- Juniores Regionali GIR.A
- Real Forte Querceta
-
0 - 0
- Lammari
REAL FORTE QUERCETA (4-3-1-2): Barsanti 6; Saviozzi 6, Mussi 6.5, Bertuccelli 6, Gemignani 6; Pacini 6.5, Remedi 6, Silvestri 5; Traversari 6 (62' Chioni 5.5); Ferrari 5 (68' Landi 5.5), Vita 5.5 (68' Prosperi 5.5). A disp.: Iacopi, Nannetti, Siniega, Carbonetti. All.: Simone Giannarelli.
LAMMARI (4-1-4-1): Danesi 7; Agostini 6.5, Micheli 7, Greco 6.5, Guidotti 7; Pieruccini 6; Mancino 6 (73' Pardi 6), Zuncheddu 7, Del Barga 6, Frugoli 5.5 (55' Del Bianco 5.5); Romanini 5.5 (63' Massagli 5.5). A disp.: Raschioni, Seriani, Bonacchi. All.: Alessandro Tempesti.
ARBITRO: Pagni di Livorno 6.
NOTE: ammoniti Frugoli, Pieruccini, Silvestri, Agostini, Remedi, Pacini, Saviozzi; angoli 9-2; recupero 2'+4'.
Tra la prima e la terza della classe esce un logico pareggio a reti bianche dettato più dalla paura di perdere che dalla voglia di vincere; il prezzo da pagare è per il Real Forte Querceta la perdita del primato a vantaggio del Seravezza, per il Lammari un ulteriore punto da recuperare dalla vetta della classifica. L'inizio convinto degli ospiti maschera in realtà una voglia di rischiare poco che mister Tempesti sottolinea dalla panchina chiamando i suoi alle verticalizzazioni per l'unica punta Romanini, bravo nelle sponde ma quasi del tutto innocuo in fase di conclusione; il tandem Agostini-Mancino sulla fascia destra sembra in palla ma non riesce a crossare tanti palloni pericolosi e anche le armi dei due fuoriquota Del Barga e Frugoli sono spuntate. Ovviata all'assenza in difesa dello squalificato Ambrosino con l'accentramento di Mussi, Giannarelli dà fiducia all'assetto che gli ha fatto vincere la precedente partita nel finale a Massarosa con tanta qualità a centrocampo e poca fisicità offensiva, dato che Ferrari non ha i crismi del centravanti e Vita è un'ala a tutti gli effetti. Le occasioni migliori della prima parte di gara sono tutte per i padroni di casa, che al 5' vanno vicinissimi al vantaggio: Remedi lancia sulla sinistra per Vita, che lavora il pallone sul fondo e crossa a centro area dove sbuca l'inserimento di Traversari, controllo e tiro forte ma alto di poco. Il Real attacca molto sulle palle ferme e Gemignani per due volte su calcio d'angolo si fa molto pericoloso ma è contratto da Agostini. Il buon lavoro di Pieruccini tra le due righe, spesso supportato dal passo indietro che fa Zuncheddu quando c'è da coprire, consente al Lammari di bloccare sul nascere ogni tentativo degli avversari, costretti a lottare anche contro il campo bagnato e la pioggia a scrosci che colpisce il Necchi-Balloni, e lo stallo ha un momento di sussulto intorno al 20', quando una serie di rimpalli consente a Vita di battere in velocità Micheli e puntare la porta, ma il pallone troppo allungato e il coraggio di Danesi nell'uscita bassa fanno svanire l'occasione. Anche il Lammari ha la sua occasione: al 23' Zuncheddu trasmette bene palla a Romanini che tocca sulla sinistra per Del Barga, finta e destro dal limite dell'area che non gira a sufficienza e si perde di poco a lato del palo lontano. Ferrari dall'altra parte non riesce nel controllo di palla davanti al portiere e dimostra di avere poco istinto del gol, allora prova a riscattarsi al 30' con un cross da destra sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Mussi si eleva bene ma non schiaccia il colpo di testa da pochi passi che termina dunque alto. L'accrescere del nervosismo in chiusura di tempo (protagonisti negativi Agostini con un brutto fallo, Silvestri con una reazione, Pieruccini con una mischia provocata: tutti ammoniti!) spegne un po' la luce del gioco e porta a un secondo tempo più noioso del primo: dopo aver invano cercato di invertire la posizione dei due attaccanti, la panchina di casa ordina l'assetto a una punta centrale con l'avanzamento di Pacini all'ala sinistra, mentre Vita staziona a destra, ma anche con due supporti la punta centrale di turno (prima Ferrari e poi Landi) non combina granché. Il Lammari serra ulteriormente le file e si giova di una difesa praticamente impenetrabile: addirittura un difensore, Guidotti, al 16' spaventa Barsanti con una punizione mancina rasoterra che passa tra molte gambe e può essere soltanto respinta con qualche difficoltà dal portiere di casa. In tutto questo, oltre a una serie di tiri sballati, il Real Forte ha solo una palla pulita per vincere la sfida: al 29' Remedi costruisce uno schema su calcio di punizione per il cross da sinistra di Gemignani, Pacini colpisce di testa a colpo sicuro e Danesi è bravissimo a balzare in controtempo e a respingere evitando un gol sicuro. Pochi minuti dopo, il nuovo entrato Prosperi scende a destra e tocca a Pacini, il cui triangolo stretto con Vita taglia fuori Greco, un po' stanco e in ritardo, ma in piena area arriva la chiusura decisiva di Agostini, bravo a leggere la necessità di fare la diagonale. Non è più aria di primato per il Real Forte, che conferma la poca predisposizione a scalfire le difese ben organizzate.
Calciatoripiù: facciamo il pieno di difensori segnalando Mussi, a suo agio anche al centro, e il bravo capitano ospite Micheli. Copertina al classe '96 Zuncheddu del Lammari per la tanta quantità fornita alla mediana dal primo all'ultimo minuto.
Barnaba Lucchesi
REAL FORTE QUERCETA (4-3-1-2): Barsanti 6; Saviozzi 6, Mussi 6.5, Bertuccelli 6, Gemignani 6; Pacini 6.5, Remedi 6, Silvestri 5; Traversari 6 (62' Chioni 5.5); Ferrari 5 (68' Landi 5.5), Vita 5.5 (68' Prosperi 5.5). A disp.: Iacopi, Nannetti, Siniega, Carbonetti. All.: Simone Giannarelli.<br >LAMMARI (4-1-4-1): Danesi 7; Agostini 6.5, Micheli 7, Greco 6.5, Guidotti 7; Pieruccini 6; Mancino 6 (73' Pardi 6), Zuncheddu 7, Del Barga 6, Frugoli 5.5 (55' Del Bianco 5.5); Romanini 5.5 (63' Massagli 5.5). A disp.: Raschioni, Seriani, Bonacchi. All.: Alessandro Tempesti.<br >
ARBITRO: Pagni di Livorno 6.<br >NOTE: ammoniti Frugoli, Pieruccini, Silvestri, Agostini, Remedi, Pacini, Saviozzi; angoli 9-2; recupero 2'+4'.
Tra la prima e la terza della classe esce un logico pareggio a reti bianche dettato più dalla paura di perdere che dalla voglia di vincere; il prezzo da pagare è per il Real Forte Querceta la perdita del primato a vantaggio del Seravezza, per il Lammari un ulteriore punto da recuperare dalla vetta della classifica. L'inizio convinto degli ospiti maschera in realtà una voglia di rischiare poco che mister Tempesti sottolinea dalla panchina chiamando i suoi alle verticalizzazioni per l'unica punta Romanini, bravo nelle sponde ma quasi del tutto innocuo in fase di conclusione; il tandem Agostini-Mancino sulla fascia destra sembra in palla ma non riesce a crossare tanti palloni pericolosi e anche le armi dei due fuoriquota Del Barga e Frugoli sono spuntate. Ovviata all'assenza in difesa dello squalificato Ambrosino con l'accentramento di Mussi, Giannarelli dà fiducia all'assetto che gli ha fatto vincere la precedente partita nel finale a Massarosa con tanta qualità a centrocampo e poca fisicità offensiva, dato che Ferrari non ha i crismi del centravanti e Vita è un'ala a tutti gli effetti. Le occasioni migliori della prima parte di gara sono tutte per i padroni di casa, che al 5' vanno vicinissimi al vantaggio: Remedi lancia sulla sinistra per Vita, che lavora il pallone sul fondo e crossa a centro area dove sbuca l'inserimento di Traversari, controllo e tiro forte ma alto di poco. Il Real attacca molto sulle palle ferme e Gemignani per due volte su calcio d'angolo si fa molto pericoloso ma è contratto da Agostini. Il buon lavoro di Pieruccini tra le due righe, spesso supportato dal passo indietro che fa Zuncheddu quando c'è da coprire, consente al Lammari di bloccare sul nascere ogni tentativo degli avversari, costretti a lottare anche contro il campo bagnato e la pioggia a scrosci che colpisce il Necchi-Balloni, e lo stallo ha un momento di sussulto intorno al 20', quando una serie di rimpalli consente a Vita di battere in velocità Micheli e puntare la porta, ma il pallone troppo allungato e il coraggio di Danesi nell'uscita bassa fanno svanire l'occasione. Anche il Lammari ha la sua occasione: al 23' Zuncheddu trasmette bene palla a Romanini che tocca sulla sinistra per Del Barga, finta e destro dal limite dell'area che non gira a sufficienza e si perde di poco a lato del palo lontano. Ferrari dall'altra parte non riesce nel controllo di palla davanti al portiere e dimostra di avere poco istinto del gol, allora prova a riscattarsi al 30' con un cross da destra sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Mussi si eleva bene ma non schiaccia il colpo di testa da pochi passi che termina dunque alto. L'accrescere del nervosismo in chiusura di tempo (protagonisti negativi Agostini con un brutto fallo, Silvestri con una reazione, Pieruccini con una mischia provocata: tutti ammoniti!) spegne un po' la luce del gioco e porta a un secondo tempo più noioso del primo: dopo aver invano cercato di invertire la posizione dei due attaccanti, la panchina di casa ordina l'assetto a una punta centrale con l'avanzamento di Pacini all'ala sinistra, mentre Vita staziona a destra, ma anche con due supporti la punta centrale di turno (prima Ferrari e poi Landi) non combina granché. Il Lammari serra ulteriormente le file e si giova di una difesa praticamente impenetrabile: addirittura un difensore, Guidotti, al 16' spaventa Barsanti con una punizione mancina rasoterra che passa tra molte gambe e può essere soltanto respinta con qualche difficoltà dal portiere di casa. In tutto questo, oltre a una serie di tiri sballati, il Real Forte ha solo una palla pulita per vincere la sfida: al 29' Remedi costruisce uno schema su calcio di punizione per il cross da sinistra di Gemignani, Pacini colpisce di testa a colpo sicuro e Danesi è bravissimo a balzare in controtempo e a respingere evitando un gol sicuro. Pochi minuti dopo, il nuovo entrato Prosperi scende a destra e tocca a Pacini, il cui triangolo stretto con Vita taglia fuori Greco, un po' stanco e in ritardo, ma in piena area arriva la chiusura decisiva di Agostini, bravo a leggere la necessità di fare la diagonale. Non è più aria di primato per il Real Forte, che conferma la poca predisposizione a scalfire le difese ben organizzate.<br ><b>
Calciatoripiù</b>: facciamo il pieno di difensori segnalando <b>Mussi</b>, a suo agio anche al centro, e il bravo capitano ospite <b>Micheli</b>. Copertina al classe '96 <b>Zuncheddu </b>del Lammari per la tanta quantità fornita alla mediana dal primo all'ultimo minuto.
Barnaba Lucchesi