• Juniores Provinciali GIR.A
  • Sporting Grassina
  • 0 - 3
  • Albereta


SPORTING GRASSINA: Nuzzi, Asoli, Morozzi (50' Tatini), Menghetti, Signori, Misuri, Fracassini 55' (Cioncolini), Binazzi (55' Lanziello), Martelli, Marchese, Coppolaro (75' Canovai). All.: Bertini.
ALBERETA: Sassoli, Catania, Galli, Rigacci, Battaglini (52' Bargelli), Secci, Segreto (80' Lapenta), Riccucci, Prezioso (85' Valente), Pugliatti, Matteini (50' Rostagno). All.: Biondi.

RETI: 35' aut. Morozzi, 78' e 80' Rostagno.



L'Albereta conquista una vittoria con un punteggio molto largo proprio quando sembrava sul punto di essere raggiunta da un volonteroso Sporting Grassina. Partita di non facile decifrazione, ma che alla fine gli ospiti portano in porto con merito, mostrando spirito di sacrificio, dedizione e quel pizzico di inventiva e di fortuna che sono ingredienti sempre necessari nel calcio per vincere anche le partite più complicate. Nel primo tempo la partita resta a lungo nelle mani della squadra di casa, che staziona a lungo nella metà campo avversaria, producendo uno sforzo che in alcuni momenti assume le caratteristiche di un vero e proprio assedio. Se tuttavia si vanno a contare le occasioni da rete, l'esercizio è presto fatto: praticamente nessuna. La linea difensiva dell'Albereta, che ritorna alla sua configurazione tradizionale dopo che Secci ha scontato le due giornate di squalifica, appare ben registrata e coadiuvata da un primo frangiflutti a centrocampo, che ha in Rigacci il perno centrale, che rende meno pericolose le costanti iniziative avversarie. L'Albereta costruisce qualche contropiede, ma la palla non corre fluida, un po' per la scarsa condizione di qualche giocatore, un po' per un terreno che non facilita il controllo del pallone. Tuttavia, in un'occasione, poco dopo la mezz'ora, gli ospiti vanno improvvisamente in vantaggio. Segreto arpiona un pallone sulla tre quarti e lancia sulla sinistra Prezioso che, resistendo alla pressione del suo marcatore, riesce e mettere in mezzo all'area una palla molto invitante sulla quale si avventano in molti: il più veloce, per sua sfortuna, è Morozzi, che anticipa tutti, il proprio portiere Nuzzi e un attaccante dell'Albereta, spedendo il pallone nella propria rete con violenza e precisione. La nuova situazione non muta l'andamento dell'incontro, anzi, per alcuni versi ne accentua le caratteristiche, almeno nei muniti finali del primo tempo: lo Sporting in forcing e l'Albereta che controlla senza troppi affanni. Nulla in confronto, però, con quanto avviene a partire dai primissimi minuti della ripresa, quando gli ospiti si ritrovano in dieci per l'espulsione di Secci per doppia ammonizione. Martelli recupera un pallone vagante sulla trequarti e riesce ad imbambolare da solo l'intera difesa dell'Albereta che, alla fine, non trova di meglio che stenderlo al limite dell'area. L'arbitro commette l'errore di attribuire il fallo a Secci (che era stato già ammonito nel primo tempo) e non a chi lo aveva davvero commesso, Battaglini, e coerentemente caccia il capitano degli ospiti tra proteste di ogni genere che fanno affollare attorno alla direttrice di gare gli organici delle due squadre quasi al completo. Il gioco riprende dopo quasi cinque minuti con una punizione di Marchese che supera di poco la traversa. E questo sarà solo il primo dei duelli che vedrà protagonisti il portiere dell'Albereta Sassoli e il regista dello Sporting Grassina. I guai non arrivano mai soli. Proprio sul calcio di rinvio a seguito della punizione finita alta l'altro centrale degli ospiti, Battaglini, si stira. Costretta ad inventarsi in pochi istanti praticamente un'intera linea difensiva, sebbene in dieci, l'Albereta non rinuncia tuttavia ad attaccare, anzi lo fa forse meglio che nel primo tempo. Manca quasi sempre l'ultimo passaggio, ma la dose di pericolosità delle ripartenze è comunque superiore alla costante, ma anche poco incisiva pressione dei padroni di casa. Lo Sporting esprime il suo massimo sforzo nella prima mezz'ora. Le occasioni migliori arrivano di nuovo su punizione, sempre calciate benissimo da Marchese, cui risponde alla grande, soprattutto sulla seconda, Sassoli, capace di arrivare fino all'incrocio dei pali per schiaffeggiare un pallone che stava infilandosi in rete. Miracolosa è anche la parata da pochi passi su un tiro a colpo sicuro di Martelli. Un'altra occasione favorevolissima viene sprecata da Fracassini, pescato solo in area: il tiro finisce di poco al lato, ma sarebbe stato comunque inutile perché l'arbitro aveva fischiato un fuorigioco non apparso limpidissimo a tutti. Segnato sul piano psicologico da una rincorsa che non porta frutti, lo Sporting resta in balia delle incursioni in contropiede con un Prezioso ed un Riccucci che si portano a spasso molti difensori fino a farsi atterrare, appena da fuori area. E proprio in un'occasione del genere arriva il raddoppio. Complice forse una barriera mal posizionata e un'indecisione da parte del portiere Nuzzi, che si fa trovare fuori posizione al momento del fischio dell'arbitro, Rostagno infila con potenza e precisione nell'angolo più lontano con un tiro da oltre una ventina di metri. E due muniti più tardi arriva la terza rete degli ospiti. L'azione si dipana sulla destra, con un veloce uno-due tra Pugliatti e Riccucci, prima di un cross che pesca lo stesso Rostagno abilissimo a farsi trovare all'appuntamento nell'area piccola: il colpo di testa del centrocampista dell'Albereta viene appena toccato da Nucci prima di finire in rete. In una partita ormai finita restano incomprensibili gli eccessi di nervosismo che hanno coinvolto diversi giocatori, specie nelle fila dell'Albereta, che rimane addirittura in nove per l'espulsione di Lapenta per un fallo di reazione proprio negli ultimi minuti.

SPORTING GRASSINA: Nuzzi, Asoli, Morozzi (50' Tatini), Menghetti, Signori, Misuri, Fracassini 55' (Cioncolini), Binazzi (55' Lanziello), Martelli, Marchese, Coppolaro (75' Canovai). All.: Bertini.<br >ALBERETA: Sassoli, Catania, Galli, Rigacci, Battaglini (52' Bargelli), Secci, Segreto (80' Lapenta), Riccucci, Prezioso (85' Valente), Pugliatti, Matteini (50' Rostagno). All.: Biondi.<br > RETI: 35' aut. Morozzi, 78' e 80' Rostagno. L'Albereta conquista una vittoria con un punteggio molto largo proprio quando sembrava sul punto di essere raggiunta da un volonteroso Sporting Grassina. Partita di non facile decifrazione, ma che alla fine gli ospiti portano in porto con merito, mostrando spirito di sacrificio, dedizione e quel pizzico di inventiva e di fortuna che sono ingredienti sempre necessari nel calcio per vincere anche le partite pi&ugrave; complicate. Nel primo tempo la partita resta a lungo nelle mani della squadra di casa, che staziona a lungo nella met&agrave; campo avversaria, producendo uno sforzo che in alcuni momenti assume le caratteristiche di un vero e proprio assedio. Se tuttavia si vanno a contare le occasioni da rete, l'esercizio &egrave; presto fatto: praticamente nessuna. La linea difensiva dell'Albereta, che ritorna alla sua configurazione tradizionale dopo che Secci ha scontato le due giornate di squalifica, appare ben registrata e coadiuvata da un primo frangiflutti a centrocampo, che ha in Rigacci il perno centrale, che rende meno pericolose le costanti iniziative avversarie. L'Albereta costruisce qualche contropiede, ma la palla non corre fluida, un po' per la scarsa condizione di qualche giocatore, un po' per un terreno che non facilita il controllo del pallone. Tuttavia, in un'occasione, poco dopo la mezz'ora, gli ospiti vanno improvvisamente in vantaggio. Segreto arpiona un pallone sulla tre quarti e lancia sulla sinistra Prezioso che, resistendo alla pressione del suo marcatore, riesce e mettere in mezzo all'area una palla molto invitante sulla quale si avventano in molti: il pi&ugrave; veloce, per sua sfortuna, &egrave; Morozzi, che anticipa tutti, il proprio portiere Nuzzi e un attaccante dell'Albereta, spedendo il pallone nella propria rete con violenza e precisione. La nuova situazione non muta l'andamento dell'incontro, anzi, per alcuni versi ne accentua le caratteristiche, almeno nei muniti finali del primo tempo: lo Sporting in forcing e l'Albereta che controlla senza troppi affanni. Nulla in confronto, per&ograve;, con quanto avviene a partire dai primissimi minuti della ripresa, quando gli ospiti si ritrovano in dieci per l'espulsione di Secci per doppia ammonizione. Martelli recupera un pallone vagante sulla trequarti e riesce ad imbambolare da solo l'intera difesa dell'Albereta che, alla fine, non trova di meglio che stenderlo al limite dell'area. L'arbitro commette l'errore di attribuire il fallo a Secci (che era stato gi&agrave; ammonito nel primo tempo) e non a chi lo aveva davvero commesso, Battaglini, e coerentemente caccia il capitano degli ospiti tra proteste di ogni genere che fanno affollare attorno alla direttrice di gare gli organici delle due squadre quasi al completo. Il gioco riprende dopo quasi cinque minuti con una punizione di Marchese che supera di poco la traversa. E questo sar&agrave; solo il primo dei duelli che vedr&agrave; protagonisti il portiere dell'Albereta Sassoli e il regista dello Sporting Grassina. I guai non arrivano mai soli. Proprio sul calcio di rinvio a seguito della punizione finita alta l'altro centrale degli ospiti, Battaglini, si stira. Costretta ad inventarsi in pochi istanti praticamente un'intera linea difensiva, sebbene in dieci, l'Albereta non rinuncia tuttavia ad attaccare, anzi lo fa forse meglio che nel primo tempo. Manca quasi sempre l'ultimo passaggio, ma la dose di pericolosit&agrave; delle ripartenze &egrave; comunque superiore alla costante, ma anche poco incisiva pressione dei padroni di casa. Lo Sporting esprime il suo massimo sforzo nella prima mezz'ora. Le occasioni migliori arrivano di nuovo su punizione, sempre calciate benissimo da Marchese, cui risponde alla grande, soprattutto sulla seconda, Sassoli, capace di arrivare fino all'incrocio dei pali per schiaffeggiare un pallone che stava infilandosi in rete. Miracolosa &egrave; anche la parata da pochi passi su un tiro a colpo sicuro di Martelli. Un'altra occasione favorevolissima viene sprecata da Fracassini, pescato solo in area: il tiro finisce di poco al lato, ma sarebbe stato comunque inutile perch&eacute; l'arbitro aveva fischiato un fuorigioco non apparso limpidissimo a tutti. Segnato sul piano psicologico da una rincorsa che non porta frutti, lo Sporting resta in balia delle incursioni in contropiede con un Prezioso ed un Riccucci che si portano a spasso molti difensori fino a farsi atterrare, appena da fuori area. E proprio in un'occasione del genere arriva il raddoppio. Complice forse una barriera mal posizionata e un'indecisione da parte del portiere Nuzzi, che si fa trovare fuori posizione al momento del fischio dell'arbitro, Rostagno infila con potenza e precisione nell'angolo pi&ugrave; lontano con un tiro da oltre una ventina di metri. E due muniti pi&ugrave; tardi arriva la terza rete degli ospiti. L'azione si dipana sulla destra, con un veloce uno-due tra Pugliatti e Riccucci, prima di un cross che pesca lo stesso Rostagno abilissimo a farsi trovare all'appuntamento nell'area piccola: il colpo di testa del centrocampista dell'Albereta viene appena toccato da Nucci prima di finire in rete. In una partita ormai finita restano incomprensibili gli eccessi di nervosismo che hanno coinvolto diversi giocatori, specie nelle fila dell'Albereta, che rimane addirittura in nove per l'espulsione di Lapenta per un fallo di reazione proprio negli ultimi minuti.




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