• Juniores Provinciali GIR.A
  • Albereta San Salvi
  • 1 - 1
  • Alleanza Giovanile


ALBERETA: Frilli, Ciofini, Falorni, Rugacci, Battaglini, Marroncini, Lamantia, Sarra (60' Carrai), Segreto, Misul, Prezioso. All.: Biondi

A.G.DICOMANO: Del Bono, Durami, Bongini (55' Magli), Giannellini, Falorni, Mai, Ciullini (65' Di Tella), Russo (70' Poggiolini), Bazzi, Deif Alla, Gori


RETI: 55' Misul, 91' Bazzi



Partita a due facce quella vista sabato tra Albereta e Dicomano. Gli ospiti, scesi a Firenze con piglio di chi vuole risolvere in fretta la pratica, cingono d'assedio la porta avversaria nella prima mezz'ora: le triangolazioni sono precise e denotano una buona tecnica individuale e collettiva. In due, forse anche tre occasioni, quasi tutte le primi venti minuti gli attaccanti hanno a disposizione la palla giusta per rompere il fragile equilibrio che sembra sempre sul punto di cedere. Tuttavia, le conclusioni di Bazzi e Ciullini, i più pericolosi tra gli avanti del Dicomano, rispettivamente al 9' e al 16' trovano sempre pronto Frilli. Il portiere dell'Albereta si supera al 25' su un tiro a girare scoccato dalla sinistra da Gori. La sensazione, a tratti, è quello di assedio a Fort Apache, con gli indiani che arrivano da tutte le parti e una difesa molto in affanno, sempre sul punto di capitolare. Ma l'evento, in realtà non si produce mai, un po' perché le conclusioni sono sempre sporcate dai difensori, un po' perché la fretta non aiuta e, anzi, rinfranca la difesa avversaria. Sul versante opposto occorre superare la mezz'ora per vedere qualcosa di realmente pericoloso. La più bella azione, tutta di prima, è però frustrata da un fuorigioco invisibile , che vede solo l'arbitro, sempre male posizionato durante l'incontro e con un raggio di azione, nei suoi movimenti, davvero limitato nonostante la giovane età. Di questa pecca farà le spese soprattutto la squadra di casa, specie nella ripresa. Già negli ultimi dieci minuti tuttavia, si è capito che la partita stava prendendo una piega diversa. L'esaurimento della spinta offensiva del Dicomano non era solo un modo per rifiatare. Era anche l'Albereta che stava cominciando a crescere. Gli effetti si sono visti nella ripresa, in cui si è vista una partita completamente diversa, quasi a ruoli invertiti. E' stata l'Albereta a sfiorare ripetutamente la rete già nei primi dieci minuti con tiri da fuori area (Segreto e Misul, su punizione) e con le prime occasioni da distanza più ravvicinata (di nuovo Segreto, purtroppo con il destro, non il suo piede, a conclusione di una bella triangolazione tra Misul e Prezioso). Al 12' l'Albereta corona la sua crescita con una bella rete di Misul che, lanciato in profondità da Lamantia scavalca Del Bono con un elegante pallonetto appena dentro l'area. La reazione del Dicomano è poca cosa e questo fa capire che il calo dell'ultima parte del primo tempo non era casuale. Ma anche la nuova disposizione in campo della squadra di casa (partita con un 4-3-3 e passata ad un 4-3-1-2 che ha liberato Segreto dietro alle due punte, Misul e Prezioso, senza che dall'altra parte ci fosse una contromossa per frenare il raggio d'azione del rifinitore dell'Albereta) E' piuttosto la squadra di casa a sfiorare ripetutamente il raddoppio, specie con Prezioso, bravissimo nello scrollarsi di dosso i marcatori, irrefrenabile nello spunto veloce, ma decisamente insufficiente al momento di chiudere un contropiede: sono almeno tre le occasionissime avute a disposizione per chiudere definitivamente la partita, tutte finite fuori. Forse proprio il nervosismo per avere mancato più volte il gol, oltre che il trattamento molto duro cui è stato sottoposto, ha spinto ad un certo punto Prezioso ad una reazione, all'ennesimo fallo. Rosso diretto e squadra lasciata in dieci per l'ultima decina di minuti. E proprio nel primo dei cinque minuti di recupero il Dicomano trova il gol. Una punizione fischiata dall'arbitro forse con eccessiva severità, una palla giocata in movimento (senza che l'arbitro notasse nulla) e soprattutto senza che nessuno contrastasse, un tocco in area e una carambola sul palo offrono a Bazzi l'occasione per un facile tocco da due passi con Frilli a terra. Una catena di errori sia in avanti che al momento del pareggio, quando si è denotata qualche ingenuità di troppo, costano la vittoria all'Albereta, che però ha mostrato segnali molto incoraggianti sul piano del gioco. Il Dicomano si consola con un pareggio dopo l'inizio molto spavaldo, ma esce pesantemente ridimensionato nelle sue ambizioni.

ALBERETA: Frilli, Ciofini, Falorni, Rugacci, Battaglini, Marroncini, Lamantia, Sarra (60' Carrai), Segreto, Misul, Prezioso. All.: Biondi <br >A.G.DICOMANO: Del Bono, Durami, Bongini (55' Magli), Giannellini, Falorni, Mai, Ciullini (65' Di Tella), Russo (70' Poggiolini), Bazzi, Deif Alla, Gori <br > RETI: 55' Misul, 91' Bazzi Partita a due facce quella vista sabato tra Albereta e Dicomano. Gli ospiti, scesi a Firenze con piglio di chi vuole risolvere in fretta la pratica, cingono d'assedio la porta avversaria nella prima mezz'ora: le triangolazioni sono precise e denotano una buona tecnica individuale e collettiva. In due, forse anche tre occasioni, quasi tutte le primi venti minuti gli attaccanti hanno a disposizione la palla giusta per rompere il fragile equilibrio che sembra sempre sul punto di cedere. Tuttavia, le conclusioni di Bazzi e Ciullini, i pi&ugrave; pericolosi tra gli avanti del Dicomano, rispettivamente al 9' e al 16' trovano sempre pronto Frilli. Il portiere dell'Albereta si supera al 25' su un tiro a girare scoccato dalla sinistra da Gori. La sensazione, a tratti, &egrave; quello di assedio a Fort Apache, con gli indiani che arrivano da tutte le parti e una difesa molto in affanno, sempre sul punto di capitolare. Ma l'evento, in realt&agrave; non si produce mai, un po' perch&eacute; le conclusioni sono sempre sporcate dai difensori, un po' perch&eacute; la fretta non aiuta e, anzi, rinfranca la difesa avversaria. Sul versante opposto occorre superare la mezz'ora per vedere qualcosa di realmente pericoloso. La pi&ugrave; bella azione, tutta di prima, &egrave; per&ograve; frustrata da un fuorigioco invisibile , che vede solo l'arbitro, sempre male posizionato durante l'incontro e con un raggio di azione, nei suoi movimenti, davvero limitato nonostante la giovane et&agrave;. Di questa pecca far&agrave; le spese soprattutto la squadra di casa, specie nella ripresa. Gi&agrave; negli ultimi dieci minuti tuttavia, si &egrave; capito che la partita stava prendendo una piega diversa. L'esaurimento della spinta offensiva del Dicomano non era solo un modo per rifiatare. Era anche l'Albereta che stava cominciando a crescere. Gli effetti si sono visti nella ripresa, in cui si &egrave; vista una partita completamente diversa, quasi a ruoli invertiti. E' stata l'Albereta a sfiorare ripetutamente la rete gi&agrave; nei primi dieci minuti con tiri da fuori area (Segreto e Misul, su punizione) e con le prime occasioni da distanza pi&ugrave; ravvicinata (di nuovo Segreto, purtroppo con il destro, non il suo piede, a conclusione di una bella triangolazione tra Misul e Prezioso). Al 12' l'Albereta corona la sua crescita con una bella rete di Misul che, lanciato in profondit&agrave; da Lamantia scavalca Del Bono con un elegante pallonetto appena dentro l'area. La reazione del Dicomano &egrave; poca cosa e questo fa capire che il calo dell'ultima parte del primo tempo non era casuale. Ma anche la nuova disposizione in campo della squadra di casa (partita con un 4-3-3 e passata ad un 4-3-1-2 che ha liberato Segreto dietro alle due punte, Misul e Prezioso, senza che dall'altra parte ci fosse una contromossa per frenare il raggio d'azione del rifinitore dell'Albereta) E' piuttosto la squadra di casa a sfiorare ripetutamente il raddoppio, specie con Prezioso, bravissimo nello scrollarsi di dosso i marcatori, irrefrenabile nello spunto veloce, ma decisamente insufficiente al momento di chiudere un contropiede: sono almeno tre le occasionissime avute a disposizione per chiudere definitivamente la partita, tutte finite fuori. Forse proprio il nervosismo per avere mancato pi&ugrave; volte il gol, oltre che il trattamento molto duro cui &egrave; stato sottoposto, ha spinto ad un certo punto Prezioso ad una reazione, all'ennesimo fallo. Rosso diretto e squadra lasciata in dieci per l'ultima decina di minuti. E proprio nel primo dei cinque minuti di recupero il Dicomano trova il gol. Una punizione fischiata dall'arbitro forse con eccessiva severit&agrave;, una palla giocata in movimento (senza che l'arbitro notasse nulla) e soprattutto senza che nessuno contrastasse, un tocco in area e una carambola sul palo offrono a Bazzi l'occasione per un facile tocco da due passi con Frilli a terra. Una catena di errori sia in avanti che al momento del pareggio, quando si &egrave; denotata qualche ingenuit&agrave; di troppo, costano la vittoria all'Albereta, che per&ograve; ha mostrato segnali molto incoraggianti sul piano del gioco. Il Dicomano si consola con un pareggio dopo l'inizio molto spavaldo, ma esce pesantemente ridimensionato nelle sue ambizioni.




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