• Primavera GIR.A
  • Grosseto
  • 2 - 1
  • Livorno


GROSSETO: Acerbis 6,5, Cancelloni 6,5, Zanchi 6, La Rosa 5,5, Pellegrini 7, Corri 6,5, Basile 5 (42' Raito 6), Elisei 7,5, Davini 6,5, Mariottini 7 (56' Formisano 5,5), Serafini 5,5 (66' Palombi 5). A disp.: Tonti, Frangioni, Papa, Morina. All.: Francesco Statuto.
LIVORNO: Bardi 6, Nencini 7 (86' Remedi s.v.), Modica 5, Ceccherini 5, Oussou 7 (56' Cappellini 6,5), Romeo 5,5, Monti 5,5, Lignani 6, Randi 5 (70' Malasoma 5,5), Manzella 7, Moscati 6,5. A disp.: Barbetta, Ansillotti, Del Poggetto, Cristaldi. All.: Gennaro Ruotolo.

ARBITRO: Bietolini di Firenze.

RETI: 8' Mariottini, 13' rig. Lignani, 49' Elisei.



Dopo la sconfitta subita a Genova contro i temibili pari età della Sampdoria, i biancorossi ritrovano il ben più benevolo campo del Nilo Palazzoli per l'attesissimo derby di ritorno contro il Livorno. La squadra amaranto, praticamente gemella del Grosseto per la sua posizione in classifica sino al termine del girone di andata del campionato dedicato alla memoria di Giacinto Facchetti, negli ultimi incontri è però decisamente maturata, riuscendo ad inanellare anche risultati inaspettati ma utilissimi a risalire la difficile china. Anche i torellini - almeno da quando si è affacciato l'anno nuovo - stanno attraversando un periodo dai rinnovati stimoli, senza considerare la gran voglia di rivalsa per il match che immeritatamente premiò i padroni di casa nella loro Livorno. Ruotolo, che a causa degli infortuni deve fare a meno delle due punte Filippo Moscati e Luca Simeoni, schiera un inedito 3-4-2-1, con addirittura due trequartisti a supporto della mezza punta Randi. Mister Statuto, senza l'importantissimo perno centrale Asante, prova a blindare la porta maremmana grazie all'inserimento di Paolo Acerbis, fuori dall'elenco dei titolari della prima squadra a causa della squalifica che si ritrova a scontare. Acerbis è subito decisivo quando appena al terzo minuto di gioco Randi è pronto ad inserirsi ai danni di Zanchi in un rimessa laterale in favore del Grosseto: il fulmineo inserimento in area della mezza punta amaranto, non sorprende però l'esperto portiere biancorosso che ne respinge la conclusione a rete. Scampato il pericolo, i grifoncini iniziano a prendere coraggio. Al settimo minuto guadagnano una interessante punizione dal limite sinistro dell'area livornese: batte La Rosa, sponda area di Davini e conclusione imperiosa dell'accorrente Mariottini che, lasciato sul posto il suo marcatore Ceccherini, porta in vantaggio i locali tra l'entusiasmo delle diverse centinaia di tifosi paganti. Sono stati sufficienti appena otto minuti di gioco ai biancorossi per dare il primo scossone all'incontro, ma l'euforia è tuttavia destinata a durare nientemeno che la metà dello stesso tempo: Randi infatti, appena quattro minuti più tardi, approfitta di una incertezza di La Rosa per insinuarsi nell'area biancorossa e finisce per subire il contatto falloso di Corri; per il direttore di gara nessun dubbio e calcio di rigore assegnato agli ospiti. Lignani poi, con grande freddezza, spiazza Acerbis e riporta in parità la compagine livornese. Al 16' un'ottima azione di Davini, con una conclusione dal limite indirizzata all'incrocio dei pali, viene disinnescata dall'intervento di Bardi. Arriva tempestiva la replica degli ospiti al 18' con un tentativo di Moscati, servito in corsa da Manzella, con Acerbis che abbandona in uscita i suoi pali per sbarrare la strada all'attaccante livornese. Oussou protagonista nelle fasi finali del primo tempo: prima riesce ad evitare miracolosamente la segnatura di Serafini su di un tiro scoccato a pochi passi dalla linea di porta, poi si proietta in area avversaria per un pregevole colpo di testa che lambisce il palo. La prima frazione di gioco si chiude con un tentativo di Serafini parato a terra da Bardi, con i torellini che si dimostrano più dinamici ma meno concreti dei labronici. Nella ripresa gli amaranto si presentano subito aggressivi: Manzella direziona la sfera su Nencini, che si smarca efficacemente dalla pressione di Zanchi, ma sbaglia decisamente la traiettoria del suo tiro destinato a rete. Siamo giunti al quarto minuto della ripresa quando Elisei, servito splendidamente in area piccola da Raito, si beve due difensori, salta il portiere labronico e trova il pertugio giusto per segnare il gol del raddoppio. Da questo momento in avanti il gioco perde di ritmo e di intensità: i maremmani infatti controllano e sono bravi nel recupero del pallone ed a mettere a frutto il costante possesso della sfera. Bisogna aspettare il 29' per ritrovare gli amaranto che si propongono in avanti con Moscati, il cui tiro da fuori area si spegne tuttavia fuori di poco. Nel finale è sempre il Livorno a cercare con poca convinzione il pareggio di testa, con Cappellini che però trova ben posizionato l'esperto Acerbis.

Calciatoripiù: con l'innesto di Acerbis nella porta maremmana, i biancorossi fanno loro il derby e ritrovano anche i tre punti che rendono più gratificante la posizione in classifica. Da segnalare per il Grosseto le prestazioni di capitan Elisei e di Raito (entrato nel finale del primo tempo) che dimostrano ottime doti in interdizione ed in fase di finalizzazione.
Per il Livorno è doveroso menzionare Nencini, che quasi da solo regge il suo comparto difensivo, e Manzella che con il suo dinamismo e la sua imprevedibilità è praticamente l'unico a mettere in difficoltà la difesa biancorossa.

Luciano G. Calì GROSSETO: Acerbis 6,5, Cancelloni 6,5, Zanchi 6, La Rosa 5,5, Pellegrini 7, Corri 6,5, Basile 5 (42' Raito 6), Elisei 7,5, Davini 6,5, Mariottini 7 (56' Formisano 5,5), Serafini 5,5 (66' Palombi 5). A disp.: Tonti, Frangioni, Papa, Morina. All.: Francesco Statuto.<br >LIVORNO: Bardi 6, Nencini 7 (86' Remedi s.v.), Modica 5, Ceccherini 5, Oussou 7 (56' Cappellini 6,5), Romeo 5,5, Monti 5,5, Lignani 6, Randi 5 (70' Malasoma 5,5), Manzella 7, Moscati 6,5. A disp.: Barbetta, Ansillotti, Del Poggetto, Cristaldi. All.: Gennaro Ruotolo.<br > ARBITRO: Bietolini di Firenze.<br > RETI: 8' Mariottini, 13' rig. Lignani, 49' Elisei. Dopo la sconfitta subita a Genova contro i temibili pari et&agrave; della Sampdoria, i biancorossi ritrovano il ben pi&ugrave; benevolo campo del Nilo Palazzoli per l'attesissimo derby di ritorno contro il Livorno. La squadra amaranto, praticamente gemella del Grosseto per la sua posizione in classifica sino al termine del girone di andata del campionato dedicato alla memoria di Giacinto Facchetti, negli ultimi incontri &egrave; per&ograve; decisamente maturata, riuscendo ad inanellare anche risultati inaspettati ma utilissimi a risalire la difficile china. Anche i torellini - almeno da quando si &egrave; affacciato l'anno nuovo - stanno attraversando un periodo dai rinnovati stimoli, senza considerare la gran voglia di rivalsa per il match che immeritatamente premi&ograve; i padroni di casa nella loro Livorno. Ruotolo, che a causa degli infortuni deve fare a meno delle due punte Filippo Moscati e Luca Simeoni, schiera un inedito 3-4-2-1, con addirittura due trequartisti a supporto della mezza punta Randi. Mister Statuto, senza l'importantissimo perno centrale Asante, prova a blindare la porta maremmana grazie all'inserimento di Paolo Acerbis, fuori dall'elenco dei titolari della prima squadra a causa della squalifica che si ritrova a scontare. Acerbis &egrave; subito decisivo quando appena al terzo minuto di gioco Randi &egrave; pronto ad inserirsi ai danni di Zanchi in un rimessa laterale in favore del Grosseto: il fulmineo inserimento in area della mezza punta amaranto, non sorprende per&ograve; l'esperto portiere biancorosso che ne respinge la conclusione a rete. Scampato il pericolo, i grifoncini iniziano a prendere coraggio. Al settimo minuto guadagnano una interessante punizione dal limite sinistro dell'area livornese: batte La Rosa, sponda area di Davini e conclusione imperiosa dell'accorrente Mariottini che, lasciato sul posto il suo marcatore Ceccherini, porta in vantaggio i locali tra l'entusiasmo delle diverse centinaia di tifosi paganti. Sono stati sufficienti appena otto minuti di gioco ai biancorossi per dare il primo scossone all'incontro, ma l'euforia &egrave; tuttavia destinata a durare nientemeno che la met&agrave; dello stesso tempo: Randi infatti, appena quattro minuti pi&ugrave; tardi, approfitta di una incertezza di La Rosa per insinuarsi nell'area biancorossa e finisce per subire il contatto falloso di Corri; per il direttore di gara nessun dubbio e calcio di rigore assegnato agli ospiti. Lignani poi, con grande freddezza, spiazza Acerbis e riporta in parit&agrave; la compagine livornese. Al 16' un'ottima azione di Davini, con una conclusione dal limite indirizzata all'incrocio dei pali, viene disinnescata dall'intervento di Bardi. Arriva tempestiva la replica degli ospiti al 18' con un tentativo di Moscati, servito in corsa da Manzella, con Acerbis che abbandona in uscita i suoi pali per sbarrare la strada all'attaccante livornese. Oussou protagonista nelle fasi finali del primo tempo: prima riesce ad evitare miracolosamente la segnatura di Serafini su di un tiro scoccato a pochi passi dalla linea di porta, poi si proietta in area avversaria per un pregevole colpo di testa che lambisce il palo. La prima frazione di gioco si chiude con un tentativo di Serafini parato a terra da Bardi, con i torellini che si dimostrano pi&ugrave; dinamici ma meno concreti dei labronici. Nella ripresa gli amaranto si presentano subito aggressivi: Manzella direziona la sfera su Nencini, che si smarca efficacemente dalla pressione di Zanchi, ma sbaglia decisamente la traiettoria del suo tiro destinato a rete. Siamo giunti al quarto minuto della ripresa quando Elisei, servito splendidamente in area piccola da Raito, si beve due difensori, salta il portiere labronico e trova il pertugio giusto per segnare il gol del raddoppio. Da questo momento in avanti il gioco perde di ritmo e di intensit&agrave;: i maremmani infatti controllano e sono bravi nel recupero del pallone ed a mettere a frutto il costante possesso della sfera. Bisogna aspettare il 29' per ritrovare gli amaranto che si propongono in avanti con Moscati, il cui tiro da fuori area si spegne tuttavia fuori di poco. Nel finale &egrave; sempre il Livorno a cercare con poca convinzione il pareggio di testa, con Cappellini che per&ograve; trova ben posizionato l'esperto Acerbis.<br > Calciatoripi&ugrave;: con l'innesto di Acerbis nella porta maremmana, i biancorossi fanno loro il derby e ritrovano anche i tre punti che rendono pi&ugrave; gratificante la posizione in classifica. Da segnalare per il Grosseto le prestazioni di capitan Elisei e di Raito (entrato nel finale del primo tempo) che dimostrano ottime doti in interdizione ed in fase di finalizzazione.<br >Per il Livorno &egrave; doveroso menzionare Nencini, che quasi da solo regge il suo comparto difensivo, e Manzella che con il suo dinamismo e la sua imprevedibilit&agrave; &egrave; praticamente l'unico a mettere in difficolt&agrave; la difesa biancorossa. Luciano G. Cal&igrave;




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