- Allievi Regionali GIR.B
- Sporting Arno
-
0 - 0
- Certaldo
SPORTING ARNO: Fallani, Mustafovic, Pucci, Cavallaro, Cresci (61' Pezzati), Martini (32' Fredducci), Ciolini (61' Bernasconi), Maurizi, Nascosti, Bagni, Aiazzi (41' Brancato). A disp.: Camigliano, Barbieri, D'Aloiso. All.: Raffaele Gulli.
CERTALDO: Di Maggio, Rosa, Di Sarno, Landi, Casalini (76' Cariaggi), Giani, Chesi, (83' Iadanza), Casucci, Mugnone (72' Giaimo), Borzacchiello, La Pietra. A disp.: Esposito, Sacco. All.: Vito Verriola.
ARBITRO: Gallorini di Prato.
NOTE: ammoniti Ciolini e Casalini.
Alla fine, la gioia maggiore, è forse quella del Certaldo di mister Verriola che, al ritorno nella categoria regionale, passa indenne su un campo proibitivo come quello di Badia, dove uno Sporting Arno positivo ma ancora un po' contratto non riesce a trovare la strada giusta che porta ai tre punti. Ordinati, aggressivi, ricchi di personalità, ottima l'impressione destata dai neo-promossi, scesi in campo senza timori reverenziali contro una delle squadre più accreditate del girone. Un punto solo tra le mura amiche può sembrare un magro bottino, ma lo Sporting visto oggi targato Raffaele Gulli è sembrato un gruppo dalle buone potenzialità, sul quale risulterà decisiva la mano del bravo tecnico fiorentino, esperto della categoria. Agli ordini del signor Gallorini di Prato (fischietto di razza il suo, direzione di gara senza neanche una sbavatura), si parte con le due squadre subito intraprendenti in avanti, con lo Sporting che, al 3', si presenta per primo con una certa pericolosità in avanti grazie ad un calcio piazzato di Aiazzi, che calibra bene in area per il piede di Cresci il quale apre però troppo la mira spedendo sul fondo. Il Certaldo, come detto poco sopra, non ha timori di sorta e mette in mostra da subito il proprio gioco, ed alle verticali dei nero-fucsia, i viola rispondono al 7' con una lunga azione sul versante destro del proprio fronte d'attacco, laddove Casalini e Chesi giocano in costante appoggio al reparto avanzato; dopo un elaborato fraseggio, la palla filtra in area dove Borzacchiello trova lo spiraglio giusto per concludere debolmente ma comunque verso i pali difesi da Fallani. Arrivati al primo quarto d'ora di gioco, il bilancio vede il Certaldo molto manovriero e lucido nell'impostazione, anche se il pressing nello stretto dei locali, ben messi in campo all'altezza della mediana, contribuisce a rendere molto spezzettato il gioco in fase di costruzione. Per assistere ad un altro spunto interessante in zona tiro dobbiamo andare al 24', minuto in cui Bagni conquista un interessante calcio piazzato dal limite dell'area, la cui trasformazione è affidata a Nascosti, che batte superando la barriera ma senza costituire alcun pericolo all'attento Di Maggio. Entriamo adesso con la cronaca negli ultimi dieci minuti della prima frazione; è un buon momento per i viola che, alla mezz'ora, cinque minuti esatti dopo un tentativo su calcio piazzato di Borzacchiello, imbastiscono una pregevole manovra corale che sfuma però sul più bello per via del provvidenziale intervento in chiusura di Cresci su Mugnone. La gara è però aperta e vibrante in questi ultime battute prima del riposo ed al 36' è un'avventurosa quanto decisiva uscita di Di Maggio sui piedi del veloce Aiazzi a mantenere inviolata la porta ospite. L'ultimo brivido di questo primo tempo tutto sommato piuttosto avvincente lo regala al 40' Landi, che costringe ad una difficile respinta coi piedi Fallani.
Le due squadre rientrano in campo a ranghi pressochè invariati, eccezion fatta per le sostituzioni ai due rispettivi numeri undici. L'avvio di ripresa non è dei più brillanti ed al 52' serve un bel tiro in corsa di Chesi, potente ma impreciso, per scuotere un match che sembrava destinato ad appiattirsi al sole di mezzogiorno di questo afoso Settembre. La reazione dei locali non è immediata, ma si fa apprezzare per pericolosità: minuto numero 58, Nascosti fa tutto da solo e, dal limite dell'area viola, trova il tempo giusto per girarsi e battere a rete ma la sua conclusione finisce nelle braccia di Di Maggio. Conclusione un po' velleitaria ma utile per risvegliare uno Sporting apparso contratto in questi primi minuti. Senza la brillantezza della prima frazione di gioco, le palle gol sembrano poter arrivare soprattutto da contropiedi o palle inattive. Al 63' lo Sporting Arno prova a sfruttare uno di questi, con Bagni che dal limite dei sedici metri fa partire una conclusione tagliata in area che Freddducci devia leggermente alta sopra la traversa. Scocca il 71' però, quando i padroni di casa costruiscono la palla gol più ghiotta dell'intero incontro: pasticcio difensivo di Giani, che rinvia corto sui piedi di Nascosti, il numero nove locale si decentra e fa partire un pericoloso cross che danza per tutto lo specchio della porta senza però trovare il piede, proteso con un attimo di ritardo, di Bernasconi. Questa è, di fatto, l'ultima vera occasione degna di nota del match, che si mantiene però vivace e gradevole fino al triplice fischio di chiusura. Un pari che non scontenta nessuno dunque, che premia la compattezza del Certaldo e la personalità di uno Sporting che, ancora non al top della condizione, dimostra di aver lavorato bene in fase pre-campionato.
CALCIATORIPIU': Casalini (Certaldo): 6,5 Deciso in fase difensiva, molto propositivo quando spinge lungo l'out di competenza. Tira un po' il fiato nella ripresa. Nascosti (Sp. Arno): 6,5 Poco assistito dai compagni, riesce comunque a rendersi pericoloso sfruttando al meglio la propria prestanza fisica. Cavallaro (Sp. Arno): 6/7 Sbanda in avvio, poi compie almeno tre chiusure provvidenziali. Ancora non al meglio della condizione, si conferma comunque elemento di valore indiscusso. Chesi (Certaldo): 6,5 Ottima intesa col compagno di linea Casalini, anche lui, dopo un primo tempo sfavillante, latita un po' nella ripresa ma il suo apporto alla causa è comunque più che positivo.
Lorenzo Martinelli
SPORTING ARNO: Fallani, Mustafovic, Pucci, Cavallaro, Cresci (61' Pezzati), Martini (32' Fredducci), Ciolini (61' Bernasconi), Maurizi, Nascosti, Bagni, Aiazzi (41' Brancato). A disp.: Camigliano, Barbieri, D'Aloiso. All.: Raffaele Gulli.
<br >CERTALDO: Di Maggio, Rosa, Di Sarno, Landi, Casalini (76' Cariaggi), Giani, Chesi, (83' Iadanza), Casucci, Mugnone (72' Giaimo), Borzacchiello, La Pietra. A disp.: Esposito, Sacco. All.: Vito Verriola.
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ARBITRO: Gallorini di Prato.
<br >NOTE: ammoniti Ciolini e Casalini.
Alla fine, la gioia maggiore, è forse quella del Certaldo di mister Verriola che, al ritorno nella categoria regionale, passa indenne su un campo proibitivo come quello di Badia, dove uno Sporting Arno positivo ma ancora un po' contratto non riesce a trovare la strada giusta che porta ai tre punti. Ordinati, aggressivi, ricchi di personalità, ottima l'impressione destata dai neo-promossi, scesi in campo senza timori reverenziali contro una delle squadre più accreditate del girone. Un punto solo tra le mura amiche può sembrare un magro bottino, ma lo Sporting visto oggi targato Raffaele Gulli è sembrato un gruppo dalle buone potenzialità, sul quale risulterà decisiva la mano del bravo tecnico fiorentino, esperto della categoria. Agli ordini del signor Gallorini di Prato (fischietto di razza il suo, direzione di gara senza neanche una sbavatura), si parte con le due squadre subito intraprendenti in avanti, con lo Sporting che, al 3', si presenta per primo con una certa pericolosità in avanti grazie ad un calcio piazzato di Aiazzi, che calibra bene in area per il piede di Cresci il quale apre però troppo la mira spedendo sul fondo. Il Certaldo, come detto poco sopra, non ha timori di sorta e mette in mostra da subito il proprio gioco, ed alle verticali dei nero-fucsia, i viola rispondono al 7' con una lunga azione sul versante destro del proprio fronte d'attacco, laddove Casalini e Chesi giocano in costante appoggio al reparto avanzato; dopo un elaborato fraseggio, la palla filtra in area dove Borzacchiello trova lo spiraglio giusto per concludere debolmente ma comunque verso i pali difesi da Fallani. Arrivati al primo quarto d'ora di gioco, il bilancio vede il Certaldo molto manovriero e lucido nell'impostazione, anche se il pressing nello stretto dei locali, ben messi in campo all'altezza della mediana, contribuisce a rendere molto spezzettato il gioco in fase di costruzione. Per assistere ad un altro spunto interessante in zona tiro dobbiamo andare al 24', minuto in cui Bagni conquista un interessante calcio piazzato dal limite dell'area, la cui trasformazione è affidata a Nascosti, che batte superando la barriera ma senza costituire alcun pericolo all'attento Di Maggio. Entriamo adesso con la cronaca negli ultimi dieci minuti della prima frazione; è un buon momento per i viola che, alla mezz'ora, cinque minuti esatti dopo un tentativo su calcio piazzato di Borzacchiello, imbastiscono una pregevole manovra corale che sfuma però sul più bello per via del provvidenziale intervento in chiusura di Cresci su Mugnone. La gara è però aperta e vibrante in questi ultime battute prima del riposo ed al 36' è un'avventurosa quanto decisiva uscita di Di Maggio sui piedi del veloce Aiazzi a mantenere inviolata la porta ospite. L'ultimo brivido di questo primo tempo tutto sommato piuttosto avvincente lo regala al 40' Landi, che costringe ad una difficile respinta coi piedi Fallani.
<br >Le due squadre rientrano in campo a ranghi pressochè invariati, eccezion fatta per le sostituzioni ai due rispettivi numeri undici. L'avvio di ripresa non è dei più brillanti ed al 52' serve un bel tiro in corsa di Chesi, potente ma impreciso, per scuotere un match che sembrava destinato ad appiattirsi al sole di mezzogiorno di questo afoso Settembre. La reazione dei locali non è immediata, ma si fa apprezzare per pericolosità: minuto numero 58, Nascosti fa tutto da solo e, dal limite dell'area viola, trova il tempo giusto per girarsi e battere a rete ma la sua conclusione finisce nelle braccia di Di Maggio. Conclusione un po' velleitaria ma utile per risvegliare uno Sporting apparso contratto in questi primi minuti. Senza la brillantezza della prima frazione di gioco, le palle gol sembrano poter arrivare soprattutto da contropiedi o palle inattive. Al 63' lo Sporting Arno prova a sfruttare uno di questi, con Bagni che dal limite dei sedici metri fa partire una conclusione tagliata in area che Freddducci devia leggermente alta sopra la traversa. Scocca il 71' però, quando i padroni di casa costruiscono la palla gol più ghiotta dell'intero incontro: pasticcio difensivo di Giani, che rinvia corto sui piedi di Nascosti, il numero nove locale si decentra e fa partire un pericoloso cross che danza per tutto lo specchio della porta senza però trovare il piede, proteso con un attimo di ritardo, di Bernasconi. Questa è, di fatto, l'ultima vera occasione degna di nota del match, che si mantiene però vivace e gradevole fino al triplice fischio di chiusura. Un pari che non scontenta nessuno dunque, che premia la compattezza del Certaldo e la personalità di uno Sporting che, ancora non al top della condizione, dimostra di aver lavorato bene in fase pre-campionato.
<br >CALCIATORIPIU': Casalini (Certaldo): 6,5 Deciso in fase difensiva, molto propositivo quando spinge lungo l'out di competenza. Tira un po' il fiato nella ripresa. Nascosti (Sp. Arno): 6,5 Poco assistito dai compagni, riesce comunque a rendersi pericoloso sfruttando al meglio la propria prestanza fisica. Cavallaro (Sp. Arno): 6/7 Sbanda in avvio, poi compie almeno tre chiusure provvidenziali. Ancora non al meglio della condizione, si conferma comunque elemento di valore indiscusso. Chesi (Certaldo): 6,5 Ottima intesa col compagno di linea Casalini, anche lui, dopo un primo tempo sfavillante, latita un po' nella ripresa ma il suo apporto alla causa è comunque più che positivo.
Lorenzo Martinelli