• Juniores Nazionali GIR.E
  • Pisa
  • 1 - 1
  • Cuneo


PISA (4-4-2): Santoni, Bellagamba, Simili, Frediani, Degl'Innocenti (70' Bartalini), Giandomenici, Pitti, Doveri, Cantone, Costa, D'Angelo (65' Caputo). A disp: Cateni, Bini, Matteis, Zucchelli, Tosetti. All.: Ildebrando Stafico.
CUNEO (3-4-1-2): Comba, Forte, Rosso, Giordana(49'Migliore), Curati, Cucchieti, Tarasco, Giraudo, Poetto, Grimaldi (75' Dutto), Zen (57' Renaudo). A disp.: Baudena, Bianco, Gollè, Ambrogio. All.: Aimo.

ARBITRO: Catastini di Pisa.

RETI: 13' Giraudo, 54' Cantone.
NOTE: ammoniti 47' Bellagamba.



Quando non vuole entrare, non entra. Metafisica del calcio per spiegare un pareggio che va stretto, strettissimo al Pisa. Traverse, salvataggi sulla linea ed occasioni in abbondanza per i padroni di casa che decisamente meritavano migliore sorte. Il Cuneo segna e si difende, incassa il punto e ringrazia la buona stella pur avendo messo in luce un paio di individualità interessanti. I nerazzurri si dispongono secondo un 4-4-2 sacchiano: ali che aggirano la difesa, terzini che si sovrappongono e pressing altissimo e asfissiante in mezzo al campo. Tutta la squadra rimane cortissima e tutti parteciapano alla manovra. Il Cuneo schiera una difesa a tre che dovrebbe liberare le avanzate degli esterni e Poetto fra le linee ad ispirare la coppia Zen-Grimaldi; il progetto tattico di mister Aimo però rimane sulla carta perchè le avanzate di Pitti e Costa sulle fasce tengono bassi i suoi laterali e Poetto viene preso nella morsa Frediani-Doveri e non riesce ad uscirne scomparendo dalla gara. Così gli ospiti giocano buona parte della partita con una difesa a 5 e il solo Grimaldi avanti a cercare spazi e sfruttare le ripartenze. Si parte ed è subito Pisa con Giandomenici che dimostra buone doti balistiche andando a pescare gli inserimenti di Cantone e D'Angelo con lanci che scavalcano il centrocampo. Prima occasione al 5' con una punizione di Costa girata sul primo palo da Bellagamba, ma la difesa cuneense fa buona guardia. Il gioco si sviluppa soprattutto a sinistra dove Pitti risulta imprendibile, i suoi continui scatti lungo la linea laterale tengono in apprensione la retroguardia ospite. Al 10' si vede il Cuneo in avanti, Zen sorprende alle spalle Simili e da buona posizione tenta un'improbabile trivela che non spaventa Santoni. Un paio di minuti ed è occasione Pisa: Simili batte un corner, Bellagamba si inserisce ancora e abbassandosi gira in rete a portiere battuto ma Cucchietti respinge con il corpo. Sulla ripartenza arriva il vantaggio ospite: il Cuneo batte il suo primo angolo, la palla rimane in area e dopo un prolungato batti e ribatti arriva sui piedi di Giraudo che appoggia in rete. La posizione di Giraudo al momento del tiro è la più avanzata ma la palla gli arriva dopo essere carambolata sui piedi di un pisano, il goal è regolare. Il Pisa si butta in vanti e cerca il pareggio con D'Angelo che in acrobazia non riesce a scavalcare il portiere di poco. Il gioco è ancora in mano ai nerazzurri, Doveri in mezzo al campo detta i tempi e Frediani raddoppia su chiunque gli passi accanto, Costa e Pitti si inseriscono con continuità ma la grande mole di gioco prodotta non produce il pareggio, tutti gli spazi sono intasati. Necessariamente i padroni di casa si devono scoprire e il Cuneo è abile a sfruttare gli spazi che vengono concessi, al 30' ci vuole un miracolo in uscita di Santoni per impedire il raddoppio e togliere la palla dai piedi di Grimaldi. Pitti prova a fare da solo e palla al piede arriva al tiro in area ma guadagna un corner, sulla battuta D'Angelo gira al volo mala sua conclusione di collo viene ribattuta ancora una volta sulla linea da un difensore. Pochi minuti e Costa vede in anticipo l'inserimento di Cantone, lo serve sulla corsa e l'attaccante pisano si trova a tu per tu con Comba ma al momento di calciare scivola e il suo diagonale sfila a lato. Sul finire di tempo il forcing del Pisa si fa ancora più veemente: Doveri lancia e pesca Pitti che controlla, punta l'uomo e tira, la sua conclusione viene fermata da Comba in due tempi. Il Cuneo risponde ancora con Grimaldi che dal limite tira di potenza e obbliga Santoni ad alzare in corner. Prima del duplice fischio il Pisa si fa vedere in avanti solo con due calci piazzati che non producono veri pericoli. Al rientro il Cuneo prova a legittimare il vantaggio presentandosi in area con Zen, la punta vede dietro di sé Grimaldi a rimorchio ed appoggia al compagno che in corsa spara un bolide a botta sicura, solo un super Santoni evita il raddoppio. Giordana esce per infortunio così Aimo ne approfitta per ridisegnare la squadra secondo un più prudente 4-4-2 spostando Poetto sulla sinistra. Il Pisa non ci sta e attacca ancora, al decimo il pareggio: Pitti dalla trequarti sinistra pesca il movimento di Cantone e lo serve sulla corsa, la punta nerazzurra resiste ad un difensore, aspetta l'uscita di Comba e appoggia in rete. Ottenuto il pareggio i padroni di casa puntano al bersaglio grosso e non smettono di attaccare: Doveri intercetta palla a centrocampo e prepotentemente arriva in a rea ma la sua conclusione sorvola la traversa, comunque pregevole il coast to coast del regista pisano. Al 70' enorme palla goal sciupata dal Cuneo: buco di Degl'Innocenti che lascia campo libero a Renaudo ma l'attaccante ospite pecca di sicurezza e il suo diagonale va a lato. Il Pisa ha finito la benzina, dopo il ritmo forsennato della prima frazione lascia maggiore spazio all'avversario che guadagna metri di campo. Al 75' ancora Pitti appoggia, chiama il triangolo e prova la botta dal limite ma coglie in pieno la traversa. All'85' papera di Santoni che non s'intende con Bellagamba e passa la palla a Renaudo che si trova la porta spalancata e libero da marcatura; incredibilmente mette a lato. È l'ultimo sussulto di una partita piacevole, giocata su ritmi alti e che ai punti avrebbe visto trionfare il Pisa. Bene la direzione di Catastini: si attiene alle nuove norme dettate da Collina non spezzettando il gioco e arbitrando all'inglese, mantiene un'uniformità di giudizio che è quanto si chiede ad un buon direttore di gara.

Luca Lunedì PISA (4-4-2): Santoni, Bellagamba, Simili, Frediani, Degl'Innocenti (70' Bartalini), Giandomenici, Pitti, Doveri, Cantone, Costa, D'Angelo (65' Caputo). A disp: Cateni, Bini, Matteis, Zucchelli, Tosetti. All.: Ildebrando Stafico.<br >CUNEO (3-4-1-2): Comba, Forte, Rosso, Giordana(49'Migliore), Curati, Cucchieti, Tarasco, Giraudo, Poetto, Grimaldi (75' Dutto), Zen (57' Renaudo). A disp.: Baudena, Bianco, Goll&egrave;, Ambrogio. All.: Aimo.<br > ARBITRO: Catastini di Pisa.<br > RETI: 13' Giraudo, 54' Cantone.<br >NOTE: ammoniti 47' Bellagamba. Quando non vuole entrare, non entra. Metafisica del calcio per spiegare un pareggio che va stretto, strettissimo al Pisa. Traverse, salvataggi sulla linea ed occasioni in abbondanza per i padroni di casa che decisamente meritavano migliore sorte. Il Cuneo segna e si difende, incassa il punto e ringrazia la buona stella pur avendo messo in luce un paio di individualit&agrave; interessanti. I nerazzurri si dispongono secondo un 4-4-2 sacchiano: ali che aggirano la difesa, terzini che si sovrappongono e pressing altissimo e asfissiante in mezzo al campo. Tutta la squadra rimane cortissima e tutti parteciapano alla manovra. Il Cuneo schiera una difesa a tre che dovrebbe liberare le avanzate degli esterni e Poetto fra le linee ad ispirare la coppia Zen-Grimaldi; il progetto tattico di mister Aimo per&ograve; rimane sulla carta perch&egrave; le avanzate di Pitti e Costa sulle fasce tengono bassi i suoi laterali e Poetto viene preso nella morsa Frediani-Doveri e non riesce ad uscirne scomparendo dalla gara. Cos&igrave; gli ospiti giocano buona parte della partita con una difesa a 5 e il solo Grimaldi avanti a cercare spazi e sfruttare le ripartenze. Si parte ed &egrave; subito Pisa con Giandomenici che dimostra buone doti balistiche andando a pescare gli inserimenti di Cantone e D'Angelo con lanci che scavalcano il centrocampo. Prima occasione al 5' con una punizione di Costa girata sul primo palo da Bellagamba, ma la difesa cuneense fa buona guardia. Il gioco si sviluppa soprattutto a sinistra dove Pitti risulta imprendibile, i suoi continui scatti lungo la linea laterale tengono in apprensione la retroguardia ospite. Al 10' si vede il Cuneo in avanti, Zen sorprende alle spalle Simili e da buona posizione tenta un'improbabile trivela che non spaventa Santoni. Un paio di minuti ed &egrave; occasione Pisa: Simili batte un corner, Bellagamba si inserisce ancora e abbassandosi gira in rete a portiere battuto ma Cucchietti respinge con il corpo. Sulla ripartenza arriva il vantaggio ospite: il Cuneo batte il suo primo angolo, la palla rimane in area e dopo un prolungato batti e ribatti arriva sui piedi di Giraudo che appoggia in rete. La posizione di Giraudo al momento del tiro &egrave; la pi&ugrave; avanzata ma la palla gli arriva dopo essere carambolata sui piedi di un pisano, il goal &egrave; regolare. Il Pisa si butta in vanti e cerca il pareggio con D'Angelo che in acrobazia non riesce a scavalcare il portiere di poco. Il gioco &egrave; ancora in mano ai nerazzurri, Doveri in mezzo al campo detta i tempi e Frediani raddoppia su chiunque gli passi accanto, Costa e Pitti si inseriscono con continuit&agrave; ma la grande mole di gioco prodotta non produce il pareggio, tutti gli spazi sono intasati. Necessariamente i padroni di casa si devono scoprire e il Cuneo &egrave; abile a sfruttare gli spazi che vengono concessi, al 30' ci vuole un miracolo in uscita di Santoni per impedire il raddoppio e togliere la palla dai piedi di Grimaldi. Pitti prova a fare da solo e palla al piede arriva al tiro in area ma guadagna un corner, sulla battuta D'Angelo gira al volo mala sua conclusione di collo viene ribattuta ancora una volta sulla linea da un difensore. Pochi minuti e Costa vede in anticipo l'inserimento di Cantone, lo serve sulla corsa e l'attaccante pisano si trova a tu per tu con Comba ma al momento di calciare scivola e il suo diagonale sfila a lato. Sul finire di tempo il forcing del Pisa si fa ancora pi&ugrave; veemente: Doveri lancia e pesca Pitti che controlla, punta l'uomo e tira, la sua conclusione viene fermata da Comba in due tempi. Il Cuneo risponde ancora con Grimaldi che dal limite tira di potenza e obbliga Santoni ad alzare in corner. Prima del duplice fischio il Pisa si fa vedere in avanti solo con due calci piazzati che non producono veri pericoli. Al rientro il Cuneo prova a legittimare il vantaggio presentandosi in area con Zen, la punta vede dietro di s&eacute; Grimaldi a rimorchio ed appoggia al compagno che in corsa spara un bolide a botta sicura, solo un super Santoni evita il raddoppio. Giordana esce per infortunio cos&igrave; Aimo ne approfitta per ridisegnare la squadra secondo un pi&ugrave; prudente 4-4-2 spostando Poetto sulla sinistra. Il Pisa non ci sta e attacca ancora, al decimo il pareggio: Pitti dalla trequarti sinistra pesca il movimento di Cantone e lo serve sulla corsa, la punta nerazzurra resiste ad un difensore, aspetta l'uscita di Comba e appoggia in rete. Ottenuto il pareggio i padroni di casa puntano al bersaglio grosso e non smettono di attaccare: Doveri intercetta palla a centrocampo e prepotentemente arriva in a rea ma la sua conclusione sorvola la traversa, comunque pregevole il coast to coast del regista pisano. Al 70' enorme palla goal sciupata dal Cuneo: buco di Degl'Innocenti che lascia campo libero a Renaudo ma l'attaccante ospite pecca di sicurezza e il suo diagonale va a lato. Il Pisa ha finito la benzina, dopo il ritmo forsennato della prima frazione lascia maggiore spazio all'avversario che guadagna metri di campo. Al 75' ancora Pitti appoggia, chiama il triangolo e prova la botta dal limite ma coglie in pieno la traversa. All'85' papera di Santoni che non s'intende con Bellagamba e passa la palla a Renaudo che si trova la porta spalancata e libero da marcatura; incredibilmente mette a lato. &Egrave; l'ultimo sussulto di una partita piacevole, giocata su ritmi alti e che ai punti avrebbe visto trionfare il Pisa. Bene la direzione di Catastini: si attiene alle nuove norme dettate da Collina non spezzettando il gioco e arbitrando all'inglese, mantiene un'uniformit&agrave; di giudizio che &egrave; quanto si chiede ad un buon direttore di gara. Luca Luned&igrave;




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