• Giovanissimi Nazionali GIR.D
  • Pisa
  • 1 - 2
  • Modena


PISA (4-4-2): Dei 6, Bini 6,5, Cirillo 6,5, Marcon 6,5, Scurzoni 6, Vannucci 6, Corvo 6,5 (50' Esposito 6.5), Chelotti 6,5, Andreotti 5,5 (36' Filidei 6), Ghelardoni 7, Fracasso 6. A disp.: Sbrana, Chelotti, Cava, Signorini, Balduini. All.: Cristian Martini.
MODENA (4-4-2): Botti 6, Indrizzi 6, Liovetti 6,5 (45' Montorsi sv), Gibellini 6, Ruspaggiari 6, Tudini 6, Annovi 6 (45' Fabbri sv), Sereni 6 (36'Sautto 6), Ofosu 7, Bonfanti 6 (60' Zuelli sv), Vinci 6,5 (45' Rosolia sv). A disp.: Giuntoli, Gadda. All.: Gianluca Cavazzuti.

ARBITRO: Alberti da Pontedera

RETI: 3' Vinci, 60' Zuelli, 66' Esposito.



Il Pisa gioca e il Modena segna. La prima volta a tradimento, il pubblico è ancora per metà al bar, qualcuno sta ancora parcheggiando, i nerazzurri si sono appena tolti le pettorine d'allenamento solo che quelli del Modena sono partiti presto stamattina e hanno fretta di tornare a casa. Così l'arbitro fischia l'inizio, prima azione e punizione dal lato destro dell'area. Cross dentro, tutti fermi tranne Vinci che corre, salta e la mette dentro. Dalla panchina si chiedono se sia regolare segnare così, senza neanche avvertire. Cavazzuti chiama la ritirata, tutti dietro tanto siamo avanti, facciamo passare quest'ora che il pullman ci porta a casa. E si capisce subito che questo Modena è squadra tosta, due file di quattro ordinati e composti e davanti Ofosu, un pezzo di marcantonio nero e veloce da far paura. Mister Martini non ci sta, urla il canonico non è successo niente e dà l'impressione di crederci, così ci credono anche i ragazzi che cominciano a macinare gioco. Vinci si sbatte con i difensori, Corvo sgomma sulla fascia e poi c'è Ghelardoni, basta la parola. Insomma il Pisa si butta in avanti e pressa alto, stoppa e riparte, da una parte all'altra del campo ci prova ma quelli ostinati, resistono. Interessante vedere Bini nella nuova versione di terzino alla Maicon, in questa categoria è un ruolo che gli si addice, può usare il fisico in difesa e arrivare lanciato sul fondo, infatti le sue discese spesso fanno male, creano superiorità e permettono a Corvo di accentrarsi per inserirsi in area. Cominciano gli assalti: prima Ghlerdoni ci prova da fuori e fa la barba al palo, poi al quarto d'ora Corvo se ne va in contropiede, si fa cinquanta metri di campo palla al piede in stile Forrest Gump e arrivato in area lascia partire un diagonale che fa urlare al goal più di qualcuno, ma Botti si distende e con le unghie devia fuori. Ofosu quando parte fa paura ma Vannucci sa come guidare il reparto e lo disinnesca in anticipo, quando non ci arriva ci pensa Bini in recupero. Il resto del Modena oggi è poca cosa, ma sono ancora avanti. Ghelardoni non la manda giù questa storia dello svantaggio e prova a fare da solo (quasi ci riesce): parte dalla trequarti sinistra e si infila in mezzo a quattro avversari, ne esce con la palla attaccata al piede, vai a capire come ha fatto, ma il tiro è debole. Duplice fischio e squadre a bere il thè caldo. Al rientro Martini toglie Andreotti per Filidei spostando Ghelardoni avanti. E questo si rivela un errore perchè obbliga il fantasista nerazzurro a giocare spalle alla porta: il fisico non glielo permette e comincia a perdere palloni ma soprattutto deve rinunciare a puntare l'uomo nell'uno contro uno. Gli attacchi si affievoliscono nonostante il solito Ghelardoni vada a cercar gloria (e spazi) sugli esterni, trovando così la maniera di essere pericoloso, infatti al decimo della ripresa salta l'uomo e appoggia al centro, ma Corvo manca di pochissimo. La ricerca del pareggio lascia spazi dietro e Ofosu ne approfitta, al minuto 15 parte in posizione regolare e taglia come un fulmine verso l'area, sbilancia il portiere e appoggia a botta sicura; Scurzoni salva sulla linea. Così si procede con Ghelardoni che slalomeggia da un parte e Ofosu che travolge i passanti dall'altra. Al sessantesimo corner per il Modena, mischia in area e Zuelli è il più lesto a vedere il corridoio e mandare in buca d'angolo. Il Modena con due calci piazzati ha tirato due volte in porta e segnato due goal. I tifosi nerazzurri allargano le braccia di fronte a tanta buona sorte ma i meriti si conquistano e se per due volte la difesa pisana ha dormito, non è esente da colpe. Doppio svantaggio e meno di dieci minuti da giocare: saltano gli schemi e il Pisa attacca col cuore più che col cervello, ma funziona e su di un cross teso di Ghelardoni si avventa Esposito che spedisce in rete. Purtroppo il tempo è scaduto e il risultato si congela in una sconfitta immeritata sul piano del gioco ma che denuncia forse qualche lacuna sotto l'aspetto della concentrazione.

Luca Lunedì PISA (4-4-2): Dei 6, Bini 6,5, Cirillo 6,5, Marcon 6,5, Scurzoni 6, Vannucci 6, Corvo 6,5 (50' Esposito 6.5), Chelotti 6,5, Andreotti 5,5 (36' Filidei 6), Ghelardoni 7, Fracasso 6. A disp.: Sbrana, Chelotti, Cava, Signorini, Balduini. All.: Cristian Martini.<br >MODENA (4-4-2): Botti 6, Indrizzi 6, Liovetti 6,5 (45' Montorsi sv), Gibellini 6, Ruspaggiari 6, Tudini 6, Annovi 6 (45' Fabbri sv), Sereni 6 (36'Sautto 6), Ofosu 7, Bonfanti 6 (60' Zuelli sv), Vinci 6,5 (45' Rosolia sv). A disp.: Giuntoli, Gadda. All.: Gianluca Cavazzuti.<br > ARBITRO: Alberti da Pontedera<br > RETI: 3' Vinci, 60' Zuelli, 66' Esposito. Il Pisa gioca e il Modena segna. La prima volta a tradimento, il pubblico &egrave; ancora per met&agrave; al bar, qualcuno sta ancora parcheggiando, i nerazzurri si sono appena tolti le pettorine d'allenamento solo che quelli del Modena sono partiti presto stamattina e hanno fretta di tornare a casa. Cos&igrave; l'arbitro fischia l'inizio, prima azione e punizione dal lato destro dell'area. Cross dentro, tutti fermi tranne Vinci che corre, salta e la mette dentro. Dalla panchina si chiedono se sia regolare segnare cos&igrave;, senza neanche avvertire. Cavazzuti chiama la ritirata, tutti dietro tanto siamo avanti, facciamo passare quest'ora che il pullman ci porta a casa. E si capisce subito che questo Modena &egrave; squadra tosta, due file di quattro ordinati e composti e davanti Ofosu, un pezzo di marcantonio nero e veloce da far paura. Mister Martini non ci sta, urla il canonico non &egrave; successo niente e d&agrave; l'impressione di crederci, cos&igrave; ci credono anche i ragazzi che cominciano a macinare gioco. Vinci si sbatte con i difensori, Corvo sgomma sulla fascia e poi c'&egrave; Ghelardoni, basta la parola. Insomma il Pisa si butta in avanti e pressa alto, stoppa e riparte, da una parte all'altra del campo ci prova ma quelli ostinati, resistono. Interessante vedere Bini nella nuova versione di terzino alla Maicon, in questa categoria &egrave; un ruolo che gli si addice, pu&ograve; usare il fisico in difesa e arrivare lanciato sul fondo, infatti le sue discese spesso fanno male, creano superiorit&agrave; e permettono a Corvo di accentrarsi per inserirsi in area. Cominciano gli assalti: prima Ghlerdoni ci prova da fuori e fa la barba al palo, poi al quarto d'ora Corvo se ne va in contropiede, si fa cinquanta metri di campo palla al piede in stile Forrest Gump e arrivato in area lascia partire un diagonale che fa urlare al goal pi&ugrave; di qualcuno, ma Botti si distende e con le unghie devia fuori. Ofosu quando parte fa paura ma Vannucci sa come guidare il reparto e lo disinnesca in anticipo, quando non ci arriva ci pensa Bini in recupero. Il resto del Modena oggi &egrave; poca cosa, ma sono ancora avanti. Ghelardoni non la manda gi&ugrave; questa storia dello svantaggio e prova a fare da solo (quasi ci riesce): parte dalla trequarti sinistra e si infila in mezzo a quattro avversari, ne esce con la palla attaccata al piede, vai a capire come ha fatto, ma il tiro &egrave; debole. Duplice fischio e squadre a bere il th&egrave; caldo. Al rientro Martini toglie Andreotti per Filidei spostando Ghelardoni avanti. E questo si rivela un errore perch&egrave; obbliga il fantasista nerazzurro a giocare spalle alla porta: il fisico non glielo permette e comincia a perdere palloni ma soprattutto deve rinunciare a puntare l'uomo nell'uno contro uno. Gli attacchi si affievoliscono nonostante il solito Ghelardoni vada a cercar gloria (e spazi) sugli esterni, trovando cos&igrave; la maniera di essere pericoloso, infatti al decimo della ripresa salta l'uomo e appoggia al centro, ma Corvo manca di pochissimo. La ricerca del pareggio lascia spazi dietro e Ofosu ne approfitta, al minuto 15 parte in posizione regolare e taglia come un fulmine verso l'area, sbilancia il portiere e appoggia a botta sicura; Scurzoni salva sulla linea. Cos&igrave; si procede con Ghelardoni che slalomeggia da un parte e Ofosu che travolge i passanti dall'altra. Al sessantesimo corner per il Modena, mischia in area e Zuelli &egrave; il pi&ugrave; lesto a vedere il corridoio e mandare in buca d'angolo. Il Modena con due calci piazzati ha tirato due volte in porta e segnato due goal. I tifosi nerazzurri allargano le braccia di fronte a tanta buona sorte ma i meriti si conquistano e se per due volte la difesa pisana ha dormito, non &egrave; esente da colpe. Doppio svantaggio e meno di dieci minuti da giocare: saltano gli schemi e il Pisa attacca col cuore pi&ugrave; che col cervello, ma funziona e su di un cross teso di Ghelardoni si avventa Esposito che spedisce in rete. Purtroppo il tempo &egrave; scaduto e il risultato si congela in una sconfitta immeritata sul piano del gioco ma che denuncia forse qualche lacuna sotto l'aspetto della concentrazione. Luca Luned&igrave;




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