• Terza Categoria
  • San Domenico
  • 0 - 1
  • San Marco La Sella


S.DOMENICO (4-4-2): Buracci, Ralli, Maccioni, Montai, Martini Marco, Martini Matteo, Taralli, Magnanini, Di Giuseppe, Arcangioli, Verdelli. A disp.: Solenni, Marchetti, Casale, Magnanini, Berneschi. All.: Mori
S.MARCO SELLA (4-4-2): Sodi, Vannutelli, Gelsomini, Caneschi, Stocchi, Giangeri, Chianucci, Giusti, Carami, Lavagnini, Fazzi. A disp.: Lulli, Chianucci, Di Bernardo, Ricciarini, Neri, Coradeschi, Vanni. All.: Locci.

ARBITRO: Salvadori di Arezzo.

RETE: 79' Lavagnini.



20 febbraio 2011; dopo quarantacinque anni da quando è nato il campo in via Gregorio. ad opera di Padre Raimondo Caparra, si gioca l'ultima gara interna per il San Domenico. Infatti dal primo di marzo le squadre della società bianconera dovranno recarsi a giocare in altri impianti della provincia, perché il glorioso campo chiuderà i battenti. A molti non importa niente di tutto questo (e questo ci getta ancor di più nello sconforto n.d.r.) ma chi ha trascorso una vita oltre quei cancelli, domenica prossima sentirà certamente una stretta al cuore. Per l'ultima gara casalinga i bianconeri avrebbero auspicato un punteggio diverso, non che la squadra non l'abbia cercato, sicuramente il risultato maturato è bugiardo perché il San Marco è andato in gol nell'unica conclusione verso la porta di Buracci. Mentre i padroni di casa, specie nel primo tempo con l'ottimo Taralli, hanno impensierito più volte l'ottimo Sodi. Nel primo tempo lo scatenato Taralli dribbla tre avversari e conclude ma Sodi devia in angolo; al 20' ancora Taralli scalda le mani di Sodi ed al 30' sempre Sodi blocca un'ottima punizione di Maccioni.
La ripresa è assai meno entusiasmante per il San Domenico, il San Marco non si rende troppo pericoloso ed il San Domenico cala la pressione fino al 34', quando su un cross dalla sinistra effettuato da Neri, Valerio Lavagnini devia la palla in rete di testa alle spalle del portiere Buracci, portando in vantaggio il San Marco. Il San Domenico gioca all'arma bianca per cercare il pareggio, vengono espulsi Vannutelli e Stocchi nelle fila del San Marco Sella per doppia ammonizione ma, sia pur con la squadra di Locci in nove, fino al triplice fischio finale il risultato non cambierà più.
CALCIATORIPIU' Francesco Gelsomini e Valerio Lavagnini (San Marco Sella) Il primo generosissimo, il secondo astuto in occasione del goal che vale la partita ed è una rete storica, l'ultima realizzata su un terreno destinato a dar vita ad alcuni campi da tennis.
DOPO IL 90' Parla il tecnico della squadra vincitrice Gianluca Locci e si concentra su quel goal segnato per l'ultima volta su un campo da calcio che morirà per dare vita a nuovi impianti da tennis: Un pezzo di storia che se ne va, dispiace tantissimo perdere un buon impianto nel centro della città, dove fra l'altro anch'io assieme ad alltri, ho mosso i primi passi. Evidentemente, è un nostro pensiero, questo calcio dilettantistico è in crisi e lascia spazio ad altri sport, più nobili, come il tennis in cui Arezzo eccelle, avendo dato vita ad un campione indimenticabile, prematuramente scomparso di nome Federico Luzzi (n.d.r.).

S.DOMENICO (4-4-2): Buracci, Ralli, Maccioni, Montai, Martini Marco, Martini Matteo, Taralli, Magnanini, Di Giuseppe, Arcangioli, Verdelli. A disp.: Solenni, Marchetti, Casale, Magnanini, Berneschi. All.: Mori<br >S.MARCO SELLA (4-4-2): Sodi, Vannutelli, Gelsomini, Caneschi, Stocchi, Giangeri, Chianucci, Giusti, Carami, Lavagnini, Fazzi. A disp.: Lulli, Chianucci, Di Bernardo, Ricciarini, Neri, Coradeschi, Vanni. All.: Locci.<br > ARBITRO: Salvadori di Arezzo.<br > RETE: 79' Lavagnini. 20 febbraio 2011; dopo quarantacinque anni da quando &egrave; nato il campo in via Gregorio. ad opera di Padre Raimondo Caparra, si gioca l'ultima gara interna per il San Domenico. Infatti dal primo di marzo le squadre della societ&agrave; bianconera dovranno recarsi a giocare in altri impianti della provincia, perch&eacute; il glorioso campo chiuder&agrave; i battenti. A molti non importa niente di tutto questo (e questo ci getta ancor di pi&ugrave; nello sconforto n.d.r.) ma chi ha trascorso una vita oltre quei cancelli, domenica prossima sentir&agrave; certamente una stretta al cuore. Per l'ultima gara casalinga i bianconeri avrebbero auspicato un punteggio diverso, non che la squadra non l'abbia cercato, sicuramente il risultato maturato &egrave; bugiardo perch&eacute; il San Marco &egrave; andato in gol nell'unica conclusione verso la porta di Buracci. Mentre i padroni di casa, specie nel primo tempo con l'ottimo Taralli, hanno impensierito pi&ugrave; volte l'ottimo Sodi. Nel primo tempo lo scatenato Taralli dribbla tre avversari e conclude ma Sodi devia in angolo; al 20' ancora Taralli scalda le mani di Sodi ed al 30' sempre Sodi blocca un'ottima punizione di Maccioni. <br >La ripresa &egrave; assai meno entusiasmante per il San Domenico, il San Marco non si rende troppo pericoloso ed il San Domenico cala la pressione fino al 34', quando su un cross dalla sinistra effettuato da Neri, Valerio Lavagnini devia la palla in rete di testa alle spalle del portiere Buracci, portando in vantaggio il San Marco. Il San Domenico gioca all'arma bianca per cercare il pareggio, vengono espulsi Vannutelli e Stocchi nelle fila del San Marco Sella per doppia ammonizione ma, sia pur con la squadra di Locci in nove, fino al triplice fischio finale il risultato non cambier&agrave; pi&ugrave;.<br >CALCIATORIPIU' Francesco Gelsomini e Valerio Lavagnini (San Marco Sella) Il primo generosissimo, il secondo astuto in occasione del goal che vale la partita ed &egrave; una rete storica, l'ultima realizzata su un terreno destinato a dar vita ad alcuni campi da tennis.<br >DOPO IL 90' Parla il tecnico della squadra vincitrice Gianluca Locci e si concentra su quel goal segnato per l'ultima volta su un campo da calcio che morir&agrave; per dare vita a nuovi impianti da tennis: Un pezzo di storia che se ne va, dispiace tantissimo perdere un buon impianto nel centro della citt&agrave;, dove fra l'altro anch'io assieme ad alltri, ho mosso i primi passi. Evidentemente, &egrave; un nostro pensiero, questo calcio dilettantistico &egrave; in crisi e lascia spazio ad altri sport, pi&ugrave; nobili, come il tennis in cui Arezzo eccelle, avendo dato vita ad un campione indimenticabile, prematuramente scomparso di nome Federico Luzzi (n.d.r.).




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