• Allievi Regionali GIR.A
  • Jolly Montemurlo
  • 0 - 0
  • Lido Camaiore


JOLLY E MONTEMURLO: Lorenzi, Sogni, Bacco, Berlingeri, Romani, Innocenti, Perugi, Allori, Basile, Sostegni, Paroli. A disp.: D'Agostino, Cecarelli, De Citis, Fontanelli, Sardini, Rispoli, Giovannini. All.: Andrea Taddei.
LIDO CAMAIORE: Del Medico, Pagano, Nicoletti, Cherubini, Monaco, Parducci, Lombardi Mosti, Lagi, Michelotti, Palmerini. A disp.: Andreotti, Canesi, Colle, Di Porto, Lupetti, Mataj. All.: Paolo Pardini.

ARBITRO: Cinque di Firenze.



Il Lido si presenta a Montemurlo per prendere un punto e lo ottiene. Una partita (e sopratutto un secondo tempo) tutta impostata su un'attenta difesa, con grinta (talvolta anche troppa), foga e qualche fallo tattico. Fin dall'inizio è il Jolly a fare la gara, con il Lido che cerca di fare quadrato intorno alla porta difesa da Del Medico. Il primo tiro si registra al 4': Sostegni da fuori conclude alto. Al 10' ci prova Basile in percussione, ma il suo tiro viene parato con qualche difficoltà da Dal Medico. Il primo tentativo del Lido arriva all'11' con Lagi, ma è comodo l'intervento di Lorenzi. Al 14' Paroli si gira e calcia dal limite, ma il suo tiro, smorzato dall'avversario diretto, è facile preda del portiere versiliese. Al 20' discutibile ammonizione comminata dal direttore di gara a Sostegni che, in area, per evitare danni, toglie il piede e salta (vistosamente in alto) l'avversario cadendo; chiaro e congruo il movimento a tutelare la propria incolumità fisica, chiaro per tutti ma non per il direttore di gara che sventola all'incredulo Sostegni il giallo per simulazione. L'ammonizione di per sé non condiziona la gara, se non fosse per un secondo giallo (questo ci stava tutto) che allo stesso Sostegni che lascia la propria squadra in dieci quando ancora mancavano tredici minuti più recupero alla fine (e soprattutto il giocatore di mister Taddei salterà l'importante trasferta di domenica prossima a Margine Coperta). I locali ottengono una ghiotta occasione con Giordano, innescato da un preciso rilancio di Sogni per un contropiede concluso con un tiro; sulla respinta di Del Medico interviene Sostegni ma il suo tiro finisce di poco fuori. Ancor più ghiotta l'occasione capitata al 26' a Perugi, che va al tiro dopo una serie di dribbling, ma il pallone finisce fuori di un niente. Al 35' è Paroli a concludere, anche questa volta fuori di una inezia al termine una bella azione in velocità di Sostegni. Al 38' la partita si macchia di un brutto episodio: Palmerini, senza guardare il pallone, cerca di ostacolare Sogni (che guardava il pallone nella sua parabola discendente), nell'ovvio intento di disturbarne l'intervento; l'impatto è devastante: sotto gli occhi dell'arbitro che assegna soltanto la punizione al Jolly, il laterale destro dei pratesi riporta una frattura della mandibola. Operato nella stessa giornata al CTO di Firenze, ne avrà per almeno un mese. Ora, mi si permetta: fatta salva la non intenzionalità dell'attaccante versiliese (che voleva certo disturbare Sogni nel suo rilancio ma sicuramente non procurargli danno fisico), fintanto che tutti i protagonisti non si convincono che il calcio è fatto di qualcosa di più di un mero e reiterato contatto fisico, poche saranno le possibilità di elevare il livello di questo nostro sport; ed ancor meno ne ha se i direttori di gara non capiscono che tocca a loro garantire l'incolumità fisica degli atleti e proteggere lo spettacolo ovvero le squadre che più mirano a costruire giuoco: in questa ottica, trovo incredibili i diciannove falli portati sul martoriato Perugi senza che si sia visto un solo cartellino giallo verso gli autori. A commissari e dirigenti AIA far capire il messaggio.
La ripresa ricalca i temi del primo tempo, con toni ancora più accesi: il Jolly che cerca di spingere ed aprirsi sulle fasce, il Lido chiuso nel proprio bunker, a cercare qualche veloce sortita. Molti i tentativi dei pratesi nella seconda frazione, ma nessuno mai veramente limpido. E' anzi De Cotis a liberare quasi sulla linea un pallone che, uscito da un rimpallo in mischia susseguente a calcio d'angolo al 18'. Di spettacolo se ne è visto poco, in questa gara al Nelli di Oste; ma, come si suol dire, per giocare bisogna essere in due. Onore peraltro al carattere ed alla grinta dei giocatori del Lido.

Stefano Sogni JOLLY E MONTEMURLO: Lorenzi, Sogni, Bacco, Berlingeri, Romani, Innocenti, Perugi, Allori, Basile, Sostegni, Paroli. A disp.: D'Agostino, Cecarelli, De Citis, Fontanelli, Sardini, Rispoli, Giovannini. All.: Andrea Taddei.<br >LIDO CAMAIORE: Del Medico, Pagano, Nicoletti, Cherubini, Monaco, Parducci, Lombardi Mosti, Lagi, Michelotti, Palmerini. A disp.: Andreotti, Canesi, Colle, Di Porto, Lupetti, Mataj. All.: Paolo Pardini.<br > ARBITRO: Cinque di Firenze. Il Lido si presenta a Montemurlo per prendere un punto e lo ottiene. Una partita (e sopratutto un secondo tempo) tutta impostata su un'attenta difesa, con grinta (talvolta anche troppa), foga e qualche fallo tattico. Fin dall'inizio &egrave; il Jolly a fare la gara, con il Lido che cerca di fare quadrato intorno alla porta difesa da Del Medico. Il primo tiro si registra al 4': Sostegni da fuori conclude alto. Al 10' ci prova Basile in percussione, ma il suo tiro viene parato con qualche difficolt&agrave; da Dal Medico. Il primo tentativo del Lido arriva all'11' con Lagi, ma &egrave; comodo l'intervento di Lorenzi. Al 14' Paroli si gira e calcia dal limite, ma il suo tiro, smorzato dall'avversario diretto, &egrave; facile preda del portiere versiliese. Al 20' discutibile ammonizione comminata dal direttore di gara a Sostegni che, in area, per evitare danni, toglie il piede e salta (vistosamente in alto) l'avversario cadendo; chiaro e congruo il movimento a tutelare la propria incolumit&agrave; fisica, chiaro per tutti ma non per il direttore di gara che sventola all'incredulo Sostegni il giallo per simulazione. L'ammonizione di per s&eacute; non condiziona la gara, se non fosse per un secondo giallo (questo ci stava tutto) che allo stesso Sostegni che lascia la propria squadra in dieci quando ancora mancavano tredici minuti pi&ugrave; recupero alla fine (e soprattutto il giocatore di mister Taddei salter&agrave; l'importante trasferta di domenica prossima a Margine Coperta). I locali ottengono una ghiotta occasione con Giordano, innescato da un preciso rilancio di Sogni per un contropiede concluso con un tiro; sulla respinta di Del Medico interviene Sostegni ma il suo tiro finisce di poco fuori. Ancor pi&ugrave; ghiotta l'occasione capitata al 26' a Perugi, che va al tiro dopo una serie di dribbling, ma il pallone finisce fuori di un niente. Al 35' &egrave; Paroli a concludere, anche questa volta fuori di una inezia al termine una bella azione in velocit&agrave; di Sostegni. Al 38' la partita si macchia di un brutto episodio: Palmerini, senza guardare il pallone, cerca di ostacolare Sogni (che guardava il pallone nella sua parabola discendente), nell'ovvio intento di disturbarne l'intervento; l'impatto &egrave; devastante: sotto gli occhi dell'arbitro che assegna soltanto la punizione al Jolly, il laterale destro dei pratesi riporta una frattura della mandibola. Operato nella stessa giornata al CTO di Firenze, ne avr&agrave; per almeno un mese. Ora, mi si permetta: fatta salva la non intenzionalit&agrave; dell'attaccante versiliese (che voleva certo disturbare Sogni nel suo rilancio ma sicuramente non procurargli danno fisico), fintanto che tutti i protagonisti non si convincono che il calcio &egrave; fatto di qualcosa di pi&ugrave; di un mero e reiterato contatto fisico, poche saranno le possibilit&agrave; di elevare il livello di questo nostro sport; ed ancor meno ne ha se i direttori di gara non capiscono che tocca a loro garantire l'incolumit&agrave; fisica degli atleti e proteggere lo spettacolo ovvero le squadre che pi&ugrave; mirano a costruire giuoco: in questa ottica, trovo incredibili i diciannove falli portati sul martoriato Perugi senza che si sia visto un solo cartellino giallo verso gli autori. A commissari e dirigenti AIA far capire il messaggio.<br >La ripresa ricalca i temi del primo tempo, con toni ancora pi&ugrave; accesi: il Jolly che cerca di spingere ed aprirsi sulle fasce, il Lido chiuso nel proprio bunker, a cercare qualche veloce sortita. Molti i tentativi dei pratesi nella seconda frazione, ma nessuno mai veramente limpido. E' anzi De Cotis a liberare quasi sulla linea un pallone che, uscito da un rimpallo in mischia susseguente a calcio d'angolo al 18'. Di spettacolo se ne &egrave; visto poco, in questa gara al Nelli di Oste; ma, come si suol dire, per giocare bisogna essere in due. Onore peraltro al carattere ed alla grinta dei giocatori del Lido. Stefano Sogni




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