• Allievi Regionali GIR.D
  • Stella Rossa
  • 1 - 1
  • Forcoli


CASTELFRANCO S.R.: Venezia 7,5, Capasso 6,5, Trapani 6,5, Bruni 6 (41' Carboni 6,5), Lunardi 7,5, Pagano 6,5, Farruku 6,5, Torre 8, Migliacci 6,5 (70' Perna s.v.), Policano 6,5, Macaluso s.v. (18' Fascetti 6). A disp.: Bonciolini, Niccolai, Fogli. All.: Marco Masetti.
FORCOLI: Silvi 6+, Vannucci 6, Amato 6,5 (51' Gargani 6), Meliani 6+, Colombini 6,5, Bernardeschi 6+, Cosci 7+, Fedi 7, Suta 7- (67' Paoli 6), Sacheli 7-, Guerrini L. 6 (51' Benvenuti 6 ). A disp:. All.: Michele Citi.

ARBITRO: D' Aianodi Livorno.

RETI: 15' Torre, 84' Fedi.
NOTE: ammoniti Amato, Suta, Meliani, Bernardeschi. Recupero:5' s.t.



Che match! Le due protagoniste assolute del girone D si dividono la posta dopo ottantacinque minuti di incredibile intensità, pur su un campo leggermente allentato; l'immagine che riportiamo al triplice fischio del direttore di gara richiama le lacrime dei bianco verdi locali, esanimi, distesi sull'erba, distrutti. Di contro gli amaranto di Citi, seduti a centrocampo ad effettuare esercizi di allungamento, euforici come poche altre volte. Già, la capolista virtuale, tenuto conto che i castelfranchesi devono ancora riposare, riacciuffa in pieno recupero una partita che ha dovuto rincorrere per sessantanove lunghi minuti. La leadership del girone è ancora in ballo, ma un successo dei ragazzi di Masetti avrebbe messo il Forcoli nella situazione più difficile, quella di non potersi permettere altre distrazioni. Prima di passare alla cronaca un commento sul risultato finale. Condivisibile il dispiacere dei bianco verdi, beffati proprio quando stavano pregustando la festa; occasioni alla mano però il Forcoli non avrebbe meritato di perdere, tenuto conto che il portiere Venezia è stato uno dei migliori, mentre il dirimpettaio Silvi, dopo aver preso il gol, non è stato quasi mai chiamato all'opera. Detto al di fuori dei denti il Castelfranco non ha niente di cui potersi rimproverare; giocare su certi tipi di terreno contro una squadra molto più potente non è stato facile. Sarebbe stato interessante vedere le ripartenze di Farruku e Policano in campo asciutto, specie in situazione di vantaggio. Pacifico però che nel complesso Citi abbia una varietà di armi molto superiore al collega castelfranchese. Una rosa che consente maggiori soluzioni tanto in fase di approccio che in caso di correzioni in corsa. Per fare un esempio la stazza dei difensori forcolesi ha fatto nell'occasione la differenza; tanto che il tecnico, dopo aver provato a cambiare qualcosa dopo l'intervallo, ha mandato l'ex Colombini a fare il terminale offensivo, affiancandolo a Gargani, subentrato da pochi minuti. Di fatto il Forcoli ha giocato il finale col reparto offensivo rivisitato per intero. Fronteggiare gente come i tre giganti difensivi sulle palle inattive è una vera e propria impresa, e ci è voluta una tutta l' attenzione dei difensori di casa con in testa un monumentale Lunardi, il più giovane ma di fatto insuperabile, per reggere fino al penultimo giro di orologio. L'inizio di gara vede un undici, quello locale, con linea difensiva a tre, quattro centrocampisti e i due folletti Farruku e Policano in appoggio a Migliacci ma anche a supporto della fase difensiva. Forcoli a cinque dietro, centrocampo a tre e due attaccanti. L'inferiorità numerica a centrocampo il Forcoli l'ha bilanciata col solito gran lavoro di capitan Cosci, supportato sovente da Meliani. Amaranto che hanno cercato spesso la prevalenza sulle corsie esterne, incontrando la strenua resistenza dei locali, capaci di raddoppiare sempre sul portatore di palla. La cronaca si apre con un‘opportunità per Suta che al dodicesimo non approfitta di un rinvio della difesa locale; dall'altra parte Silvi esce su Farruku che si era gettato su un retropassaggio della difesa avversaria. Al quindicesimo passa il Castelfranco; un lungo calcio di punizione da metà campo, diventa, complice una distratta difesa amaranto, un perfetto assist per Torre. Il numero otto irrompe in area e batte Silvi con una conclusione ravvicinata. Grande occasione per il Forcoli al ventunesimo; Amato trova un varco sul fronte sinistro, entra in area e calcia in diagonale sul palo lontano; la palla rimbalza sul legno, sul collo del piede di Guerrini appostato a due passi, e termina incredibilmente fuori. Masetti si accorge che è il caso di portare la difesa a quattro ed effettua il primo cambio. A ridosso della mezzora una punizione con lenta conclusione di Policano, e una mischia in area bianco verde. Al trentunesimo Sacheli in acrobazia conclude oltre la traversa su corner di Meliani, la replica nel finale del tempo con combinazione tra Torre e Policano, fermato in angolo. Il tempo si chiude con una parata di Venezia, la conclusione di testa è di Guerrini su cross di Sacheli. Si va al riposo sull'uno a zero; amaranto ben controllati e poco pungenti in fase d'attacco, bianco verdi autori di una prima frazione dispendiosa ma di gran livello. Al rientro in campo, col passare dei minuti la pressione del forcoli aumenta. Al settimo angolo di Meliani, colpo di testa di Colombini ribattuta, l'ex ci riprova ancora di testa, è attento Venezia. Un minuto dopo ci prova Meliani su azione nata da fallo laterale, conclusione deviata parata da Venezia. Torre alleggerisce con una punizione dalla distanza all'undicesimo, subito dopo Sacheli, imbeccato da Suta, costringe il portiere locale in angolo su azione nata dal corner. Sul cross dalla bandierina si crea una mischia e riesce ancora Sacheli ad andare al tiro, parato. Ci prova Meliani con un sinistro fuori bersaglio al quarto d'ora mentre è bravo Venezia al diciannovesimo ad uscire su una palla vagante, Gargani era pronto ad approfittare della sponda dei un compagno occasionata da un traversone proveniente dal settore sinistro. Il Forcoli ridisegnato dai tre cambi e dagli spostamenti decisi da Citi, impiega una decina di minuti a ritrovarsi. Al ventiseiesimo punizione velenosa di Sacheli, buona la risposta di Venezia. Il numero dieci amaranto, in ombra nella prima parte, sale in cattedra e al trentaduesimo, dopo aver stoppato di petto il pallone in area, è anticipato da un provvidenziale Lunardi prima del tiro dalla breve distanza. Forcoli con la forza della disperazione, e sempre cercando con i traversoni la testa di alcuno dei lunghi. Al trentacinquesimo difesa locale che esita a rinviare, Sacheli si gira e riesce a tirare ma non trova lo specchio. Immediatamente dopo fallo laterale lunghissimo in zona d'attacco amaranto, Colombini fa da sponda per Meliani il cui colpo di testa è parato da Venezia. All'ultimo minuto del tempo regolamentare Gargani riesce atrovarsia tu per tu col portiere avversario, ma Venezia è super nel deviare in angolo la conclusione da due metri. Sembra finita ma al quarto di recupero gli amaranto vedono premiati i propri sforzi. Parabola disegnata su punizione di Sacheli dalla trequarti, tutti a preoccuparsi di Colombini e Meliani. Diventa così decisivo il colpo di testa dell'altro granatiere Fedi; non c'è niente da fare per Venezia. Game over, una gara avvincente e ottimamente diretta dal giovane fischietto livornese. Riuscisse a migliorare in fatto di corsa e gestualità, la sostanza c'è.

Calciatoripiù: Torre. Lo trovi dappertutto, oltre a segnare il gol macina chilometri e da una mano a tutti i compagni, tanto in fase offensiva che in quella difensiva. Un centrocampista bravo a dettare i tempi, nell'occasione stoico. Comprensibilissimi i crampi finali.

Ruggiero Crupi CASTELFRANCO S.R.: Venezia 7,5, Capasso 6,5, Trapani 6,5, Bruni 6 (41' Carboni 6,5), Lunardi 7,5, Pagano 6,5, Farruku 6,5, Torre 8, Migliacci 6,5 (70' Perna s.v.), Policano 6,5, Macaluso s.v. (18' Fascetti 6). A disp.: Bonciolini, Niccolai, Fogli. All.: Marco Masetti.<br >FORCOLI: Silvi 6+, Vannucci 6, Amato 6,5 (51' Gargani 6), Meliani 6+, Colombini 6,5, Bernardeschi 6+, Cosci 7+, Fedi 7, Suta 7- (67' Paoli 6), Sacheli 7-, Guerrini L. 6 (51' Benvenuti 6 ). A disp:. All.: Michele Citi.<br > ARBITRO: D' Aianodi Livorno.<br > RETI: 15' Torre, 84' Fedi.<br >NOTE: ammoniti Amato, Suta, Meliani, Bernardeschi. Recupero:5' s.t. Che match! Le due protagoniste assolute del girone D si dividono la posta dopo ottantacinque minuti di incredibile intensit&agrave;, pur su un campo leggermente allentato; l'immagine che riportiamo al triplice fischio del direttore di gara richiama le lacrime dei bianco verdi locali, esanimi, distesi sull'erba, distrutti. Di contro gli amaranto di Citi, seduti a centrocampo ad effettuare esercizi di allungamento, euforici come poche altre volte. Gi&agrave;, la capolista virtuale, tenuto conto che i castelfranchesi devono ancora riposare, riacciuffa in pieno recupero una partita che ha dovuto rincorrere per sessantanove lunghi minuti. La leadership del girone &egrave; ancora in ballo, ma un successo dei ragazzi di Masetti avrebbe messo il Forcoli nella situazione pi&ugrave; difficile, quella di non potersi permettere altre distrazioni. Prima di passare alla cronaca un commento sul risultato finale. Condivisibile il dispiacere dei bianco verdi, beffati proprio quando stavano pregustando la festa; occasioni alla mano per&ograve; il Forcoli non avrebbe meritato di perdere, tenuto conto che il portiere Venezia &egrave; stato uno dei migliori, mentre il dirimpettaio Silvi, dopo aver preso il gol, non &egrave; stato quasi mai chiamato all'opera. Detto al di fuori dei denti il Castelfranco non ha niente di cui potersi rimproverare; giocare su certi tipi di terreno contro una squadra molto pi&ugrave; potente non &egrave; stato facile. Sarebbe stato interessante vedere le ripartenze di Farruku e Policano in campo asciutto, specie in situazione di vantaggio. Pacifico per&ograve; che nel complesso Citi abbia una variet&agrave; di armi molto superiore al collega castelfranchese. Una rosa che consente maggiori soluzioni tanto in fase di approccio che in caso di correzioni in corsa. Per fare un esempio la stazza dei difensori forcolesi ha fatto nell'occasione la differenza; tanto che il tecnico, dopo aver provato a cambiare qualcosa dopo l'intervallo, ha mandato l'ex Colombini a fare il terminale offensivo, affiancandolo a Gargani, subentrato da pochi minuti. Di fatto il Forcoli ha giocato il finale col reparto offensivo rivisitato per intero. Fronteggiare gente come i tre giganti difensivi sulle palle inattive &egrave; una vera e propria impresa, e ci &egrave; voluta una tutta l' attenzione dei difensori di casa con in testa un monumentale Lunardi, il pi&ugrave; giovane ma di fatto insuperabile, per reggere fino al penultimo giro di orologio. L'inizio di gara vede un undici, quello locale, con linea difensiva a tre, quattro centrocampisti e i due folletti Farruku e Policano in appoggio a Migliacci ma anche a supporto della fase difensiva. Forcoli a cinque dietro, centrocampo a tre e due attaccanti. L'inferiorit&agrave; numerica a centrocampo il Forcoli l'ha bilanciata col solito gran lavoro di capitan Cosci, supportato sovente da Meliani. Amaranto che hanno cercato spesso la prevalenza sulle corsie esterne, incontrando la strenua resistenza dei locali, capaci di raddoppiare sempre sul portatore di palla. La cronaca si apre con un‘opportunit&agrave; per Suta che al dodicesimo non approfitta di un rinvio della difesa locale; dall'altra parte Silvi esce su Farruku che si era gettato su un retropassaggio della difesa avversaria. Al quindicesimo passa il Castelfranco; un lungo calcio di punizione da met&agrave; campo, diventa, complice una distratta difesa amaranto, un perfetto assist per Torre. Il numero otto irrompe in area e batte Silvi con una conclusione ravvicinata. Grande occasione per il Forcoli al ventunesimo; Amato trova un varco sul fronte sinistro, entra in area e calcia in diagonale sul palo lontano; la palla rimbalza sul legno, sul collo del piede di Guerrini appostato a due passi, e termina incredibilmente fuori. Masetti si accorge che &egrave; il caso di portare la difesa a quattro ed effettua il primo cambio. A ridosso della mezzora una punizione con lenta conclusione di Policano, e una mischia in area bianco verde. Al trentunesimo Sacheli in acrobazia conclude oltre la traversa su corner di Meliani, la replica nel finale del tempo con combinazione tra Torre e Policano, fermato in angolo. Il tempo si chiude con una parata di Venezia, la conclusione di testa &egrave; di Guerrini su cross di Sacheli. Si va al riposo sull'uno a zero; amaranto ben controllati e poco pungenti in fase d'attacco, bianco verdi autori di una prima frazione dispendiosa ma di gran livello. Al rientro in campo, col passare dei minuti la pressione del forcoli aumenta. Al settimo angolo di Meliani, colpo di testa di Colombini ribattuta, l'ex ci riprova ancora di testa, &egrave; attento Venezia. Un minuto dopo ci prova Meliani su azione nata da fallo laterale, conclusione deviata parata da Venezia. Torre alleggerisce con una punizione dalla distanza all'undicesimo, subito dopo Sacheli, imbeccato da Suta, costringe il portiere locale in angolo su azione nata dal corner. Sul cross dalla bandierina si crea una mischia e riesce ancora Sacheli ad andare al tiro, parato. Ci prova Meliani con un sinistro fuori bersaglio al quarto d'ora mentre &egrave; bravo Venezia al diciannovesimo ad uscire su una palla vagante, Gargani era pronto ad approfittare della sponda dei un compagno occasionata da un traversone proveniente dal settore sinistro. Il Forcoli ridisegnato dai tre cambi e dagli spostamenti decisi da Citi, impiega una decina di minuti a ritrovarsi. Al ventiseiesimo punizione velenosa di Sacheli, buona la risposta di Venezia. Il numero dieci amaranto, in ombra nella prima parte, sale in cattedra e al trentaduesimo, dopo aver stoppato di petto il pallone in area, &egrave; anticipato da un provvidenziale Lunardi prima del tiro dalla breve distanza. Forcoli con la forza della disperazione, e sempre cercando con i traversoni la testa di alcuno dei lunghi. Al trentacinquesimo difesa locale che esita a rinviare, Sacheli si gira e riesce a tirare ma non trova lo specchio. Immediatamente dopo fallo laterale lunghissimo in zona d'attacco amaranto, Colombini fa da sponda per Meliani il cui colpo di testa &egrave; parato da Venezia. All'ultimo minuto del tempo regolamentare Gargani riesce atrovarsia tu per tu col portiere avversario, ma Venezia &egrave; super nel deviare in angolo la conclusione da due metri. Sembra finita ma al quarto di recupero gli amaranto vedono premiati i propri sforzi. Parabola disegnata su punizione di Sacheli dalla trequarti, tutti a preoccuparsi di Colombini e Meliani. Diventa cos&igrave; decisivo il colpo di testa dell'altro granatiere Fedi; non c'&egrave; niente da fare per Venezia. Game over, una gara avvincente e ottimamente diretta dal giovane fischietto livornese. Riuscisse a migliorare in fatto di corsa e gestualit&agrave;, la sostanza c'&egrave;.<br > Calciatoripi&ugrave;: Torre. Lo trovi dappertutto, oltre a segnare il gol macina chilometri e da una mano a tutti i compagni, tanto in fase offensiva che in quella difensiva. Un centrocampista bravo a dettare i tempi, nell'occasione stoico. Comprensibilissimi i crampi finali. Ruggiero Crupi




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