- Juniores Regionali GIR.C
- Impruneta Tavarnuzze
-
0 - 1
- Montelupo
IMPRUNETA TAV.: Caprini, Maffi Lorenzo, Piccini, Amulfi, Matteuzzi, Mengoni (82' Falchini), Paterna (71' Degl'Innocenti), Pagni Fedi, Piazzini (77' Maffi Daniele), Ciucchi, Bellucci (57' Barbieri). A disp.: Iotti, Bichi, Lorenzi. All. Marco Menichetti.
MONTELUPO: Vignali, Mancini, Corradini (40' Maccanti), Mori Jacopo, Martini, Pantani, Mansani, Marmugi (45' Santoro), Gori (71' Marzi), Resta (55' Cecchi), D'Auria. A disp.: Sabatini, Mori Marco, Bettarini. All.: Luigi Palumbo.
ARBITRO: Loia di Firenze.
RETE: 48' Gori.
È forse più nero del colore delle nuvole che oscurano il cielo di Tavarnuzze il pomeriggio dell'Impruneta, che cede in casa nello scontro salvezza contro un pragmatico Montelupo. Partita tutt'altro che bella, densa di eccessivo nervosismo(le squadre hanno finito entrambe in nove uomini) e decisa sostanzialmente da due episodi: il rigore sbagliato nel primo tempo dai locali e la rete, in una delle poche sortite offensive, degli ospiti nella ripresa. Cinica, spietata e letale, infatti, la compagine di Palumbo ha saputo tenere botta nei momenti più difficili, portando a casa tre punti vitali nella rincorsa alla salvezza. Rincorsa alla salvezza che invece, dall'altra faccia della medaglia, si fa sempre più impegnativa per l'Impruneta, che non riesce a dar seguito al buon pareggio di Borgo San Lorenzo e ancora una volta fallisce l'appuntamento con la vittoria interna al cospetto di dirette concorrenti, denotando un nervosismo sintomo di scarsa tranquillità. Nel 4-4-2 locale, rispetto al sabato precedente, Matteuzzi fa coppia con Mengoni al centro, Bellucci agisce come esterno alto a destra, mentre Ciucchi torna in avanti ad affiancare Piazzini. Nel 4-3-3 ospite invece la cerniera difensiva centralmente è composta dal duo Corradini-Mancini, il terzetto di centrocampo ha in Pantani il suo vertice basso (coadiuvato da D' Auria e Marmugi), mentre Mansani e l'ex Scandicci Resta giostrano alle spalle di Gori, punta centrale. L'avvio di partita è favorevole alla compagine di Menichetti, che pressa subito in avanti producendo due occasioni con Ciucchi entrambe conclusasi però alte sopra la traversa. All'11' minuto arriva il primo episodio decisivo della contesa. Il direttore di gara punisce un'entrata di un difensore amaranto su Piazzini con la massima punizione: Dal dischetto Paterna però non bissa la realizzazione di sabato precedente facendosi ipnotizzare da Vignali, bravo a distendersi alla sua sinistra. Sulla respinta finisce poi alto il tap-in di Pagni Fedi. Il penalty sbagliato pesa come un macigno sul morale e sulla tenuta psicologica dei locali, che iniziano progressivamente a innervosirsi e a gestire con sempre meno lucidità il possesso. Scaturisce come logica conseguenza una partita continuamente spezzettata in cui ogni tentativo di manovra fluida viene quasi sempre stroncato sul nascere da entrambe le difese. Le uniche due occasioni degne di cronaca si registrano quindi soltanto nel finale di frazione prima con un colpo di testa centrale di Bellucci, poi con una conclusione alta di D'Auria.
Nella ripresa il copione sostanzialmente non cambia: Al 47' Amulfi si vede disinnescare la sua insidiosa punizione da un attento Vignali , mentre al 48' prende corpo il secondo dei due episodi chiave citati precedentemente, episodio che indirizzerà in maniera decisiva le sorti dell'incontro. Sugli sviluppi di un lancio lungo infatti Gori, fino a quel momento servito male e costretto ad agire spalle alla porta, riesce a superare il suo diretto marcatore e a battere con un tocco beffardo ma tremendamente efficace Caprini per il vantaggio ospite. La doccia è ghiaccissima per l'Impruneta, che però reagisce con veemenza creando due nitide palle gol con Ciucchi e Piazzini che però ancora una volta devono fare i conti con un concentrato e decisivo Vignali. Ma chi si aspetta che questi due episodi rappresentino l'inizio di un assalto finale dei locali resta deluso, perché progressivamente la partita da un lato viene controllata con sempre più maggiore efficacia(a tratti con interventi anche poco ortodossi) dagli ospiti, dall'altro inizia a incattivirsi anche per demerito della condotta arbitrale. Ne fanno le spese in questo senso Piccini e Barbieri per i verdeblù, Martini e Santoro per gli amaranto. Nel maxi recupero finale quindi si registra soltanto un tentativo fuori misura di Matteuzzi prima del fischio finale del direttore di gara.
Duccio Mazzoni
IMPRUNETA TAV.: Caprini, Maffi Lorenzo, Piccini, Amulfi, Matteuzzi, Mengoni (82' Falchini), Paterna (71' Degl'Innocenti), Pagni Fedi, Piazzini (77' Maffi Daniele), Ciucchi, Bellucci (57' Barbieri). A disp.: Iotti, Bichi, Lorenzi. All. Marco Menichetti.<br >MONTELUPO: Vignali, Mancini, Corradini (40' Maccanti), Mori Jacopo, Martini, Pantani, Mansani, Marmugi (45' Santoro), Gori (71' Marzi), Resta (55' Cecchi), D'Auria. A disp.: Sabatini, Mori Marco, Bettarini. All.: Luigi Palumbo.<br >
ARBITRO: Loia di Firenze.<br >
RETE: 48' Gori.
È forse più nero del colore delle nuvole che oscurano il cielo di Tavarnuzze il pomeriggio dell'Impruneta, che cede in casa nello scontro salvezza contro un pragmatico Montelupo. Partita tutt'altro che bella, densa di eccessivo nervosismo(le squadre hanno finito entrambe in nove uomini) e decisa sostanzialmente da due episodi: il rigore sbagliato nel primo tempo dai locali e la rete, in una delle poche sortite offensive, degli ospiti nella ripresa. Cinica, spietata e letale, infatti, la compagine di Palumbo ha saputo tenere botta nei momenti più difficili, portando a casa tre punti vitali nella rincorsa alla salvezza. Rincorsa alla salvezza che invece, dall'altra faccia della medaglia, si fa sempre più impegnativa per l'Impruneta, che non riesce a dar seguito al buon pareggio di Borgo San Lorenzo e ancora una volta fallisce l'appuntamento con la vittoria interna al cospetto di dirette concorrenti, denotando un nervosismo sintomo di scarsa tranquillità. Nel 4-4-2 locale, rispetto al sabato precedente, Matteuzzi fa coppia con Mengoni al centro, Bellucci agisce come esterno alto a destra, mentre Ciucchi torna in avanti ad affiancare Piazzini. Nel 4-3-3 ospite invece la cerniera difensiva centralmente è composta dal duo Corradini-Mancini, il terzetto di centrocampo ha in Pantani il suo vertice basso (coadiuvato da D' Auria e Marmugi), mentre Mansani e l'ex Scandicci Resta giostrano alle spalle di Gori, punta centrale. L'avvio di partita è favorevole alla compagine di Menichetti, che pressa subito in avanti producendo due occasioni con Ciucchi entrambe conclusasi però alte sopra la traversa. All'11' minuto arriva il primo episodio decisivo della contesa. Il direttore di gara punisce un'entrata di un difensore amaranto su Piazzini con la massima punizione: Dal dischetto Paterna però non bissa la realizzazione di sabato precedente facendosi ipnotizzare da Vignali, bravo a distendersi alla sua sinistra. Sulla respinta finisce poi alto il tap-in di Pagni Fedi. Il penalty sbagliato pesa come un macigno sul morale e sulla tenuta psicologica dei locali, che iniziano progressivamente a innervosirsi e a gestire con sempre meno lucidità il possesso. Scaturisce come logica conseguenza una partita continuamente spezzettata in cui ogni tentativo di manovra fluida viene quasi sempre stroncato sul nascere da entrambe le difese. Le uniche due occasioni degne di cronaca si registrano quindi soltanto nel finale di frazione prima con un colpo di testa centrale di Bellucci, poi con una conclusione alta di D'Auria. <br >Nella ripresa il copione sostanzialmente non cambia: Al 47' Amulfi si vede disinnescare la sua insidiosa punizione da un attento Vignali , mentre al 48' prende corpo il secondo dei due episodi chiave citati precedentemente, episodio che indirizzerà in maniera decisiva le sorti dell'incontro. Sugli sviluppi di un lancio lungo infatti Gori, fino a quel momento servito male e costretto ad agire spalle alla porta, riesce a superare il suo diretto marcatore e a battere con un tocco beffardo ma tremendamente efficace Caprini per il vantaggio ospite. La doccia è ghiaccissima per l'Impruneta, che però reagisce con veemenza creando due nitide palle gol con Ciucchi e Piazzini che però ancora una volta devono fare i conti con un concentrato e decisivo Vignali. Ma chi si aspetta che questi due episodi rappresentino l'inizio di un assalto finale dei locali resta deluso, perché progressivamente la partita da un lato viene controllata con sempre più maggiore efficacia(a tratti con interventi anche poco ortodossi) dagli ospiti, dall'altro inizia a incattivirsi anche per demerito della condotta arbitrale. Ne fanno le spese in questo senso Piccini e Barbieri per i verdeblù, Martini e Santoro per gli amaranto. Nel maxi recupero finale quindi si registra soltanto un tentativo fuori misura di Matteuzzi prima del fischio finale del direttore di gara.
Duccio Mazzoni