- Giovanissimi B
- La Querce
-
4 - 3
- Viaccia
LA QUERCE: Vitale, Alesci, Zarcone, Boccianti, Felici E., Leonardi, Cangialosi, Salamone, Pepe, Noferini, Caldani. A disp. Carulli, Felici A., Messina, Oriti, Pennisi, Pepi, Tartoni. All.: Simone Cerino.
VIACCIA C.: Leporatti, Casaluce, Casolino, Gori, Ginanni, Parretti, Mazzanti, Ravai, Militello, Sollazzo, Ciani. A disp. Panzi, Rinaldi, Sayed, Caboni. All.: Rodolfo Carlesi.
ARBITRO: Scarso di Prato.
RETI: autorete Ginanni, Parretti, Noferini, Pepe, Gori, Ginanni, Tartoni.
NOTE. Ammoniti: Leporatti. Angoli: 5-4.
Ben sette reti caratterizzano questo divertissimo incontro, formato da altrettante occasioni ed anche un certo equilibrio. A spuntarla è meritatamente La Querce meglio disposta in campo e maggiormente determinata a guadagnarsi tre punti che danno respiro ai ragazzi di Cerino. Gli allenatori scelgono in avvio due schieramenti speculari: un 4-4-2 prudente che preannuncia gioco bello ed avvolgente sulle fasce ed una buona qualità a metà campo. L'inizio non è dei più convincenti con il Viaccia che prova a tessere trame interessanti. L'equilibrio si sblocca subito con a prima segnatura della mattinata: al 6' passa in vantaggio la squadra locale su sfortunato autogol di Ginanni che devia nella propria porta un cross dalla destra del tutto innocuo. Con la rete sfortunatamente subita, il Viaccia si sfilaccia e perde presa a centrocampo: la squadra di mister Carlesi è molto allungata e cerca con lanci lunghi la via del pareggio; così la reazione degli ospiti sta tutta in una punizione calciata in porta malissimo da Parretti. Ma al 18' lo stesso Parretti sugli sviluppi di un calcio d'angolo trova la zampata vincente e ristabilisce la parità. La partita si snoda prevalentemente a centrocampo e si accende con qualche fiammata estemporanea: il Viaccia tiene il pallino del gioco e prevale dal punto di vista del possesso di palla, le ripartenze sono l'arma invece letale della Querce: al 25' Noferini, ancora su palla inattiva, colpisce la palla di coscia e deposita la stessa nel sacco per il rinnovato vantaggio. Il gol del 2 a 1 mette a nudo le pecche della squadra ospite in fase di non possesso palla: il centrocampo non rappresenta una sufficiente fonte di pressing, aiuta poco la difesa che spesso è abbandonata a se stessa in inferiorità numerica. Inoltre, alla squadra di Carlesi manca un punto di riferimento solido in fase offensiva. Al 31' Pepe cala il tris: l'attaccante parte sul filo del fuorigioco ed a tu per tu con il portiere lo beffa con un cucchiaio di pregevole fattura. Il vantaggio fortifica e rigenera La Querce che cresce in qualità di rendimento ed in fluidità della manovra, riuscendo a costruire ottime azioni, sfruttando le praterie che si spalancano. Finisce qui il primo tempo. La ripresa si riapre al 4' con una punizione dalla fascia destra a favore del Viaccia, palla spizzata di testa da Ciani che trova i pugni di Vitale protesi in presa. Al 15' Gori gira di sinistra in piena area di rigore sotto misura e riapre le danze. La Querce spreca due occasioni ghiotte, entrambe con Noferini per mettere in ghiaccio l'incontro. Al 19' accade l'episodio che può segnare il match: Leporatti non blocca il pallone all'interno della propria area di rigore, si avventa sulla sfera Pepe che la sposta e l'estremo difensore lo aggancia e provoca calcio di rigore. Se ne incarica Cangialosi che però è autore di un'esecuzione inguardabile calciando alle stelle. La Querce non si perde d'animo e continua a cercare la via della rete e della sicurezza, ma al 30' altro episodio chiave dell'incontro: rigore quantomeno dubbio fischiato dall'arbitro per un normale contrasto di gioco, si incarica della battuta Ginanni che si rifà dell'errore in occasione dell'autorete e con freddezza e bravura segna. La Querce, dopo aver più volte annusato la vittoria, ne sente il profumo allontanarsi ed il mister Pepe prova ad incitare i suoi dalla panchina, volendo trasmettergli la grinta. I risultati si vedono quasi subito, perché al 33' Tartoni realizza il gol del definitivo 4 a 3, raccogliendo una corta respinta del portiere e da poco fuori area disegna una parabola che scavalca il portiere e fa scoppiare di gioia compagni ed addetti ai lavori. Complessivamente buona la direzione di gara, eccezion fatta per il rigore abbastanza dubbio, che rappresenta però una pausa dovuta all'inesperienza.
Calciatoripiù: Pepe, Tartoni (La Querce), Ciani (Viaccia).
Simone Romagnani
LA QUERCE: Vitale, Alesci, Zarcone, Boccianti, Felici E., Leonardi, Cangialosi, Salamone, Pepe, Noferini, Caldani. A disp. Carulli, Felici A., Messina, Oriti, Pennisi, Pepi, Tartoni. All.: Simone Cerino.<br >VIACCIA C.: Leporatti, Casaluce, Casolino, Gori, Ginanni, Parretti, Mazzanti, Ravai, Militello, Sollazzo, Ciani. A disp. Panzi, Rinaldi, Sayed, Caboni. All.: Rodolfo Carlesi.<br >
ARBITRO: Scarso di Prato.<br >
RETI: autorete Ginanni, Parretti, Noferini, Pepe, Gori, Ginanni, Tartoni.<br >NOTE. Ammoniti: Leporatti. Angoli: 5-4.
Ben sette reti caratterizzano questo divertissimo incontro, formato da altrettante occasioni ed anche un certo equilibrio. A spuntarla è meritatamente La Querce meglio disposta in campo e maggiormente determinata a guadagnarsi tre punti che danno respiro ai ragazzi di Cerino. Gli allenatori scelgono in avvio due schieramenti speculari: un 4-4-2 prudente che preannuncia gioco bello ed avvolgente sulle fasce ed una buona qualità a metà campo. L'inizio non è dei più convincenti con il Viaccia che prova a tessere trame interessanti. L'equilibrio si sblocca subito con a prima segnatura della mattinata: al 6' passa in vantaggio la squadra locale su sfortunato autogol di Ginanni che devia nella propria porta un cross dalla destra del tutto innocuo. Con la rete sfortunatamente subita, il Viaccia si sfilaccia e perde presa a centrocampo: la squadra di mister Carlesi è molto allungata e cerca con lanci lunghi la via del pareggio; così la reazione degli ospiti sta tutta in una punizione calciata in porta malissimo da Parretti. Ma al 18' lo stesso Parretti sugli sviluppi di un calcio d'angolo trova la zampata vincente e ristabilisce la parità. La partita si snoda prevalentemente a centrocampo e si accende con qualche fiammata estemporanea: il Viaccia tiene il pallino del gioco e prevale dal punto di vista del possesso di palla, le ripartenze sono l'arma invece letale della Querce: al 25' Noferini, ancora su palla inattiva, colpisce la palla di coscia e deposita la stessa nel sacco per il rinnovato vantaggio. Il gol del 2 a 1 mette a nudo le pecche della squadra ospite in fase di non possesso palla: il centrocampo non rappresenta una sufficiente fonte di pressing, aiuta poco la difesa che spesso è abbandonata a se stessa in inferiorità numerica. Inoltre, alla squadra di Carlesi manca un punto di riferimento solido in fase offensiva. Al 31' Pepe cala il tris: l'attaccante parte sul filo del fuorigioco ed a tu per tu con il portiere lo beffa con un cucchiaio di pregevole fattura. Il vantaggio fortifica e rigenera La Querce che cresce in qualità di rendimento ed in fluidità della manovra, riuscendo a costruire ottime azioni, sfruttando le praterie che si spalancano. Finisce qui il primo tempo. La ripresa si riapre al 4' con una punizione dalla fascia destra a favore del Viaccia, palla spizzata di testa da Ciani che trova i pugni di Vitale protesi in presa. Al 15' Gori gira di sinistra in piena area di rigore sotto misura e riapre le danze. La Querce spreca due occasioni ghiotte, entrambe con Noferini per mettere in ghiaccio l'incontro. Al 19' accade l'episodio che può segnare il match: Leporatti non blocca il pallone all'interno della propria area di rigore, si avventa sulla sfera Pepe che la sposta e l'estremo difensore lo aggancia e provoca calcio di rigore. Se ne incarica Cangialosi che però è autore di un'esecuzione inguardabile calciando alle stelle. La Querce non si perde d'animo e continua a cercare la via della rete e della sicurezza, ma al 30' altro episodio chiave dell'incontro: rigore quantomeno dubbio fischiato dall'arbitro per un normale contrasto di gioco, si incarica della battuta Ginanni che si rifà dell'errore in occasione dell'autorete e con freddezza e bravura segna. La Querce, dopo aver più volte annusato la vittoria, ne sente il profumo allontanarsi ed il mister Pepe prova ad incitare i suoi dalla panchina, volendo trasmettergli la grinta. I risultati si vedono quasi subito, perché al 33' Tartoni realizza il gol del definitivo 4 a 3, raccogliendo una corta respinta del portiere e da poco fuori area disegna una parabola che scavalca il portiere e fa scoppiare di gioia compagni ed addetti ai lavori. Complessivamente buona la direzione di gara, eccezion fatta per il rigore abbastanza dubbio, che rappresenta però una pausa dovuta all'inesperienza. <b>
Calciatoripiù</b>: Pepe, Tartoni (La Querce), Ciani (Viaccia).
Simone Romagnani