- Allievi Regionali GIR.D
- Coiano Santa Lucia
-
2 - 1
- Stiava
COIANO S.LUCIA: Milanesi 8, Maffii 7 (46' Lascialfari 6), Cela 6,5, Settesoldi 6 (48' Falsini 6), Dyrma 6 (46' Mannelli 6), Cellini 6,5, Roghi 6, Dall'Olio 6,5, Incorvaia 6, Lulja 7, Mingione 6,5. A disp. Ottonello, Giordano. All.: Riccardo Santi.
STIAVA: Gallico 6,5, Pacini 6,5, Torcigliani 6,5, Viola 6, Langella 6- (41' Bianchini 6), Gemignani 6,5, Chiama 6,5, Simonini 65, Aquilante 6 (70' Amoruso 6), Caniparoli 6,5, De Palma 7. A disp. Gori. All.: Roberto Casini.
ARBITRO: Gherardi di Firenze.
RETI: 16' De Palma, 45' Cellini, 82' Lulja.
NOTE. Ammoniti: Dall'Olio, Chiama, Amoruso, Lascialfari, Simonini, Lulja. Espulso: Langella.
Angoli: 6-1.
Nella speranza che il S.Maria faccia all'altra capolista Maliseti lo stesso scherzetto riservato al Coiano S.Lucia nello scorso turno di campionato (poi in realtà i ragazzi di Cavalieri vinceranno per 5-1, ndr), la squadra di Santi è chiamata a vincere e convincere ed a scacciare i fantasmi di un altro passo falso; avversaria di giornata lo Stiava, coriacea compagine di metà classifica, alla quale non è facile segnare, come testimoniano gli appena otto gol subiti. Le due squadre si schierano in campo con uno speculare 4-4-2, con gli esterni alti pronti ad accompagnare la manovra offensiva ed inserirsi nelle maglie delle retroguardie avversarie: il Coiano S.Lucia punta fortemente sulla potenza fisica e sulle cavalcate avvincenti di Roghi e su Lulja, giocatore in grado di risolvere le partite con la sua concretezza ed il suo grandissimo sinistro. Nei primi minuti, i giocatori in campo si fronteggiano timidamente e sono riottosi a scoprirsi, dediti a studiare le mosse altrui: i pratesi sono più squadra, ma lo Stiava è compagine tosta, maschia, battagliera, attenta a coprire ogni varco ed abile nelle ripartenze. È come se la squadra di Santi fosse ancora vittima degli strascichi della precedente partita e se tenesse la propria qualità serratamente rinchiusa in scrigni segreti, sepolti in luoghi inaccessibili; così è la praticità e la solidità dello Stiava a prendere decisamente il sopravvento; al 16' gli ospiti passano addirittura in vantaggio: sugli sviluppi di un corner, De Palma sceglie bene il tempo e stacca imperioso ed indisturbato, colpendo la sfera con la fronte e depositandola nell'angolo alla sinistra del portiere. La reazione rabbiosa dei locali non si fa attendere: al 19' mischia furibonda in area di rigore con Gallico che non rischia la presa, Mingione da pochi passi fallisce la più ghiotta delle palle gol. Il Coiano S.Lucia, con la forza della disperazione e la furia dell'animale ferito ma non ancora catturato, prova a riversarsi nella metà campo avversaria, ma l'offesa è pallida e non scalfisce la retroguardia attenta e granitica ospite: la squadra di mister Santi, che ci ha abituato a prestazioni brillanti, sembra in flessione e non riesce ad architettare manovre di spessore, così si affida a lanci lunghi che spesso si perdono nella terra di nessuno. È allora lo Stiava a rendersi pericoloso per ben due volte: al 28' conclusione di Pacini rimpallata; al 29' calcio di punizione dalla sinistra, palla tagliata, Torcigliani anticipa il diretto marcatore e conclude a rete, serve un autentico miracolo del portiere Milanesi per tenere a galla i suoi. Il difficile momento dei locali è racchiuso tutto in una punizione battuta senza convinzione da Lulja che oltrepassa addirittura le recinzioni del campo. Giornata sicuramente grigia e non solamente dal punto di vista meteorologico per la capolista sotto dopo i primi quaranta minuti: al termine di un brutto primo tempo, mister Santi deve arringare, da valido e giovane condottiero, i suoi ragazzi e cambiare la mentalità di alcuni elementi che sembrano un corpo estraneo di un complesso amorfo; l'impressione è che solo scacciando i fantasmi che si annidano insidiosi all'interno del gruppo e ritrovando consapevolezza dei propri mezzi, i locali possano uscire dal baratro. Il compito di mister Casini, soddisfatto per un primo tempo quasi perfetto, è sicuramente meno gravoso: mantenere alta la concentrazione e l'attenzione.
Nel secondo tempo, il Coiano S.Lucia si spoglia finalmente di abiti non suoi e torna ad essere ed a recitare da protagonista ed è un monologo che darà i suoi frutti. Al 2' punizione a favore dei padroni di casa da posizione propizia, Dall'Olio supera la barriera ma trova il portiere attento. Al 4' palla gol sprecata malamente da Cellini, ma è solo l'anticamera al gol del pareggio dello stesso centrocampista che con un bolide da dentro l'area di rigore gonfia la rete. il piglio dei locali è decisamente mutato ed ora i pratesi giocano da capolista con i rituali fraseggi e schemi propri di un ricco repertorio che aspettava solo di essere riscoperto e lucidato. È vero che da un punto di vista estetico, per raggiungere la perfezione, si può e si deve fare meglio, ma data la forma degli ospiti e le condizioni precarie del campo che non aiutano le squadre tecniche, il giudizio non può che essere positivo. Tuttavia, permangono ancora alcune defezioni a livello difensivo: al 13' Caniparoli serve in profondità Aquilante che supera il portiere in uscita ma si allarga, allora passa il pallone nel mezzo nella speranza di trovare un compagno, giunge Pacini che viene anticipato al momento della battuta a rete. Al 24' episodio decisivo della gara: all' inflessibile arbitro non sfugge un gomito alto galeotto di Langella che si fa espellere. Gli animi si surriscaldano e la gara diviene ancora più aggressiva, con interventi duri ai limiti del regolamentare; per i padroni di casa c'è mezzo tempo per sfruttare l'uomo in più e la stanchezza degli avversari. Paradossalmente però l'incedere pratese rallenta ed il Coiano S.Lucia attacca ma con meno spirito e in maniera meno costante, incontrando una rabbiosa resistenza ospite: manca l'amalgama e la giusta sintonia tra gli avanti locali. È addirittura la squadra ospite ad andare vicino al clamoroso vantaggio con Pacini che parte spedito verso la porta avversaria, supera Cela che però è bravissimo a chiudere l'avversario in un secondo momento ed a ribattere la sua conclusione. Quando i giochi sembrano fatti, a tempo scaduto, Lulja, poco appariscente per tutta la gara, estrae dal cilindro una giocata delle sue e regala si compagni la gioia insperata della vittoria: bellissima triangolazione tra Lulja e Mingione, con l'esterno che serve in profondità l'attaccante che gli restituisce il pallone con il tacco, il numero dieci penetra in area di rigore e scocca un tiro terrificante che si infila sotto la traversa. Termina così la gara: lo Stiava esce con le ossa rotte da una partita che, per quanto visto nel primo tempo, non avrebbe meritato di perdere, ma che è stata fortemente penalizzata dalla prematura (e stupida) espulsione di Langella. Si sa, in questo girone combattuto, non vi sono partite facili; a volte, il Coiano S.Lucia sembra dimenticarselo, i punti persi contro il S.Maria ed il forte rischio corso oggi devono servire da monito. Per maturare. E per dare continuità.
Calciatoripiù: Milanesi (Coiano S.Lucia): il suo intervento sull'uno a zero salva il risultato; Lulja (Coiano S.Lucia): se avesse la costanza sarebbe un giocatore da ben altri palcoscenici; Pacini (Stiava): mette in costante e serio pericolo la retroguardia pratese.
Simone Romagnani
COIANO S.LUCIA: Milanesi 8, Maffii 7 (46' Lascialfari 6), Cela 6,5, Settesoldi 6 (48' Falsini 6), Dyrma 6 (46' Mannelli 6), Cellini 6,5, Roghi 6, Dall'Olio 6,5, Incorvaia 6, Lulja 7, Mingione 6,5. A disp. Ottonello, Giordano. All.: Riccardo Santi.<br >STIAVA: Gallico 6,5, Pacini 6,5, Torcigliani 6,5, Viola 6, Langella 6- (41' Bianchini 6), Gemignani 6,5, Chiama 6,5, Simonini 65, Aquilante 6 (70' Amoruso 6), Caniparoli 6,5, De Palma 7. A disp. Gori. All.: Roberto Casini.<br >
ARBITRO: Gherardi di Firenze.<br >
RETI: 16' De Palma, 45' Cellini, 82' Lulja.<br >NOTE. Ammoniti: Dall'Olio, Chiama, Amoruso, Lascialfari, Simonini, Lulja. Espulso: Langella.<br >Angoli: 6-1.
Nella speranza che il S.Maria faccia all'altra capolista Maliseti lo stesso scherzetto riservato al Coiano S.Lucia nello scorso turno di campionato (poi in realtà i ragazzi di Cavalieri vinceranno per 5-1, ndr), la squadra di Santi è chiamata a vincere e convincere ed a scacciare i fantasmi di un altro passo falso; avversaria di giornata lo Stiava, coriacea compagine di metà classifica, alla quale non è facile segnare, come testimoniano gli appena otto gol subiti. Le due squadre si schierano in campo con uno speculare 4-4-2, con gli esterni alti pronti ad accompagnare la manovra offensiva ed inserirsi nelle maglie delle retroguardie avversarie: il Coiano S.Lucia punta fortemente sulla potenza fisica e sulle cavalcate avvincenti di Roghi e su Lulja, giocatore in grado di risolvere le partite con la sua concretezza ed il suo grandissimo sinistro. Nei primi minuti, i giocatori in campo si fronteggiano timidamente e sono riottosi a scoprirsi, dediti a studiare le mosse altrui: i pratesi sono più squadra, ma lo Stiava è compagine tosta, maschia, battagliera, attenta a coprire ogni varco ed abile nelle ripartenze. È come se la squadra di Santi fosse ancora vittima degli strascichi della precedente partita e se tenesse la propria qualità serratamente rinchiusa in scrigni segreti, sepolti in luoghi inaccessibili; così è la praticità e la solidità dello Stiava a prendere decisamente il sopravvento; al 16' gli ospiti passano addirittura in vantaggio: sugli sviluppi di un corner, De Palma sceglie bene il tempo e stacca imperioso ed indisturbato, colpendo la sfera con la fronte e depositandola nell'angolo alla sinistra del portiere. La reazione rabbiosa dei locali non si fa attendere: al 19' mischia furibonda in area di rigore con Gallico che non rischia la presa, Mingione da pochi passi fallisce la più ghiotta delle palle gol. Il Coiano S.Lucia, con la forza della disperazione e la furia dell'animale ferito ma non ancora catturato, prova a riversarsi nella metà campo avversaria, ma l'offesa è pallida e non scalfisce la retroguardia attenta e granitica ospite: la squadra di mister Santi, che ci ha abituato a prestazioni brillanti, sembra in flessione e non riesce ad architettare manovre di spessore, così si affida a lanci lunghi che spesso si perdono nella terra di nessuno. È allora lo Stiava a rendersi pericoloso per ben due volte: al 28' conclusione di Pacini rimpallata; al 29' calcio di punizione dalla sinistra, palla tagliata, Torcigliani anticipa il diretto marcatore e conclude a rete, serve un autentico miracolo del portiere Milanesi per tenere a galla i suoi. Il difficile momento dei locali è racchiuso tutto in una punizione battuta senza convinzione da Lulja che oltrepassa addirittura le recinzioni del campo. Giornata sicuramente grigia e non solamente dal punto di vista meteorologico per la capolista sotto dopo i primi quaranta minuti: al termine di un brutto primo tempo, mister Santi deve arringare, da valido e giovane condottiero, i suoi ragazzi e cambiare la mentalità di alcuni elementi che sembrano un corpo estraneo di un complesso amorfo; l'impressione è che solo scacciando i fantasmi che si annidano insidiosi all'interno del gruppo e ritrovando consapevolezza dei propri mezzi, i locali possano uscire dal baratro. Il compito di mister Casini, soddisfatto per un primo tempo quasi perfetto, è sicuramente meno gravoso: mantenere alta la concentrazione e l'attenzione. <br >Nel secondo tempo, il Coiano S.Lucia si spoglia finalmente di abiti non suoi e torna ad essere ed a recitare da protagonista ed è un monologo che darà i suoi frutti. Al 2' punizione a favore dei padroni di casa da posizione propizia, Dall'Olio supera la barriera ma trova il portiere attento. Al 4' palla gol sprecata malamente da Cellini, ma è solo l'anticamera al gol del pareggio dello stesso centrocampista che con un bolide da dentro l'area di rigore gonfia la rete. il piglio dei locali è decisamente mutato ed ora i pratesi giocano da capolista con i rituali fraseggi e schemi propri di un ricco repertorio che aspettava solo di essere riscoperto e lucidato. È vero che da un punto di vista estetico, per raggiungere la perfezione, si può e si deve fare meglio, ma data la forma degli ospiti e le condizioni precarie del campo che non aiutano le squadre tecniche, il giudizio non può che essere positivo. Tuttavia, permangono ancora alcune defezioni a livello difensivo: al 13' Caniparoli serve in profondità Aquilante che supera il portiere in uscita ma si allarga, allora passa il pallone nel mezzo nella speranza di trovare un compagno, giunge Pacini che viene anticipato al momento della battuta a rete. Al 24' episodio decisivo della gara: all' inflessibile arbitro non sfugge un gomito alto galeotto di Langella che si fa espellere. Gli animi si surriscaldano e la gara diviene ancora più aggressiva, con interventi duri ai limiti del regolamentare; per i padroni di casa c'è mezzo tempo per sfruttare l'uomo in più e la stanchezza degli avversari. Paradossalmente però l'incedere pratese rallenta ed il Coiano S.Lucia attacca ma con meno spirito e in maniera meno costante, incontrando una rabbiosa resistenza ospite: manca l'amalgama e la giusta sintonia tra gli avanti locali. È addirittura la squadra ospite ad andare vicino al clamoroso vantaggio con Pacini che parte spedito verso la porta avversaria, supera Cela che però è bravissimo a chiudere l'avversario in un secondo momento ed a ribattere la sua conclusione. Quando i giochi sembrano fatti, a tempo scaduto, Lulja, poco appariscente per tutta la gara, estrae dal cilindro una giocata delle sue e regala si compagni la gioia insperata della vittoria: bellissima triangolazione tra Lulja e Mingione, con l'esterno che serve in profondità l'attaccante che gli restituisce il pallone con il tacco, il numero dieci penetra in area di rigore e scocca un tiro terrificante che si infila sotto la traversa. Termina così la gara: lo Stiava esce con le ossa rotte da una partita che, per quanto visto nel primo tempo, non avrebbe meritato di perdere, ma che è stata fortemente penalizzata dalla prematura (e stupida) espulsione di Langella. Si sa, in questo girone combattuto, non vi sono partite facili; a volte, il Coiano S.Lucia sembra dimenticarselo, i punti persi contro il S.Maria ed il forte rischio corso oggi devono servire da monito. Per maturare. E per dare continuità. <br ><b>
Calciatoripiù: Milanesi (Coiano S.Lucia)</b>: il suo intervento sull'uno a zero salva il risultato; <b>Lulja (Coiano S.Lucia)</b>: se avesse la costanza sarebbe un giocatore da ben altri palcoscenici; <b>Pacini (Stiava)</b>: mette in costante e serio pericolo la retroguardia pratese.
Simone Romagnani