• Giovanissimi B
  • Etruria
  • 1 - 0
  • Union Team Chimera Arezzo


ETRURIA: Pellegrini, Cherici, Staderini, Tonietti, Bruti, Tegliai, Ruotolo, Fabbriciani, Mara, Orsini, Benelli. A disp.: Rossini, Gusmeroli, Dalla Noce, Bernardini, Brito, Ferrini, Scarpettini. All.: Mauro Melis.
U.T.CHIMERA: Fosca, Ercolano, Ercolani, Severi, Tiezzi, Daveri, Tachrift, Frosini, Corsi, Parigi, Natami. A disp.: Sacconi, Marzierli, Sereni, Giusti, Ostili, Bianchi, Bindi. All.: Ciro Esposito.

ARBITRO: Corazzi di Arezzo.

RETE: 13' Mara.



Resistere, resistere, resistere disse un famoso pubblico ministero facendo riferimento alla situazione della giustizia italiana; un personaggio destinato successivamente, ormai in pensione ad occuparsi anche di vicende relative al nostro calcio. Beh, si può dire che questa espressione ben si attagli all'indole manifestata nella gara che andiamo presentandovi, dall'Etruria 2009 di mister Melis. Di fronte la chimera, avversario temibilissimo, tanto che un mito apparirebbe poterlo sconfiggere. La squadra di Melis che porta un altro nome ai confini-con mitologia e mistero decide di tentare l'impresa, come se vi fosse un leggendario condottiero Tirreno a guidare gli... etruschi (l'Etruria nella fattispecie) a vincere ed abbattere la chimera. Insomma per commistione mitologica greco-etrusca un eroe inedito, che vestisse i panni di Bellerofonte per stendere la belva mitologica dal corpo composto da tre animali. E la chimera di oggi, calcisticamente parlando, appariva sì sulla carta invincibile ma almeno inizialmente poco compatta concrentrata ed alquanto disunita in ciascuno dei tre reparti che non si fondevano in un'unico corpo con una sola fisionomia di gioco. Conseguenza immediata ne era l'indecisione della retroguardia che culminava con un retropassaggio errato che il giocatore dell'Etruria Mara intercettava avanzando e concludendo per il goal che valeva la partita. Dopodichè era per larghi tratti un monologo della chimera, alla ricerca del gaol, che reclamava anche per un calcio di rigore non concesso a seguito di un fallo in area ai danni di Corsi. La squadra di Melis replicava con sporadiche iniziative, mentre il suo portiere veniva impegnato prevalentemente con tiri scagliati da lontano dai chimerotti i quali esercitavano un possesso palla abbondantemente superiore al 50% ma sterile negli effetti pratici. Mister Esposito insomma le provava tutte per ottenere un pari a suo dire già di per sè stretto. Dal canto proprio la squadra di Melis ce la metteva proprio tutta e con Bernardini sfiorava di poco il raddoppio, dopo avere costruito per la verità molto poco, soprattutto nel corso della ripresa. Ma, col tempo che passava, la tattica dell'Etruria finiva col funzionare e la vittoria, meglio, l'impresa-vittoria contro un avversario imbattibile, suonava come un premio non solo alla sua voglia di lottare, quanto alla sua assoluta correttezza e fair play, che nel calcio normalmente, quando ci si difende, tendono a venir un po' meno, ma che in questa partita sono stati i tratti connotanti del successo del'Etruria.
CALCIATOREPIU': Riccardo Ruotolo (Etruria 2009). Attacca e difende con grande volontà e disinvoltura. Grandi i compagni, grande la sua performance! Inimitabile.

ETRURIA: Pellegrini, Cherici, Staderini, Tonietti, Bruti, Tegliai, Ruotolo, Fabbriciani, Mara, Orsini, Benelli. A disp.: Rossini, Gusmeroli, Dalla Noce, Bernardini, Brito, Ferrini, Scarpettini. All.: Mauro Melis.<br >U.T.CHIMERA: Fosca, Ercolano, Ercolani, Severi, Tiezzi, Daveri, Tachrift, Frosini, Corsi, Parigi, Natami. A disp.: Sacconi, Marzierli, Sereni, Giusti, Ostili, Bianchi, Bindi. All.: Ciro Esposito. <br > ARBITRO: Corazzi di Arezzo.<br > RETE: 13' Mara. Resistere, resistere, resistere disse un famoso pubblico ministero facendo riferimento alla situazione della giustizia italiana; un personaggio destinato successivamente, ormai in pensione ad occuparsi anche di vicende relative al nostro calcio. Beh, si pu&ograve; dire che questa espressione ben si attagli all'indole manifestata nella gara che andiamo presentandovi, dall'Etruria 2009 di mister Melis. Di fronte la chimera, avversario temibilissimo, tanto che un mito apparirebbe poterlo sconfiggere. La squadra di Melis che porta un altro nome ai confini-con mitologia e mistero decide di tentare l'impresa, come se vi fosse un leggendario condottiero Tirreno a guidare gli... etruschi (l'Etruria nella fattispecie) a vincere ed abbattere la chimera. Insomma per commistione mitologica greco-etrusca un eroe inedito, che vestisse i panni di Bellerofonte per stendere la belva mitologica dal corpo composto da tre animali. E la chimera di oggi, calcisticamente parlando, appariva s&igrave; sulla carta invincibile ma almeno inizialmente poco compatta concrentrata ed alquanto disunita in ciascuno dei tre reparti che non si fondevano in un'unico corpo con una sola fisionomia di gioco. Conseguenza immediata ne era l'indecisione della retroguardia che culminava con un retropassaggio errato che il giocatore dell'Etruria Mara intercettava avanzando e concludendo per il goal che valeva la partita. Dopodich&egrave; era per larghi tratti un monologo della chimera, alla ricerca del gaol, che reclamava anche per un calcio di rigore non concesso a seguito di un fallo in area ai danni di Corsi. La squadra di Melis replicava con sporadiche iniziative, mentre il suo portiere veniva impegnato prevalentemente con tiri scagliati da lontano dai chimerotti i quali esercitavano un possesso palla abbondantemente superiore al 50% ma sterile negli effetti pratici. Mister Esposito insomma le provava tutte per ottenere un pari a suo dire gi&agrave; di per s&egrave; stretto. Dal canto proprio la squadra di Melis ce la metteva proprio tutta e con Bernardini sfiorava di poco il raddoppio, dopo avere costruito per la verit&agrave; molto poco, soprattutto nel corso della ripresa. Ma, col tempo che passava, la tattica dell'Etruria finiva col funzionare e la vittoria, meglio, l'impresa-vittoria contro un avversario imbattibile, suonava come un premio non solo alla sua voglia di lottare, quanto alla sua assoluta correttezza e fair play, che nel calcio normalmente, quando ci si difende, tendono a venir un po' meno, ma che in questa partita sono stati i tratti connotanti del successo del'Etruria. <br ><b>CALCIATOREPIU': Riccardo Ruotolo </b>(Etruria 2009). Attacca e difende con grande volont&agrave; e disinvoltura. Grandi i compagni, grande la sua performance! Inimitabile.




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