• Allievi Provinciali GIR.B
  • Club Sportivo Firenze
  • 1 - 6
  • Audace Legnaia


C.S.FIRENZE: Matteucci, Ballerini, Mezini, Mora Infante, Lauguen, Boni, Posarelli, Zoppi, El Idrissi, Paterni, De Meo. A disp.: Fantechi, Vella. All.: Luigi Galli.

AUDACE LEGNAIA: Bencistà, Albawuela, Pacheco, Coppini, Sakir, Loru, Gradina, Esposito, Berisa, Ahmed, Bislimi. A disp.: Zoppi, Muscas, Numej. All.: Guido Mecchella.


ARBITRO: Pepi di Firenze.


RETI: 3' Bislimi, 29', 51' e 66' Berisa, 37' Paterni, 49' Gradina, 57' Muscas.



Di una cosa, dopo aver assistito a questo scontro di medio-bassa classifica, siamo assolutamente certi. L'Audace di Guido Mecchella è senza alcun dubbio più squadra. Lo dimostra il risultato finale del match ma lo dimostrano anche la maggiore compattezza, la concretezza ed una migliore organizzazione di gioco. Neppure la grande esperienza dell'ex allenatore dell'Affrico Gigi Galli sembra essere sufficiente per dare un'identità precisa ad un Club povero di gioco e di idee, che spesso e volentieri è costretto ad affidarsi all'unico elemento dotato di buoni piedi e discreti fondamentali. Non c'è dubbio sul fatto che Simone Paterni ci abbia provato ma, pur essendo riuscito, grazie ad un colpo d'alta scuola, a rimettere in corsa la sua squadra, il resto dei compagni non l'ha seguito come avrebbe dovuto e così i biancorossi sono usciti dal Velodromo con l'ennesima sconfitta da dover digerire. Gli ospiti approcciano la gara subito nel modo giusto e dopo appena tre minuti di gioco si portano in vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto corto sul settore di sinistra, la palla arriva sui piedi di Roberto Bislimi, che prende la mira e sorprende un incerto Matteucci con una precisa battuta dalla distanza che si infila alle spalle dell'estremo biancorosso. Il centrocampo e l'attacco gialloblu si muovono con maggiore dinamismo e velocità ed in più di un'occasione la difesa di casa viene messa in difficoltà da Gradina, Berisa e Ahmed. Il Club cerca però di non disunirsi troppo e quando può riesce a rendersi anche pericoloso. Al 16' Paterni si libera con eleganza sul settore di sinistra e la sua battuta forte e precisa sul primo palo chiama Bencistà ad una non facile chiusura in tuffo. Sono però sempre i ragazzi di Mecchella a tenere saldamente in mano il pallino del gioco e al 21' si riaffacciano pericolosamente dalle parti di Matteucci. Berisa si sgancia sulla sinistra e rimette al centro un bel pallone. Gradina piomba come un falco sulla sfera ma colpisce in scarsa coordinazione e spedisce alle stelle da favorevolissima posizione. Il raddoppio non è lontano e giunge puntuale al 29', quando Berisa raccoglie a centro area un bel suggerimento dalla sinistra e tocca in rete da breve distanza. E' a questo punto che i ragazzi di Gigi Galli rialzano prepotentemente la testa e, trascinati da un ispirato Paterni, rientrano in partita al 37', quando il numero dieci biancorosso, ben imbeccato sulla sinistra da Posarelli, prova la battuta dalla distanza e la sua precisa parabola aerea sorprende nettamente Bencistà insaccandosi alle sue spalle. Il Club avrebbe ora tutto il tempo per recuperare, ma col passare dei minuti emergono chiaramente i limiti di una formazione a corto di gioco e di carattere. Paterni non può certo fare tutto da solo ma, vestendo i panni di leader, ci prova a trascinare i compagni verso la rimonta. Nei minuti iniziali della ripresa due velenosi rasoterra dal limite proposti dal fantasista biancorosso (41' e 55') mettono in difficoltà Bencistà, costretto a deviare in angolo. Questi però sono gli unici bagliori di luce in un secondo tempo anonimo. L'Audace riprende ben presto il controllo del gioco e al 48' Boni è costretto ad interrompere con il fallo al limite dell'area una prepotente discesa per vie centrali di Gradina. L'arbitro Pepi comanda il giusto calcio di punizione, ma Ballerini ha qualcosa da ridire, indirizza qualche parola non proprio gentile nei confronti del direttore di gara e guadagna anzitempo gli spogliatoi lasciando i suoi in inferiorità numerica. Come si suol dire, piove sul bagnato per il Club perché, sulla susseguente punizione, la parabola di Gradina è micidiale e Matteucci non può far altro che raccogliere la palla in fondo al sacco. Il Legnaia vola ora sulle ali dell'entusiasmo e la superiorità numerica non fa altro che agevolare il suo compito. Al 51' Gradina va via sulla destra, arriva sul fondo e rimette al centro dove un puntualissimo Berisa mette ancora in rete da distanza ravvicinata. Al 57', sugli sviluppi di un lungo rilancio dalla trequarti, Matteucci esce ed anticipa Gradina respingendo di pugno; la palla resta però nei pressi della porta fiorentina e l'accorrente Muscas, che nel frattempo aveva seguito intelligentemente l'azione, è lesto ad insaccare nei sette metri ormai sguarniti con un preciso e potente tiro. Al 66' scatta ancora velocissima la ripartenza gialloblu. Coppini rimette al centro da destra e la palla spiove all'altezza del secondo palo. Muscas salta bene di testa ma il pallone accarezza la traversa e torna in campo. Berisa è ancora il più veloce ad avventarsi sulla sfera e la gira in rete con un colpo di testa da distanza ravvicinata. La tripletta personale è il giusto premio per una prestazione da autentico rapace dell'area di rigore. Al 74' il Legnaia potrebbe andare ancora in rete ma il perfetto tempismo in uscita di Matteucci, che chiude la strada al lanciatissimo Gradina, evita al Club un passivo ancora più pesante. Buone le prova di Matteucci e Paterni per il Club e di Gradina, Berisa e Ahmed per l'Audace. Buona anche la direzione arbitrale del fiorentino Pepi.

Nico Morali C.S.FIRENZE: Matteucci, Ballerini, Mezini, Mora Infante, Lauguen, Boni, Posarelli, Zoppi, El Idrissi, Paterni, De Meo. A disp.: Fantechi, Vella. All.: Luigi Galli. <br >AUDACE LEGNAIA: Bencist&agrave;, Albawuela, Pacheco, Coppini, Sakir, Loru, Gradina, Esposito, Berisa, Ahmed, Bislimi. A disp.: Zoppi, Muscas, Numej. All.: Guido Mecchella. <br > ARBITRO: Pepi di Firenze. <br > RETI: 3' Bislimi, 29', 51' e 66' Berisa, 37' Paterni, 49' Gradina, 57' Muscas. Di una cosa, dopo aver assistito a questo scontro di medio-bassa classifica, siamo assolutamente certi. L'Audace di Guido Mecchella &egrave; senza alcun dubbio pi&ugrave; squadra. Lo dimostra il risultato finale del match ma lo dimostrano anche la maggiore compattezza, la concretezza ed una migliore organizzazione di gioco. Neppure la grande esperienza dell'ex allenatore dell'Affrico Gigi Galli sembra essere sufficiente per dare un'identit&agrave; precisa ad un Club povero di gioco e di idee, che spesso e volentieri &egrave; costretto ad affidarsi all'unico elemento dotato di buoni piedi e discreti fondamentali. Non c'&egrave; dubbio sul fatto che Simone Paterni ci abbia provato ma, pur essendo riuscito, grazie ad un colpo d'alta scuola, a rimettere in corsa la sua squadra, il resto dei compagni non l'ha seguito come avrebbe dovuto e cos&igrave; i biancorossi sono usciti dal Velodromo con l'ennesima sconfitta da dover digerire. Gli ospiti approcciano la gara subito nel modo giusto e dopo appena tre minuti di gioco si portano in vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto corto sul settore di sinistra, la palla arriva sui piedi di Roberto Bislimi, che prende la mira e sorprende un incerto Matteucci con una precisa battuta dalla distanza che si infila alle spalle dell'estremo biancorosso. Il centrocampo e l'attacco gialloblu si muovono con maggiore dinamismo e velocit&agrave; ed in pi&ugrave; di un'occasione la difesa di casa viene messa in difficolt&agrave; da Gradina, Berisa e Ahmed. Il Club cerca per&ograve; di non disunirsi troppo e quando pu&ograve; riesce a rendersi anche pericoloso. Al 16' Paterni si libera con eleganza sul settore di sinistra e la sua battuta forte e precisa sul primo palo chiama Bencist&agrave; ad una non facile chiusura in tuffo. Sono per&ograve; sempre i ragazzi di Mecchella a tenere saldamente in mano il pallino del gioco e al 21' si riaffacciano pericolosamente dalle parti di Matteucci. Berisa si sgancia sulla sinistra e rimette al centro un bel pallone. Gradina piomba come un falco sulla sfera ma colpisce in scarsa coordinazione e spedisce alle stelle da favorevolissima posizione. Il raddoppio non &egrave; lontano e giunge puntuale al 29', quando Berisa raccoglie a centro area un bel suggerimento dalla sinistra e tocca in rete da breve distanza. E' a questo punto che i ragazzi di Gigi Galli rialzano prepotentemente la testa e, trascinati da un ispirato Paterni, rientrano in partita al 37', quando il numero dieci biancorosso, ben imbeccato sulla sinistra da Posarelli, prova la battuta dalla distanza e la sua precisa parabola aerea sorprende nettamente Bencist&agrave; insaccandosi alle sue spalle. Il Club avrebbe ora tutto il tempo per recuperare, ma col passare dei minuti emergono chiaramente i limiti di una formazione a corto di gioco e di carattere. Paterni non pu&ograve; certo fare tutto da solo ma, vestendo i panni di leader, ci prova a trascinare i compagni verso la rimonta. Nei minuti iniziali della ripresa due velenosi rasoterra dal limite proposti dal fantasista biancorosso (41' e 55') mettono in difficolt&agrave; Bencist&agrave;, costretto a deviare in angolo. Questi per&ograve; sono gli unici bagliori di luce in un secondo tempo anonimo. L'Audace riprende ben presto il controllo del gioco e al 48' Boni &egrave; costretto ad interrompere con il fallo al limite dell'area una prepotente discesa per vie centrali di Gradina. L'arbitro Pepi comanda il giusto calcio di punizione, ma Ballerini ha qualcosa da ridire, indirizza qualche parola non proprio gentile nei confronti del direttore di gara e guadagna anzitempo gli spogliatoi lasciando i suoi in inferiorit&agrave; numerica. Come si suol dire, piove sul bagnato per il Club perch&eacute;, sulla susseguente punizione, la parabola di Gradina &egrave; micidiale e Matteucci non pu&ograve; far altro che raccogliere la palla in fondo al sacco. Il Legnaia vola ora sulle ali dell'entusiasmo e la superiorit&agrave; numerica non fa altro che agevolare il suo compito. Al 51' Gradina va via sulla destra, arriva sul fondo e rimette al centro dove un puntualissimo Berisa mette ancora in rete da distanza ravvicinata. Al 57', sugli sviluppi di un lungo rilancio dalla trequarti, Matteucci esce ed anticipa Gradina respingendo di pugno; la palla resta per&ograve; nei pressi della porta fiorentina e l'accorrente Muscas, che nel frattempo aveva seguito intelligentemente l'azione, &egrave; lesto ad insaccare nei sette metri ormai sguarniti con un preciso e potente tiro. Al 66' scatta ancora velocissima la ripartenza gialloblu. Coppini rimette al centro da destra e la palla spiove all'altezza del secondo palo. Muscas salta bene di testa ma il pallone accarezza la traversa e torna in campo. Berisa &egrave; ancora il pi&ugrave; veloce ad avventarsi sulla sfera e la gira in rete con un colpo di testa da distanza ravvicinata. La tripletta personale &egrave; il giusto premio per una prestazione da autentico rapace dell'area di rigore. Al 74' il Legnaia potrebbe andare ancora in rete ma il perfetto tempismo in uscita di Matteucci, che chiude la strada al lanciatissimo Gradina, evita al Club un passivo ancora pi&ugrave; pesante. Buone le prova di Matteucci e Paterni per il Club e di Gradina, Berisa e Ahmed per l'Audace. Buona anche la direzione arbitrale del fiorentino Pepi. Nico Morali




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