• Allievi Nazionali GIR.F
  • Lazio
  • 2 - 2
  • Livorno


LAZIO: Scarfagna 6, Grandicelli 5,5, Andreoli 6, Ippoliti 5,5, Di Costanzo 6,5, De Angelis 6, Rozzi 5,5 (68' Carru sv), Barluzzi 6,5, Dene Salam 5,5 (76' D'Orinzi 6,5), Monteforte 6, Spina 5. A disp.: Paracucchi, Oddo, Stufa, Bruno, Singlenton. All.: Avincola.
LIVORNO: Caneschi 5,5, Decembrini 6, Bracci 6, Annunziata 6,5, Valentini 6,5, Carani 6 (60' Agelli sv), Di Giuseppe 6 (82' Di Paco sv), Torri 5,5 (53' Marraffino 6), Femia 5,5 (53' Cerri 6,5), Garbini 7, Colombi 6,5. A disp.: Falleni, Rispoli, Rossi. All.: Simone Venturi.

ARBITRO: Stazi di Ciampino 6,5, coad. da Miranelli e Pompili di Roma Due.

RETI: 8' Annunziata, 45' Barluzzi, 73' rig. Garbini, 83' D'Orinzi.
NOTE: ammoniti Ippoliti, Carani, Bracci. Calci d'angolo: 3-5.



Splendida prova per il Livorno, vicinissimo all'impresa sul campo dei biancocelesti di Avincola. La Lazio agguanta solo nel finale uno striminzito pareggio casalingo contro i ragazzi diVenturi e vede allontanarsi sempre più dalla quarta posizione, ultimo posto disponibile per i play-off. Il Siena, quarto in classifica, ora è a sei punti di distanza, ma i bianconeri hanno anche una partita da recuperare contro la Sangiovannese: potenzialmente, quindi, sarebbero nove punti da recuperare nelle sei giornate conclusive. Impresa impossibile? Se la Lazio è quella vista al Vergari di Bracciano contro gli amaranto, sì, l'impresa è veramente proibitiva. Solamente un incredibile jolly pescato da D'Orinzi nei minuti di recupero lascia speranze assai flebili ai biancocelesti per il raggiungimento dei play-off. Quella col Livorno è una gara quasi da dentro e fuori e mister Avincola schiera il consueto 4-4-2 molto pungente sulle corsie laterali, con Dene Salam a sinistra e Rozzi a destra. In avanti, Monteforte punta centrale e Spina che è più libero di svariare su tutto il fronte d'attacco. A centrocampo l'allenatore laziale ritrova la regia di De Angelis e, nel reparto arretrato, deve sostituire lo squalificato Fagioli con Grandicelli. Il Livorno risponde con uno speculare 4-4-2, anche se molto più accorto e guardingo. L'approccio alla gara dei biancocelesti è piuttosto positivo, ma alla prima distrazione vengono immediatamente puniti. All'8' Garbini batte un corner molto teso che viene spizzato quasi impercettibilmente da Annunziata: difesa e Scarfagna immobili e vantaggio a sorpresa degli ospiti. Anche dopo il gol livornese, la Lazio continua a mantenere il possesso della sfera in maniera piuttosto sterile e prevedibile, senza creare grandi grattacapi ai toscani: Dene Salam tenta qualche azione personale, ma poi si perde negli ultimi sedici metri, Monteforte non viene servito a dovere dai compagni, Spina si abbassa troppo sulla linea dei centrocampisti, lasciando lo stesso Monteforte solo al centro dell'attacco. L'unica azione degna di nota nel primo tempo avviene al 32', quando Monteforte riesce a trovare spazio sulla corsia di sinistra e a mettere in mezzo un pericoloso crosso basso per il taglio di Dene Salam, che per ben due volte vede ribattere le sue conclusioni da un attento Caneschi. Dopo un primo tempo scialbo ed insipido, la Lazio comincia la ripresa con un ritmo altissimo ed un'intensità impressionante. Il primo quarto d'ora della ripresa è una sorta d'assedio alla porta di Caneschi. Al 3' Monteforte potrebbe festeggiare il pareggio, se non fosse per il suo compagno di squadra Grandicelli che, trovandosi sulla traiettoria, respinge involontariamente il tiro diretto in rete. Il pari è nell'aria ed arriva al 5' grazie ad uno splendido tiro dai 25 metri di Barluzzi, che supera un Caschi un po' troppo fuori dai pali e sigla l'uno a uno. Poco dopo, la traversa di De Angelis su angolo battuto da Monteforte sembra il preludio al vantaggio laziale. Invece, i ragazzi di Avincola crollano di colpo dal punto di vista fisico e concedono ampio spazio alle offensive toscane. Il Livorno sfiora in più occasioni il vantaggio, in precedenza con una clamorosa traversa colpita da pochi passi da Garbini, in seguito con un errore di Cerri, che strozza eccessivamente il tiro a tu per tu con Scarfagna, spedendolo di poco a lato. Avincola compie solamente una sostituzione, ma la Lazio è veramente stremata. Ciò appare evidente nell'occasione del rigore provocato da Ippoliti ai danni di Cerri: il difensore laziale ha cinque metri di vantaggio sulla sfera, ma si fa superare con imbarazzante facilità dal neo-entrato amaranto, che conquista il penalty, trasformato magistralmente da Garbini. Il mister biancoceleste tenta la carta della disperazione, inserendo D'Orinzi al posto di uno spento Dene Salam. Stavolta, la mossa è azzeccata, perché, in pieno recupero è proprio D'Orinzi a trovare il gol della domenica, oltre che del pareggio, con un pregevole esterno destro che supera un Caneschi ancora colpevolmente fuori dai pali. E' un punto che non soddisfa nessuna delle due squadre, in particolare la Lazio che, con il possibile mancato raggiungimento dei play-off, rischia di far diventare una stagione dalle grandi prospettive ad un autentico fallimento. Praticamente perfetta la direzione di gara. Ineccepibile il rigore concesso al Livorno.

LAZIO: Scarfagna 6, Grandicelli 5,5, Andreoli 6, Ippoliti 5,5, Di Costanzo 6,5, De Angelis 6, Rozzi 5,5 (68' Carru sv), Barluzzi 6,5, Dene Salam 5,5 (76' D'Orinzi 6,5), Monteforte 6, Spina 5. A disp.: Paracucchi, Oddo, Stufa, Bruno, Singlenton. All.: Avincola.<br >LIVORNO: Caneschi 5,5, Decembrini 6, Bracci 6, Annunziata 6,5, Valentini 6,5, Carani 6 (60' Agelli sv), Di Giuseppe 6 (82' Di Paco sv), Torri 5,5 (53' Marraffino 6), Femia 5,5 (53' Cerri 6,5), Garbini 7, Colombi 6,5. A disp.: Falleni, Rispoli, Rossi. All.: Simone Venturi.<br > ARBITRO: Stazi di Ciampino 6,5, coad. da Miranelli e Pompili di Roma Due.<br > RETI: 8' Annunziata, 45' Barluzzi, 73' rig. Garbini, 83' D'Orinzi.<br >NOTE: ammoniti Ippoliti, Carani, Bracci. Calci d'angolo: 3-5. Splendida prova per il Livorno, vicinissimo all'impresa sul campo dei biancocelesti di Avincola. La Lazio agguanta solo nel finale uno striminzito pareggio casalingo contro i ragazzi diVenturi e vede allontanarsi sempre pi&ugrave; dalla quarta posizione, ultimo posto disponibile per i play-off. Il Siena, quarto in classifica, ora &egrave; a sei punti di distanza, ma i bianconeri hanno anche una partita da recuperare contro la Sangiovannese: potenzialmente, quindi, sarebbero nove punti da recuperare nelle sei giornate conclusive. Impresa impossibile? Se la Lazio &egrave; quella vista al Vergari di Bracciano contro gli amaranto, s&igrave;, l'impresa &egrave; veramente proibitiva. Solamente un incredibile jolly pescato da D'Orinzi nei minuti di recupero lascia speranze assai flebili ai biancocelesti per il raggiungimento dei play-off. Quella col Livorno &egrave; una gara quasi da dentro e fuori e mister Avincola schiera il consueto 4-4-2 molto pungente sulle corsie laterali, con Dene Salam a sinistra e Rozzi a destra. In avanti, Monteforte punta centrale e Spina che &egrave; pi&ugrave; libero di svariare su tutto il fronte d'attacco. A centrocampo l'allenatore laziale ritrova la regia di De Angelis e, nel reparto arretrato, deve sostituire lo squalificato Fagioli con Grandicelli. Il Livorno risponde con uno speculare 4-4-2, anche se molto pi&ugrave; accorto e guardingo. L'approccio alla gara dei biancocelesti &egrave; piuttosto positivo, ma alla prima distrazione vengono immediatamente puniti. All'8' Garbini batte un corner molto teso che viene spizzato quasi impercettibilmente da Annunziata: difesa e Scarfagna immobili e vantaggio a sorpresa degli ospiti. Anche dopo il gol livornese, la Lazio continua a mantenere il possesso della sfera in maniera piuttosto sterile e prevedibile, senza creare grandi grattacapi ai toscani: Dene Salam tenta qualche azione personale, ma poi si perde negli ultimi sedici metri, Monteforte non viene servito a dovere dai compagni, Spina si abbassa troppo sulla linea dei centrocampisti, lasciando lo stesso Monteforte solo al centro dell'attacco. L'unica azione degna di nota nel primo tempo avviene al 32', quando Monteforte riesce a trovare spazio sulla corsia di sinistra e a mettere in mezzo un pericoloso crosso basso per il taglio di Dene Salam, che per ben due volte vede ribattere le sue conclusioni da un attento Caneschi. Dopo un primo tempo scialbo ed insipido, la Lazio comincia la ripresa con un ritmo altissimo ed un'intensit&agrave; impressionante. Il primo quarto d'ora della ripresa &egrave; una sorta d'assedio alla porta di Caneschi. Al 3' Monteforte potrebbe festeggiare il pareggio, se non fosse per il suo compagno di squadra Grandicelli che, trovandosi sulla traiettoria, respinge involontariamente il tiro diretto in rete. Il pari &egrave; nell'aria ed arriva al 5' grazie ad uno splendido tiro dai 25 metri di Barluzzi, che supera un Caschi un po' troppo fuori dai pali e sigla l'uno a uno. Poco dopo, la traversa di De Angelis su angolo battuto da Monteforte sembra il preludio al vantaggio laziale. Invece, i ragazzi di Avincola crollano di colpo dal punto di vista fisico e concedono ampio spazio alle offensive toscane. Il Livorno sfiora in pi&ugrave; occasioni il vantaggio, in precedenza con una clamorosa traversa colpita da pochi passi da Garbini, in seguito con un errore di Cerri, che strozza eccessivamente il tiro a tu per tu con Scarfagna, spedendolo di poco a lato. Avincola compie solamente una sostituzione, ma la Lazio &egrave; veramente stremata. Ci&ograve; appare evidente nell'occasione del rigore provocato da Ippoliti ai danni di Cerri: il difensore laziale ha cinque metri di vantaggio sulla sfera, ma si fa superare con imbarazzante facilit&agrave; dal neo-entrato amaranto, che conquista il penalty, trasformato magistralmente da Garbini. Il mister biancoceleste tenta la carta della disperazione, inserendo D'Orinzi al posto di uno spento Dene Salam. Stavolta, la mossa &egrave; azzeccata, perch&eacute;, in pieno recupero &egrave; proprio D'Orinzi a trovare il gol della domenica, oltre che del pareggio, con un pregevole esterno destro che supera un Caneschi ancora colpevolmente fuori dai pali. E' un punto che non soddisfa nessuna delle due squadre, in particolare la Lazio che, con il possibile mancato raggiungimento dei play-off, rischia di far diventare una stagione dalle grandi prospettive ad un autentico fallimento. Praticamente perfetta la direzione di gara. Ineccepibile il rigore concesso al Livorno.




RITORNO ALLA RICERCA PARTITE SINGOLE


RICERCA CAMPIONATI