• Primavera GIR.A
  • Fiorentina
  • 1 - 0
  • Cagliari


FIORENTINA (4-3-1-2): Svedkauskas, Bittante, Ashong, Empereur, Agyei, Rozzio, Cenciarelli (77' Barbero), Panatti (26' Matos), Zohore, Baccarin, Jackson Da Silva (68' Gondo). A disp.: Bacci, Bernardeschi, Biondi, Magheri. All.: Leonardo Semplici.
CAGLIARI (4-3-3): Ruzittu 7, Capelli 5.5, Murru 6, Bonu 6.5, Del Fabro 6/7, Puddu 6+ (69' Demurtas), Petriccione 6+ (46' Demontis 6.5), Pisanu 6+, Catalano 6+, Porceddu 6.5, Suella 6+ (54' Chelo 6). A disp.: Anedda, Cordeddu. All.: Gianluca Festa.

ARBITRO: Pierro di Nola, coad. da Raspollini di Livorno e Ricci di Reggio Emilia.

RETE: 36' Zohore.



Le pagelle viola
Svedkauskas: sv Un rinvio corto è l'unico elemento di valutazione. Per il resto il portiere lituano - una delle poche note positive della seconda parte di stagione - fa da spettatore. E mostra, guidando il reparto, di aver già imparato l'italiano.
Bittante: 6+ Nel primo tempo, preoccupato da Porceddu, spinge poco e male, risultando comunque puntuale nelle chiusure. Cambia passo nella ripresa, quando, oltre a sfiorare il gol, prova a sovrapporsi con più insistenza.
Ashong: 6- Non accompagna se non di rado la manovra offensiva. Serve il primo cross al centro soltanto nella ripresa. Se la cava bene in copertura.
Empereur: 6 Poco impegnato, fa valere la sua fisicità al centro della difesa. Rimedia con un buon tackle ad una ripartenza che lui stesso aveva concesso al Cagliari.
Agyei: 6 In una squadra che si muove poco senza palla, criticare il mediano è ingeneroso. Nel 4-3-1-2, se gioca da vertice basso, è sempre al centro del gioco e non sempre ha le idee lucide col pallone tra i piedi. Comunque è sempre apprezzabile il suo impegno in mezzo al campo.
Rozzio: 6.5 Ancora tra i migliori. I tre rapidi attaccanti sardi non lo spaventano mai e non va mai in affanno, né sui palloni alti, né quando viene puntato nell'uno contro uno.
Cenciarelli: 6- Corre, sprinta, sgambetta. Ma, contro un Cagliari che sa ritrarsi molto bene nella sua metà campo, non basta. 77' Barbero: sv Largo a destra nel finale.
Panatti: 5.5 Ko per un problema al ginocchia, nei primi venti minuti non entra in partita. 26' Matos: 6.5 Ha l'effetto di una torpedine sulla gara e sulla Fiorentina e servendo a Zohore l'assist del vantaggio. Ma poi si adegua anche lui ai ritmi del match, sfiorando il gol in una sola occasione.
Zohore: 6 Arriva in estirada alla sufficienza con la rete che decide la partita, ma è ancora poco integrato nei meccanismi della squadra. Fa a sportellate con gli avversari lontano dalla porta, ma l'intesa con i compagni di reparto (e non è soltanto colpa sua) ancora non c'è.
Baccarin: 6+ Tra i più intraprendenti nel primo tempo, prova a farsi sentire, sia quando agisce da mezza punta, sia quando, dopo l'uscita di Panatti, viene arretrato mediano. Anzi, proprio giocando più arretrato, scova corridoi interessanti per i compagni. Cala però nella ripresa.
Jackson Da Silva: 5.5 Tanto impegno e tanti scatti, soprattutto nei primi venti minuti, in più occasioni porta troppo palla e non trova l'assist per i compagni. 68' Gondo: sv. Qualche accelerata in attacco, ma è ben controllato dalla difesa sarda.
IL COMMENTO
Come quando ti accorgi che non hai sentito la sveglia, ti vesti rapidamente e ti precipiti fuori di casa. Così è per la Fiorentina, che accortasi del sorpasso inflitto dal Torino, prova a rimediare negli ultimi novanta minuti. Ma il treno che porta dritto ai quarti di finale, però, è già passato. La delusione per essersi fatta scavalcare al secondo posto è talmente palese sul volto della Fiorentina che conviene sospendere il giudizio, per ora, sull'affannosa vittoria ottenuta contro il giovanissimo Cagliari di Gianluca Festa (imbottito di '95, ma non per questo arrendevole). Nel 4-3-1-2 Matos parte in panchina, spazio dunque a Jackson Da Silva al fianco di Zohore con Baccarin trequartista e con Panatti e Cenciarelli che, affiancando Agyei, hanno il compito di non far rimpiangere Campanharo. Dopo il minuto di raccoglimento - in onore di Piermario e, ci piace pensarlo così, di tutte le persone improvvisamente scomparse mentre erano impegnate nel loro lavoro e/o nella loro passione -, il primo tiro in porta è di Catalan,o che prova a sfruttare un retropassaggio corto di Empereur e un rinvio sbilenco di Svedkauskas ma non inquadra la porta. Al 11' Jackson Da Silva, uno dei più attivi nei primi minuti, da sinistra tarda nel servire Zohore che, quando riceve l'assist dal compagno, è scoordinato e svirgola; dal limite la palla è calamitata da Agyei il quale però calcia alto. Al 23' Catalano affonda palla al piede e serve Suelle, che tenta si sorprendere Svedkauskas in pallonetto, ma non inquadra lo specchio. La manovra viola a volte sembra procedere con lo slow-motion e concede al Cagliari tutto il tempo di schierarsi abilmente dietro la linea della palla. In più il tridente schierato da Festa, rapido e scaltro, avverte i difensori viola che è sconsigliabile abbassare la guardia: al 28' Suelle serve Pisano, che si inserisce bene e calcia in diagonale superando Svedkauskas, ma l'arbitro ferma il gioco rilevando l'offside del capitano sardo. Al 34' Baccarin da trenta metri prova un destro che Ruzittu para. Due minuti più tardi Matos (da poco entrato per l'infortunato Panatti) parte in percussione solitaria e, da sinistra, pennella un cross mancino che trova tutto libero sul secondo palo Zohore. Il danese di origine ivoriana quasi non salta nemmeno per indirizzare alle spalle di Ruzittu l'uno a zero.
Nel secondo tempo Festa passa al 4-4-2, inserendo il '95 Demontis (largo a destra) al posto del coetaneo Petriccione. Al 52' la prima occasione è proprio per i rossoblù, col break di Catalano concluso da un destro che finisce di poco a lato. Dieci minuti più tardi l'occasione più interessante di tutta la (soporifera) ripresa: una punizione di Baccarin da centrocampo offre a Bittante (dimenticato in area cagliaritana) il pallone del due a zero, ma Ruzittu ha un buon riflesso e salva, subendo fallo sul tentativo di ribattuta del terzino. Al 64' Demontis, liberatosi abilmente di Cenciarelli, da destra crossa al centro per Chelo il quale arriva con pochi centimetri di ritardo alla deviazione. Tre minuti più tardi una percussione a destra di Bittante fa da preludio alla conclusione di Matos, ma Ruzittu salva ancora di piede. Da qui al triplice fischio, non accade altro. Il Modena non sovverte i pronostici a Torino e la Fiorentina dovrà passare dai play-off per guadagnarsi un posto ai quarti. La prestazione contro il Cagliari, che fa seguito ad altre tutt'altro che entusiasmanti, non può far stare tranquillo Semplici: la sua squadra adesso deve ricordarsi delle qualità che possiede, ritrovare morale e fare quadrato. Se così sarà, già a partire dalla gara di sabato col Genoa, allora la Primavera viola potrebbe tornare a divertirsi..

Cosimo Di Bari FIORENTINA (4-3-1-2): Svedkauskas, Bittante, Ashong, Empereur, Agyei, Rozzio, Cenciarelli (77' Barbero), Panatti (26' Matos), Zohore, Baccarin, Jackson Da Silva (68' Gondo). A disp.: Bacci, Bernardeschi, Biondi, Magheri. All.: Leonardo Semplici.<br >CAGLIARI (4-3-3): Ruzittu 7, Capelli 5.5, Murru 6, Bonu 6.5, Del Fabro 6/7, Puddu 6+ (69' Demurtas), Petriccione 6+ (46' Demontis 6.5), Pisanu 6+, Catalano 6+, Porceddu 6.5, Suella 6+ (54' Chelo 6). A disp.: Anedda, Cordeddu. All.: Gianluca Festa.<br > ARBITRO: Pierro di Nola, coad. da Raspollini di Livorno e Ricci di Reggio Emilia.<br > RETE: 36' Zohore. Le pagelle viola<br ><b>Svedkauskas: sv</b> Un rinvio corto &egrave; l'unico elemento di valutazione. Per il resto il portiere lituano - una delle poche note positive della seconda parte di stagione - fa da spettatore. E mostra, guidando il reparto, di aver gi&agrave; imparato l'italiano.<br ><b>Bittante: 6+</b> Nel primo tempo, preoccupato da Porceddu, spinge poco e male, risultando comunque puntuale nelle chiusure. Cambia passo nella ripresa, quando, oltre a sfiorare il gol, prova a sovrapporsi con pi&ugrave; insistenza.<br ><b>Ashong: 6-</b> Non accompagna se non di rado la manovra offensiva. Serve il primo cross al centro soltanto nella ripresa. Se la cava bene in copertura.<br ><b>Empereur: 6</b> Poco impegnato, fa valere la sua fisicit&agrave; al centro della difesa. Rimedia con un buon tackle ad una ripartenza che lui stesso aveva concesso al Cagliari. <br ><b>Agyei: 6</b> In una squadra che si muove poco senza palla, criticare il mediano &egrave; ingeneroso. Nel 4-3-1-2, se gioca da vertice basso, &egrave; sempre al centro del gioco e non sempre ha le idee lucide col pallone tra i piedi. Comunque &egrave; sempre apprezzabile il suo impegno in mezzo al campo.<br ><b>Rozzio: 6.5</b> Ancora tra i migliori. I tre rapidi attaccanti sardi non lo spaventano mai e non va mai in affanno, n&eacute; sui palloni alti, n&eacute; quando viene puntato nell'uno contro uno. <br ><b>Cenciarelli: 6-</b> Corre, sprinta, sgambetta. Ma, contro un Cagliari che sa ritrarsi molto bene nella sua met&agrave; campo, non basta. <b>77' Barbero: sv</b> Largo a destra nel finale.<br ><b>Panatti: 5.5</b> Ko per un problema al ginocchia, nei primi venti minuti non entra in partita. <b>26' Matos: 6.5</b> Ha l'effetto di una torpedine sulla gara e sulla Fiorentina e servendo a Zohore l'assist del vantaggio. Ma poi si adegua anche lui ai ritmi del match, sfiorando il gol in una sola occasione.<br ><b>Zohore: 6</b> Arriva in estirada alla sufficienza con la rete che decide la partita, ma &egrave; ancora poco integrato nei meccanismi della squadra. Fa a sportellate con gli avversari lontano dalla porta, ma l'intesa con i compagni di reparto (e non &egrave; soltanto colpa sua) ancora non c'&egrave;.<br ><b>Baccarin: 6+</b> Tra i pi&ugrave; intraprendenti nel primo tempo, prova a farsi sentire, sia quando agisce da mezza punta, sia quando, dopo l'uscita di Panatti, viene arretrato mediano. Anzi, proprio giocando pi&ugrave; arretrato, scova corridoi interessanti per i compagni. Cala per&ograve; nella ripresa.<br ><b>Jackson Da Silva: 5.5 </b>Tanto impegno e tanti scatti, soprattutto nei primi venti minuti, in pi&ugrave; occasioni porta troppo palla e non trova l'assist per i compagni. <b>68' Gondo: sv.</b> Qualche accelerata in attacco, ma &egrave; ben controllato dalla difesa sarda.<br >IL COMMENTO<br >Come quando ti accorgi che non hai sentito la sveglia, ti vesti rapidamente e ti precipiti fuori di casa. Cos&igrave; &egrave; per la Fiorentina, che accortasi del sorpasso inflitto dal Torino, prova a rimediare negli ultimi novanta minuti. Ma il treno che porta dritto ai quarti di finale, per&ograve;, &egrave; gi&agrave; passato. La delusione per essersi fatta scavalcare al secondo posto &egrave; talmente palese sul volto della Fiorentina che conviene sospendere il giudizio, per ora, sull'affannosa vittoria ottenuta contro il giovanissimo Cagliari di Gianluca Festa (imbottito di '95, ma non per questo arrendevole). Nel 4-3-1-2 Matos parte in panchina, spazio dunque a Jackson Da Silva al fianco di Zohore con Baccarin trequartista e con Panatti e Cenciarelli che, affiancando Agyei, hanno il compito di non far rimpiangere Campanharo. Dopo il minuto di raccoglimento - in onore di Piermario e, ci piace pensarlo cos&igrave;, di tutte le persone improvvisamente scomparse mentre erano impegnate nel loro lavoro e/o nella loro passione -, il primo tiro in porta &egrave; di Catalan,o che prova a sfruttare un retropassaggio corto di Empereur e un rinvio sbilenco di Svedkauskas ma non inquadra la porta. Al 11' Jackson Da Silva, uno dei pi&ugrave; attivi nei primi minuti, da sinistra tarda nel servire Zohore che, quando riceve l'assist dal compagno, &egrave; scoordinato e svirgola; dal limite la palla &egrave; calamitata da Agyei il quale per&ograve; calcia alto. Al 23' Catalano affonda palla al piede e serve Suelle, che tenta si sorprendere Svedkauskas in pallonetto, ma non inquadra lo specchio. La manovra viola a volte sembra procedere con lo slow-motion e concede al Cagliari tutto il tempo di schierarsi abilmente dietro la linea della palla. In pi&ugrave; il tridente schierato da Festa, rapido e scaltro, avverte i difensori viola che &egrave; sconsigliabile abbassare la guardia: al 28' Suelle serve Pisano, che si inserisce bene e calcia in diagonale superando Svedkauskas, ma l'arbitro ferma il gioco rilevando l'offside del capitano sardo. Al 34' Baccarin da trenta metri prova un destro che Ruzittu para. Due minuti pi&ugrave; tardi Matos (da poco entrato per l'infortunato Panatti) parte in percussione solitaria e, da sinistra, pennella un cross mancino che trova tutto libero sul secondo palo Zohore. Il danese di origine ivoriana quasi non salta nemmeno per indirizzare alle spalle di Ruzittu l'uno a zero.<br >Nel secondo tempo Festa passa al 4-4-2, inserendo il '95 Demontis (largo a destra) al posto del coetaneo Petriccione. Al 52' la prima occasione &egrave; proprio per i rossobl&ugrave;, col break di Catalano concluso da un destro che finisce di poco a lato. Dieci minuti pi&ugrave; tardi l'occasione pi&ugrave; interessante di tutta la (soporifera) ripresa: una punizione di Baccarin da centrocampo offre a Bittante (dimenticato in area cagliaritana) il pallone del due a zero, ma Ruzittu ha un buon riflesso e salva, subendo fallo sul tentativo di ribattuta del terzino. Al 64' Demontis, liberatosi abilmente di Cenciarelli, da destra crossa al centro per Chelo il quale arriva con pochi centimetri di ritardo alla deviazione. Tre minuti pi&ugrave; tardi una percussione a destra di Bittante fa da preludio alla conclusione di Matos, ma Ruzittu salva ancora di piede. Da qui al triplice fischio, non accade altro. Il Modena non sovverte i pronostici a Torino e la Fiorentina dovr&agrave; passare dai play-off per guadagnarsi un posto ai quarti. La prestazione contro il Cagliari, che fa seguito ad altre tutt'altro che entusiasmanti, non pu&ograve; far stare tranquillo Semplici: la sua squadra adesso deve ricordarsi delle qualit&agrave; che possiede, ritrovare morale e fare quadrato. Se cos&igrave; sar&agrave;, gi&agrave; a partire dalla gara di sabato col Genoa, allora la Primavera viola potrebbe tornare a divertirsi.. Cosimo Di Bari




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