• Allievi Provinciali
  • Zenith Sup.Ambrosiana
  • 1 - 0
  • Barberino


ZENITH SUP.AMBR.: Di Maio, Tuci, Lulli, Misiti, Fiaschi, Cici, Benvenuti, Gallo, Gjoka, Baldacci, De Stradis. A disp.: Bianconi, Girasole, Pisaniello, Hogea, Hodor. All.: Scantamburlo Stefano.
BARBERINO M.LO: Ragionieri, Costa. G, Gentili, Rinaldi, Tribbioli, Giuntini, Colloredo, Centineo, Costa. F., Taormina, Fini. A disp.: Mugnai, Rizzo, Ballini, Martini, Niccoli. All.: Lastrucci Ettore

ARBITRO: Vicino di Prato

RETE: 80' Hodor.



Su un campo fangoso e al limite della praticabilità la Zenith e il Barberino si scontrano desiderosi di punti preziosi per smuovere le rispettive classifiche. Il terreno di gioco non aiuta, ma l'impegno profuso dalle due compagini appare fin dall'inizio notevole. E' la squadra ospite che parte all'attacco e si procura nei primissimi minuti due calci d'angolo, ma la difesa della Zenith non si lascia sorprendere. Al 5' risponde la squadra di casa con una punizione di Baldacci fuori di poco. Dieci minuti più tardi Gioka fa tutto bene, ma finisce per perdere palla ignorando il piazzamento dei compagni. La squadra ospite, a dispetto della posizione che occupa in classifica, appare ben disposta e neutralizza tutte le iniziative della Zenith, tra l'altro alquanto velleitarie e spesso prive di incisività. Gli ospiti dal canto loro si fanno vivi con tiri dalla lunga distanza che vedono come protagonista Rinaldi. Il gioco ristagna nella zona centrale del campo, dove le squadre cercano di costruire, spesso invano, a causa del terreno insidioso nel quale diventa problematico, lo ripetiamo, stare persino in piedi. Nella ripresa i due allenatori danno via via l'opportunità di giocare anche ai ragazzi partiti dalla panchina, ma il canovaccio della partita non cambia: il protagonista negativo in assoluto rimane il terreno di gioco. Al 42' Fiaschi riceve un pallone d'oro appena dentro l'area, ma anzichè colpire di prima intenzione cerca un cross impossibile e vanifica ogni speranza. Sul fronte opposto, da registrare due calci d'angolo, sul secondo dei quali è bravo Di Maio a sventare di pugno in uscita. Al 49' ci prova Cici dalla distanza, ma Ragionieri blocca sicuro. Due minuti più tardi, azione insistita della Zenith in zona d'attacco, ma prima Girasole poi Gioka non trovano la porta. Al 68' scatta bene Baldacci sul filo del fuori gioco e colpisce a colpo sicuro, ma il portiere ospite ribatte e Hodor non è puntuale per il tapin vincente. La partita sembra destinata a scivolare senza grossi sussulti verso il pareggio a reti inviolate, con nessuna delle due squadre che riesce a rendersi davvero pericolosa. Ma all'ultimo minuto ecco il colpo che non t'aspetti. Girasole conquista palla nella zona centrale del campo, si crea lo spazio sulla fascia sinistra e taglia in area, dove è andato a ricevere Baldacci. Il numero 10 della Zenith si libera del diretto marcatore e porge al centro dell'area un invitante rasoterra per l'accorrente Hodor, che controlla e insacca da distanza ravvicinata. E' il gol che decide la partita, ben diretta dall'arbitro Vicino della Federazione di Prato, aiutato anche dal comportamento, tutto sommato, corretto delle due formazioni.

Angelo D.S. ZENITH SUP.AMBR.: Di Maio, Tuci, Lulli, Misiti, Fiaschi, Cici, Benvenuti, Gallo, Gjoka, Baldacci, De Stradis. A disp.: Bianconi, Girasole, Pisaniello, Hogea, Hodor. All.: Scantamburlo Stefano.<br >BARBERINO M.LO: Ragionieri, Costa. G, Gentili, Rinaldi, Tribbioli, Giuntini, Colloredo, Centineo, Costa. F., Taormina, Fini. A disp.: Mugnai, Rizzo, Ballini, Martini, Niccoli. All.: Lastrucci Ettore <br > ARBITRO: Vicino di Prato <br > RETE: 80' Hodor. Su un campo fangoso e al limite della praticabilit&agrave; la Zenith e il Barberino si scontrano desiderosi di punti preziosi per smuovere le rispettive classifiche. Il terreno di gioco non aiuta, ma l'impegno profuso dalle due compagini appare fin dall'inizio notevole. E' la squadra ospite che parte all'attacco e si procura nei primissimi minuti due calci d'angolo, ma la difesa della Zenith non si lascia sorprendere. Al 5' risponde la squadra di casa con una punizione di Baldacci fuori di poco. Dieci minuti pi&ugrave; tardi Gioka fa tutto bene, ma finisce per perdere palla ignorando il piazzamento dei compagni. La squadra ospite, a dispetto della posizione che occupa in classifica, appare ben disposta e neutralizza tutte le iniziative della Zenith, tra l'altro alquanto velleitarie e spesso prive di incisivit&agrave;. Gli ospiti dal canto loro si fanno vivi con tiri dalla lunga distanza che vedono come protagonista Rinaldi. Il gioco ristagna nella zona centrale del campo, dove le squadre cercano di costruire, spesso invano, a causa del terreno insidioso nel quale diventa problematico, lo ripetiamo, stare persino in piedi. Nella ripresa i due allenatori danno via via l'opportunit&agrave; di giocare anche ai ragazzi partiti dalla panchina, ma il canovaccio della partita non cambia: il protagonista negativo in assoluto rimane il terreno di gioco. Al 42' Fiaschi riceve un pallone d'oro appena dentro l'area, ma anzich&egrave; colpire di prima intenzione cerca un cross impossibile e vanifica ogni speranza. Sul fronte opposto, da registrare due calci d'angolo, sul secondo dei quali &egrave; bravo Di Maio a sventare di pugno in uscita. Al 49' ci prova Cici dalla distanza, ma Ragionieri blocca sicuro. Due minuti pi&ugrave; tardi, azione insistita della Zenith in zona d'attacco, ma prima Girasole poi Gioka non trovano la porta. Al 68' scatta bene Baldacci sul filo del fuori gioco e colpisce a colpo sicuro, ma il portiere ospite ribatte e Hodor non &egrave; puntuale per il tapin vincente. La partita sembra destinata a scivolare senza grossi sussulti verso il pareggio a reti inviolate, con nessuna delle due squadre che riesce a rendersi davvero pericolosa. Ma all'ultimo minuto ecco il colpo che non t'aspetti. Girasole conquista palla nella zona centrale del campo, si crea lo spazio sulla fascia sinistra e taglia in area, dove &egrave; andato a ricevere Baldacci. Il numero 10 della Zenith si libera del diretto marcatore e porge al centro dell'area un invitante rasoterra per l'accorrente Hodor, che controlla e insacca da distanza ravvicinata. E' il gol che decide la partita, ben diretta dall'arbitro Vicino della Federazione di Prato, aiutato anche dal comportamento, tutto sommato, corretto delle due formazioni. Angelo D.S.




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