- Allievi Provinciali
- Cortona Camucia
-
1 - 1
- Montevarchi
N.CORTONA CAMUCIA - SQUADRA CAMPIONE (4-4-2): Faltoni (Biagianti); Milleri, Guerrini, Gimignani, Maccarini; Farnetani, Rossit, Cakà, Manfreda (Persiani); Sina, Faralli. A disp.: Faragli, Solfanelli.
MONTEVARCHI (4-4-2): Gualberto, Bindi, Giallombardo, Taormina, Pezzullo, Schiavone, Severino, Di Tella, Russo, Martino. All.: Resti.
ARBITRO: Iacobelli di Arezzo.
RETI: Faralli, autorete.
Se dovessimo scrivere un titolo, titoleremmo così: IL TRIONFO DEL NUOVO CORTONA CAMUCIA . E se dovessimo addirittura scrivere un sottotitolo aggiungeremmo: Di nuovo nei regionali!. Quella di Cortona sembra una favola, per varie vicissitudini. E' incredibile però come una sola persona, riesca alle volte a dare la scossa. A questo proposito sentiamo il diretto interessato: il mister. Ed è entusiasta Giorgio Pasqualini per il suo sesto campionato vinto. Dopo aver allenato la Terza categoria negli anni '70 ed essere stato deluso dalla poca professionalità di quel settore in quegli anni, avendo però vinto il campionato alla guida del Marciano nella stagione 79/'80, il tecnico, già giocatore nelle fila di Bologna e Cesena, plurititolato nei successivi campionati giovanili, intervistato da noi in esclusiva, ha lodato innanzitutto il prezioso contributo del preparatore atletico Vittorio Polvani. Molte partite vinte nel secondo tempo, hanno sottolineato la grossa capacità di resistenza della squadra, dovuta ad una adeguata preparazione che molti altri non possono permettersi . Esercizi fisici anche semplici, ma faticosi che richiamano alla mente la presentazione televisiva dei ritiri estivi di quelle squadre di calcio che devono raggiungere la salvezza e poi... magari in campionato, diventano le sorprese. Ma non era una sorpresa che questo Nuovo Cortona vincesse il torneo. Dopo i fasti di Foiano, la stagione di Cortona iniziò per Giorgio lo scorso anno e non fu da capolista per motivi geografico-sportivi. Nessun fraintenda, il problema era quello di essere capitati in un girone senese che comportava trasferte onerose (oggi come oggi per andare da Siena ad Arezzo ci vuole un'infinità, provare per credere n.d.r.), contro squadre fortissime, piene zeppe di forti giocatori. Risultato? Terzi. Per niente disprezzabile, anzi.... E quest'anno la grande occasione; il match point sfruttato a dovere, malgrado gli inceppamenti delle ultime partite, dovuti a quella che era una festa preannunciata. Giocatori troppo festosi che addirittura rischiavano.... per dirla con il buon Leopardi..... di far troppa baldoria e ritrovarsi, anzichè un giorno di allegrezza pieno (quello della vittoria appunto) che la festa divenisse per loro grave . Un po' come il famoso Napoli di Maradona e Careca che perse lo scudetto contro il Milan nella stagione 87-88 per, almeno così narrano le cronache... aver i giocatori fatto troppi bagordi anzitempo in discoteca. Ma questi ed altri eventuali gap di una stagione arancione trionfale, sono stati colmati essenzialmente, oltre che con la condizione fisica nel complesso ottimale, coi gol di bomber Faralli destinato adesso a tornare all'Arezzo, con l'attaccamento alla maglia dei ragazzi e, soprattutto, aggiungiamo noi, con l'esperienza del mister Giorgio Pasqualini. Stimato e rispettato da sempre in questo mondo del calcio che ci abitua invece troppo spesso a personalità con alti e bassi, l'allenatore si è detto legato alla realtà di Cortona, a tal punto da manifestare la propria intenzione di rimanere, magari alla guida della squadra Juniores, per vincere anche lì il campionato. Il messaggio che recepiamo o meglio che crediamo di recepire è questo: o si crea una squadra regionale forte, per recarsi in piazze come Firenze, esprimere un gioco propositivo e costruttivo per disputare partite di alto livello, oppure, l'amore per Cortona resta ma si va ad allenare un'altra squadra del provinciale . Questo sembra essere il pensiero del mister che dopo l'euforia del successo, guarda al futuro con il consueto spirito analitico.
N.CORTONA CAMUCIA - SQUADRA CAMPIONE (4-4-2): Faltoni (Biagianti); Milleri, Guerrini, Gimignani, Maccarini; Farnetani, Rossit, Cakà, Manfreda (Persiani); Sina, Faralli. A disp.: Faragli, Solfanelli.<br >MONTEVARCHI (4-4-2): Gualberto, Bindi, Giallombardo, Taormina, Pezzullo, Schiavone, Severino, Di Tella, Russo, Martino. All.: Resti. <br >
ARBITRO: Iacobelli di Arezzo.<br >
RETI: Faralli, autorete.
Se dovessimo scrivere un titolo, titoleremmo così: IL TRIONFO DEL NUOVO CORTONA CAMUCIA . E se dovessimo addirittura scrivere un sottotitolo aggiungeremmo: Di nuovo nei regionali!. Quella di Cortona sembra una favola, per varie vicissitudini. E' incredibile però come una sola persona, riesca alle volte a dare la scossa. A questo proposito sentiamo il diretto interessato: il mister. Ed è entusiasta Giorgio Pasqualini per il suo sesto campionato vinto. Dopo aver allenato la Terza categoria negli anni '70 ed essere stato deluso dalla poca professionalità di quel settore in quegli anni, avendo però vinto il campionato alla guida del Marciano nella stagione 79/'80, il tecnico, già giocatore nelle fila di Bologna e Cesena, plurititolato nei successivi campionati giovanili, intervistato da noi in esclusiva, ha lodato innanzitutto il prezioso contributo del preparatore atletico Vittorio Polvani. Molte partite vinte nel secondo tempo, hanno sottolineato la grossa capacità di resistenza della squadra, dovuta ad una adeguata preparazione che molti altri non possono permettersi . Esercizi fisici anche semplici, ma faticosi che richiamano alla mente la presentazione televisiva dei ritiri estivi di quelle squadre di calcio che devono raggiungere la salvezza e poi... magari in campionato, diventano le sorprese. Ma non era una sorpresa che questo Nuovo Cortona vincesse il torneo. Dopo i fasti di Foiano, la stagione di Cortona iniziò per Giorgio lo scorso anno e non fu da capolista per motivi geografico-sportivi. Nessun fraintenda, il problema era quello di essere capitati in un girone senese che comportava trasferte onerose (oggi come oggi per andare da Siena ad Arezzo ci vuole un'infinità, provare per credere n.d.r.), contro squadre fortissime, piene zeppe di forti giocatori. Risultato? Terzi. Per niente disprezzabile, anzi.... E quest'anno la grande occasione; il match point sfruttato a dovere, malgrado gli inceppamenti delle ultime partite, dovuti a quella che era una festa preannunciata. Giocatori troppo festosi che addirittura rischiavano.... per dirla con il buon Leopardi..... di far troppa baldoria e ritrovarsi, anzichè un giorno di allegrezza pieno (quello della vittoria appunto) che la festa divenisse per loro grave . Un po' come il famoso Napoli di Maradona e Careca che perse lo scudetto contro il Milan nella stagione 87-88 per, almeno così narrano le cronache... aver i giocatori fatto troppi bagordi anzitempo in discoteca. Ma questi ed altri eventuali gap di una stagione arancione trionfale, sono stati colmati essenzialmente, oltre che con la condizione fisica nel complesso ottimale, coi gol di bomber Faralli destinato adesso a tornare all'Arezzo, con l'attaccamento alla maglia dei ragazzi e, soprattutto, aggiungiamo noi, con l'esperienza del mister Giorgio Pasqualini. Stimato e rispettato da sempre in questo mondo del calcio che ci abitua invece troppo spesso a personalità con alti e bassi, l'allenatore si è detto legato alla realtà di Cortona, a tal punto da manifestare la propria intenzione di rimanere, magari alla guida della squadra Juniores, per vincere anche lì il campionato. Il messaggio che recepiamo o meglio che crediamo di recepire è questo: o si crea una squadra regionale forte, per recarsi in piazze come Firenze, esprimere un gioco propositivo e costruttivo per disputare partite di alto livello, oppure, l'amore per Cortona resta ma si va ad allenare un'altra squadra del provinciale . Questo sembra essere il pensiero del mister che dopo l'euforia del successo, guarda al futuro con il consueto spirito analitico.