• Juniores Provinciali GIR.A
  • Cenaia
  • 1 - 1
  • San Frediano


CENAIA: Vangi, Priami (46' Gruber), Manetti, Giustozzi, Taliani, Musu, Casini Lemmi, Marini, Lombardi, Ferri, Gargani (69' Fatticcioni). A disp.: Frongia. All.: Lorenzin.

SAN FREDIANO: Auriemma, Vagelli, Ginnasio (69' Leporini), Bagatti, D'Addio, Carducci, Lucchesi (80' Figlini), Mammoliti, Rofi (71' Russo), Bortolini, Di Lupo (86' Davini). A disp. Ricciardi, Grassini. All. Corradini.


RETI: 8' Rofi, 80' Casini Lemmi.

NOTE: Espulso al 60' Lombardi, ammoniti Di Lupo, Carducci, Ferri, Taliani, Musu, Giustozzi.



Sono abituato a non guardare mai la classifica prima delle partite. Spesso infatti le graduatorie fungono da bussole e finiscono per alimentare pregiudizi e aspettative da parte di chi osserva. Ma devo essere sincero: consultato il giornale, mi sono sorpreso della posizione occupata dal San Frediano, che non ha sfigurato davanti ai bravi ragazzi di mister Lorenzin. Inoltre, mai come quest'anno il campionato Juniores provinciali di Pisa presenta un equilibrio che non consente di azzardare pronostici di nessun genere, a maggior ragione in un derby come quello tra Cenaia e San Frediano, nel quale tutti i ragazzi in campo hanno voglia di essere i protagonisti della partita. Il San Frediano colpisce a freddo e passa dopo pochi minuti: corre il minuto otto quando la difesa cenaiese perde palla ingenuamente e Carducci dal limite lascia partire un destro potente che sbatte sul montante alla sinistra di Vangi. Nemmeno il tempo di invocare la sfortuna che il pallone carambola sui piedi di Rofi: nuova sassata e stavolta c'è l'esultanza. Il Cenaia reagisce subito e Marini invita a nozze Lombardi che, a tu per tu col portiere, calcia alto. E' un incontro piacevole, con le compagini che si affrontano a viso aperto e con la giusta dose di agonismo, senza mai trascendere oltre nonostante il campo allentato e un arbitro incerto, condizioni queste che spesso minano il tanto millantato fair-play . Al 23' l'occasione con la maiuscola è però del San Frediano. Su un corner d'attacco del Cenaia, parte un veloce contropiede dei rossoblu con Rofi che lancia il veloce Di Lupo che supera sulla velocità la difesa locale e si presenta davanti al portiere con tutto il tempo per pensare, ma spreca malamente l'occasione di mettere in ginocchio il Cenaia calciando a lato. Alla mezzora è invece Bortolini che, su punizione, impegna Vangi in un difficile intervento in angolo. Il tempo si conclude col Cenaia in avanti: Marini dalla sinistra serve in area Gargani, che prolunga al centro per un compagno anticipato però tempestivamente da Ginnasio. Il secondo tempo si apre con un nuovo episodio della sfida Bortolini-Vangi, e il portiere cenaiese segna la sua personale doppietta, volando come un angelo sotto l'incrocio a negare il secondo goal. L'incontro diventa spigoloso, l'arbitro opta per i cartellini, gialli, arancioni (ovvero gialli con avvertimento) e infine il rosso, di cui fa le spese Lombardi. Nonostante l'inferiorità numerica non si attenua la pressione dei verde-arancio. Anzi, se prima i ragazzi di Lorenzin sembravano smaniosi per l'impazienza di raggiungere il pari, l'inferiorità numerica sembra infondere in loro quella lucidità che prima era mancata e tornano le geometrie interessanti intraviste nella prima frazione. Dal canto suo il San Frediano fa l'errore, sempre che non fosse un calo fisico, di adagiarsi in difesa del risultato, credendolo forse acquisito per il semplice fatto di avere l'uomo in più. Errore grave e frequente nel calcio, che può però mutare l'indirizzo delle partite, e poi diventa difficile tornare indietro. Da questo momento le occasioni sono infatti tutte targate Cenaia. Al 66' punizione dalla trequarti, Auriemma esce a vuoto e il nuovo entrato Gruber incredulo si aggiusta la palla del pari, ma il suo tiro è deviato alla disperata da Bagatti sul palo esterno. Mister Corradini nota le difficoltà e toglie una punta, Rofi, inserendo il guizzante Russo a raccordo con Di Lupo, rimasto solo a fare reparto. E proprio l'attaccante al 77' maledice la iella quando sugli sviluppi di un corner colpisce il palo a Vangi battuto. Il capovolgimento di fronte porta al goal del Cenaia, segnato da Casini Lemmi. L'esterno si incunea in area di rigore e sfrutta un'incertezza di Auriemma, che respingendo col piede il tiro, fa impennare il pallone, consentendo allo stesso Casini Lemmi di ribadire in rete. Il Cenaia potrebbe andare in vantaggio poco dopo quando lo stesso Casini Lemmi è lanciato millimetricamente in linea, ma Auriemma si riscatta e respinge uscendo a valanga. Al 85' ancora Cenaia con Marini che crossa a rientrare dalla trequarti. Nella mischia nessuno tocca e il pallone carambola lentamente sul palo, poi Gargani cincischia e Auriemma chiude in uscita bassa. Triplice fischio e giusta divisione della posta in palio al termine di un incontro piacevole, dove hanno brillato Vangi e Marini nel Cenaia e Carducci e Lombardi per i sanfredianesi. Mediocre l'arbitraggio.

GIOCATORI PIU': Vangi e Marini (Cenaia); Carducci e Lombardi (San Frediano).

Simone Romoli CENAIA: Vangi, Priami (46' Gruber), Manetti, Giustozzi, Taliani, Musu, Casini Lemmi, Marini, Lombardi, Ferri, Gargani (69' Fatticcioni). A disp.: Frongia. All.: Lorenzin. <br >SAN FREDIANO: Auriemma, Vagelli, Ginnasio (69' Leporini), Bagatti, D'Addio, Carducci, Lucchesi (80' Figlini), Mammoliti, Rofi (71' Russo), Bortolini, Di Lupo (86' Davini). A disp. Ricciardi, Grassini. All. Corradini. <br > RETI: 8' Rofi, 80' Casini Lemmi. <br >NOTE: Espulso al 60' Lombardi, ammoniti Di Lupo, Carducci, Ferri, Taliani, Musu, Giustozzi. Sono abituato a non guardare mai la classifica prima delle partite. Spesso infatti le graduatorie fungono da bussole e finiscono per alimentare pregiudizi e aspettative da parte di chi osserva. Ma devo essere sincero: consultato il giornale, mi sono sorpreso della posizione occupata dal San Frediano, che non ha sfigurato davanti ai bravi ragazzi di mister Lorenzin. Inoltre, mai come quest'anno il campionato Juniores provinciali di Pisa presenta un equilibrio che non consente di azzardare pronostici di nessun genere, a maggior ragione in un derby come quello tra Cenaia e San Frediano, nel quale tutti i ragazzi in campo hanno voglia di essere i protagonisti della partita. Il San Frediano colpisce a freddo e passa dopo pochi minuti: corre il minuto otto quando la difesa cenaiese perde palla ingenuamente e Carducci dal limite lascia partire un destro potente che sbatte sul montante alla sinistra di Vangi. Nemmeno il tempo di invocare la sfortuna che il pallone carambola sui piedi di Rofi: nuova sassata e stavolta c'&egrave; l'esultanza. Il Cenaia reagisce subito e Marini invita a nozze Lombardi che, a tu per tu col portiere, calcia alto. E' un incontro piacevole, con le compagini che si affrontano a viso aperto e con la giusta dose di agonismo, senza mai trascendere oltre nonostante il campo allentato e un arbitro incerto, condizioni queste che spesso minano il tanto millantato fair-play . Al 23' l'occasione con la maiuscola &egrave; per&ograve; del San Frediano. Su un corner d'attacco del Cenaia, parte un veloce contropiede dei rossoblu con Rofi che lancia il veloce Di Lupo che supera sulla velocit&agrave; la difesa locale e si presenta davanti al portiere con tutto il tempo per pensare, ma spreca malamente l'occasione di mettere in ginocchio il Cenaia calciando a lato. Alla mezzora &egrave; invece Bortolini che, su punizione, impegna Vangi in un difficile intervento in angolo. Il tempo si conclude col Cenaia in avanti: Marini dalla sinistra serve in area Gargani, che prolunga al centro per un compagno anticipato per&ograve; tempestivamente da Ginnasio. Il secondo tempo si apre con un nuovo episodio della sfida Bortolini-Vangi, e il portiere cenaiese segna la sua personale doppietta, volando come un angelo sotto l'incrocio a negare il secondo goal. L'incontro diventa spigoloso, l'arbitro opta per i cartellini, gialli, arancioni (ovvero gialli con avvertimento) e infine il rosso, di cui fa le spese Lombardi. Nonostante l'inferiorit&agrave; numerica non si attenua la pressione dei verde-arancio. Anzi, se prima i ragazzi di Lorenzin sembravano smaniosi per l'impazienza di raggiungere il pari, l'inferiorit&agrave; numerica sembra infondere in loro quella lucidit&agrave; che prima era mancata e tornano le geometrie interessanti intraviste nella prima frazione. Dal canto suo il San Frediano fa l'errore, sempre che non fosse un calo fisico, di adagiarsi in difesa del risultato, credendolo forse acquisito per il semplice fatto di avere l'uomo in pi&ugrave;. Errore grave e frequente nel calcio, che pu&ograve; per&ograve; mutare l'indirizzo delle partite, e poi diventa difficile tornare indietro. Da questo momento le occasioni sono infatti tutte targate Cenaia. Al 66' punizione dalla trequarti, Auriemma esce a vuoto e il nuovo entrato Gruber incredulo si aggiusta la palla del pari, ma il suo tiro &egrave; deviato alla disperata da Bagatti sul palo esterno. Mister Corradini nota le difficolt&agrave; e toglie una punta, Rofi, inserendo il guizzante Russo a raccordo con Di Lupo, rimasto solo a fare reparto. E proprio l'attaccante al 77' maledice la iella quando sugli sviluppi di un corner colpisce il palo a Vangi battuto. Il capovolgimento di fronte porta al goal del Cenaia, segnato da Casini Lemmi. L'esterno si incunea in area di rigore e sfrutta un'incertezza di Auriemma, che respingendo col piede il tiro, fa impennare il pallone, consentendo allo stesso Casini Lemmi di ribadire in rete. Il Cenaia potrebbe andare in vantaggio poco dopo quando lo stesso Casini Lemmi &egrave; lanciato millimetricamente in linea, ma Auriemma si riscatta e respinge uscendo a valanga. Al 85' ancora Cenaia con Marini che crossa a rientrare dalla trequarti. Nella mischia nessuno tocca e il pallone carambola lentamente sul palo, poi Gargani cincischia e Auriemma chiude in uscita bassa. Triplice fischio e giusta divisione della posta in palio al termine di un incontro piacevole, dove hanno brillato Vangi e Marini nel Cenaia e Carducci e Lombardi per i sanfredianesi. Mediocre l'arbitraggio. <br ><b>GIOCATORI PIU': Vangi e Marini (Cenaia); Carducci e Lombardi (San Frediano).</b> Simone Romoli




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