• Allievi Regionali GIR.B
  • Scandicci
  • 0 - 0
  • Sporting Arno


SCANDICCI: Innocenti, Lastrucci (55' Porciatti), Nobile, Taddei (62' Lapo Romiti), Gozzi (53' De Filippis), Mati, Scatizzi (65' Resta), Strupeni (cap.), Niccolò Romiti, Calvani (75' Manetti), Vitiello (71' Goretti). A disp.: Pallotta. All.: Alessio Lupi.

SPORTING ARNO: Fallani, Francesco Rigoli, Pucci (55' Vezzi), Cavallaro (cap.), Martini, Cresci (17' Brancato), Ciolini (78' Venturini), Maurizi, Niccolò Rigoli (50' Iobi), Bagni (57' Mustafovic), Stefanucci (75' Leo). A disp.: Camigliano. All.: Raffaele Gulli.


ARBITRO: Bianconi di Empoli.

NOTE: ammoniti Calvani al 37' e Francesco Rigoli al 40'; espulso Francesco Rigoli al 72' per doppia ammonizione.



Dimostrando di essere la grande squadra che ha vinto il campionato, lo Scandicci gioca intelligentemente gli ultimi ottanta minuti davanti al pubblico amico e porta a casa con due giornate d'anticipo il titolo rincorso per tutta la stagione. Lo Sporting, falcidiato dagli infortuni per buona parte dell'anno, si pone come obbiettivo quello di ben figurare davanti alla capolista, e fino alla prematura uscita di Cresci fa decisamente la partita.

Al 1' si comincia subito con le capacità balistiche di Stefanucci in bella mostra: calcio di punizione dal limite dell'area e palla che scheggia la traversa a Innocenti battuto. Al 6' è il turno di Taddei, che si mette in mostra con una velenosa traiettoria a scendere da più di trenta metri che obbliga Fallani al colpo di reni sulla traversa. Dal corner che ne segue, Fallani smanaccia alla bene e meglio: la palla finisce sui piedi di Strupeni e ci vuole un miracolo in scivolata da parte di Franscesco Rigoli per evitare il goal del vantaggio azzurro. Al 9' si fa vedere anche Bagni, che pennella un bellissimo cross dalla destra per l'accorrente Niccolò Rigoli: sia l'occupazione dello spazio che lo stacco sono ottimi, ma la palla incocciata di testa termina incredibilmente sul fondo. Lo Sporting continua a premere, mentre lo Scandicci si limita al puro contenimento. Si rincorrono i minuti e si arriva al 16', quando in uno scontro fortuito tra Nobile e Cresci ha la peggio quest'ultimo, che rimane a terra svenuto per poi essere portato in braccio negli spogliatoi. Lo sostituisce Brancato, lontano parente di quel dinamico giocatore che aveva impressionato tutti a inizio stagione. Il numero 18 rosanero attraversa un periodo di forma decisamente negativo e dal suo ingresso lo Sporting perde un po' di incisività. Ciò nonostante, gli ospiti riescono a costruire altre due ottime occasioni per passare in vantaggio: prima con Maurizi, che sfiora il palo alla destra di Innocenti con una staffilata di contro balzo dal limite dell'area (25'); e poi con Ciolini, che calcia una punizione dal centrodestra, mandando alto di poco (38'). Tuttavia, la migliore occasione per segnare è dello Scandicci: punizione dalla media distanza battuta con violenza da Taddei, palla che colpisce traversa e linea, prima di tornare tra i piedi di Strupeni per il disgraziato destro sul fondo da meno di dieci metri (40'). Nella ripresa, complici le numerose sostituzioni, la partita scende d'intensità: lo Scandicci viene rincuorato dai risultati delle altre e decide di non correre alcun rischio, concedendo allo Sporting un paio di conclusioni velleitarie e nulla più. Finisce nel tripudio generale, con una parte della tifoseria festante per il notevole risultato raggiunto, e l'altra preoccupata per l'ennesimo brutto infortunio di una stagione maledetta.


Calciatoripiù: Cavallaro (Sporting Arno) 7,5: difensivamente perfetto sia in chiusura che in anticipo; Vitiello (Scandicci) 7: è quello che dà più fastidio di tutti, puntando Francesco Rigoli sulla sinistra; Maurizi (Sporting Arno) 7: ci prova con un paio di conclusioni dalla distanza, occupando al contempo benissimo la sua porzione di campo.

Michele Peduto

Le pagelle della stagione

Innocenti: Si è dimostrato uno dei migliori portieri della categoria. Ha avuto la soddisfazione di ricevere anche una convocazione con la prima squadra.

Pallotta: il portierie ex San Giusto ha sempre risposto presente con ottime prestazioni ogni volta che è stato chiamato in causa.

Manetti: Tecnica sopraffina (specialmente se si considera che si tratta di un difensore) abbinata a straordinaria intelligenza tattica.

Mati: Centrale difensivo di buona personalità. Insuperabile sui palloni aerei, dotato di un buon sinistro, anche lui, come il Porciatti, ha messo a segno diversi gol importanti nel corso delle varie scorribande offensive.

Nobile: una furia sulla fascia sinistra. Determinato nella ricerca del fondo per i cross in fase offensiva, attento e preciso nelle diagonali nella fase difensiva.

Pallini: il difensore centrale ex Olimpia ha sofferto situazioni personali che lo hanno convinto, di recente, a cessare l'attività per la stagione in corso, ma ci sembra doveroso menzionarlo per la serietà, l'impegno e per l'ampiamente positivo rendimento offerto allorché è stato impiegato da mr. Lupi.

Porciatti: Grande fisico e corsa. La fascia destra è il suo campo di battaglia, ma anche quando si sposta al centro diventa letale con i colpi di testa che hanno fruttato diversi gol alla sua squadra.

Romiti Lapo: Centrale difensivo. Per lui stagione sfortunata costellata da vari infortuni, comunque il valore del ragazzo è noto e quando è stato in condizione l'ha ampiamente dimostrato. Adesso ci si augura di averlo pronto ed integro per le finali.

Amadori: il capitano biancoazzurro è risultato spesso il re inarrestabile della fascia destra. Costante stimolo per i compagni. Apprezzabile soprattutto per la crescita in termini di maturità attuata in questa stagione.

Calvani: Quest'anno non ha giocato moltissimo e questo fattore aumenta i suoi meriti per lo straordinario rendimento reso ogni qualvolta è entrato in campo. La grande difesa del pallone è la sua dote migliore, inoltre difficilmente effettua giocate banali.

De Filippis: Quest'anno ha sofferto molto per una serie di circostanze, ma ha strinto i denti e ha saputo riconquistare quella condizione che gli permette di essere il centrocampista di assoluto valore conosciuto.

Goretti: Giocatore simbolo di questo organico. Eclettico, ambidestro, disponibile a qualsiasi esigenza del mister, quindi della squadra, anche lui non utilizzatissimo ma sempre pronto, con il suo ingresso, ad offrire altissimi contributi sia in termini di quantità che di qualità.

Incerti: che dire di Gabriele? Forse nel contesto, in termini di costanza, è stato il miglior centrocampista della squadra, sicuramente il più generoso e proprio alla vigilia del traguardo più ambito (finali regionali) si è infortunato seriamente. Non ci resta che augurargli un grande in bocca al lupo .

Strupeni: Raro tipo di giocatore che riesce ad essere contemporaneamente ottimo centrocampista e superbo difensore centrale. Sembra sempre sul punto di smontarsi come un mobile dell'Ikea ma poi le prende tutte.

Taddei: signori: il calcio . È difficile vedere tecnica e velocità così bene amalgamate in un unico giocatore. Il suo sinistro è un incubo per i portieri avversari.

Romiti Niccolò: è stato l'attaccante più prolifico della squadra, pur alternandosi con gli altri compagni di reparto. Talvolta schierato al centro dell'attacco, altre sul lato sinistro. Vigore fisico e coraggio sono le sue doti migliori che lo rendono una punta di qualità.

Scatizzi: Le sue grandi doti di Velocità e tecnica gli hanno permesso di fornire ottime prestazioni. Inoltre si è confermato rigorista infallibile.

Virgili: stagione travagliata per il bomber biancoazzurro, fra infortuni più o meno gravi che ne hanno costantemente condizionato l'utilizzo e la preparazione fisica. Nonostante questo ha realizzato la non indifferente cifra di 12 gol.

Vitiello: Il mancino è stato utilizzato talvolta come punta esterna nel 4-3-3 ed altre come esterno di centrocampo nel 4-4-2 ed in entrambe le situazioni se l'è cavata alla grande. Per alcuni periodi non ha giocato troppo ma anche lui quando è stato chiamato ha rappresentato un'arma in più. Il suo score di gol non è ricchissimo in termini numerici, ma quelli che ha realizzato sono risultati spesso pesantissimi (in particolare ricordo quello di Gracciano).

Allenatore: Alessio Lupi. Grandi meriti soprattutto nella meticolosità con la quale preparava schemi e geometrie da applicare sia su azioni dinamiche che in situazioni di palla da fermo. Il suo lavoro ha consentito di fare andare in gol ben 16 giocatori diversi della rosa del suo organico. L'ottimo lavoro di staff è stato poi completato da Andrea Pagano (allenatore in seconda), Francesco Falciani (preparatore atletico) e Stefano Guarnieri (massaggiatore).

SCANDICCI: Innocenti, Lastrucci (55' Porciatti), Nobile, Taddei (62' Lapo Romiti), Gozzi (53' De Filippis), Mati, Scatizzi (65' Resta), Strupeni (cap.), Niccol&ograve; Romiti, Calvani (75' Manetti), Vitiello (71' Goretti). A disp.: Pallotta. All.: Alessio Lupi. <br >SPORTING ARNO: Fallani, Francesco Rigoli, Pucci (55' Vezzi), Cavallaro (cap.), Martini, Cresci (17' Brancato), Ciolini (78' Venturini), Maurizi, Niccol&ograve; Rigoli (50' Iobi), Bagni (57' Mustafovic), Stefanucci (75' Leo). A disp.: Camigliano. All.: Raffaele Gulli. <br > ARBITRO: Bianconi di Empoli. <br >NOTE: ammoniti Calvani al 37' e Francesco Rigoli al 40'; espulso Francesco Rigoli al 72' per doppia ammonizione. Dimostrando di essere la grande squadra che ha vinto il campionato, lo Scandicci gioca intelligentemente gli ultimi ottanta minuti davanti al pubblico amico e porta a casa con due giornate d'anticipo il titolo rincorso per tutta la stagione. Lo Sporting, falcidiato dagli infortuni per buona parte dell'anno, si pone come obbiettivo quello di ben figurare davanti alla capolista, e fino alla prematura uscita di Cresci fa decisamente la partita. <br >Al 1' si comincia subito con le capacit&agrave; balistiche di Stefanucci in bella mostra: calcio di punizione dal limite dell'area e palla che scheggia la traversa a Innocenti battuto. Al 6' &egrave; il turno di Taddei, che si mette in mostra con una velenosa traiettoria a scendere da pi&ugrave; di trenta metri che obbliga Fallani al colpo di reni sulla traversa. Dal corner che ne segue, Fallani smanaccia alla bene e meglio: la palla finisce sui piedi di Strupeni e ci vuole un miracolo in scivolata da parte di Franscesco Rigoli per evitare il goal del vantaggio azzurro. Al 9' si fa vedere anche Bagni, che pennella un bellissimo cross dalla destra per l'accorrente Niccol&ograve; Rigoli: sia l'occupazione dello spazio che lo stacco sono ottimi, ma la palla incocciata di testa termina incredibilmente sul fondo. Lo Sporting continua a premere, mentre lo Scandicci si limita al puro contenimento. Si rincorrono i minuti e si arriva al 16', quando in uno scontro fortuito tra Nobile e Cresci ha la peggio quest'ultimo, che rimane a terra svenuto per poi essere portato in braccio negli spogliatoi. Lo sostituisce Brancato, lontano parente di quel dinamico giocatore che aveva impressionato tutti a inizio stagione. Il numero 18 rosanero attraversa un periodo di forma decisamente negativo e dal suo ingresso lo Sporting perde un po' di incisivit&agrave;. Ci&ograve; nonostante, gli ospiti riescono a costruire altre due ottime occasioni per passare in vantaggio: prima con Maurizi, che sfiora il palo alla destra di Innocenti con una staffilata di contro balzo dal limite dell'area (25'); e poi con Ciolini, che calcia una punizione dal centrodestra, mandando alto di poco (38'). Tuttavia, la migliore occasione per segnare &egrave; dello Scandicci: punizione dalla media distanza battuta con violenza da Taddei, palla che colpisce traversa e linea, prima di tornare tra i piedi di Strupeni per il disgraziato destro sul fondo da meno di dieci metri (40'). Nella ripresa, complici le numerose sostituzioni, la partita scende d'intensit&agrave;: lo Scandicci viene rincuorato dai risultati delle altre e decide di non correre alcun rischio, concedendo allo Sporting un paio di conclusioni velleitarie e nulla pi&ugrave;. Finisce nel tripudio generale, con una parte della tifoseria festante per il notevole risultato raggiunto, e l'altra preoccupata per l'ennesimo brutto infortunio di una stagione maledetta. <br > Calciatoripi&ugrave;: Cavallaro (Sporting Arno) 7,5: difensivamente perfetto sia in chiusura che in anticipo; Vitiello (Scandicci) 7: &egrave; quello che d&agrave; pi&ugrave; fastidio di tutti, puntando Francesco Rigoli sulla sinistra; Maurizi (Sporting Arno) 7: ci prova con un paio di conclusioni dalla distanza, occupando al contempo benissimo la sua porzione di campo. <br >Michele Peduto <br >Le pagelle della stagione <br ><b>Innocenti:</b> Si &egrave; dimostrato uno dei migliori portieri della categoria. Ha avuto la soddisfazione di ricevere anche una convocazione con la prima squadra. <br ><b>Pallotta: </b>il portierie ex San Giusto ha sempre risposto presente con ottime prestazioni ogni volta che &egrave; stato chiamato in causa. <br ><b>Manetti: </b>Tecnica sopraffina (specialmente se si considera che si tratta di un difensore) abbinata a straordinaria intelligenza tattica. <br ><b>Mati: </b>Centrale difensivo di buona personalit&agrave;. Insuperabile sui palloni aerei, dotato di un buon sinistro, anche lui, come il Porciatti, ha messo a segno diversi gol importanti nel corso delle varie scorribande offensive. <br ><b>Nobile: </b>una furia sulla fascia sinistra. Determinato nella ricerca del fondo per i cross in fase offensiva, attento e preciso nelle diagonali nella fase difensiva. <br ><b>Pallini: </b>il difensore centrale ex Olimpia ha sofferto situazioni personali che lo hanno convinto, di recente, a cessare l'attivit&agrave; per la stagione in corso, ma ci sembra doveroso menzionarlo per la seriet&agrave;, l'impegno e per l'ampiamente positivo rendimento offerto allorch&eacute; &egrave; stato impiegato da mr. Lupi. <br ><b>Porciatti: </b>Grande fisico e corsa. La fascia destra &egrave; il suo campo di battaglia, ma anche quando si sposta al centro diventa letale con i colpi di testa che hanno fruttato diversi gol alla sua squadra. <br ><b>Romiti Lapo: </b>Centrale difensivo. Per lui stagione sfortunata costellata da vari infortuni, comunque il valore del ragazzo &egrave; noto e quando &egrave; stato in condizione l'ha ampiamente dimostrato. Adesso ci si augura di averlo pronto ed integro per le finali. <br ><b>Amadori: </b>il capitano biancoazzurro &egrave; risultato spesso il re inarrestabile della fascia destra. Costante stimolo per i compagni. Apprezzabile soprattutto per la crescita in termini di maturit&agrave; attuata in questa stagione. <br ><b>Calvani: </b>Quest'anno non ha giocato moltissimo e questo fattore aumenta i suoi meriti per lo straordinario rendimento reso ogni qualvolta &egrave; entrato in campo. La grande difesa del pallone &egrave; la sua dote migliore, inoltre difficilmente effettua giocate banali. <br ><b>De Filippis: </b>Quest'anno ha sofferto molto per una serie di circostanze, ma ha strinto i denti e ha saputo riconquistare quella condizione che gli permette di essere il centrocampista di assoluto valore conosciuto. <br ><b>Goretti: </b>Giocatore simbolo di questo organico. Eclettico, ambidestro, disponibile a qualsiasi esigenza del mister, quindi della squadra, anche lui non utilizzatissimo ma sempre pronto, con il suo ingresso, ad offrire altissimi contributi sia in termini di quantit&agrave; che di qualit&agrave;. <br ><b>Incerti: </b>che dire di Gabriele? Forse nel contesto, in termini di costanza, &egrave; stato il miglior centrocampista della squadra, sicuramente il pi&ugrave; generoso e proprio alla vigilia del traguardo pi&ugrave; ambito (finali regionali) si &egrave; infortunato seriamente. Non ci resta che augurargli un grande in bocca al lupo . <br ><b>Strupeni: </b>Raro tipo di giocatore che riesce ad essere contemporaneamente ottimo centrocampista e superbo difensore centrale. Sembra sempre sul punto di smontarsi come un mobile dell'Ikea ma poi le prende tutte. <br ><b>Taddei: </b>signori: il calcio . &Egrave; difficile vedere tecnica e velocit&agrave; cos&igrave; bene amalgamate in un unico giocatore. Il suo sinistro &egrave; un incubo per i portieri avversari. <br ><b>Romiti Niccol&ograve;: </b>&egrave; stato l'attaccante pi&ugrave; prolifico della squadra, pur alternandosi con gli altri compagni di reparto. Talvolta schierato al centro dell'attacco, altre sul lato sinistro. Vigore fisico e coraggio sono le sue doti migliori che lo rendono una punta di qualit&agrave;. <br ><b>Scatizzi: </b>Le sue grandi doti di Velocit&agrave; e tecnica gli hanno permesso di fornire ottime prestazioni. Inoltre si &egrave; confermato rigorista infallibile. <br ><b>Virgili: </b>stagione travagliata per il bomber biancoazzurro, fra infortuni pi&ugrave; o meno gravi che ne hanno costantemente condizionato l'utilizzo e la preparazione fisica. Nonostante questo ha realizzato la non indifferente cifra di 12 gol. <br ><b>Vitiello: </b>Il mancino &egrave; stato utilizzato talvolta come punta esterna nel 4-3-3 ed altre come esterno di centrocampo nel 4-4-2 ed in entrambe le situazioni se l'&egrave; cavata alla grande. Per alcuni periodi non ha giocato troppo ma anche lui quando &egrave; stato chiamato ha rappresentato un'arma in pi&ugrave;. Il suo score di gol non &egrave; ricchissimo in termini numerici, ma quelli che ha realizzato sono risultati spesso pesantissimi (in particolare ricordo quello di Gracciano). <br ><b>Allenatore: Alessio Lupi. </b>Grandi meriti soprattutto nella meticolosit&agrave; con la quale preparava schemi e geometrie da applicare sia su azioni dinamiche che in situazioni di palla da fermo. Il suo lavoro ha consentito di fare andare in gol ben 16 giocatori diversi della rosa del suo organico. L'ottimo lavoro di staff &egrave; stato poi completato da <b>Andrea Pagano</b> (allenatore in seconda), <b>Francesco Falciani</b> (preparatore atletico) e<b> Stefano Guarnieri</b> (massaggiatore).




RITORNO ALLA RICERCA PARTITE SINGOLE


RICERCA CAMPIONATI