• Allievi B
  • Terranuovese
  • 4 - 0
  • San Domenico


TERRANUOVESE: Peebes, Ratini, Malvisi, Gambini, Iacopini, Camiciotti (c), Zazzeri, Trefoloni, Amanzi Marco, Falsini, Amanzi Francesco. A disp.: Baldi, Ghini, Cecatiello Alessandro, Cecatiello Andrea. All.: Uncini.
S.DOMENICO: Sorbini, Concialdi, Nicchi, Bartolucci, Spampinato, Guri, Funaru (c), Dragoni, Cerofolini, Dini, Baldoni. A disp.: Municchi, Burroni, Silvia, Villani. All.: Cerofolini.

RETI: 10' Falsini, 25' e 39' Amanzi M., 75' Cecatiello Andrea.



L'ultima del girone di andata si gioca al Comunale e i ragazzi di casa tornano a calcare il terreno di gioco dopo il lungo stop imposto dalle condizioni atmosferiche; tre sono infatti gli appuntamenti rinviati dall'ultimo 12 dicembre. Si trovano ad affrontare la compagine aretina, reduce da una serie di prestazioni sofferte che la vedono come fanalino di coda del girone. Da quanto visto in campo però i ragazzi di Cerofolini avrebbero tutte le carte in regola per trovare il bandolo della matassa ed uscire a testa alta dalle prossime disfide. I troppi errori in fase di disimpegno e la scarsa lucidità in quella offensiva potranno sucuramente essere corretti acquistando maggior convinzione nei propri mezzi e scacciando quella paura di giocare che è tipica dei ragazzi di questa età di fronte a risultati negativi. Questo è il sincero augurio per recuperare una realtà storicamente al vertice nei settori giovanili aretini. Fa bene comunque Uncini a non sottovalutare l'impegno e propone un inedito Falsini al centro delle geometrie d'attacco; l'intesa di quest'ultimo con gli Amanzi ha fatto il resto. Trefoloni, anche la sua posizione centrale è una novità, ha contribuito a far salire velocemente il baricentro della squadra, trovandosi di fatto a fare il quarto uomo in avanti. Almeno cinque le sue occasioni per fare male a Sorbini che in due occasioni gli chiude bene lo specchio della porta. L'incontro, da sottolineare molto corretto, e diretto con competenza dal DG, comincia mettendo subito in evidenza le difficoltà degli ospiti in tenuta bianconera. Dopo dieci minuti dal fischio di inizio la pressione nella propria metà campo fa commettere il primo errore alla retroguardia aretina che non riesce a liberare l'area da una palla in vena di dispetti. Falsini non si fa pregare e calibra un piattone alla sinistra di Sorbini; per lui niente da fare. Ma la reazione dei ragazzi capitanati da Funaru non si fa attendere. Sulla rimessa in giuoco dopo la segnatura è il centrale di casa che cicca una palla veloce, tradito dal terreno non lineare e pressato da Cerofolini. L'attaccante ha la possibilità di riportare il punteggio in parità, ma la sua precipitazione lo porta a calciare dal limite, il tiro che ne esce è preda di Peebes. Di nuovo dopo pochi minuti gli ospiti si fanno pericolosi. Dragoni conquista palla sulla propria destra e portando scompiglio nella difesa biancorossa arriva a pochi metri davanti alla porta. Provvidenziale la chiusura di Camiciotti sul tiro ravvicinato. Al minuto 25 si spengono di fatto le velleità del San Domenico. Trefoloni, padrone del centrocampo, libera Amanzi M. con una palla centrale che filtra tra le gambe degli avversari. Il veloce attacante protegge bene la sfera dal ritorno di Nicchi dal quale si libera con una splendida veronica al limite dell'area piccola e calcia sicuro spiazzando il portiere sempre sulla sua sinistra. Come già detto questa marcatura segna di fatto la fine della gara, che demoralizza gli aretini e permette ad Amanzi di realizzare la sua doppietta ad un minuto dalla fine del primo tempo di gara. Palla sporca nell'area difesa da Sorbini, raccolta dopo un difficoltoso rinvio della retroguardia da Falsini che piazza nel suo angolo preferito, il sinistro. Bravo Sorbini ad intuire e distendersi oltre le naturali capacità umane. La palla scivolosa però gli sfugge dalle mani e falco Amanzi M. lo castiga recuperando quasi sulla linea di fondo. Si va al riposo sul risultato di tre reti a zero per Camiciotti & C . Nella ripresa continua la pressione dei locali, anche se il San Domenico tiene la difesa e la concentrazione più alte. Il Terranuova gioca di rimessa e si rende pericoloso a più riprese. I nuovi entrati non fanno rimpiangere i loro compagni e grazie alla loro freschezza hanno spesso la meglio sugli avversari nelle palle veloci. Il direttore di gara però frena questa giovanile esuberanza fischiando numerosi fuorigiuoco a favore degli ospiti. La possibilità di arrotondare ancora il risultato nasce dall'opportunismo di trefoloni, il quale si fa consegnare la sfera su rimessa d'angolo e crossa la palla sul primo palo. Su quest'ultimo, non coperto adeguatamente, si fionda Cecatiello Andrea che con abilità tecnica non comune doma il tiro smorzandolo di petto oltre la linea di porta. Un'ultima ingenuità viene commessa da Municchi, il quale aveva preso il posto di Sorbini da qualche minuto, che raccoglie con le mani un retropassaggio al limite dell'area piccola. Ingenuità che poteva costargli cara se Ghini non si fosse fatto ribattere il tiro dalla barriera nella punizione conseguente.

TERRANUOVESE: Peebes, Ratini, Malvisi, Gambini, Iacopini, Camiciotti (c), Zazzeri, Trefoloni, Amanzi Marco, Falsini, Amanzi Francesco. A disp.: Baldi, Ghini, Cecatiello Alessandro, Cecatiello Andrea. All.: Uncini.<br >S.DOMENICO: Sorbini, Concialdi, Nicchi, Bartolucci, Spampinato, Guri, Funaru (c), Dragoni, Cerofolini, Dini, Baldoni. A disp.: Municchi, Burroni, Silvia, Villani. All.: Cerofolini.<br > RETI: 10' Falsini, 25' e 39' Amanzi M., 75' Cecatiello Andrea. L'ultima del girone di andata si gioca al Comunale e i ragazzi di casa tornano a calcare il terreno di gioco dopo il lungo stop imposto dalle condizioni atmosferiche; tre sono infatti gli appuntamenti rinviati dall'ultimo 12 dicembre. Si trovano ad affrontare la compagine aretina, reduce da una serie di prestazioni sofferte che la vedono come fanalino di coda del girone. Da quanto visto in campo per&ograve; i ragazzi di Cerofolini avrebbero tutte le carte in regola per trovare il bandolo della matassa ed uscire a testa alta dalle prossime disfide. I troppi errori in fase di disimpegno e la scarsa lucidit&agrave; in quella offensiva potranno sucuramente essere corretti acquistando maggior convinzione nei propri mezzi e scacciando quella paura di giocare che &egrave; tipica dei ragazzi di questa et&agrave; di fronte a risultati negativi. Questo &egrave; il sincero augurio per recuperare una realt&agrave; storicamente al vertice nei settori giovanili aretini. Fa bene comunque Uncini a non sottovalutare l'impegno e propone un inedito Falsini al centro delle geometrie d'attacco; l'intesa di quest'ultimo con gli Amanzi ha fatto il resto. Trefoloni, anche la sua posizione centrale &egrave; una novit&agrave;, ha contribuito a far salire velocemente il baricentro della squadra, trovandosi di fatto a fare il quarto uomo in avanti. Almeno cinque le sue occasioni per fare male a Sorbini che in due occasioni gli chiude bene lo specchio della porta. L'incontro, da sottolineare molto corretto, e diretto con competenza dal DG, comincia mettendo subito in evidenza le difficolt&agrave; degli ospiti in tenuta bianconera. Dopo dieci minuti dal fischio di inizio la pressione nella propria met&agrave; campo fa commettere il primo errore alla retroguardia aretina che non riesce a liberare l'area da una palla in vena di dispetti. Falsini non si fa pregare e calibra un piattone alla sinistra di Sorbini; per lui niente da fare. Ma la reazione dei ragazzi capitanati da Funaru non si fa attendere. Sulla rimessa in giuoco dopo la segnatura &egrave; il centrale di casa che cicca una palla veloce, tradito dal terreno non lineare e pressato da Cerofolini. L'attaccante ha la possibilit&agrave; di riportare il punteggio in parit&agrave;, ma la sua precipitazione lo porta a calciare dal limite, il tiro che ne esce &egrave; preda di Peebes. Di nuovo dopo pochi minuti gli ospiti si fanno pericolosi. Dragoni conquista palla sulla propria destra e portando scompiglio nella difesa biancorossa arriva a pochi metri davanti alla porta. Provvidenziale la chiusura di Camiciotti sul tiro ravvicinato. Al minuto 25 si spengono di fatto le velleit&agrave; del San Domenico. Trefoloni, padrone del centrocampo, libera Amanzi M. con una palla centrale che filtra tra le gambe degli avversari. Il veloce attacante protegge bene la sfera dal ritorno di Nicchi dal quale si libera con una splendida veronica al limite dell'area piccola e calcia sicuro spiazzando il portiere sempre sulla sua sinistra. Come gi&agrave; detto questa marcatura segna di fatto la fine della gara, che demoralizza gli aretini e permette ad Amanzi di realizzare la sua doppietta ad un minuto dalla fine del primo tempo di gara. Palla sporca nell'area difesa da Sorbini, raccolta dopo un difficoltoso rinvio della retroguardia da Falsini che piazza nel suo angolo preferito, il sinistro. Bravo Sorbini ad intuire e distendersi oltre le naturali capacit&agrave; umane. La palla scivolosa per&ograve; gli sfugge dalle mani e falco Amanzi M. lo castiga recuperando quasi sulla linea di fondo. Si va al riposo sul risultato di tre reti a zero per Camiciotti & C . Nella ripresa continua la pressione dei locali, anche se il San Domenico tiene la difesa e la concentrazione pi&ugrave; alte. Il Terranuova gioca di rimessa e si rende pericoloso a pi&ugrave; riprese. I nuovi entrati non fanno rimpiangere i loro compagni e grazie alla loro freschezza hanno spesso la meglio sugli avversari nelle palle veloci. Il direttore di gara per&ograve; frena questa giovanile esuberanza fischiando numerosi fuorigiuoco a favore degli ospiti. La possibilit&agrave; di arrotondare ancora il risultato nasce dall'opportunismo di trefoloni, il quale si fa consegnare la sfera su rimessa d'angolo e crossa la palla sul primo palo. Su quest'ultimo, non coperto adeguatamente, si fionda Cecatiello Andrea che con abilit&agrave; tecnica non comune doma il tiro smorzandolo di petto oltre la linea di porta. Un'ultima ingenuit&agrave; viene commessa da Municchi, il quale aveva preso il posto di Sorbini da qualche minuto, che raccoglie con le mani un retropassaggio al limite dell'area piccola. Ingenuit&agrave; che poteva costargli cara se Ghini non si fosse fatto ribattere il tiro dalla barriera nella punizione conseguente.




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