• Juniores Regionali GIR.A
  • Quarrata Olimpia
  • 3 - 0
  • Marina La Portuale


QUARRATA (4-3-1-2): Dolfi; Magni, Venturi (65' Chianese), Baldi (81' Nesti), Mazzucco (76' Vicini); Mariotti (68' Pighi), Suppressa, Barbato; Verdi; Damiani (63' Ginetti), Bellari. All.: Egidio Seghi.

MARINA LA PORTUALE (4-4-2): Tovani; Canesi, Torri, Orsini, Padolecchia; Garfagnini, Musetti, Ricci, Marinari (52' Lori); Moracchioli, Pianini. All.: Davide Venturini.


ARBITRO: Mancini di Empoli.


RETI: 23' Mazzucco, 65' Suppressa rig., 88' Bellari.

NOTE: pomeriggio umido, terreno leggermente allentato; ammoniti Moracchioli, Barbato, Orsini, Tovani, Magni, Ricci; corner 10-4, recupero 0'+1'; spettatori 50 circa.



Il Quarrata supera in casa la Portuale ma saluta mestamente il campionato regionale, con una retrocessione bruciante, su cui nessuno, a inizio stagione, avrebbe scommesso un euro. I giallorossi, oggi, dovevano vincere e così è stato, ma sono stati condannati dai contemporanei risultati delle altre concorrenti, Pesciauzzanese e Bozzano, vittoriose, rispettivamente, con Folgor Marlia e Borgo a Buggiano. I discorsi su presunti biscotti , se così vogliamo chiamarli, tra le concorrenti del Quarrata e Borgo a Buggiano e Folgor Marlia (a Pescia la gara è iniziata, guarda caso, con quindici minuti di ritardo), lasciano il tempo che trovano. Nel calcio, non bisogna sperare nei favori altrui e il Quarrata ha cominciato a retrocedere molti mesi fa, non oggi. Poco da dire anche sulla gara odierna dei ragazzi di Seghi, dominata in lungo e in largo, come da copione, contro una Portuale già retrocessa. Quarratini in vantaggio con un bel tiro al volo di Mazzucco, raddoppio di Suppressa su rigore e sigillo finale di Bellari, al termine di una travolgente azione personale, prima che, telefonicamente, giungessero notizie sconfortanti da Pescia e Borgo a Baggiano. E' necessario, piuttosto, analizzare il cammino stagionale di questo Quarrata, che ha portato ad un finale di stagione tanto amaro. Errori, sicuramente, ne sono stati fatti. Seghi si è ritrovato tra le mani un gruppo tecnicamente discreto ma indubbiamente fragile dal punto di vista psicologico, con alcuni ragazzi che, alle soglie dei diciotto anni, contando questa, sono già alla terza retrocessione in carriera. Un dato che deve far riflettere. La mano del mister s'è vista, la squadra ha giocato un bel calcio per tutto l'anno; purtroppo, quando le cose sono cominciate a girare storte (i giallorossi hanno bazzicato l'alta classifica fino a fine novembre) sono emersi i limiti caratteriali di questo gruppo. E il carattere (o vogliamo chiamarli attributi?), purtroppo, a differenza della tecnica e della tattica, non si può migliorare con l'allenamento. O c'è o non c'è. In questo caso, ahimé, non c'è stato. I giallorossi, partiti con ben altre ambizioni di classifica, una volta ritrovatisi nei bassifondi, non sono riusciti a calarsi nella nuova dimensione; non sono riusciti ad acquisire la mentalità di squadra che, ogni settimana, deve lottare con il coltello tra i denti, per racimolare punti-salvezza. La sensazione che si avvertiva da fuori era quella di un gruppo che non si rendeva conto di sprofondare verso il baratro, fiduciosa, fin troppo, delle sue potenzialità tecniche che, prima o poi, non si sa come, l'avrebbero condotta fuori dal tunnel. Illusioni che, questo pomeriggio, si sono ritrovate a fare i conti con la dura realtà. Il colpo di coda dell'ultimo mese (qualche risultato utile di fila, una maggiore cattiveria agonistica) è servito solo a prolungare l'agonia, quando ormai la frittata era già fatta. L'accoppiata Bernardini - Seghi, dopo aver centrato i playoff il primo anno e il primo posto a pari merito, l'anno scorso, non è riuscita a compiere l'impresa di raggiungere la salvezza. Nonostante ciò, il lavoro svolto dal direttore sportivo e mister è stato senza dubbio di ottima fattura. Le loro capacità sono fuori discussione, entrambi avranno mercato, lo meritano. Quarrata si ritrova, dopo molti anni, privata del campionato regionale juniores e con un sacco di voci, non si sa ancora quanto fondate, che si accavallano sul suo futuro societario. Il cielo è grigio, sopra Quarrata. Quarrata retrocesso. Due parole che, messe una accanto all'altra, fanno male, da matti. Il prossimo anno, si ripartirà (forse) nel campionato provinciale, una realtà che andrà stretta, inutile negarlo. In questo pomeriggio uggioso, la speranza, anche di chi scrive, che questa maglia l'ha vestita e l'ha amata, è che la prossima stagione si riveli solo un anno di transizione e che questa squadra, da sempre il fiore all'occhiello del settore giovanile quarratino, ritorni sui palcoscenici che più le competono. E che torni a splendere il sole..

Johnny Colosimo QUARRATA (4-3-1-2): Dolfi; Magni, Venturi (65' Chianese), Baldi (81' Nesti), Mazzucco (76' Vicini); Mariotti (68' Pighi), Suppressa, Barbato; Verdi; Damiani (63' Ginetti), Bellari. All.: Egidio Seghi. <br >MARINA LA PORTUALE (4-4-2): Tovani; Canesi, Torri, Orsini, Padolecchia; Garfagnini, Musetti, Ricci, Marinari (52' Lori); Moracchioli, Pianini. All.: Davide Venturini. <br > ARBITRO: Mancini di Empoli. <br > RETI: 23' Mazzucco, 65' Suppressa rig., 88' Bellari. <br >NOTE: pomeriggio umido, terreno leggermente allentato; ammoniti Moracchioli, Barbato, Orsini, Tovani, Magni, Ricci; corner 10-4, recupero 0'+1'; spettatori 50 circa. Il Quarrata supera in casa la Portuale ma saluta mestamente il campionato regionale, con una retrocessione bruciante, su cui nessuno, a inizio stagione, avrebbe scommesso un euro. I giallorossi, oggi, dovevano vincere e cos&igrave; &egrave; stato, ma sono stati condannati dai contemporanei risultati delle altre concorrenti, Pesciauzzanese e Bozzano, vittoriose, rispettivamente, con Folgor Marlia e Borgo a Buggiano. I discorsi su presunti biscotti , se cos&igrave; vogliamo chiamarli, tra le concorrenti del Quarrata e Borgo a Buggiano e Folgor Marlia (a Pescia la gara &egrave; iniziata, guarda caso, con quindici minuti di ritardo), lasciano il tempo che trovano. Nel calcio, non bisogna sperare nei favori altrui e il Quarrata ha cominciato a retrocedere molti mesi fa, non oggi. Poco da dire anche sulla gara odierna dei ragazzi di Seghi, dominata in lungo e in largo, come da copione, contro una Portuale gi&agrave; retrocessa. Quarratini in vantaggio con un bel tiro al volo di Mazzucco, raddoppio di Suppressa su rigore e sigillo finale di Bellari, al termine di una travolgente azione personale, prima che, telefonicamente, giungessero notizie sconfortanti da Pescia e Borgo a Baggiano. E' necessario, piuttosto, analizzare il cammino stagionale di questo Quarrata, che ha portato ad un finale di stagione tanto amaro. Errori, sicuramente, ne sono stati fatti. Seghi si &egrave; ritrovato tra le mani un gruppo tecnicamente discreto ma indubbiamente fragile dal punto di vista psicologico, con alcuni ragazzi che, alle soglie dei diciotto anni, contando questa, sono gi&agrave; alla terza retrocessione in carriera. Un dato che deve far riflettere. La mano del mister s'&egrave; vista, la squadra ha giocato un bel calcio per tutto l'anno; purtroppo, quando le cose sono cominciate a girare storte (i giallorossi hanno bazzicato l'alta classifica fino a fine novembre) sono emersi i limiti caratteriali di questo gruppo. E il carattere (o vogliamo chiamarli attributi?), purtroppo, a differenza della tecnica e della tattica, non si pu&ograve; migliorare con l'allenamento. O c'&egrave; o non c'&egrave;. In questo caso, ahim&eacute;, non c'&egrave; stato. I giallorossi, partiti con ben altre ambizioni di classifica, una volta ritrovatisi nei bassifondi, non sono riusciti a calarsi nella nuova dimensione; non sono riusciti ad acquisire la mentalit&agrave; di squadra che, ogni settimana, deve lottare con il coltello tra i denti, per racimolare punti-salvezza. La sensazione che si avvertiva da fuori era quella di un gruppo che non si rendeva conto di sprofondare verso il baratro, fiduciosa, fin troppo, delle sue potenzialit&agrave; tecniche che, prima o poi, non si sa come, l'avrebbero condotta fuori dal tunnel. Illusioni che, questo pomeriggio, si sono ritrovate a fare i conti con la dura realt&agrave;. Il colpo di coda dell'ultimo mese (qualche risultato utile di fila, una maggiore cattiveria agonistica) &egrave; servito solo a prolungare l'agonia, quando ormai la frittata era gi&agrave; fatta. L'accoppiata Bernardini - Seghi, dopo aver centrato i playoff il primo anno e il primo posto a pari merito, l'anno scorso, non &egrave; riuscita a compiere l'impresa di raggiungere la salvezza. Nonostante ci&ograve;, il lavoro svolto dal direttore sportivo e mister &egrave; stato senza dubbio di ottima fattura. Le loro capacit&agrave; sono fuori discussione, entrambi avranno mercato, lo meritano. Quarrata si ritrova, dopo molti anni, privata del campionato regionale juniores e con un sacco di voci, non si sa ancora quanto fondate, che si accavallano sul suo futuro societario. Il cielo &egrave; grigio, sopra Quarrata. Quarrata retrocesso. Due parole che, messe una accanto all'altra, fanno male, da matti. Il prossimo anno, si ripartir&agrave; (forse) nel campionato provinciale, una realt&agrave; che andr&agrave; stretta, inutile negarlo. In questo pomeriggio uggioso, la speranza, anche di chi scrive, che questa maglia l'ha vestita e l'ha amata, &egrave; che la prossima stagione si riveli solo un anno di transizione e che questa squadra, da sempre il fiore all'occhiello del settore giovanile quarratino, ritorni sui palcoscenici che pi&ugrave; le competono. E che torni a splendere il sole.. Johnny Colosimo




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