- Juniores Regionali GIR.Élite
- Affrico
-
3 - 3
- Cenaia
AFFRICO: Dambra, Barzini, Nardi (81' Mollicola), Tamba (47' Scarselli), Moschini, Silli, Del Pela, Bussotti, Camara, Zampoli, Innocenti (6' Francini, 76'Pietrini). A disp.: Mataloni, Soffietto, Antunes Lopes, Farulli, De Donno. All.: Giampaolo Giugni.
CENAIA: Barbaro, Giuffrida (84' S. Pancianatici), Fantozzi (77' Albano), Vannino (86' Filippi), Biondi, Tedesco, Allajsufi (76' Falchi), Rossi, Ciocia (72' Pellegrini), Turini, Sparaciari. A disp.: Simoncini, D. Pancianatici. All.: Roberto Taccola.
ARBITRO: Andrei di Prato.
RETI: 12' Silli rig., 16' Allajsufi, 20' Sparaciari, 46' Ciocia, 85' Zampoli, 93' Camara.
NOTE: espulso Tedesco (75'). Ammonito Bussotti.
Affrico e Cenaia infiammano il manto di gioco del Lapenta con un pirotecnico 3-3, risultato figlio di un match altamente spettacolare: le due squadre si costringono ripetutamente all'inseguimento reciproco, conclusosi solamente in pieno recupero grazie a una gemma di Camara, degno sigillo per una partita ricca di spunti tecnici e autentiche prodezze da ambedue i fronti. La formazione di Taccola, invischiata nella lotta salvezza, emette dunque un acuto notevole andando a stoppare la seconda forza del campionato al termine di una gara affrontata a testa alta, con personalità e una giusta dose di sfrontatezza; un atteggiamento, quello dei pisani, tremendamente accusato dall'undici gigliato, non particolarmente brillante eppure in grado di mettersi di traverso all'apparente inerzia della sfida riparando su un. d'emergenza a ridosso del gong finale. Superate le schermaglie iniziali, al 7' il Cenaia affonda la prima offensiva a dimostrazione di un approccio alla gara tutt'altro che remissivo: Sparaciari vola sull'out di sinistra, penetra in area ma calcia strozzando troppo la conclusione. Il pallone sfila pericolosamente lungo l'ampiezza dell'area piccola. Al 12' il primo turn point della partita: Camara viene steso in area di rigore da un intervento fuori tempo di Fantozzi. Andreini indica il dischetto: dagli undici si presenta Silli che sblocca il parziale con un piattone diretto all'angolino destro. Il Cenaia sembra accusare il colpo: il palleggio diviene macchinoso e di conseguenza cresce la mole di gioco dell'Affrico. Dopo pochi minuti tuttavia il lampo degli arancioverdi: ancora una volta è Sparaciari a dare il la all'azione con un traversone da sinistra a destra ad aggirare il pacchetto difensivo. Dalla destra irrompe come un treno Allajsufi che colpisce al volo inchiodando a terra Dambra. È 1-1. La rete del numero sette scalza l'Affrico dal timone della gara. Al 20' infatti la compagine pisana si porta addirittura in vantaggio con un'autentica pennellata di Sparaciari dai 25 metri: il punto di battuta della punizione, defilato sulla destra, consente al mancino ospite di dare libero corso a una traiettoria irresistibile. La sfera supera la barriera, si abbassa e curva sotto l'incrocio dei pali. Per Dambra, ancora una volta, non resta che ammirare. L'uno-due del Cenaia ristabilisce le gerarchie in campo: ora sono i padroni di casa ad arrancare dietro gli avanti in arancio e ad affidare le speranze di gol a eventuali rovesciamenti di fronte. Al 24' Camara e Zampoli combinano bene in area, ma il numero dieci biancoblu spedisce a lato; ancor più colossale invece l'occasione dilapidata subito dopo da Camara che, servito da Del Pela, si fa ipnotizzare da Barbaro nonostante l'assoluta libertà di scelta a pochi passi dal portiere. Sul finire della prima frazione, è ancora il numero nove dell'Affrico a sfiorare il pari con un destro a giro dal vertice sinistro dell'area. Il pallone palla sfiora il palo lontano e si perde sul fondo. Archiviati i primi 45' e avviato il secondo tempo, il punteggio cambia tempestivamente. Allajsufi si rende protagonista di una strepitosa cavalcata sulla corsia di destra, supera la resistenza di due avversari e raggiunge caparbiamente il fondo; Dambra viene tagliato fuori dal tocco centrale per Ciocia che, a porta sguarnita, non deve far altro che depositare nel sacco. 1-3. Ripresa-shock dunque per i ragazzi di Giugni. Del Pela prova immediatamente ad accorciare le distanze con una bella battuta da fuori, ma Barbaro si distende e neutralizza la conclusione diretta alla base del palo alla sua sinistra. La manovra dei leoncini s'ingolfa, così il gioco dei padroni di casa si fa d'un tratto fumoso a fronte di un Cenaia galvanizzato dal prestigioso risultato maturato in campo. Al 64' Dambra evita il poker deviando il tentativo di Ciocia lanciato a rete a seguito di un contropiede. Pochi minuti dopo invece dalla distanza ci prova Barzini con un destro al volo di rara potenza, ma impreciso. Quando mancano 15' dal triplice fischio, arriva un altro episodio determinante in questa gara da thriller: Tedesco, già ammonito, stende Camara ed è costretto a prendere la via degli spogliatoi. Di qui in avanti la partita del Cenaia prende una brusca piega, aggravata per giunta dagli ingressi determinanti di Mollicola e Pietrini nelle fila biancoblu. Il forcing dell'Affrico si fa dunque asfissiante con ripetuti attacchi diretti verso la porta difesa da Barbaro. All'85' la pressione esercitata dai gigliati sfocia in gol nella maniera più fortuita possibile: Zampoli mette dentro un cross a mezza altezza su una punizione da sinistra, la sfera s'inoltra tra le gambe accalcate davanti alla linea di porta per concludere il suo tragitto in rete. 2-3. L'equilibrio del match è più che mai precario: l'Affrico, dato per spacciato quando la partita sembrava aver trovato un padrone, spinge ora per un pareggio quanto mai insperato. Andreini assegna 5' di recupero ed è proprio nel corso dell'extra-time che si consuma il delitto perfetto: Camara raccoglie dal limite dell'area di rigore, si sposta il pallone sul piede forte, il destro, e scocca un tiro magnifico. La sfera traccia un diagonale perfetto a tagliere obliquamente l'area di rigore per terminare la propria corsa al di sotto del sette alla sinistra del portiere. Questa volta nello specchio trafitto dalla prodezza di Sparaciari spetta a Barbaro rinunciare a ogni tentativo d'intervento. La gara termina dunque sul 3-3. Per i ventidue in campo scrosciano gli applausi per quanto fatto vedere sul rettangolo di gioco.
Calciatoripiù: Camara è il fiore all'occhiello dell'attacco locale. Corre e gioca palloni con qualità: la rete del pareggio è un'autentica goduria. Ottima anche la prestazione di Zampoli, uno dei pochi a garantire qualità per tutto l'arco dell'incontro; stesso giudizio vale per Barzini (Affrico), ormai una garanzia sulla destra. Sparaciari: difficilmente scorderà questa partita. Incontenibile sin dal fischio d'inizio, dapprima crea dal nulla i presupposti per l'1-1, poi col mancino accarezza il pallone deliziando tutti gli astanti. Formidabile anche Allajsufi (Cenaia): degno del miglior Callejon in chiusura sul cross del momentaneo pareggio e straordinariamente tenace nel servire l'assist, o meglio tre quarti di gol, a Ciocia.
Marco Telluri
AFFRICO: Dambra, Barzini, Nardi (81' Mollicola), Tamba (47' Scarselli), Moschini, Silli, Del Pela, Bussotti, Camara, Zampoli, Innocenti (6' Francini, 76'Pietrini). A disp.: Mataloni, Soffietto, Antunes Lopes, Farulli, De Donno. All.: Giampaolo Giugni.<br >CENAIA: Barbaro, Giuffrida (84' S. Pancianatici), Fantozzi (77' Albano), Vannino (86' Filippi), Biondi, Tedesco, Allajsufi (76' Falchi), Rossi, Ciocia (72' Pellegrini), Turini, Sparaciari. A disp.: Simoncini, D. Pancianatici. All.: Roberto Taccola.<br >
ARBITRO: Andrei di Prato.<br >
RETI: 12' Silli rig., 16' Allajsufi, 20' Sparaciari, 46' Ciocia, 85' Zampoli, 93' Camara.<br >NOTE: espulso Tedesco (75'). Ammonito Bussotti.
Affrico e Cenaia infiammano il manto di gioco del Lapenta con un pirotecnico 3-3, risultato figlio di un match altamente spettacolare: le due squadre si costringono ripetutamente all'inseguimento reciproco, conclusosi solamente in pieno recupero grazie a una gemma di Camara, degno sigillo per una partita ricca di spunti tecnici e autentiche prodezze da ambedue i fronti. La formazione di Taccola, invischiata nella lotta salvezza, emette dunque un acuto notevole andando a stoppare la seconda forza del campionato al termine di una gara affrontata a testa alta, con personalità e una giusta dose di sfrontatezza; un atteggiamento, quello dei pisani, tremendamente accusato dall'undici gigliato, non particolarmente brillante eppure in grado di mettersi di traverso all'apparente inerzia della sfida riparando su un. d'emergenza a ridosso del gong finale. Superate le schermaglie iniziali, al 7' il Cenaia affonda la prima offensiva a dimostrazione di un approccio alla gara tutt'altro che remissivo: Sparaciari vola sull'out di sinistra, penetra in area ma calcia strozzando troppo la conclusione. Il pallone sfila pericolosamente lungo l'ampiezza dell'area piccola. Al 12' il primo turn point della partita: Camara viene steso in area di rigore da un intervento fuori tempo di Fantozzi. Andreini indica il dischetto: dagli undici si presenta Silli che sblocca il parziale con un piattone diretto all'angolino destro. Il Cenaia sembra accusare il colpo: il palleggio diviene macchinoso e di conseguenza cresce la mole di gioco dell'Affrico. Dopo pochi minuti tuttavia il lampo degli arancioverdi: ancora una volta è Sparaciari a dare il la all'azione con un traversone da sinistra a destra ad aggirare il pacchetto difensivo. Dalla destra irrompe come un treno Allajsufi che colpisce al volo inchiodando a terra Dambra. È 1-1. La rete del numero sette scalza l'Affrico dal timone della gara. Al 20' infatti la compagine pisana si porta addirittura in vantaggio con un'autentica pennellata di Sparaciari dai 25 metri: il punto di battuta della punizione, defilato sulla destra, consente al mancino ospite di dare libero corso a una traiettoria irresistibile. La sfera supera la barriera, si abbassa e curva sotto l'incrocio dei pali. Per Dambra, ancora una volta, non resta che ammirare. L'uno-due del Cenaia ristabilisce le gerarchie in campo: ora sono i padroni di casa ad arrancare dietro gli avanti in arancio e ad affidare le speranze di gol a eventuali rovesciamenti di fronte. Al 24' Camara e Zampoli combinano bene in area, ma il numero dieci biancoblu spedisce a lato; ancor più colossale invece l'occasione dilapidata subito dopo da Camara che, servito da Del Pela, si fa ipnotizzare da Barbaro nonostante l'assoluta libertà di scelta a pochi passi dal portiere. Sul finire della prima frazione, è ancora il numero nove dell'Affrico a sfiorare il pari con un destro a giro dal vertice sinistro dell'area. Il pallone palla sfiora il palo lontano e si perde sul fondo. Archiviati i primi 45' e avviato il secondo tempo, il punteggio cambia tempestivamente. Allajsufi si rende protagonista di una strepitosa cavalcata sulla corsia di destra, supera la resistenza di due avversari e raggiunge caparbiamente il fondo; Dambra viene tagliato fuori dal tocco centrale per Ciocia che, a porta sguarnita, non deve far altro che depositare nel sacco. 1-3. Ripresa-shock dunque per i ragazzi di Giugni. Del Pela prova immediatamente ad accorciare le distanze con una bella battuta da fuori, ma Barbaro si distende e neutralizza la conclusione diretta alla base del palo alla sua sinistra. La manovra dei leoncini s'ingolfa, così il gioco dei padroni di casa si fa d'un tratto fumoso a fronte di un Cenaia galvanizzato dal prestigioso risultato maturato in campo. Al 64' Dambra evita il poker deviando il tentativo di Ciocia lanciato a rete a seguito di un contropiede. Pochi minuti dopo invece dalla distanza ci prova Barzini con un destro al volo di rara potenza, ma impreciso. Quando mancano 15' dal triplice fischio, arriva un altro episodio determinante in questa gara da thriller: Tedesco, già ammonito, stende Camara ed è costretto a prendere la via degli spogliatoi. Di qui in avanti la partita del Cenaia prende una brusca piega, aggravata per giunta dagli ingressi determinanti di Mollicola e Pietrini nelle fila biancoblu. Il forcing dell'Affrico si fa dunque asfissiante con ripetuti attacchi diretti verso la porta difesa da Barbaro. All'85' la pressione esercitata dai gigliati sfocia in gol nella maniera più fortuita possibile: Zampoli mette dentro un cross a mezza altezza su una punizione da sinistra, la sfera s'inoltra tra le gambe accalcate davanti alla linea di porta per concludere il suo tragitto in rete. 2-3. L'equilibrio del match è più che mai precario: l'Affrico, dato per spacciato quando la partita sembrava aver trovato un padrone, spinge ora per un pareggio quanto mai insperato. Andreini assegna 5' di recupero ed è proprio nel corso dell'extra-time che si consuma il delitto perfetto: Camara raccoglie dal limite dell'area di rigore, si sposta il pallone sul piede forte, il destro, e scocca un tiro magnifico. La sfera traccia un diagonale perfetto a tagliere obliquamente l'area di rigore per terminare la propria corsa al di sotto del sette alla sinistra del portiere. Questa volta nello specchio trafitto dalla prodezza di Sparaciari spetta a Barbaro rinunciare a ogni tentativo d'intervento. La gara termina dunque sul 3-3. Per i ventidue in campo scrosciano gli applausi per quanto fatto vedere sul rettangolo di gioco. <b>
Calciatoripiù: Camara </b>è il fiore all'occhiello dell'attacco locale. Corre e gioca palloni con qualità: la rete del pareggio è un'autentica goduria. Ottima anche la prestazione di <b>Zampoli</b>, uno dei pochi a garantire qualità per tutto l'arco dell'incontro; stesso giudizio vale per <b>Barzini </b>(Affrico), ormai una garanzia sulla destra. <b>Sparaciari</b>: difficilmente scorderà questa partita. Incontenibile sin dal fischio d'inizio, dapprima crea dal nulla i presupposti per l'1-1, poi col mancino accarezza il pallone deliziando tutti gli astanti. Formidabile anche <b>Allajsufi </b>(Cenaia): degno del miglior Callejon in chiusura sul cross del momentaneo pareggio e straordinariamente tenace nel servire l'assist, o meglio tre quarti di gol, a Ciocia.
Marco Telluri