• Juniores Provinciali
  • Grignanese
  • 0 - 0
  • Virtus Comeana


GRIGNANESE: Buglisi, Calamai, Mannelli, Allori, Rosati, Calcagno, Mancosu, Esposito, Panai, Troia, Diddi. A disp. Ballerini, Garifo, Dall'Olio, Bernocchi, Casini, Conte, Norelli. All.: Alberto Giusti.
VIRTUS COMEANA: Cordovani, Locchi, Capaldini, Gulino, Tasselli, Restifo, Caciolli, Casagni, Balestra, Masini, Baracchi. A disp. Bochicchio, Polverosi, Brogi, Moretti, Bertini, Bonciolini, Rafik. All.: Marco Bigalli.

ARBITRO: Ercolani di Prato.



Partita di alta classifica quella che si svolge al San Pietro di Grignano, di fronte ad un folto pubblico. La gara a dire il vero ha un pò deluso sul piano della spettacolarità e dell'occasioni da rete, ma ha soddisfatto chi ama l'aspetto tattico e l'equilibrio. Parte fortissimo la Virtus Comeana di mister Bigalli, capace già al primo minuto di portare l'abile Balestra a tu per tu con Buglisi, ma l'attaccante bianco blu si fa ipnotizzare dal portierone locale calciando incredibilmente a lato. Le premesse di spettacolo ci sono tutte, ed invece per attendere un altro minimo di sussulto, gli infreddoliti spettatori devono attendere il 15' quando Troia impegna Cordovani in un intervento per niente semplice. Dopo altri 15 minuti di intensa lotta al centro del campo, è il turno di Tasselli, cheda calcio piazzato lascia partire un destro a giro che mostra tutte le qualità reattive del numero uno locale. Da qui all'intervallo niente più, se non grande equilibrio e attenzione delle due difese. Le squadre vanno nello spogliatoio e tutti al campo di Grignano hanno la sensazione che solo un colpo di genio di qualche protagonista può sbloccare un risultato che sembra scritto in partenza. La ripresa è ancor più contratta dl primo tempo, la squadra ospite però sembra pian piano guadagnare metri sul campo, ed i locali cercano di ripartire in contropiede con l'abilissimo Troia, autentio uomo squadra. Fatto sta che per vedere qualcosa di interessante si deve aspettare il 35' quando Troia ancora da calcio di punizione, peraltro molto dubbio, impegna in un volo plastico Cordovani. Da qui al termine la Virtus Comeana colleziona tre calci d'angolo e due punizioni laterali che impensieriscono non poco la retroguardia azzurra, ma l'occasione più grande arriva allo scadere, quando Masini da posizione defilata calcia di sinistro un autentico missile sul quale si esalta Buglisi. Finisce 0 a 0 un match tiratissimo, in cui le due squadre si sono affrontate con tanta paura di perdere, e nella quale i gioielli delle due compagini sono stati annullati dai gregari. Rimane il rimpianto agli ospiti per quel finale che poteva portare i tre punti, ma obbiettivamente per i locali, la sconfitta sarebbe stata una punizione troppo pesante per quello che si è visto in campo. Per concludere un consiglio al direttore di gara signor Ercolani: ha sbagliato molto, invertendo e costruendosi falli a volte completamente inesistenti, ma la cosa peggiore è concedere alle due panchine tutto quel protestare e commentare. Se si concede questo anzichè una gara diventa un mercato, per questo la sua prova la riteniamo insufficiente.

Maicol GRIGNANESE: Buglisi, Calamai, Mannelli, Allori, Rosati, Calcagno, Mancosu, Esposito, Panai, Troia, Diddi. A disp. Ballerini, Garifo, Dall'Olio, Bernocchi, Casini, Conte, Norelli. All.: Alberto Giusti.<br >VIRTUS COMEANA: Cordovani, Locchi, Capaldini, Gulino, Tasselli, Restifo, Caciolli, Casagni, Balestra, Masini, Baracchi. A disp. Bochicchio, Polverosi, Brogi, Moretti, Bertini, Bonciolini, Rafik. All.: Marco Bigalli.<br > ARBITRO: Ercolani di Prato. Partita di alta classifica quella che si svolge al San Pietro di Grignano, di fronte ad un folto pubblico. La gara a dire il vero ha un p&ograve; deluso sul piano della spettacolarit&agrave; e dell'occasioni da rete, ma ha soddisfatto chi ama l'aspetto tattico e l'equilibrio. Parte fortissimo la Virtus Comeana di mister Bigalli, capace gi&agrave; al primo minuto di portare l'abile Balestra a tu per tu con Buglisi, ma l'attaccante bianco blu si fa ipnotizzare dal portierone locale calciando incredibilmente a lato. Le premesse di spettacolo ci sono tutte, ed invece per attendere un altro minimo di sussulto, gli infreddoliti spettatori devono attendere il 15' quando Troia impegna Cordovani in un intervento per niente semplice. Dopo altri 15 minuti di intensa lotta al centro del campo, &egrave; il turno di Tasselli, cheda calcio piazzato lascia partire un destro a giro che mostra tutte le qualit&agrave; reattive del numero uno locale. Da qui all'intervallo niente pi&ugrave;, se non grande equilibrio e attenzione delle due difese. Le squadre vanno nello spogliatoio e tutti al campo di Grignano hanno la sensazione che solo un colpo di genio di qualche protagonista pu&ograve; sbloccare un risultato che sembra scritto in partenza. La ripresa &egrave; ancor pi&ugrave; contratta dl primo tempo, la squadra ospite per&ograve; sembra pian piano guadagnare metri sul campo, ed i locali cercano di ripartire in contropiede con l'abilissimo Troia, autentio uomo squadra. Fatto sta che per vedere qualcosa di interessante si deve aspettare il 35' quando Troia ancora da calcio di punizione, peraltro molto dubbio, impegna in un volo plastico Cordovani. Da qui al termine la Virtus Comeana colleziona tre calci d'angolo e due punizioni laterali che impensieriscono non poco la retroguardia azzurra, ma l'occasione pi&ugrave; grande arriva allo scadere, quando Masini da posizione defilata calcia di sinistro un autentico missile sul quale si esalta Buglisi. Finisce 0 a 0 un match tiratissimo, in cui le due squadre si sono affrontate con tanta paura di perdere, e nella quale i gioielli delle due compagini sono stati annullati dai gregari. Rimane il rimpianto agli ospiti per quel finale che poteva portare i tre punti, ma obbiettivamente per i locali, la sconfitta sarebbe stata una punizione troppo pesante per quello che si &egrave; visto in campo. Per concludere un consiglio al direttore di gara signor Ercolani: ha sbagliato molto, invertendo e costruendosi falli a volte completamente inesistenti, ma la cosa peggiore &egrave; concedere alle due panchine tutto quel protestare e commentare. Se si concede questo anzich&egrave; una gara diventa un mercato, per questo la sua prova la riteniamo insufficiente. Maicol




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