• Allievi Regionali GIR.C
  • Orange Don Bosco
  • 0 - 2
  • Lanciotto Campi


ORANGE DON BOSCO: Agati, Ruggiero, Ascione, Pineschi, Sarnelli, Flavio, Cesario, Traetta, D'Auria, Frallicciardi, Fiore. A disp.: Fabbri, Focardi, Grobelna, Giusti. All.: Gianni Petrollini.
LANCIOTTO CAMPI: Cantini, Nistri, Di Noia, Ruffo, Mazzei, Di Gioia, Bogani, Musa, Galardini, Nicolamarino, Allegri. A disp.: Giovannini, Nanni, Lagonigro, Biagini, Muho, Faye. All.: Francesco Petrucci.

ARBITRO: Bruschetini sez. Valdarno.

RETI: 74' e 79' Faye.



Capitola nel finale la strenua resistenza dell'Orange Don Bosco al cospetto di un Lanciotto che, nonostante abbia raggiunto il successo solo nel finale, ha senz'altro meritato i tre punti. La formazione ospite ha infatti collezionato almeno una mezza dozzina di clamorose occasioni da gol, a fronte della totale sterilità offensiva dei padroni di casa, incapaci, nell'arco degli ottanta minuti, di arrivare a impensierire seriamente Cantini. Pronti, via e, dopo sette minuti, Allegri orchestra un ottimo contropiede e mette palla sul secondo palo: l'accorrente Galardini è tutto solo di fronte ad Agati ma spreca clamorosamente calciando di prima e agevolando la respinta dell'estremo difensore aretino. Gli ospiti, che pure in mezzo al campo patiscono il buon tasso tecnico di Flavio e Traetta, aspettano e ripartono, rendendosi ancora pericolosi con Allegri intorno al quarto d'ora: la conclusione del numero 11 azulgrana non trova però lo specchio. L'Orange gestisce discretamente il possesso palla, ma non riesce mai a pungere negli ultimi sedici metri, anche perché Di Gioia e Mazzei montano una guardia spietata su D'Auria, incapace di liberarsi al tiro. E così le uniche occasioni sono quelle di marca ospite: al ventesimo si rinnova il duello a distanza ravvicinata fra Galardini e Agati, con il portiere di casa bravo a uscirne ancora vincitore. Al 24', episodio da rivedere alla moviola: punizione da posizione decentrata di Nicolamarino, il pallone spiove sul secondo palo dove irrompe Galardini che insacca; il signor Bruschetini annulla per fuorigioco, quantomeno assai dubbio, dello stesso numero 9 campigiano. Alla mezz'ora, altro episodio dubbio, stavolta sul versante opposto. Su un cross dalla destra di Cesario, D'Auria in acrobazia si coordina e batte Cantini : il direttore di gara, anche in questo caso, annulla per una presunta posizione di off-side dello stesso centravanti locale. Sul capovolgimento di fronte, Lanciotto che torna a farsi pericoloso: Nicolamarino di testa, da ottima posizione, non riesce però a spingere il pallone in rete. Al 35', arbitro ancora protagonista: Di Noia, in proiezione offensiva, ruba il tempo al diretto avversario, si invola in area e, giunto nei pressi della porta aretina viene steso da dietro da un disperato intervento in scivolata di Samelli; Il rigore sembrerebbe piuttosto netto, ma il signor Bruschetini fa proseguire.
Nella ripresa mister Petrucci prova a giocarsi la carta della terza punta: entra Faye ed esce Bogani, e la mossa sarà decisiva. L'avvio del secondo parziale pare tuttavia equilibrato, anche perché il Lanciotto pare avere un po' esaurito l'ispirazione. Le uniche emozioni, così, le regala un calcio di punizione di Ruffo (fuori non di molto) e un'accelerazione di Faye su cui la difesa di casa salva con affanno. Quando la gara pare avviarsi all'epilogo, ecco la fiammata che decide l'incontro: Faye riceve in area da una sponda di Allegri, controlla il pallone e, da buona posizione, lascia partire un tiro sporco che beffa Agati e termina la sua corsa in fondo alla rete. E' il minuto numero 32. Forte del vantaggio, la squadra ospite prova a chiudere la contesa: calcio d'angolo dalla destra di Nicolamarino, il pallone arriva sulla testa di Di Gioia che (tutto solo) centra la traversa, la sfera è intercettata per un attimo da un difensore, ma Faye si coordina nuovamente per battere a rete, ancora di testa. Agati prova a opporsi, ma quando lo fa la palla ha già varcato la fatidica linea bianca: è il gol del 2-0. Solo per la cronaca, rimangono da segnalare un'ultima occasione per Di Noia (bravo Agati a respingere) e un bel tiro dalla distanza di Fiore. Alla fine successo importante e meritato per un Lanciotto che ha fatto vedere le cose migliori nel primo tempo ma che ha avuto il merito, dopo aver sprecato tanto, di arpionare i tre punti proprio quando sulla sponda ospite ci si cominciava a rammaricare per le troppe occasioni mancate. Per quanto riguarda l'Orange Don Bosco, non accenna a interrompersi il momento negativo: con questa sono cinque le sconfitte consecutive per la formazione di mister Petrollini, che domenica prossima contro la Virtus Archiano si gioca una fetta forse decisiva del proprio futuro.

Calciatoripiù:
Fra i padroni di casa il portiere Agati, che limita il passivo, e il talentuoso centrocampista Flavio, in possesso di qualità tecniche superiori alla media. Negli ospiti ovviamente il match-winner Faye, l'onnipresente Ruffo e l'attivissimo Allegri.

ORANGE DON BOSCO: Agati, Ruggiero, Ascione, Pineschi, Sarnelli, Flavio, Cesario, Traetta, D'Auria, Frallicciardi, Fiore. A disp.: Fabbri, Focardi, Grobelna, Giusti. All.: Gianni Petrollini.<br >LANCIOTTO CAMPI: Cantini, Nistri, Di Noia, Ruffo, Mazzei, Di Gioia, Bogani, Musa, Galardini, Nicolamarino, Allegri. A disp.: Giovannini, Nanni, Lagonigro, Biagini, Muho, Faye. All.: Francesco Petrucci.<br > ARBITRO: Bruschetini sez. Valdarno.<br > RETI: 74' e 79' Faye. Capitola nel finale la strenua resistenza dell'Orange Don Bosco al cospetto di un Lanciotto che, nonostante abbia raggiunto il successo solo nel finale, ha senz'altro meritato i tre punti. La formazione ospite ha infatti collezionato almeno una mezza dozzina di clamorose occasioni da gol, a fronte della totale sterilit&agrave; offensiva dei padroni di casa, incapaci, nell'arco degli ottanta minuti, di arrivare a impensierire seriamente Cantini. Pronti, via e, dopo sette minuti, Allegri orchestra un ottimo contropiede e mette palla sul secondo palo: l'accorrente Galardini &egrave; tutto solo di fronte ad Agati ma spreca clamorosamente calciando di prima e agevolando la respinta dell'estremo difensore aretino. Gli ospiti, che pure in mezzo al campo patiscono il buon tasso tecnico di Flavio e Traetta, aspettano e ripartono, rendendosi ancora pericolosi con Allegri intorno al quarto d'ora: la conclusione del numero 11 azulgrana non trova per&ograve; lo specchio. L'Orange gestisce discretamente il possesso palla, ma non riesce mai a pungere negli ultimi sedici metri, anche perch&eacute; Di Gioia e Mazzei montano una guardia spietata su D'Auria, incapace di liberarsi al tiro. E cos&igrave; le uniche occasioni sono quelle di marca ospite: al ventesimo si rinnova il duello a distanza ravvicinata fra Galardini e Agati, con il portiere di casa bravo a uscirne ancora vincitore. Al 24', episodio da rivedere alla moviola: punizione da posizione decentrata di Nicolamarino, il pallone spiove sul secondo palo dove irrompe Galardini che insacca; il signor Bruschetini annulla per fuorigioco, quantomeno assai dubbio, dello stesso numero 9 campigiano. Alla mezz'ora, altro episodio dubbio, stavolta sul versante opposto. Su un cross dalla destra di Cesario, D'Auria in acrobazia si coordina e batte Cantini : il direttore di gara, anche in questo caso, annulla per una presunta posizione di off-side dello stesso centravanti locale. Sul capovolgimento di fronte, Lanciotto che torna a farsi pericoloso: Nicolamarino di testa, da ottima posizione, non riesce per&ograve; a spingere il pallone in rete. Al 35', arbitro ancora protagonista: Di Noia, in proiezione offensiva, ruba il tempo al diretto avversario, si invola in area e, giunto nei pressi della porta aretina viene steso da dietro da un disperato intervento in scivolata di Samelli; Il rigore sembrerebbe piuttosto netto, ma il signor Bruschetini fa proseguire. <br >Nella ripresa mister Petrucci prova a giocarsi la carta della terza punta: entra Faye ed esce Bogani, e la mossa sar&agrave; decisiva. L'avvio del secondo parziale pare tuttavia equilibrato, anche perch&eacute; il Lanciotto pare avere un po' esaurito l'ispirazione. Le uniche emozioni, cos&igrave;, le regala un calcio di punizione di Ruffo (fuori non di molto) e un'accelerazione di Faye su cui la difesa di casa salva con affanno. Quando la gara pare avviarsi all'epilogo, ecco la fiammata che decide l'incontro: Faye riceve in area da una sponda di Allegri, controlla il pallone e, da buona posizione, lascia partire un tiro sporco che beffa Agati e termina la sua corsa in fondo alla rete. E' il minuto numero 32. Forte del vantaggio, la squadra ospite prova a chiudere la contesa: calcio d'angolo dalla destra di Nicolamarino, il pallone arriva sulla testa di Di Gioia che (tutto solo) centra la traversa, la sfera &egrave; intercettata per un attimo da un difensore, ma Faye si coordina nuovamente per battere a rete, ancora di testa. Agati prova a opporsi, ma quando lo fa la palla ha gi&agrave; varcato la fatidica linea bianca: &egrave; il gol del 2-0. Solo per la cronaca, rimangono da segnalare un'ultima occasione per Di Noia (bravo Agati a respingere) e un bel tiro dalla distanza di Fiore. Alla fine successo importante e meritato per un Lanciotto che ha fatto vedere le cose migliori nel primo tempo ma che ha avuto il merito, dopo aver sprecato tanto, di arpionare i tre punti proprio quando sulla sponda ospite ci si cominciava a rammaricare per le troppe occasioni mancate. Per quanto riguarda l'Orange Don Bosco, non accenna a interrompersi il momento negativo: con questa sono cinque le sconfitte consecutive per la formazione di mister Petrollini, che domenica prossima contro la Virtus Archiano si gioca una fetta forse decisiva del proprio futuro.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;: </b>Fra i padroni di casa il portiere <b>Agati</b>, che limita il passivo, e il talentuoso centrocampista <b>Flavio</b>, in possesso di qualit&agrave; tecniche superiori alla media. Negli ospiti ovviamente il match-winner <b>Faye</b>, l'onnipresente <b>Ruffo </b>e l'attivissimo <b>Allegri</b>.




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