• Juniores Nazionali GIR.G
  • Mobilieri Ponsacco
  • 2 - 0
  • Forcoli


MOB.PONSACCO: Sprio, Cantini, Camino, Luschi, Bani, Nuti, Salvini (88' Freggia), Frediani, Corona (80' Maione), Matteoli, Bernardini (67' Mammini). A disp.: Petrocelli, Baldini, Barsotti, Socci. All: Andrea Melai.

Forcoli: Sollazzi, Mancini, Lazzeri (62' Ciardelli),Muro, Pertici, Finocchi, Giani (46' Del Grande), Daniele, Cervelli, Cavallini, Consoloni. A disp.: Filippi, Marconcini, Lopardo, Pasqualetti. All.: Massimo Mancini.


ARBITRO: Catastini di Pisa, coad. da Damari di Livorno e Licursi di Pisa.


RETI: 35' Nuti, 51' Corona

NOTE: angoli 2-3. Espulsi: 59' Matteoli, 85' Pertici. Ammoniti: Mancini, Cantini, Bani Salvini.



La prima vittoria del Ponsacco in questo campionato, dopo quella dell'esordio cancellata a tavolino per una sostituzione di troppo, è salutata da tuoni, lampi e una super grandinata tanto che il direttore di gara è costretto a sospendere il match per una manciata di minuti ed il terreno di gioco, già molto pesante in partenza, risulti coperto al triplice fischio da una coltre di chicchi di grandine. Il match si è consumato per almeno tre quarti della sua durata con fasi alterne, senza grandi spunti tecnici e con una serrata lotta nella zona mediana del campo, l'ultima frazione si è giocata in un clima apocalittico vista la situazione metereologica, sembrava che atleti e pubblico fossero vittime predestinate della classica nuvola di Fantozziana memoria, immobile sopra l'impianto dei Poggini come grande macchia nel contesto di un cielo sereno. Buon per i padroni di casa che all'inizio della tempesta il doppio vantaggio era stato acquisito si che per gli amaranto risultasse a quel punto pressoché impossibile. Squadre schierate dai due tecnici in modo simile, locali col classico quattro quattro due, Corona e Bernardini abbastanza vicini supportati da un centrocampo dove Matteoli gode di libertà superiore agli altri in fase di supporto ai due terminali offensivi. Forcoli con un quattro tre due uno un po' più penalizzato dalle condizioni del terreno di gioco, peggiore sulle fasce laterale. Abbastanza frenati i due esterni, pesi leggeri non molto a loro agio in una simile situazione, nella ripresa Mancini avvicenderà Giani con Del Grande conferendo peso al reparto ma il nuovo entrato, comunque contenuto da Bani, non riuscirà ad entrare nel vivo del match ed incidere secondo i piani del tecnico forcolese. A livello di cronaca il Ponsacco parte senza timori e Nuti già al terzo fa le prove generali svettando di testa su un cross dalla trequarti, palla lenta tra le braccia di Sollazzi. Passano cinque minuti e Matteoli sul settore sinistro carica il destro su calcio di punizioni disegnando una parabola insidiosa, palla a girare diretta sul palo lontano, Sollazzi devia in angolo. Ponsacco che crea superiorità a centrocampo, Luschi e Frediani nel mezzo svolgono un lavoro consistente e fanno si che le operazioni siano sempre sotto controllo. Dopo una fase contraddistinta da gioco falloso e contrassegnata da tre cartellini gialli il primo tiro del Forcoli su un calcio di punizione di Cavallini dalla trequarti, Sprio si vede inizialmente sfuggire la sfera, ma si riprende e blocca. Dopo l'ennesima conclusione del ponsacchino Matteoli, calcio di punizione a lato al sedicesimo, si vedono gli amaranto. Diciottesimo, Cervelli va via sulla sinistra, entra pericolosamente in area ma la difesa avversaria si rifugia in angolo sulla battuta del quale lo stesso Cervelli trova la battuta a volo mancando lo specchio d'un niente. Comincia perfezionarsi l'intesa tra i due attaccanti rossoblù; a metà tempo Bernardini innesca Corona che di sinistro calcia fuori, imitato di lì a poco dal guizzante forcolese Giani. Ponsacco vicino al gol al minuto venticinque: percussione di Frediani, il primo tiro è rimpallato ma la seconda conclusione batte sul palo a Sollazzi battuto, senza sviluppi concreti la mischia successiva. Due minuti dopo ci prova Corona con un diagonale dal settore destro sul quale è pronto Sollazzi, lo stesso Corona alla mezzora innesca Bernardini il cui tiro termina ancora a lato. Il gol è maturo e arriva al trentacinquesimo: punizione dalla trequarti settore destro,calciata da Matteoli, parabola verso il palo lontano sulla quale impatta Nuti, in eccellente elevazione. Questa volta il pallone termina nell'angolo dell'incolpevole Sollazzi, è il vantaggio. Nei dieci minuti finali del tempo succede poco o niente, Forcoli che tenta di riorganizzarsi ma solo all'ultimo minuto riesce ad andare al tiro, scambio Consoloni con Daniele e cross di quest'ultimo troppo alto per Cervelli, piazzato solo davanti al portiere ma non in condizione di concludere. La ripresa vede l'inserimento dell'aitante Del Grande tra gli ospiti. Che al quinto si rendono pericolosi; Cervelli ruba palla a Cantini e si invola verso la linea di fondo, il cross non trova nessun compagno pronto all' appuntamento. Sul ribaltamento di fronte Bernardini lancia Corona sul settore di destra, l'atteccante punta Pertici, lo supera in velocità guadagnando l'ingresso in area e calciando prontamente, palla che passa sotto Sollazzi che gli si era parato contro in uscita. E' il gol del match, tenuto conto che l'occasione per riaprire la contesa capita un minuto dopo agli amaranto; Finocchi sul settore sinistro calcia una parabola insidiosa ad uscire diretta verso il palo lontano, Sprio vola e respinge il pallone allontanando la minaccia. Al quattordicesimo Matteoli commette una vera e propria sciocchezza, plateale protesta per un calcio di punizione reclamato e gestaccio che induce il signor Catastini al rosso, sacrosanto . Il mister del Forcoli toglie un difensore per un centrocampista offensivo, i rossoblù riescono a tenere lontani gli avversari da Sprio finchè comincia a piovere e quindi a grandinare di brutto. C'è tempo per annotare, all'interno di una gara giocata giusto perché va conclusa, l'espulsione di Pertici decretata da Catastini su segnalazione di Licursi, e di un paio di contropiede rossoblù mentre i forcolesi tentano un improbabile arrembaggio. Incedibile l'occasione sprecata da Maione solo davanti a Sollazzi allo scadere, ma il nuovo entrato scivola probabilmente sul piede di appoggio. Festeggia l'undici di Melai per questi tre punti, arrivati dopo una rincorsa lunga e costante. Squadra che già aveva già denotato notevoli progressi, gruppo giovane che ha pagato inizialmente il salto di categoria. Riguardo al Forcoli, Mancini sa benissimo di disporre di atleti che pagano pegno sui campi pesanti. Squadra giovane anche quella amaranto, che sa e può fare molto meglio, nell'occasione ha trovato un avversario caricato e deciso a far risultato. Buono l'arbitraggio del signor Catastini, fra l'altro ben coadiuvato; molti cartellini, ma nessuno sventolato a sproposito e nessun errore particolare.

CALCIATORIPIU': a parte i citati Frediani e Luschi, bravi a far fieno nel cuore del centrocampo, è Nuti il giocatore decisivo. Gran colpitore di testa, diligente anche nel chiudere l'area centralmente opponendosi sempre con attenzione agli attacchi avversari.

Ruggiero Crupi MOB.PONSACCO: Sprio, Cantini, Camino, Luschi, Bani, Nuti, Salvini (88' Freggia), Frediani, Corona (80' Maione), Matteoli, Bernardini (67' Mammini). A disp.: Petrocelli, Baldini, Barsotti, Socci. All: Andrea Melai. <br >Forcoli: Sollazzi, Mancini, Lazzeri (62' Ciardelli),Muro, Pertici, Finocchi, Giani (46' Del Grande), Daniele, Cervelli, Cavallini, Consoloni. A disp.: Filippi, Marconcini, Lopardo, Pasqualetti. All.: Massimo Mancini. <br > ARBITRO: Catastini di Pisa, coad. da Damari di Livorno e Licursi di Pisa. <br > RETI: 35' Nuti, 51' Corona <br >NOTE: angoli 2-3. Espulsi: 59' Matteoli, 85' Pertici. Ammoniti: Mancini, Cantini, Bani Salvini. La prima vittoria del Ponsacco in questo campionato, dopo quella dell'esordio cancellata a tavolino per una sostituzione di troppo, &egrave; salutata da tuoni, lampi e una super grandinata tanto che il direttore di gara &egrave; costretto a sospendere il match per una manciata di minuti ed il terreno di gioco, gi&agrave; molto pesante in partenza, risulti coperto al triplice fischio da una coltre di chicchi di grandine. Il match si &egrave; consumato per almeno tre quarti della sua durata con fasi alterne, senza grandi spunti tecnici e con una serrata lotta nella zona mediana del campo, l'ultima frazione si &egrave; giocata in un clima apocalittico vista la situazione metereologica, sembrava che atleti e pubblico fossero vittime predestinate della classica nuvola di Fantozziana memoria, immobile sopra l'impianto dei Poggini come grande macchia nel contesto di un cielo sereno. Buon per i padroni di casa che all'inizio della tempesta il doppio vantaggio era stato acquisito si che per gli amaranto risultasse a quel punto pressoch&eacute; impossibile. Squadre schierate dai due tecnici in modo simile, locali col classico quattro quattro due, Corona e Bernardini abbastanza vicini supportati da un centrocampo dove Matteoli gode di libert&agrave; superiore agli altri in fase di supporto ai due terminali offensivi. Forcoli con un quattro tre due uno un po' pi&ugrave; penalizzato dalle condizioni del terreno di gioco, peggiore sulle fasce laterale. Abbastanza frenati i due esterni, pesi leggeri non molto a loro agio in una simile situazione, nella ripresa Mancini avvicender&agrave; Giani con Del Grande conferendo peso al reparto ma il nuovo entrato, comunque contenuto da Bani, non riuscir&agrave; ad entrare nel vivo del match ed incidere secondo i piani del tecnico forcolese. A livello di cronaca il Ponsacco parte senza timori e Nuti gi&agrave; al terzo fa le prove generali svettando di testa su un cross dalla trequarti, palla lenta tra le braccia di Sollazzi. Passano cinque minuti e Matteoli sul settore sinistro carica il destro su calcio di punizioni disegnando una parabola insidiosa, palla a girare diretta sul palo lontano, Sollazzi devia in angolo. Ponsacco che crea superiorit&agrave; a centrocampo, Luschi e Frediani nel mezzo svolgono un lavoro consistente e fanno si che le operazioni siano sempre sotto controllo. Dopo una fase contraddistinta da gioco falloso e contrassegnata da tre cartellini gialli il primo tiro del Forcoli su un calcio di punizione di Cavallini dalla trequarti, Sprio si vede inizialmente sfuggire la sfera, ma si riprende e blocca. Dopo l'ennesima conclusione del ponsacchino Matteoli, calcio di punizione a lato al sedicesimo, si vedono gli amaranto. Diciottesimo, Cervelli va via sulla sinistra, entra pericolosamente in area ma la difesa avversaria si rifugia in angolo sulla battuta del quale lo stesso Cervelli trova la battuta a volo mancando lo specchio d'un niente. Comincia perfezionarsi l'intesa tra i due attaccanti rossobl&ugrave;; a met&agrave; tempo Bernardini innesca Corona che di sinistro calcia fuori, imitato di l&igrave; a poco dal guizzante forcolese Giani. Ponsacco vicino al gol al minuto venticinque: percussione di Frediani, il primo tiro &egrave; rimpallato ma la seconda conclusione batte sul palo a Sollazzi battuto, senza sviluppi concreti la mischia successiva. Due minuti dopo ci prova Corona con un diagonale dal settore destro sul quale &egrave; pronto Sollazzi, lo stesso Corona alla mezzora innesca Bernardini il cui tiro termina ancora a lato. Il gol &egrave; maturo e arriva al trentacinquesimo: punizione dalla trequarti settore destro,calciata da Matteoli, parabola verso il palo lontano sulla quale impatta Nuti, in eccellente elevazione. Questa volta il pallone termina nell'angolo dell'incolpevole Sollazzi, &egrave; il vantaggio. Nei dieci minuti finali del tempo succede poco o niente, Forcoli che tenta di riorganizzarsi ma solo all'ultimo minuto riesce ad andare al tiro, scambio Consoloni con Daniele e cross di quest'ultimo troppo alto per Cervelli, piazzato solo davanti al portiere ma non in condizione di concludere. La ripresa vede l'inserimento dell'aitante Del Grande tra gli ospiti. Che al quinto si rendono pericolosi; Cervelli ruba palla a Cantini e si invola verso la linea di fondo, il cross non trova nessun compagno pronto all' appuntamento. Sul ribaltamento di fronte Bernardini lancia Corona sul settore di destra, l'atteccante punta Pertici, lo supera in velocit&agrave; guadagnando l'ingresso in area e calciando prontamente, palla che passa sotto Sollazzi che gli si era parato contro in uscita. E' il gol del match, tenuto conto che l'occasione per riaprire la contesa capita un minuto dopo agli amaranto; Finocchi sul settore sinistro calcia una parabola insidiosa ad uscire diretta verso il palo lontano, Sprio vola e respinge il pallone allontanando la minaccia. Al quattordicesimo Matteoli commette una vera e propria sciocchezza, plateale protesta per un calcio di punizione reclamato e gestaccio che induce il signor Catastini al rosso, sacrosanto . Il mister del Forcoli toglie un difensore per un centrocampista offensivo, i rossobl&ugrave; riescono a tenere lontani gli avversari da Sprio finch&egrave; comincia a piovere e quindi a grandinare di brutto. C'&egrave; tempo per annotare, all'interno di una gara giocata giusto perch&eacute; va conclusa, l'espulsione di Pertici decretata da Catastini su segnalazione di Licursi, e di un paio di contropiede rossobl&ugrave; mentre i forcolesi tentano un improbabile arrembaggio. Incedibile l'occasione sprecata da Maione solo davanti a Sollazzi allo scadere, ma il nuovo entrato scivola probabilmente sul piede di appoggio. Festeggia l'undici di Melai per questi tre punti, arrivati dopo una rincorsa lunga e costante. Squadra che gi&agrave; aveva gi&agrave; denotato notevoli progressi, gruppo giovane che ha pagato inizialmente il salto di categoria. Riguardo al Forcoli, Mancini sa benissimo di disporre di atleti che pagano pegno sui campi pesanti. Squadra giovane anche quella amaranto, che sa e pu&ograve; fare molto meglio, nell'occasione ha trovato un avversario caricato e deciso a far risultato. Buono l'arbitraggio del signor Catastini, fra l'altro ben coadiuvato; molti cartellini, ma nessuno sventolato a sproposito e nessun errore particolare. <br ><b>CALCIATORIPIU'</b>: a parte i citati <b>Frediani </b>e <b>Luschi</b>, bravi a far fieno nel cuore del centrocampo, &egrave; Nuti il giocatore decisivo. Gran colpitore di testa, diligente anche nel chiudere l'area centralmente opponendosi sempre con attenzione agli attacchi avversari. Ruggiero Crupi




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