- Giovanissimi Nazionali GIR.D
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Prato
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4 - 0
-
Bologna
PRATO: Ravenni, Pompeo, Ciabatti, Chelini, Cascino, Baldasseroni, Torracchi, Ramalli, Iannone, Fasciglione, Tuccori. A disp.: Discianni, Giuliani, Lavorini, Lenzi, Mezzetti, Safina, Soldi. All.: Massimo Indragoli.
BOLOGNA: Sarr, Ossani, Callegari, Menarini, Pompei, Cestaro, Chimisso, Marzillo, Luongo, Colli, Salomone. A disp.: Albertazzi, Bosi, Rubini, Maini, Pugliese, Spano. All.: Jonathan Binotto.
ARBITRO: Aldo Dal Pra' di Firenze.
RETI: Ramalli, Iannone 2, Lenzi.
NOTE: angoli 5 - 2.
Partita di fondamentale importanza per il Prato chiamato a vincere ed in un colpo solo ad accorciare le distanze dall'avversario Bologna ed a sfruttare il passo falso di una, o di entrambe, le squadre di Modena che si fronteggiano in un derby ad alta quota. Per il Bologna di mister Binotto, la trasferta di Prato rappresenta un modo per scrollarsi di dosso le inseguitrici e per dimostrare ancora una volta la superiorità dei suoi anche in terra avversa. La gara comincia con la consueta fase di studio per le due squadre: il Bologna tiene bene palla e fa circolare con precisione capillare la stessa; il Prato difende ed è pronto a sfruttare i passaggi sbagliati e le imperfezioni degli ospiti. Al 7' rossoblu vicini al vantaggio con Luongo che riceve un bellissimo passaggio di Colli e calibra un pallonetto morbido che esce di pochissimo. Per la regola del gol sbagliato, gol subito, alla prima vera palla gol, il Prato passa: grandissimo tiro da fuori area di Ramalli che sembra velleitario e senza pretese, ma che, anche grazie al forte vento che si abbatte sul V. Rossi, prende una traiettoria strana e si mostra micidiale conficcandosi all'incrocio dei pali. Il vantaggio stordisce gli ospiti e dà nuova linfa ai padroni di casa: gli azzurri sono ben messi in campo e aggrediscono in maniera eccellente i portatori di palla sin dalla trequarti avversaria. Mister Indragoli ha preparato sapientemente la partita dimostrando di aver studiato gli avversari e di averne scrutato il punto debole: l'impostazione del gioco sin dalla retroguardia fatta di molta imprecisione ed alcuni tocchi elementari errati. Inoltre, in fase di possesso di palla il Prato appare abile a sfruttare il fattore vento a favore con costanti lanci lunghi dalla traiettoria imprevedibile, che mettono in perenne apprensione la difesa rossoblu. Detto di una retroguardia sicuramente non impeccabile, migliore sicuramente la gestione del pallone del Bologna dalla cintola in su quando gli uomini di Binotto riescono a perforare, comunque assai raramente, il muro eretto dal centrocampo locale. Non si annotano tuttavia pericoli seri per la porta difesa da Ravenni. La carenza di gestione dell'ordinaria amministrazione, che rappresenta un punto debole per il Bologna, caratterizza invece l'attenta retroguardia locale che riesce a spezzare sul nascere ogni azione avversaria. Il Bologna prova allora a cercare maggiore fortuna, non sfruttando le vie centrali, ma allargando le maglie pratesi con cross pennellati dalla destra, facile preda anch'essi dei difensori. Termina senza moltissime occasioni degne di nota un primo tempo, meglio interpretato dal Prato. Mister Binotto medita qualche soluzione per dare vitalità alla propria squadra apparsa ingrigita e senza individualità che possano accendere la luce. Certo dare lineamenti precisi ad un magma così informe e trovare una ricetta per insaporire la prestazione non è semplice, ma per un uomo di sport dotato di grande esperienza quale Binotto nulla appare impossibile. Come è logico attendersi è la squadra ospite ad iniziare meglio la ripresa, ma i rossoblu proprio non riescono a trovare pertugi. Per il Prato, invece, il tema della gara rimane invariato: rubare palla ai portatori bolognesi e provare a percorrere le spalancate vie del contropiede. Il Bologna continua a trovare difficoltà ad uscire dal districato labirinto della monotonia ed anzi lentamente affonda: all'8' Iannone raddoppia con una chirurgica punizione dal limite dell'area con il tiro rasoterra che filtra nella barriera e beffa il portiere; l'estremo difensore si arrabbia giustamente con i compagni rei di essersi aperti e non essere rimasti compatti. Mister Binotto le prova tutte: sostituisce un difensore e prova ad inserire Pugliese, un attaccante, ma la musica non cambia. Al 16' ancora Iannone fissa il risultato sul 3 a 0 realizzando la sua personale doppietta a seguito di una caparbia azione da attaccante vero: si difende dal pressing di Cestaro, lo supera in sprint e batte il portiere sul primo palo. Sotto di tre gol il Bologna è virtualmente esanime; Binotto sistema la propria difesa a tre nella speranza di aumentare la densità in mezzo al campo ed evitare di subire altri gol. Al 29' la più grande occasione per gli ospiti capitata sui piedi del calciatore sbagliato, il libero Cestaro, che solo in mezzo all'area spara sul palo, dimostrando che quello dell'attaccante non è il suo mestiere. Nel finale, il Bologna, seppur senza grosse motivazioni e mordente, prova a salvare l'orgoglio ed a spezzare la mediocrità di un match non consona ad una squadra quasi in vetta alla classifica. Ma è ancora il Prato a rendersi pericoloso con Mezzetti che vince un rimpallo con il portiere, la palla sta per rotolare in fondo al sacco, ma Cestaro salva sulla linea. Al 35' lo stesso Mezzetti stavolta fa centro, superando il portiere in uscita e depositando in porta per il definitivo 4 a 0. Partita perfetta e mattinata da sogno per i ragazzi di mister Indragoli i quali hanno sfruttato al meglio le proprie potenzialità; sapevano di non poter dominare l'incontro contro un rivale sulla carta molto quotato ed hanno vissuto di folate offensive, pressing e grande cinismo, concretizzando al meglio le non tantissime occasione da rete. Punteggio sicuramente troppo pesante e severo per gli emiliani, mister Binotto avrà modo di far riflettere i suoi giocatori su alcune disattenzioni di troppo che una squadra come il Bologna non può permettersi: d'altronde il tempo per resettare quanto di molto negativo sussiste in questa partita c'è così come la possibilità di rimettersi sulla giusta carreggiata. Gara arbitrata molto bene dall'arbitro Dal Prà aiutato anche dalla correttezza dei giocatori in campo.
Calciatoripiù: Ramalli, Iannone (Prato), Salomone (Bologna).
Simone Romagnani
PRATO: Ravenni, Pompeo, Ciabatti, Chelini, Cascino, Baldasseroni, Torracchi, Ramalli, Iannone, Fasciglione, Tuccori. A disp.: Discianni, Giuliani, Lavorini, Lenzi, Mezzetti, Safina, Soldi. All.: Massimo Indragoli.<br >BOLOGNA: Sarr, Ossani, Callegari, Menarini, Pompei, Cestaro, Chimisso, Marzillo, Luongo, Colli, Salomone. A disp.: Albertazzi, Bosi, Rubini, Maini, Pugliese, Spano. All.: Jonathan Binotto.<br >
ARBITRO: Aldo Dal Pra' di Firenze.<br >
RETI: Ramalli, Iannone 2, Lenzi.<br >NOTE: angoli 5 - 2.
Partita di fondamentale importanza per il Prato chiamato a vincere ed in un colpo solo ad accorciare le distanze dall'avversario Bologna ed a sfruttare il passo falso di una, o di entrambe, le squadre di Modena che si fronteggiano in un derby ad alta quota. Per il Bologna di mister Binotto, la trasferta di Prato rappresenta un modo per scrollarsi di dosso le inseguitrici e per dimostrare ancora una volta la superiorità dei suoi anche in terra avversa. La gara comincia con la consueta fase di studio per le due squadre: il Bologna tiene bene palla e fa circolare con precisione capillare la stessa; il Prato difende ed è pronto a sfruttare i passaggi sbagliati e le imperfezioni degli ospiti. Al 7' rossoblu vicini al vantaggio con Luongo che riceve un bellissimo passaggio di Colli e calibra un pallonetto morbido che esce di pochissimo. Per la regola del gol sbagliato, gol subito, alla prima vera palla gol, il Prato passa: grandissimo tiro da fuori area di Ramalli che sembra velleitario e senza pretese, ma che, anche grazie al forte vento che si abbatte sul V. Rossi, prende una traiettoria strana e si mostra micidiale conficcandosi all'incrocio dei pali. Il vantaggio stordisce gli ospiti e dà nuova linfa ai padroni di casa: gli azzurri sono ben messi in campo e aggrediscono in maniera eccellente i portatori di palla sin dalla trequarti avversaria. Mister Indragoli ha preparato sapientemente la partita dimostrando di aver studiato gli avversari e di averne scrutato il punto debole: l'impostazione del gioco sin dalla retroguardia fatta di molta imprecisione ed alcuni tocchi elementari errati. Inoltre, in fase di possesso di palla il Prato appare abile a sfruttare il fattore vento a favore con costanti lanci lunghi dalla traiettoria imprevedibile, che mettono in perenne apprensione la difesa rossoblu. Detto di una retroguardia sicuramente non impeccabile, migliore sicuramente la gestione del pallone del Bologna dalla cintola in su quando gli uomini di Binotto riescono a perforare, comunque assai raramente, il muro eretto dal centrocampo locale. Non si annotano tuttavia pericoli seri per la porta difesa da Ravenni. La carenza di gestione dell'ordinaria amministrazione, che rappresenta un punto debole per il Bologna, caratterizza invece l'attenta retroguardia locale che riesce a spezzare sul nascere ogni azione avversaria. Il Bologna prova allora a cercare maggiore fortuna, non sfruttando le vie centrali, ma allargando le maglie pratesi con cross pennellati dalla destra, facile preda anch'essi dei difensori. Termina senza moltissime occasioni degne di nota un primo tempo, meglio interpretato dal Prato. Mister Binotto medita qualche soluzione per dare vitalità alla propria squadra apparsa ingrigita e senza individualità che possano accendere la luce. Certo dare lineamenti precisi ad un magma così informe e trovare una ricetta per insaporire la prestazione non è semplice, ma per un uomo di sport dotato di grande esperienza quale Binotto nulla appare impossibile. Come è logico attendersi è la squadra ospite ad iniziare meglio la ripresa, ma i rossoblu proprio non riescono a trovare pertugi. Per il Prato, invece, il tema della gara rimane invariato: rubare palla ai portatori bolognesi e provare a percorrere le spalancate vie del contropiede. Il Bologna continua a trovare difficoltà ad uscire dal districato labirinto della monotonia ed anzi lentamente affonda: all'8' Iannone raddoppia con una chirurgica punizione dal limite dell'area con il tiro rasoterra che filtra nella barriera e beffa il portiere; l'estremo difensore si arrabbia giustamente con i compagni rei di essersi aperti e non essere rimasti compatti. Mister Binotto le prova tutte: sostituisce un difensore e prova ad inserire Pugliese, un attaccante, ma la musica non cambia. Al 16' ancora Iannone fissa il risultato sul 3 a 0 realizzando la sua personale doppietta a seguito di una caparbia azione da attaccante vero: si difende dal pressing di Cestaro, lo supera in sprint e batte il portiere sul primo palo. Sotto di tre gol il Bologna è virtualmente esanime; Binotto sistema la propria difesa a tre nella speranza di aumentare la densità in mezzo al campo ed evitare di subire altri gol. Al 29' la più grande occasione per gli ospiti capitata sui piedi del calciatore sbagliato, il libero Cestaro, che solo in mezzo all'area spara sul palo, dimostrando che quello dell'attaccante non è il suo mestiere. Nel finale, il Bologna, seppur senza grosse motivazioni e mordente, prova a salvare l'orgoglio ed a spezzare la mediocrità di un match non consona ad una squadra quasi in vetta alla classifica. Ma è ancora il Prato a rendersi pericoloso con Mezzetti che vince un rimpallo con il portiere, la palla sta per rotolare in fondo al sacco, ma Cestaro salva sulla linea. Al 35' lo stesso Mezzetti stavolta fa centro, superando il portiere in uscita e depositando in porta per il definitivo 4 a 0. Partita perfetta e mattinata da sogno per i ragazzi di mister Indragoli i quali hanno sfruttato al meglio le proprie potenzialità; sapevano di non poter dominare l'incontro contro un rivale sulla carta molto quotato ed hanno vissuto di folate offensive, pressing e grande cinismo, concretizzando al meglio le non tantissime occasione da rete. Punteggio sicuramente troppo pesante e severo per gli emiliani, mister Binotto avrà modo di far riflettere i suoi giocatori su alcune disattenzioni di troppo che una squadra come il Bologna non può permettersi: d'altronde il tempo per resettare quanto di molto negativo sussiste in questa partita c'è così come la possibilità di rimettersi sulla giusta carreggiata. Gara arbitrata molto bene dall'arbitro Dal Prà aiutato anche dalla correttezza dei giocatori in campo.<br ><b>
Calciatoripiù: Ramalli, Iannone (Prato), Salomone (Bologna).</b>
Simone Romagnani