- Allievi Regionali GIR.C
- Cattolica Virtus
-
3 - 0
- Lanciotto Campi
CATTOLICA VIRTUS (4-2-3-1): Cragno 7; Marotta 5.5 (24' Leo 7), Fabbrini 6.5 (71' Koci sv), Ivanaj 7 (55' Conti 6.5), Pisciotta 6+ (53' Tuccio 6/7); Boccalini 6.5 (68' Fancelli sv), Rosi 6/7; Manzini 6.5, Bianchi 6/7, Fanicchi sv (2' Bottoni 6+); Focardi 6+ (55' Bandinelli 6+). All.: Francesco Gozzi.
LANCIOTTO CAMPI B. (4-5-1): Giusti 7; Martelli 6.5 (58' D'Agostino 6+), Attolico 6/7, Simoni 6.5, Sakir 6/7 (75' Pagni); Perea 6.5, Mirenda 6/7 (58' Nibbi 6.5), Ciulli 6/7 (68' Ciofi), Stellato 6.5, Bambi 6.5; Sandrè 7+. All.: Giovanni Padula.
ARBITRO: Andrea Mattei di Firenze.
RETI: 29' Leo, 34' Rosi, 70' Tuccio.
NOTE: ammonito Boccalini. Espulso Bambi al 55' recupero 1'+4'.
Mettere troppo presto qualcosa nel mirino, nel calcio, è pericoloso. La Cattolica quella partita ce l'ha in testa da qualche settimana. Domenica prossima, lo scontro diretto a Sesto Fiorentino che potrebbe decidere il campionato. Prima però, per tenere aperto il campionato, c'è da battere il Lanciotto Campi Bisenzio di Giovanni Padula, squadra ostica, ricca di qualità e organizzatissima che può far soffrire qualsiasi avversaria nel girone. Gozzi schiera i suoi ragazzi col consueto modulo (4-2-3-1), anche se Fanicchi non fa nemmeno in tempo a concludere il secondo scatto che è subito costretto a chiedere cambio. Alle spalle della prima punta scelta dall'inizio (Focardi) viene inserito Bottoni, che si sposta a destra, con Manzini dirottato a sinistra e Bianchi che rimane centrale. Padula adotta un 4-5-1 che non deve trarre in inganno: modulo tutt'altro che difensivo. I due esterni Perea e Bambi, pur ripiegando dietro la linea della palla quando gli avversari gestiscono la sfera, spingono eccome, mentre dal terzetto di mediani, a turno, arrivano ficcanti inserimenti centrali. La Cattolica non rinuncia al tentativo di prendere in mano la gara come in ogni suo avvio di partita, ma deve fare i conti col robusto, tecnico e organizzato centrocampo ospite. Al 3' così la prima occasione è dalle parti di Cragno: il rinvio corso del numero 1 giallorosso (su retropassaggio di Ivanaj, pressato da Sandrè) viene recuperato da Ciulli che tenta un pallonetto al volo, ma la conclusione è fuori misura. La Cattolica risponde due minuti più tardi: Bianchi da fuori area raccoglie una respinge della difesa ospite e recapita a Giusti un potente destro che il numero 1 campigiano riesce prontamente a respingere. Il Lanciotto col passare dei minuti entra sempre più in partita: il pressing alto dei ragazzi di Padula impedisce a Boccalini e Rosi di ragionare, così la manovra locale è tutt'altro che fluida. Al 14' Bambi serve Mirenda in verticale: in posizione regolare il centrocampista ospite, prima di poter caricare il sinistro, viene fermato dal provvidenziale tackle di Ivanaj. Al 25' Manzini riceve spalle alla porta, controlla e in mezza rovesciata fa partire un sinistro che il sicuro Giusti blocca. Passa appena un minuto e lo stesso Manzini su punizione tocca corto da sinistra per Ivanaj: il terzino (spostato a destra dopo l'uscita di Marotta per Leo) sfodera un gran destro che esce di poco accanto al secondo palo. È il momento migliore per i padroni di casa, che proprio in questa fase hanno il (decisivo) merito di portarsi in vantaggio: su un corner da destra Manzini imbecca a centro-area Leo che stacca più in alto di tutti e segna la sua sesta rete in questo campionato. Niente male per un difensore centrale. E niente male per un difensore centrale entrato in campo da soli cinque minuti. Il Lanciotto, che fino a questo momento si era comportato benissimo, è un po' stordito, ma prova a reagire. Non c'è il tempo di metabolizzare lo svantaggio che arriva subito la seconda sberla: Bianchi cerca di affondare anziché alleggerire per Manzini e proprio dalla linea di fondo pesca al centro Rosi: al limite dell'area il colpo di biliardo mancino del centrocampista di Gozzi supera l'incolpevole Giusti per il due a zero. Su questo risultato, decisamente troppo severo per i ragazzi di Padula, si chiude il primo tempo. Nel secondo tempo gli ospiti cominciano con grande personalità: Mirenda, Ciulli e Stellato dettano i tempi a centrocampo e Sandrè svariando su tutto il fronte di attacco tiene in apprensione la difesa locale. Al 47' il diagonale dello stesso centravanti ospite finisce di poco a lato. Sull'altro fronte il break di Manzini porta ad un tiro-cross che finisce di poco fuori. Al 55' il signor Mattei di Firenze giudica che Fabbrini colpisca di mano il pallone all'interno dell'area di rigore: sull'azione rimane qualche dubbio, comunque sul dischetto si porta Mirenda che calcia di poco fuorissimo. Un duro colpo per gli ospiti, che rimangono anche in dieci uomini a causa dell'espulsione di Bambi. La Cattolica riprende fiato, anche se il Lanciotto non demorde e punge con un bel tiro di Stellato ben parato dal sicuro Cragno e con un colpo di testa di Sandrè su cross di Sakir (ottima discesa con dribbling finale su Rosi). Alla lunga i padroni di casa riprendono in mano il centrocampo e al 70' chiudono il match: su un lancio da destra Attolico (impeccabile fino a quel momento) manca l'intervento, Tuccio è in agguato, punta la porta e con l'esterno sinistro beffa Giusti per il tre a zero. C'è tempo ancora per due conclusioni di Bianchi vengono respinte di piede da Giusti, un sinistro di Manzini trova ancora la deviazione in angolo di Giusti, per un insidioso destro sull'altro fronte dell'infaticabile Sandrè che termina di poco fuori e per una potente conclusione di Simoni che Cragno riesce a respingere. L'ultimissima occasione, nel recupero, è per Tuccio che recupera sul fondo un pallone che sembrava perso, si accentra ma, anziché servire Koci, prova a sorpresa il tiro, concludendo sull'esterno della rete colpendo la base esterna del palo. Al Lanciotto, che vede allontanarsi il quinto posto e che esce con una sconfitta troppo pesante rispetto all'ottima prova offerta, rimane comunque la consapevolezza, malgrado le varie defezioni, di poter lottare alla pari contro ogni avversario. Pur senza giocare una delle sue gare più brillanti, è da applausi la prova della Cattolica, che ha saputo stringere i denti e colpire nei momenti decisivi: come già detto altre volte, questa squadra incarna perfettamente lo spirito del suo mister: ha qualità tecniche, ma anche spirito di sacrificio e temperamento da vendere. Tutte caratteristiche di cui i giallorossi si dovranno armare anche nella trasferta di domenica prossima a Sesto..
Calciatoripiù: molto bravi i due portieri. Se Cragno con la sua presa e col suo senso della posizione fa sembrare facili anche interventi delicatissimi, Giusti si oppone con prontezza agli insidiosi tentativi di Manzini e Bianchi, sia nel primo che nel secondo tempo. Da elogiare il solito implacabile Leo (perfetto, oltre al gol, anche al centro della difesa), Ivanaj (bene sia come centrale che come esterno), Rosi e Bianchi (pur con qualche pausa). Nel Lanciotto, pur senza segnare, Sandrè è stato una spina costante nel fianco; Attolico, a parte l'errore che ha portato alla rete di Tuccio, è stato impeccabile; Mirenda e Ciulli (insieme all'esterno mancino Sakir), soprattutto nel primo tempo e in avvio di ripresa, hanno dettato i ritmi alla squadra.
Cosimo Di Bari
CATTOLICA VIRTUS (4-2-3-1): Cragno 7; Marotta 5.5 (24' Leo 7), Fabbrini 6.5 (71' Koci sv), Ivanaj 7 (55' Conti 6.5), Pisciotta 6+ (53' Tuccio 6/7); Boccalini 6.5 (68' Fancelli sv), Rosi 6/7; Manzini 6.5, Bianchi 6/7, Fanicchi sv (2' Bottoni 6+); Focardi 6+ (55' Bandinelli 6+). All.: Francesco Gozzi.<br >LANCIOTTO CAMPI B. (4-5-1): Giusti 7; Martelli 6.5 (58' D'Agostino 6+), Attolico 6/7, Simoni 6.5, Sakir 6/7 (75' Pagni); Perea 6.5, Mirenda 6/7 (58' Nibbi 6.5), Ciulli 6/7 (68' Ciofi), Stellato 6.5, Bambi 6.5; Sandrè 7+. All.: Giovanni Padula.<br >
ARBITRO: Andrea Mattei di Firenze.<br >
RETI: 29' Leo, 34' Rosi, 70' Tuccio.<br >NOTE: ammonito Boccalini. Espulso Bambi al 55' recupero 1'+4'.
Mettere troppo presto qualcosa nel mirino, nel calcio, è pericoloso. La Cattolica quella partita ce l'ha in testa da qualche settimana. Domenica prossima, lo scontro diretto a Sesto Fiorentino che potrebbe decidere il campionato. Prima però, per tenere aperto il campionato, c'è da battere il Lanciotto Campi Bisenzio di Giovanni Padula, squadra ostica, ricca di qualità e organizzatissima che può far soffrire qualsiasi avversaria nel girone. Gozzi schiera i suoi ragazzi col consueto modulo (4-2-3-1), anche se Fanicchi non fa nemmeno in tempo a concludere il secondo scatto che è subito costretto a chiedere cambio. Alle spalle della prima punta scelta dall'inizio (Focardi) viene inserito Bottoni, che si sposta a destra, con Manzini dirottato a sinistra e Bianchi che rimane centrale. Padula adotta un 4-5-1 che non deve trarre in inganno: modulo tutt'altro che difensivo. I due esterni Perea e Bambi, pur ripiegando dietro la linea della palla quando gli avversari gestiscono la sfera, spingono eccome, mentre dal terzetto di mediani, a turno, arrivano ficcanti inserimenti centrali. La Cattolica non rinuncia al tentativo di prendere in mano la gara come in ogni suo avvio di partita, ma deve fare i conti col robusto, tecnico e organizzato centrocampo ospite. Al 3' così la prima occasione è dalle parti di Cragno: il rinvio corso del numero 1 giallorosso (su retropassaggio di Ivanaj, pressato da Sandrè) viene recuperato da Ciulli che tenta un pallonetto al volo, ma la conclusione è fuori misura. La Cattolica risponde due minuti più tardi: Bianchi da fuori area raccoglie una respinge della difesa ospite e recapita a Giusti un potente destro che il numero 1 campigiano riesce prontamente a respingere. Il Lanciotto col passare dei minuti entra sempre più in partita: il pressing alto dei ragazzi di Padula impedisce a Boccalini e Rosi di ragionare, così la manovra locale è tutt'altro che fluida. Al 14' Bambi serve Mirenda in verticale: in posizione regolare il centrocampista ospite, prima di poter caricare il sinistro, viene fermato dal provvidenziale tackle di Ivanaj. Al 25' Manzini riceve spalle alla porta, controlla e in mezza rovesciata fa partire un sinistro che il sicuro Giusti blocca. Passa appena un minuto e lo stesso Manzini su punizione tocca corto da sinistra per Ivanaj: il terzino (spostato a destra dopo l'uscita di Marotta per Leo) sfodera un gran destro che esce di poco accanto al secondo palo. È il momento migliore per i padroni di casa, che proprio in questa fase hanno il (decisivo) merito di portarsi in vantaggio: su un corner da destra Manzini imbecca a centro-area Leo che stacca più in alto di tutti e segna la sua sesta rete in questo campionato. Niente male per un difensore centrale. E niente male per un difensore centrale entrato in campo da soli cinque minuti. Il Lanciotto, che fino a questo momento si era comportato benissimo, è un po' stordito, ma prova a reagire. Non c'è il tempo di metabolizzare lo svantaggio che arriva subito la seconda sberla: Bianchi cerca di affondare anziché alleggerire per Manzini e proprio dalla linea di fondo pesca al centro Rosi: al limite dell'area il colpo di biliardo mancino del centrocampista di Gozzi supera l'incolpevole Giusti per il due a zero. Su questo risultato, decisamente troppo severo per i ragazzi di Padula, si chiude il primo tempo. Nel secondo tempo gli ospiti cominciano con grande personalità: Mirenda, Ciulli e Stellato dettano i tempi a centrocampo e Sandrè svariando su tutto il fronte di attacco tiene in apprensione la difesa locale. Al 47' il diagonale dello stesso centravanti ospite finisce di poco a lato. Sull'altro fronte il break di Manzini porta ad un tiro-cross che finisce di poco fuori. Al 55' il signor Mattei di Firenze giudica che Fabbrini colpisca di mano il pallone all'interno dell'area di rigore: sull'azione rimane qualche dubbio, comunque sul dischetto si porta Mirenda che calcia di poco fuorissimo. Un duro colpo per gli ospiti, che rimangono anche in dieci uomini a causa dell'espulsione di Bambi. La Cattolica riprende fiato, anche se il Lanciotto non demorde e punge con un bel tiro di Stellato ben parato dal sicuro Cragno e con un colpo di testa di Sandrè su cross di Sakir (ottima discesa con dribbling finale su Rosi). Alla lunga i padroni di casa riprendono in mano il centrocampo e al 70' chiudono il match: su un lancio da destra Attolico (impeccabile fino a quel momento) manca l'intervento, Tuccio è in agguato, punta la porta e con l'esterno sinistro beffa Giusti per il tre a zero. C'è tempo ancora per due conclusioni di Bianchi vengono respinte di piede da Giusti, un sinistro di Manzini trova ancora la deviazione in angolo di Giusti, per un insidioso destro sull'altro fronte dell'infaticabile Sandrè che termina di poco fuori e per una potente conclusione di Simoni che Cragno riesce a respingere. L'ultimissima occasione, nel recupero, è per Tuccio che recupera sul fondo un pallone che sembrava perso, si accentra ma, anziché servire Koci, prova a sorpresa il tiro, concludendo sull'esterno della rete colpendo la base esterna del palo. Al Lanciotto, che vede allontanarsi il quinto posto e che esce con una sconfitta troppo pesante rispetto all'ottima prova offerta, rimane comunque la consapevolezza, malgrado le varie defezioni, di poter lottare alla pari contro ogni avversario. Pur senza giocare una delle sue gare più brillanti, è da applausi la prova della Cattolica, che ha saputo stringere i denti e colpire nei momenti decisivi: come già detto altre volte, questa squadra incarna perfettamente lo spirito del suo mister: ha qualità tecniche, ma anche spirito di sacrificio e temperamento da vendere. Tutte caratteristiche di cui i giallorossi si dovranno armare anche nella trasferta di domenica prossima a Sesto..<br ><b>
Calciatoripiù</b>: molto bravi i due portieri. Se <b>Cragno </b>con la sua presa e col suo senso della posizione fa sembrare facili anche interventi delicatissimi, <b>Giusti </b>si oppone con prontezza agli insidiosi tentativi di Manzini e Bianchi, sia nel primo che nel secondo tempo. Da elogiare il solito implacabile <b>Leo </b>(perfetto, oltre al gol, anche al centro della difesa), <b>Ivanaj </b>(bene sia come centrale che come esterno), Rosi e Bianchi (pur con qualche pausa). Nel Lanciotto, pur senza segnare, <b>Sandrè </b>è stato una spina costante nel fianco; <b>Attolico</b>, a parte l'errore che ha portato alla rete di Tuccio, è stato impeccabile; <b>Mirenda </b>e <b>Ciulli </b>(insieme all'esterno mancino <b>Sakir</b>), soprattutto nel primo tempo e in avvio di ripresa, hanno dettato i ritmi alla squadra.
Cosimo Di Bari