• Allievi Regionali GIR.D
  • Cascina
  • 0 - 1
  • Forcoli


CASCINA: Menichini, Baglini, Nuti, Di Frino, Menicagli, Ricci, Campisi, Mennini, Frediani, Mogavero, Iodice (70' Mara). A disp.: Barsotti, Caciagli, Bettini. All.: Paolo Rossi.
FORCOLI: Silvi, Vannucci, Bernardeschi, Colombini, Suta (76' Paoli), Fedi, Cosci, Meliani, Guerrini L. (56' Gargani), Sacheli (82' Tognarelli), Amato. A disp.: Stefanelli, Guerrini M., Nannelli, Stacchini. All.: Michele Citi.

ARBITRO: Rocca di Pisa.

RETE: 32' Guerrini L.
NOTE: Ammonito Guerrini L., Angoli: 6-6, Recupero: 2' + 4'.



Dopo lo stop interno contro l'Armando Picchi il Forcoli non perde tempo e torna immediatamente alla vittoria, riuscendo a portar via dal campo di Latignano (luogo in cui, per scelta tecnica, il Cascina ha deciso di disputare l'incontro) tre punti preziosissimi per conservare saldamente la testa della classifica e mantenere a distanza di sicurezza l'inseguitrice Castelfranco. Tuttavia la prestazione esibita dagli amaranto è stata tutt'altro che esaltante: essi infatti dopo essere passati in vantaggio hanno letteralmente smesso di giocare a calcio, pensando esclusivamente a blindare la propria difesa anziché tentare di chiudere la partita, e questa scelta, adottata contro la squadra che ha l'attacco meno prolifico del girone, sembra quantomeno discutibile, ma ovviamente le partite si vincono anche grazie alla compattezza della propria retroguardia, e riguardo a questo il Forcoli non è secondo a nessuno, quindi complimenti ai ragazzi allenati da Citi. Non mancano gli applausi da parte dell'intero pubblico per il Cascina, che ha finalmente impostato una partita parossistica e convincente sotto il profilo dell'impegno e della determinazione, ma i nerazzurri palesano ancora evidenti limiti in fase realizzativa, poiché dopo una presenza pressoché costante in area di rigore avversaria, specialmente nel secondo tempo, non sono mai riusciti a creare un'occasione da rete, nonostante ciò i padroni di casa possono tranquillamente uscire dal campo a testa alta, consapevoli della propria ritrovata aggressività. Il Cascina schiera un 4-4-2 che vede la coppia Ricci-Mennini in linea mediana con Campisi e Mennini sulle fasce a costruire gioco per il tandem offensivo Frediani-Iodice, mentre il Forcoli si dispone con un 4-3-1-2 che attacca con Sacheli alle spalle delle punte Guerrini e Suta, ma si capisce subito che l'impostazione della gara da parte degli ospiti sarà prettamente tattica visto l'accorgimento adottato da Mr. Citi in occasione delle rimesse da fondo, e cioè quello di arretrare Cosci e di far avanzare a centrocampo il difensore centrale Colombini, in modo da sfruttare la sua fisicità sulle palle alte. Il filo conduttore della prima mezz'ora è costituito da un Cascina propositivo e impetuoso, che detiene il possesso palla senza tuttavia far male, mentre il Forcoli contiene con estremo ordine provando a colpire in velocità. Per vedere la prima (e unica) occasione da rete del Cascina occorre attendere il 30', quando un'insidiosa punizione calciata dalla sinistra da Mennini viene alzata coi pugni da Silvi, successivamente la palla incoccia contro la traversa finendo in angolo. Alla prima distrazione difensiva dei padroni di casa il Forcoli si porta in vantaggio: è il 32' quando Meliani scodella un pallone al centro dell'area di rigore, Colombini e Di Frino si scontrano cercando di arpionare la sfera, così il rimpallo favorisce l'intervento di Guerrini, che da posizione ottimale non sbaglia e batte Menichini con un destro sottomisura. Si passa alla ripresa con un Forcoli che decide definitivamente di allestire un bunker inespugnabile: Amato da esterno alto viene arretrato sulla linea della retroguardia, centrocampo estremamente basso e rigorosamente posizionato nella propria metà campo per concludere con l'inserimento di ulteriori difensori (Paoli e Tognarelli). Di fronte a tutto questo il Cascina non può far altro che aggredire a testa bassa, ma le occasioni da rete per i nerazzurri sono pressoché nulle, anche se nella foga dell'assedio rimane un episodio dubbio: un tocco di mano di Colombini durante un intervento in tackle sul quale l'arbitro preferisce sorvolare. Dal canto suo il Forcoli riesce a rendersi pericoloso grazie a calci piazzati, prima al 58' Meliani cerca il gol dell'ex inventandosi una gran punizione dai venti metri diretta sotto l'incrocio, con Menichini che alza in angolo, poi al 69' su corner di Sacheli è ancora Menichini a respingere ottimamente il colpo di testa di Fedi, ma la partita si spegne lentamente, la squadra ospite rimane ancora imbattuta e nel prossimo turno avrà un'aggiuntiva occasione per allungare visto che si affronteranno le dirette inseguitrici: Castelfranco vs. Armando Picchi.

Calciatoripiù: Ricci (Cascina)
: Il simbolo della ritrovata determinazione cascinese, detta i tempi della manovra a centrocampo aggiungendo a buone giocate la necessaria cattiveria. Colombini (Forcoli): Il difensore ex Castelfranco è effige dell'impenetrabilità della propria difesa, praticamente impossibile soffiargli una palla alta, meritatamente riconfermato in rappresentativa Allievi.

Lorenzo Lazzerini CASCINA: Menichini, Baglini, Nuti, Di Frino, Menicagli, Ricci, Campisi, Mennini, Frediani, Mogavero, Iodice (70' Mara). A disp.: Barsotti, Caciagli, Bettini. All.: Paolo Rossi.<br >FORCOLI: Silvi, Vannucci, Bernardeschi, Colombini, Suta (76' Paoli), Fedi, Cosci, Meliani, Guerrini L. (56' Gargani), Sacheli (82' Tognarelli), Amato. A disp.: Stefanelli, Guerrini M., Nannelli, Stacchini. All.: Michele Citi.<br > ARBITRO: Rocca di Pisa.<br > RETE: 32' Guerrini L.<br >NOTE: Ammonito Guerrini L., Angoli: 6-6, Recupero: 2' + 4'. Dopo lo stop interno contro l'Armando Picchi il Forcoli non perde tempo e torna immediatamente alla vittoria, riuscendo a portar via dal campo di Latignano (luogo in cui, per scelta tecnica, il Cascina ha deciso di disputare l'incontro) tre punti preziosissimi per conservare saldamente la testa della classifica e mantenere a distanza di sicurezza l'inseguitrice Castelfranco. Tuttavia la prestazione esibita dagli amaranto &egrave; stata tutt'altro che esaltante: essi infatti dopo essere passati in vantaggio hanno letteralmente smesso di giocare a calcio, pensando esclusivamente a blindare la propria difesa anzich&eacute; tentare di chiudere la partita, e questa scelta, adottata contro la squadra che ha l'attacco meno prolifico del girone, sembra quantomeno discutibile, ma ovviamente le partite si vincono anche grazie alla compattezza della propria retroguardia, e riguardo a questo il Forcoli non &egrave; secondo a nessuno, quindi complimenti ai ragazzi allenati da Citi. Non mancano gli applausi da parte dell'intero pubblico per il Cascina, che ha finalmente impostato una partita parossistica e convincente sotto il profilo dell'impegno e della determinazione, ma i nerazzurri palesano ancora evidenti limiti in fase realizzativa, poich&eacute; dopo una presenza pressoch&eacute; costante in area di rigore avversaria, specialmente nel secondo tempo, non sono mai riusciti a creare un'occasione da rete, nonostante ci&ograve; i padroni di casa possono tranquillamente uscire dal campo a testa alta, consapevoli della propria ritrovata aggressivit&agrave;. Il Cascina schiera un 4-4-2 che vede la coppia Ricci-Mennini in linea mediana con Campisi e Mennini sulle fasce a costruire gioco per il tandem offensivo Frediani-Iodice, mentre il Forcoli si dispone con un 4-3-1-2 che attacca con Sacheli alle spalle delle punte Guerrini e Suta, ma si capisce subito che l'impostazione della gara da parte degli ospiti sar&agrave; prettamente tattica visto l'accorgimento adottato da Mr. Citi in occasione delle rimesse da fondo, e cio&egrave; quello di arretrare Cosci e di far avanzare a centrocampo il difensore centrale Colombini, in modo da sfruttare la sua fisicit&agrave; sulle palle alte. Il filo conduttore della prima mezz'ora &egrave; costituito da un Cascina propositivo e impetuoso, che detiene il possesso palla senza tuttavia far male, mentre il Forcoli contiene con estremo ordine provando a colpire in velocit&agrave;. Per vedere la prima (e unica) occasione da rete del Cascina occorre attendere il 30', quando un'insidiosa punizione calciata dalla sinistra da Mennini viene alzata coi pugni da Silvi, successivamente la palla incoccia contro la traversa finendo in angolo. Alla prima distrazione difensiva dei padroni di casa il Forcoli si porta in vantaggio: &egrave; il 32' quando Meliani scodella un pallone al centro dell'area di rigore, Colombini e Di Frino si scontrano cercando di arpionare la sfera, cos&igrave; il rimpallo favorisce l'intervento di Guerrini, che da posizione ottimale non sbaglia e batte Menichini con un destro sottomisura. Si passa alla ripresa con un Forcoli che decide definitivamente di allestire un bunker inespugnabile: Amato da esterno alto viene arretrato sulla linea della retroguardia, centrocampo estremamente basso e rigorosamente posizionato nella propria met&agrave; campo per concludere con l'inserimento di ulteriori difensori (Paoli e Tognarelli). Di fronte a tutto questo il Cascina non pu&ograve; far altro che aggredire a testa bassa, ma le occasioni da rete per i nerazzurri sono pressoch&eacute; nulle, anche se nella foga dell'assedio rimane un episodio dubbio: un tocco di mano di Colombini durante un intervento in tackle sul quale l'arbitro preferisce sorvolare. Dal canto suo il Forcoli riesce a rendersi pericoloso grazie a calci piazzati, prima al 58' Meliani cerca il gol dell'ex inventandosi una gran punizione dai venti metri diretta sotto l'incrocio, con Menichini che alza in angolo, poi al 69' su corner di Sacheli &egrave; ancora Menichini a respingere ottimamente il colpo di testa di Fedi, ma la partita si spegne lentamente, la squadra ospite rimane ancora imbattuta e nel prossimo turno avr&agrave; un'aggiuntiva occasione per allungare visto che si affronteranno le dirette inseguitrici: Castelfranco vs. Armando Picchi.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;: Ricci (Cascina)</b>: Il simbolo della ritrovata determinazione cascinese, detta i tempi della manovra a centrocampo aggiungendo a buone giocate la necessaria cattiveria. <b>Colombini (Forcoli)</b>: Il difensore ex Castelfranco &egrave; effige dell'impenetrabilit&agrave; della propria difesa, praticamente impossibile soffiargli una palla alta, meritatamente riconfermato in rappresentativa Allievi. Lorenzo Lazzerini




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