- Allievi Regionali GIR.A
- Scandicci
-
5 - 1
- Tau Calcio
SCANDICCI (4-3-1-2): Timperanza (76' Bellucci), Martines (72' Benelli), Guidi, Brucculeri (65' Nencini), Peyla, Pucci, Gori, De Pascalis (63' Pranzo), Parrini (70' Spilla), Alecce, Mertiri (50' Giannone). A disp.: All.: Claudio Davitti.
TAU ALTOPASCIO (4-2-3-1): Donati, Collecchi (72' Petrilli), Lepri (74' Federigi), Pecci, Grasso (47' Pellicci), Chiti, Pinucci, Fazzini (60' Sina), Garunja, Gaddini, Barsanti (70' Pini). A disp.: Giovannetti, Federigi. All.: Federico Secchiaroli.
ARBITRO: Giovanni Macca di Pisa.
RETI: 13' e 66' Alecce, 17' Mertiri, 25' Garunja, 30' De Pascalis, 58' Parrini.
NOTE: ammoniti Fazzini al 32', Lepri al 43', Martines al 49', Peyla al 56' e Pucci al 64'. Recupero 0'+0'.
I risultati non sono mai venuti meno. Se torna a materializzarsi anche quella brillantezza che è stato possibile apprezzare fino alla sosta natalizia, lo Scandicci assume le sembianze di un muro insormontabile per qualsiasi avversario di questo campionato. Dopo la rocambolesca vittoria strappata sul campo della Floria, la compagine di Davitti torna a farsi bella: il 5-1 ai danni del malcapitato Tau Altopascio sintetizza alla perfezione la distanza che ha separato nell'occasione i blues dagli amaranto, rimasti in partita soltanto per un breve tratto del primo tempo. Eppure le premesse della vigilia non facevano dormire sonni tranquilli all'allenatore scandiccese, consapevole - oltre che del valore dell'avversario - della squalifica di una pedina fondamentale come capitan Palazzo e delle condizioni fisiche precarie di Mertiri, vittima di un brutto colpo patito in settimana: il mediano viene sostituito da Brucculeri, con De Pascalis che si posiziona in cabina di regia; Mertiri passa il provino e parte dal primo minuto al fianco di Parrini. Gli ospiti si sistemano con il 4-2-3-1: la posizione di Gaddini, abile a galleggiare tra le linee, risulta di difficile lettura per i radar dei difensori azzurri; inoltre, Pinucci e Barsanti invertono continuamente la loro posizione, in modo da non dare alcun punto di riferimento alla linea arretrata avversaria. Ospiti pericolosi al 5': Garunja gira da terra la palla a beneficio dell'accorrente Fazzini, la cui conclusione finisce poco distante dall'incrocio dei pali. Sono comunque i padroni di casa a sbloccare la gara al 13' con Alecce: dall'educatissimo mancino locale parte una traiettoria che perfora Donati sul primo palo e si insacca alle sue spalle. Lo Scandicci non concede agli ospiti neanche il tempo per rialzarsi, assestando loro, anzi, il secondo colpo: Parrini gira a centro area un pallone che Mertiri deve soltanto appoggiare in fondo al sacco. Nel momento in cui le sorti della gara appaiono segnate, Garunja rimette tutto in discussione dimezzando lo svantaggio amaranto: lo Scandicci si fa cogliere scoperto sul suo lato mancino, così da permettere a Pinucci di servire l'assist al suo centravanti, lesto nell'anticipare l'uscita di Timperanza. In realtà si tratta di un fuoco di paglia, poiché lo Scandicci ristabilisce immediatamente le distanze con De Pascalis che, pur dando le spalle alla porta avversaria, tira fuori dal cilindro un colpo che pietrifica Donati e che porta le squadre all'intervallo sul 3-1. Gasata dal punteggio e dall'inerzia favorevoli, la truppa di Davitti mantiene il piede premuto sul pedale dell'acceleratore e va vicina al poker in avvio di ripresa, quando lo scatenato Parrini fugge via sulla destra e mette la sfera a rimorchio per l'accorrente Alecce, il cui piattone si stampa sul palo. Si tratta del preludio al quarto gol azzurro: Alecce colpisce ancora il legno dal limite dell'area; sul pallone vagante si catapulta Parrini, che appoggia comodamente la palla in rete con un colpo di testa. Il trequartista locale sarà più bravo e fortunato al 66' quando, tramite un esemplare controllo a seguire, si sbarazza dell'opposizione dei difensori ospiti, fulmina Donati con un preciso diagonale e fissa il risultato sul definitivo 5-1.
Calciatoripiù: nell'impressionante prestazione collettiva fornita dallo Scandicci, spiccano Parrini ed Alecce.
Andrea Doccula
SCANDICCI (4-3-1-2): Timperanza (76' Bellucci), Martines (72' Benelli), Guidi, Brucculeri (65' Nencini), Peyla, Pucci, Gori, De Pascalis (63' Pranzo), Parrini (70' Spilla), Alecce, Mertiri (50' Giannone). A disp.: All.: Claudio Davitti.<br >TAU ALTOPASCIO (4-2-3-1): Donati, Collecchi (72' Petrilli), Lepri (74' Federigi), Pecci, Grasso (47' Pellicci), Chiti, Pinucci, Fazzini (60' Sina), Garunja, Gaddini, Barsanti (70' Pini). A disp.: Giovannetti, Federigi. All.: Federico Secchiaroli.<br >
ARBITRO: Giovanni Macca di Pisa.<br >
RETI: 13' e 66' Alecce, 17' Mertiri, 25' Garunja, 30' De Pascalis, 58' Parrini.<br >NOTE: ammoniti Fazzini al 32', Lepri al 43', Martines al 49', Peyla al 56' e Pucci al 64'. Recupero 0'+0'.
I risultati non sono mai venuti meno. Se torna a materializzarsi anche quella brillantezza che è stato possibile apprezzare fino alla sosta natalizia, lo Scandicci assume le sembianze di un muro insormontabile per qualsiasi avversario di questo campionato. Dopo la rocambolesca vittoria strappata sul campo della Floria, la compagine di Davitti torna a farsi bella: il 5-1 ai danni del malcapitato Tau Altopascio sintetizza alla perfezione la distanza che ha separato nell'occasione i blues dagli amaranto, rimasti in partita soltanto per un breve tratto del primo tempo. Eppure le premesse della vigilia non facevano dormire sonni tranquilli all'allenatore scandiccese, consapevole - oltre che del valore dell'avversario - della squalifica di una pedina fondamentale come capitan Palazzo e delle condizioni fisiche precarie di Mertiri, vittima di un brutto colpo patito in settimana: il mediano viene sostituito da Brucculeri, con De Pascalis che si posiziona in cabina di regia; Mertiri passa il provino e parte dal primo minuto al fianco di Parrini. Gli ospiti si sistemano con il 4-2-3-1: la posizione di Gaddini, abile a galleggiare tra le linee, risulta di difficile lettura per i radar dei difensori azzurri; inoltre, Pinucci e Barsanti invertono continuamente la loro posizione, in modo da non dare alcun punto di riferimento alla linea arretrata avversaria. Ospiti pericolosi al 5': Garunja gira da terra la palla a beneficio dell'accorrente Fazzini, la cui conclusione finisce poco distante dall'incrocio dei pali. Sono comunque i padroni di casa a sbloccare la gara al 13' con Alecce: dall'educatissimo mancino locale parte una traiettoria che perfora Donati sul primo palo e si insacca alle sue spalle. Lo Scandicci non concede agli ospiti neanche il tempo per rialzarsi, assestando loro, anzi, il secondo colpo: Parrini gira a centro area un pallone che Mertiri deve soltanto appoggiare in fondo al sacco. Nel momento in cui le sorti della gara appaiono segnate, Garunja rimette tutto in discussione dimezzando lo svantaggio amaranto: lo Scandicci si fa cogliere scoperto sul suo lato mancino, così da permettere a Pinucci di servire l'assist al suo centravanti, lesto nell'anticipare l'uscita di Timperanza. In realtà si tratta di un fuoco di paglia, poiché lo Scandicci ristabilisce immediatamente le distanze con De Pascalis che, pur dando le spalle alla porta avversaria, tira fuori dal cilindro un colpo che pietrifica Donati e che porta le squadre all'intervallo sul 3-1. Gasata dal punteggio e dall'inerzia favorevoli, la truppa di Davitti mantiene il piede premuto sul pedale dell'acceleratore e va vicina al poker in avvio di ripresa, quando lo scatenato Parrini fugge via sulla destra e mette la sfera a rimorchio per l'accorrente Alecce, il cui piattone si stampa sul palo. Si tratta del preludio al quarto gol azzurro: Alecce colpisce ancora il legno dal limite dell'area; sul pallone vagante si catapulta Parrini, che appoggia comodamente la palla in rete con un colpo di testa. Il trequartista locale sarà più bravo e fortunato al 66' quando, tramite un esemplare controllo a seguire, si sbarazza dell'opposizione dei difensori ospiti, fulmina Donati con un preciso diagonale e fissa il risultato sul definitivo 5-1. <b>
Calciatoripiù</b>: nell'impressionante prestazione collettiva fornita dallo Scandicci, spiccano <b>Parrini ed Alecce</b>.
Andrea Doccula