• Juniores Provinciali GIR.B
  • Albereta San Salvi
  • 0 - 0
  • Grevigiana


ALBERETA S.S. (4-2-3-1): Sassoli; Longinotti, Bussotti M., Faeti, Bussotti N.; Catelani, Baggi; Magionesi, Tiribilli (80' Damiani), Nava (74' Necchi); Pacini (89' Lemmo). A disp.: Mazzanti, Barberini, Evi, Baldini. All.: Alessandro Ceri.
GREVIGIANA (4-2-3-1): Rosi; Congiu (46' Carnasciali), Goli, Ardito, Bartalucci; Rufolo, Ricciardi; Fontana, Noli, Sekkou; Ermini. A disp.: Rogai, Farsetti, Giachi, Ruocco, Bodurri. All.: Alessandro Santini.

ARBITRO: Francesco Stiattesi di Firenze.



E' l'Albereta la sorpresa, forse ancor più del Dicomano capolista, di quest'anno: per dare continuità allo straordinario trend di cui ha sin ora giovato affronta la Grevigiana sul campo di via di Villamagna e sotto una pioggia non incessante ma piuttosto fastidiosa. Ceri e Santini dispongono specularmente i propri undici in campo: Pacini e Tiribilli i nomi caldi per i locali, mentre i chiantigiani, dietro al guizzante Ermini, puntano forte su Noli e Sekkou (quest'ultimo classe '96). Si intuisce subito che nell'arco dei novanta minuti lo spazio concedibile alle leziosità, al gioco di fioretto se vogliamo, risulterà veramente ristretto: ruvida e maschia si preannuncia la partita sul provato terreno di gioco. Dopo trentacinque minuti di nulla in cui l'attenzione è catalizzata principalmente da uno splendido esemplare cucciolo di pastore tedesco sugli spalti, il match vive una fase di non-calma grazie ad alcune interessanti e insidiose iniziative, da una e dall'altra parte. La prima a battere un colpo è l'Albereta, che con Tiribilli conclude largo calciando da dentro l'area, e viene seguita a stretto giro di posta dal tentativo di Ermini, che col sinistro, dopo aver tagliato il campo sui venti metri, sfiora il palo alla sinistra di Sassoli proteso in tuffo. E' decisamente Ermini l'uomo più pericoloso degli ospiti: diagonale potente che, destinato fuori, si ferma nel fango nell'area piccola. Fontana vi piomba ma è clamorosamente efficace l'intervento di un difensore biancoverde in scivolata, a negare una rete pressoché sicura. L'ultima occasione di frazione è pro Albereta col piazzato di Catelani che sfiora il montante, con Rosi che comunque controlla la traiettoria. Dopo il thè caldo la partita si ravviva, nonostante i contenuti tecnici rimangano un po' al di sotto del godibile. Subito Catelani ci riprova, per due volte, su punizione, non centrando il bersaglio la prima e trovando la pronta risposta di Rosi sul primo palo la seconda. I padroni di casa sembrano produrre più mole di gioco, dall'altro canto la Grevigiana è in grado di approfittare di ogni spazio lasciato dagli avversari, arrivando alla conclusione per più volte nel corso del parziale. Sassoli si deve superare su Ermini lanciato a rete da una triangolazione con Carnasciali, deviando in angolo l'esterno sinistro dell'attaccante, protagonista per altre due volte di affondi potenzialmente dannosi per l'Albereta. Al 67' riceve in profondità e scarica un sinistro a lato, che causa ben più di un brivido ai diciotto di Ceri, poi, cinque minuti dopo, si mangia a porta aperta il gol del potenziale vantaggio, dopo che un tentativo da distanza ravvicinata di Fontana era stato murato da Sassoli. A quanto pare però, i chiantigiani hanno ancora fame, perché si divorano un altro gol. Su calcio d'angolo, Sassoli esce a vuoto, Ricciardi sbuca da due passi ma non riesce ad impattare correttamente il pallone, che va a perdersi sul fondo: le mani nei capelli sono giustificate. Negli ultimi dieci minuti spunti interessanti ma non decisivi per Pacini, Sekkou e Necchi, con solo quest'ultimo che riesce ad inquadrare la porta incontrando sulla sua strada la presa in due tempi di Rosi. Il giovane Stiattesi, autore di un'ottima prestazione sempre improntata al dialogo, manda tutti, dopo centottanta secondi di extra-time, a farsi la doccia.

Calciatoripiù: Goli (Grevigiana):
fa da vigile custode ad una retroguardia quadrata e solida, che non subisce troppo i tentativi di Tiribilli, sovente limitato alla vecchia maniera con un po' di rusticità, e di Pacini, che si deve accontentare di soli tiri dalla distanza, che non incontrano troppa fortuna. E' quindi una menzione più simbolica che rivolta al singolo, autore comunque di una prestazione ad alti livelli: Sergente Hartmann. Tiribilli (Albereta S.S.): in una partita tutta gol e spettacolo (seee, sarebbe piaciuto) prova a giocare con la sua marcia e alla sua maniera, ma sia il terreno, sia gli avversari -che lo costringono in una gabbia- contengono la sua agilità e la sua imprevedibilità, che risalta comunque agli occhi di tutti. Almeno, appunto, ci prova: Honoris Causa.

Fulvio Scozzafava ALBERETA S.S. (4-2-3-1): Sassoli; Longinotti, Bussotti M., Faeti, Bussotti N.; Catelani, Baggi; Magionesi, Tiribilli (80' Damiani), Nava (74' Necchi); Pacini (89' Lemmo). A disp.: Mazzanti, Barberini, Evi, Baldini. All.: Alessandro Ceri.<br >GREVIGIANA (4-2-3-1): Rosi; Congiu (46' Carnasciali), Goli, Ardito, Bartalucci; Rufolo, Ricciardi; Fontana, Noli, Sekkou; Ermini. A disp.: Rogai, Farsetti, Giachi, Ruocco, Bodurri. All.: Alessandro Santini.<br > ARBITRO: Francesco Stiattesi di Firenze. E' l'Albereta la sorpresa, forse ancor pi&ugrave; del Dicomano capolista, di quest'anno: per dare continuit&agrave; allo straordinario trend di cui ha sin ora giovato affronta la Grevigiana sul campo di via di Villamagna e sotto una pioggia non incessante ma piuttosto fastidiosa. Ceri e Santini dispongono specularmente i propri undici in campo: Pacini e Tiribilli i nomi caldi per i locali, mentre i chiantigiani, dietro al guizzante Ermini, puntano forte su Noli e Sekkou (quest'ultimo classe '96). Si intuisce subito che nell'arco dei novanta minuti lo spazio concedibile alle leziosit&agrave;, al gioco di fioretto se vogliamo, risulter&agrave; veramente ristretto: ruvida e maschia si preannuncia la partita sul provato terreno di gioco. Dopo trentacinque minuti di nulla in cui l'attenzione &egrave; catalizzata principalmente da uno splendido esemplare cucciolo di pastore tedesco sugli spalti, il match vive una fase di non-calma grazie ad alcune interessanti e insidiose iniziative, da una e dall'altra parte. La prima a battere un colpo &egrave; l'Albereta, che con Tiribilli conclude largo calciando da dentro l'area, e viene seguita a stretto giro di posta dal tentativo di Ermini, che col sinistro, dopo aver tagliato il campo sui venti metri, sfiora il palo alla sinistra di Sassoli proteso in tuffo. E' decisamente Ermini l'uomo pi&ugrave; pericoloso degli ospiti: diagonale potente che, destinato fuori, si ferma nel fango nell'area piccola. Fontana vi piomba ma &egrave; clamorosamente efficace l'intervento di un difensore biancoverde in scivolata, a negare una rete pressoch&eacute; sicura. L'ultima occasione di frazione &egrave; pro Albereta col piazzato di Catelani che sfiora il montante, con Rosi che comunque controlla la traiettoria. Dopo il th&egrave; caldo la partita si ravviva, nonostante i contenuti tecnici rimangano un po' al di sotto del godibile. Subito Catelani ci riprova, per due volte, su punizione, non centrando il bersaglio la prima e trovando la pronta risposta di Rosi sul primo palo la seconda. I padroni di casa sembrano produrre pi&ugrave; mole di gioco, dall'altro canto la Grevigiana &egrave; in grado di approfittare di ogni spazio lasciato dagli avversari, arrivando alla conclusione per pi&ugrave; volte nel corso del parziale. Sassoli si deve superare su Ermini lanciato a rete da una triangolazione con Carnasciali, deviando in angolo l'esterno sinistro dell'attaccante, protagonista per altre due volte di affondi potenzialmente dannosi per l'Albereta. Al 67' riceve in profondit&agrave; e scarica un sinistro a lato, che causa ben pi&ugrave; di un brivido ai diciotto di Ceri, poi, cinque minuti dopo, si mangia a porta aperta il gol del potenziale vantaggio, dopo che un tentativo da distanza ravvicinata di Fontana era stato murato da Sassoli. A quanto pare per&ograve;, i chiantigiani hanno ancora fame, perch&eacute; si divorano un altro gol. Su calcio d'angolo, Sassoli esce a vuoto, Ricciardi sbuca da due passi ma non riesce ad impattare correttamente il pallone, che va a perdersi sul fondo: le mani nei capelli sono giustificate. Negli ultimi dieci minuti spunti interessanti ma non decisivi per Pacini, Sekkou e Necchi, con solo quest'ultimo che riesce ad inquadrare la porta incontrando sulla sua strada la presa in due tempi di Rosi. Il giovane Stiattesi, autore di un'ottima prestazione sempre improntata al dialogo, manda tutti, dopo centottanta secondi di extra-time, a farsi la doccia. <br ><b> Calciatoripi&ugrave;: Goli (Grevigiana):</b> fa da vigile custode ad una retroguardia quadrata e solida, che non subisce troppo i tentativi di Tiribilli, sovente limitato alla vecchia maniera con un po' di rusticit&agrave;, e di Pacini, che si deve accontentare di soli tiri dalla distanza, che non incontrano troppa fortuna. E' quindi una menzione pi&ugrave; simbolica che rivolta al singolo, autore comunque di una prestazione ad alti livelli: Sergente Hartmann. <b>Tiribilli (Albereta S.S.): i</b>n una partita tutta gol e spettacolo (seee, sarebbe piaciuto) prova a giocare con la sua marcia e alla sua maniera, ma sia il terreno, sia gli avversari -che lo costringono in una gabbia- contengono la sua agilit&agrave; e la sua imprevedibilit&agrave;, che risalta comunque agli occhi di tutti. Almeno, appunto, ci prova: Honoris Causa. Fulvio Scozzafava




RITORNO ALLA RICERCA PARTITE SINGOLE


RICERCA CAMPIONATI