• Primavera GIR.A
  • Grosseto
  • 0 - 1
  • Parma


GROSSETO: Tonti 6, Elisei 7, Cancelloni 6, La Rosa 5,5 (56' Frangioni 6), Pellegrini 5, Longo 5,5, Serafini 6,5, Mariottini 6 (69' Papa 5,5), Emiliani 6 (65' Formisano 5,5), Raito 6,5, Salusti 6,5. A disp.: Lovotti, Dalmazzi, D'Ottavi, Alessandrini. All.: Francesco Statuto.
PARMA: Santurro 7, Traore 5,5 (48' Ogliari 6), Berselli 6,5, Lucci 6, Palumbo 6, Adorni 6,5, Defrel 7,5 (68' Vecchi 6), Palmisano 6,5, Konate 7, Uveges 6 (87' Valentini s.v.), Lapadula 7. A disp.: Gaione, Terranova, Finocchio, Formuso. All.: Tiziano De Patre.

ARBITRO: Pasqua di Tivoli.

RETE: 59' Konate.



Con la prima squadra impegnata nella contemporanea gara casalinga contro la Triestina, i primavera biancorossi sono obbligati ad anticipare al mattino l'impegno interno del Nilo Palazzoli contro i pari età del Parma, prevedibilmente nervosi per la ardua ricerca dei tre punti dopo le due sconfitte consecutive patite contro la Fiorentina e la Juventus. Appena pochi attimi dopo il fischio di inizio ed i giocatori gialloblu si protraggono immediatamente in avanti con estrema decisione. All'ottavo minuto arriva un calcio di punizione per il Parma: Palmisano, dai trenta metri, mette in area per Lapadula che per pochissimi centimetri mette la sfera oltre la traversa difesa da Tonti. Ci provano i torellini al 10' con una azione insistita da parte di La Rosa, Serafini e Mariottini che, senza grande successo, provano a superare la barriera difensiva innalzata da Berselli e Lucci. Al 12', Lapadula viene fermato in dubbia posizione di fuorigioco. Un fuorigioco quantomeno millimetrico considerando la stretta marcatura operata sull'attaccante parmense da Pellegrini. Cinque minuti più tardi Defrel supera in velocità La Rosa e Pellegrini, l'intervento in scivolata di Raito scongiura il peggio per la difesa maremmana e concede un calcio d'angolo per l'attacco gialloblu. Al ventesimo minuto arriva un calcio d'angolo per i biancorossi; Serafini prova il traversone spiovente in area piccola, ma la sfera termina la sua traiettoria tra le braccia dell'attento portiere. Tre minuti dopo sono nuovamente gli ospiti a riportarsi in avanti: Lucci finta il tiro e Lapadula, quasi dall'altezza della bandiera d'angolo, prova a sorprendere tutti tentando la trasformazione diretta verso la porta del Grosseto; Tonti blocca in sicurezza. Ancora Tonti protagonista al 30' con una strepitosa parata in tuffo su Lapadula, il quale aveva indirizzato a rete un fortissimo diagonale di controbalzo. La prima metà dell'incontro si chiude con il grifone in attacco: Elisei al 39' s'invola sulla corsia destra ma, poco prima di entrare in area avversaria, viene chiuso in fallo laterale da Uveges. Allo scadere Serafini prova il colpaccio tentando la deviazione vincente in area sul servizio da calcio di punizione di Raito; la sfera sorvola però di poco la traversa e si spegne fuori campo.
La ripresa si apre con una azione confusa e convulsa in area parmense: dopo l'uscita dal campo di Traore per infortunio, al terzo minuto di gioco, Emiliani, tra spintoni e trattenute, procura al pubblico la sensazione di aver sospinto vittoriosamente il pallone oltre la linea di porta difesa da Santurro; seguono pochi millesimi di scompiglio ed il fischio dell'arbitro per un fallo in attacco della punta biancorossa che spegne sul nascere le urla di giubilo maremmane. Il Parma inizia a prendere in mano le redini dell'incontro: si mostra più attento a centrocampo e logora ai fianchi i torellini; al 59' Palumbo anticipa l'intervento in tackle di Longo ed inventa per Konate un precisissimo cross. L'accelerazione della punta ivoriana risulta vincente sulla lenta chiusura della linea difensiva locale e consente alla compagine gialloblu di pervenire al vantaggio con un bolide del numero nove dal limite dell'area di rigore. Al 76' Ogliari si avvicina al tiro ma viene chiuso in angolo, e cinque minuti più tardi è Lapadula ad andare vicinissimo al gol tirando di poco a lato. L'ultima fiammata dell'incontro è del Grosseto, con un calcio di punizione dal limite sinistro dell'area difesa da Santurro, calcio di punizione che viene ribattuto per due volte dalla barriera parmense al 41' prima di essere rilanciato definitivamente verso la linea mediana da Ogliari. I gialloblu, a ragion veduta soddisfatti del risultato in trasferta, controllano fino al fischio finale dell'arbitro che giunge al 94'.

Calciatoripiù
: la prima parte della gara mostra un sostanziale equilibrio tra le due compagini, con le due formazioni che inizialmente si studiano e provano a saggiare la resistenza dei rispettivi comparti difensivi. Il peso tecnico fra le due squadre inizia però ad emergere in maniera più evidente sin dai primi istanti di gioco della ripresa. Elisei, responsabilizzato dalla fascia di capitano, prova durante tutto l'incontro a fornire profondità al Grosseto. Per il Parma, oltre alla importante prestazione di Konate, sono da segnalare il dinamismo e le qualità tecniche di Lapadula che, senza alcun dubbio, avrebbe meritato anch'egli di giungere alla realizzazione personale.

Luciano G. Calì GROSSETO: Tonti 6, Elisei 7, Cancelloni 6, La Rosa 5,5 (56' Frangioni 6), Pellegrini 5, Longo 5,5, Serafini 6,5, Mariottini 6 (69' Papa 5,5), Emiliani 6 (65' Formisano 5,5), Raito 6,5, Salusti 6,5. A disp.: Lovotti, Dalmazzi, D'Ottavi, Alessandrini. All.: Francesco Statuto.<br >PARMA: Santurro 7, Traore 5,5 (48' Ogliari 6), Berselli 6,5, Lucci 6, Palumbo 6, Adorni 6,5, Defrel 7,5 (68' Vecchi 6), Palmisano 6,5, Konate 7, Uveges 6 (87' Valentini s.v.), Lapadula 7. A disp.: Gaione, Terranova, Finocchio, Formuso. All.: Tiziano De Patre.<br > ARBITRO: Pasqua di Tivoli.<br > RETE: 59' Konate. Con la prima squadra impegnata nella contemporanea gara casalinga contro la Triestina, i primavera biancorossi sono obbligati ad anticipare al mattino l'impegno interno del Nilo Palazzoli contro i pari et&agrave; del Parma, prevedibilmente nervosi per la ardua ricerca dei tre punti dopo le due sconfitte consecutive patite contro la Fiorentina e la Juventus. Appena pochi attimi dopo il fischio di inizio ed i giocatori gialloblu si protraggono immediatamente in avanti con estrema decisione. All'ottavo minuto arriva un calcio di punizione per il Parma: Palmisano, dai trenta metri, mette in area per Lapadula che per pochissimi centimetri mette la sfera oltre la traversa difesa da Tonti. Ci provano i torellini al 10' con una azione insistita da parte di La Rosa, Serafini e Mariottini che, senza grande successo, provano a superare la barriera difensiva innalzata da Berselli e Lucci. Al 12', Lapadula viene fermato in dubbia posizione di fuorigioco. Un fuorigioco quantomeno millimetrico considerando la stretta marcatura operata sull'attaccante parmense da Pellegrini. Cinque minuti pi&ugrave; tardi Defrel supera in velocit&agrave; La Rosa e Pellegrini, l'intervento in scivolata di Raito scongiura il peggio per la difesa maremmana e concede un calcio d'angolo per l'attacco gialloblu. Al ventesimo minuto arriva un calcio d'angolo per i biancorossi; Serafini prova il traversone spiovente in area piccola, ma la sfera termina la sua traiettoria tra le braccia dell'attento portiere. Tre minuti dopo sono nuovamente gli ospiti a riportarsi in avanti: Lucci finta il tiro e Lapadula, quasi dall'altezza della bandiera d'angolo, prova a sorprendere tutti tentando la trasformazione diretta verso la porta del Grosseto; Tonti blocca in sicurezza. Ancora Tonti protagonista al 30' con una strepitosa parata in tuffo su Lapadula, il quale aveva indirizzato a rete un fortissimo diagonale di controbalzo. La prima met&agrave; dell'incontro si chiude con il grifone in attacco: Elisei al 39' s'invola sulla corsia destra ma, poco prima di entrare in area avversaria, viene chiuso in fallo laterale da Uveges. Allo scadere Serafini prova il colpaccio tentando la deviazione vincente in area sul servizio da calcio di punizione di Raito; la sfera sorvola per&ograve; di poco la traversa e si spegne fuori campo. <br >La ripresa si apre con una azione confusa e convulsa in area parmense: dopo l'uscita dal campo di Traore per infortunio, al terzo minuto di gioco, Emiliani, tra spintoni e trattenute, procura al pubblico la sensazione di aver sospinto vittoriosamente il pallone oltre la linea di porta difesa da Santurro; seguono pochi millesimi di scompiglio ed il fischio dell'arbitro per un fallo in attacco della punta biancorossa che spegne sul nascere le urla di giubilo maremmane. Il Parma inizia a prendere in mano le redini dell'incontro: si mostra pi&ugrave; attento a centrocampo e logora ai fianchi i torellini; al 59' Palumbo anticipa l'intervento in tackle di Longo ed inventa per Konate un precisissimo cross. L'accelerazione della punta ivoriana risulta vincente sulla lenta chiusura della linea difensiva locale e consente alla compagine gialloblu di pervenire al vantaggio con un bolide del numero nove dal limite dell'area di rigore. Al 76' Ogliari si avvicina al tiro ma viene chiuso in angolo, e cinque minuti pi&ugrave; tardi &egrave; Lapadula ad andare vicinissimo al gol tirando di poco a lato. L'ultima fiammata dell'incontro &egrave; del Grosseto, con un calcio di punizione dal limite sinistro dell'area difesa da Santurro, calcio di punizione che viene ribattuto per due volte dalla barriera parmense al 41' prima di essere rilanciato definitivamente verso la linea mediana da Ogliari. I gialloblu, a ragion veduta soddisfatti del risultato in trasferta, controllano fino al fischio finale dell'arbitro che giunge al 94'.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: la prima parte della gara mostra un sostanziale equilibrio tra le due compagini, con le due formazioni che inizialmente si studiano e provano a saggiare la resistenza dei rispettivi comparti difensivi. Il peso tecnico fra le due squadre inizia per&ograve; ad emergere in maniera pi&ugrave; evidente sin dai primi istanti di gioco della ripresa. <b>Elisei</b>, responsabilizzato dalla fascia di capitano, prova durante tutto l'incontro a fornire profondit&agrave; al Grosseto. Per il Parma, oltre alla importante prestazione di <b>Konate</b>, sono da segnalare il dinamismo e le qualit&agrave; tecniche di <b>Lapadula </b>che, senza alcun dubbio, avrebbe meritato anch'egli di giungere alla realizzazione personale. Luciano G. Cal&igrave;




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