani solo se fastidiosi e lunghi problemi fisici non li avesse relegati in tribuna. A proposito di P è stata la giornata anche della Primaveragori, capace di fermare la seconda forza del campionato. Ad una giornata dal termine il Ponsacco conserva l'esiguo vantaggio, il titolo si assegnerà solo domenica prossima e decisivo sarà l'esito dello scontro che si terrà sul terreno di gioco di Montecalvoli.

Ruggiero Crupi MOB. PONSACCO: Montenegro, Betti, Capetola, Galleschi, Grilli, Ferrara, Lici, Favilli, Dal Canto, Maffei (45' Sardelli), Maione. A disp.: Iacoponi, Marinari, Bottai, Cipolletta, Manna. All.: Nicola Galluzzi. <br >PONTEDERA 1912: Danci&#46;hang, Giusti,Chiarini, Mazzantini, Bellagotti, Spada, Marmugi, Zuchegna, Matteucci (47' Hayro), Canini (39' Xhido). A disp: Malacarne, Chiarugi, Luschi. All.: Cristian Tortorelli. <br > ARBITRO: Giovanni Pinna di Pisa. <br >NOTE: Amm.: Chiarini, Sardelli; Angoli 4-3; recupero 0'+2'. A pensarci bene una giornata di calcio, anzi una gara all'insegna della lettera P . Come provincia di Pisa, come Ponsacco e Pontedera, come l'arbitro designato signor Pinna. Ma anche come paura di perdere, una gara sentita o la prima posizione a seconda del punto di osservazione. Meno male che non &egrave; stata protagonista la Pioggia, pur incombente, e che ha fatto sentire la propria presenza soltanto per alcuni minuti. Fosse stata una gara d'inizio stagione, sarebbe stato lecito attendersi un'ora di spettacolo puro, il tutto condito da tante occasioni e qualche gol. In realt&agrave; &egrave; un match che la squadra di casa non pu&ograve; non vincere perch&eacute; lanciata verso il successo finale e la squadra ospite non vuol perdere per ovvie questioni di campanile. Il risultato &egrave; un pari ad occhiali come all'andata e per i rossobl&ugrave; di casa i sei - sette minuti di sfalsamento temporale con il match che si disputava a Santa Croce sull'Arno tra Primaveragori e Valdera, immediata inseguitrice della capolista, sono sembrati un'eternit&agrave;. Gi&agrave;, un eventuale successo dell'undici di Gasparri in trasferta avrebbe consentito il sorpasso in classifica. Chiaro che quando &egrave; giunta la notizia che anche sul campo dei conciari era finita in parit&agrave;, i ragazzi di Nicola Galluzzi hanno tirato un grosso sospiro di sollievo. Dare la giusta chiave di lettura di questo derby &egrave; talmente facile che vogliamo percorrere strade alternative, magari pi&ugrave; impervie, ma lontane da luoghi comuni. Che dire di una squadra imbattuta dopo ventinove gare, e con un unico gol al passivo? Che le si pu&ograve; passare anche una prestazione non eccelsa tenuto conto della vis paralizzante determinata dall'eterna condanna inflitta alla squadra lepre, quella di vincere sempre e comunque. Questa prima considerazione non deve far dimenticare lo spessore dei granata di Tortorelli, schierati sul campo con sagacia, forti di una difesa accorta aiutata dall'atteggiamento tattico adottato a livello complessivo. Gi&agrave;, purtroppo per Matteucci e compagni nemmeno un eventuale vittoria avrebbe cambiato il destino di un campionato trascorso sempre o quasi in seconda fila; nell'occasione in gioco solo l'orgoglio ed il prestigio, tanto &egrave; bastato a consigliare una tattica difensiva e qualche puntata in contropiede. Di contro i locali hanno sin dalle prime battute cercato il gol vittoria, ma solo nella primissima parte della gara e in genere nei primi trenta minuti sono riusciti a rendersi veramente pericolosi. Col passare dei minuti la spinta dei locali &egrave; scemata, vuoi per un pizzico di stanchezza, vuoi per una sorta di cappa paralizzante, abbastanza usuale nello sport in generale, che avvolge coloro i quali hanno un solo risultato a disposizione. Chiaro che si siano annotate decine di errori tanto in fase di fraseggio quanto in fase conclusiva; gli attaccanti rossoblu hanno addirittura sprecato banalmente un paio di occasioni sotto porta dando l'impressione che la palla assumesse ai loro occhi le sembianze di un ingombrante e pericoloso ordigno esplosivo. Ponsacco con uno schieramento che prevede un tridente offensivo e comunque un atteggiamento chiaramente propositivo. Di fuoco i primi due minuti con paio di conclusioni pericolosissime di Favilli e Dal Canto, respinta la prima, deviata in angolo la seconda. I rossoblu riescono a coprire il campo anche bene, spesso riescono a trovare la combinazione per aprire il dispositivo difensivo avversario, ma manca il tiro conclusivo, la voglia di prendersi la responsabilit&agrave; della conclusione. L'unico che non ha paura di cercare la porta &egrave; il mancino Favilli, ma non &egrave; la sua giornata in fatto di mira. All'undicesimo se ne va sull' out di destra Dal Canto, buono l'assist per Maffei il cui tiro &egrave; rimpallato. Un minuto e Maffei &egrave; scaltro a recuperare un pallone, andarsene sulla corsia sinistra e crossare, deviato il colpo di testa di Dal Canto da distanza invitante. Al tredicesimo &egrave; la volta di Lici, travolgente sul settore destro, due avversari saltati e palla in mezzo, Dal Canto manca la deviazione. Al ventesimo, visto che non osano gli attaccanti, comincia a provarci Favilli dalla distanza, Danci alza oltre la traversa una palla pericolosissima. Il Pontedera si vede al minuto ventidue, ma il talentuoso Matteucci va al tiro solo in virt&ugrave; di un errore difensivo avversario; Ferrara sbaglia il tempo d'uscita, il capitano granata lo precede e tira di sinistro al termine di una percussione centrale: palla alta. Passano tre minuti e i locali si rendono pericolosi con una combinazione Dal Canto - Maffei; ottimo movimento del primo a creare spazio al secondo dandogli modo di entrare in area e tirare, ancora attento Danci. A due minuti dal riposo ancora il capitano ospite in evidenza, ma Matteucci dopo aver rubato palla sulla tre quarti non riesce ad inquadrare la porta. All' inizio dell' ultimo giro di lancette Danci anticipa Lici lanciato in profondit&agrave; da Maffei; lo stesso portiere si ripete una manciata di secondi dopo uscendo coi piedi al limite dell'area su Maione. E' un minuto ricchissimo di episodi il trentesimo; il Pontedera guadagna un angolo al termine di un'azione di rimessa, Montenegro &egrave; molto bravo a intercettare il traversone dalla bandierina. Nella ripresa kla spinta locale si affievolisce, al primo minuto ci prova Favilli concludendo con un tiro a volo un ‘azione iniziata dal tandem Lici Maione. Granata che vanno al tiro col temuto Canini al settimo su punizione, palla alta. Un minuto e ci prova ancora Favilli dalla distanza con un sinistro a girare, palla di poco fuori. Ancora Favilli, innescato da Maffei sul settore sinistro dell'area, fa la barba al palo con un diagonale. Ci prova Maione con azione sulla sinistra conclusa da un cross che non trova compagni di squadra, imitato di l&igrave; a poco da Lici che calcia fuori dopo una combinazione tra Galleschi e Favilli. Al quarto d'ora Favilli crossa per Maione che non inquadra la porta. E' di fatto l'ultima vera occasione dei locali, di qui al triplice fischio una conclusione verso la porta la effettuer&agrave; Xhido su calcio di punizione, a seguire ci prover&agrave; Spada di testa sul rimpallo ma senza fortuna. Nessun gol, ma se torniamo alla premessa non deve meravigliare la circostanza. Nella giornata della lettera P , non poteva che essere pareggio. E poi chi doveva segnare ? Basta leggere i tabellini; nessun cognome con la P come iniziale. Ci sarebbero stati i rossoblu Pirrottina e Pantani solo se fastidiosi e lunghi problemi fisici non li avesse relegati in tribuna. A proposito di P &egrave; stata la giornata anche della Primaveragori, capace di fermare la seconda forza del campionato. Ad una giornata dal termine il Ponsacco conserva l'esiguo vantaggio, il titolo si assegner&agrave; solo domenica prossima e decisivo sar&agrave; l'esito dello scontro che si terr&agrave; sul terreno di gioco di Montecalvoli. Ruggiero Crupi




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