- Allievi Regionali GIR.C
- Settignanese
-
3 - 0
- Arezzo F. Academy
SETTIGNANESE: Saccardi (70' Fiani), Barsotti (57' Tweed), Lanza, Sorrenti, Brenna, Maddaluni (75' Chirco), Corri (68' Del Regno), Privitera, Somigli (70' Aimonetti), Tambone (51' Semplici), Jobard. A disp.: Pampaloni. All.: Marco Brunetti.
AREZZO F.A.: Barchielli, Pazzaglia (57' Bruni), Municchi (63' Peruzzi), Ricci (75' Rosi), Zanfir, Sereni, Vidal Natali, Censini (48' Panozzi), Martini, Laurenzi (59' Fabbriciani), Grottola (54' Paciotti). A disp.: Becattini. All.: Paolo Tirinnanzi.
ARBITRO: Ruggiero di Prato.
RETI: 15' Brenna, 22' Corri, 48' Maddaluni.
NOTE: 26' ammonito Sereni, 34' ammonito Vidal Natali.
Il carro armato Settignanese non si ferma più e, consolidando sempre più fermamente il proprio ruolo di regina del girone C regionale, supera, senza troppe difficoltà, lo sciagurato Arezzo F.A.. I diavoli salgono quindi a quota 27 punti, mantenendosi alla distanza di sicurezza di tre punti dagli inseguitori Calenzanesi, relegando, al contempo, i ragazzi in livrea amaranto all'ultima piazza della classifica. Non c'è stata storia per gli aretini, mai pericolosi là davanti e succubi del gioco consolidato della compagine capitanata da Privitera, che, volenti o nolenti, hanno dovuto consegnare l'intera posta in mano agli avversari, subendo passivamente le iniziative dei singoli, o corali, di questi ultimi. I padroni di casa si dispongono sul terreno di gioco nel loro classico e rodato 4-2-3-1, con bomber Somigli punta di riferimento, supportato dal trio Corri-Tambone-Jobard, e Privitera e Maddaluni fari del centrocampo. Gli ospiti si schierano in uno zemaniano 4-3-3, avallato dalle due ali Vidal Natali e Grottola, libere di spaziare alle spalle di Martini. La velocità del possesso palla rossonero, in questa gara tutto fuorché sterile, le tanto improvvise, quanto pericolose, verticalizzazioni a cercare gli inserimenti di Somigli, la capacità di saltare l'uomo insita nel computo delle qualità di tutti gli interpreti offensivi di casa, mettono in ginocchio l'Arezzo, che risponde come può. Tale risposta è ben riassumibile nelle tre occasioni da goal - di cui una capitalizzata al meglio - occorse alla Settignanese, sugli sviluppi di altrettante punizioni nella trequarti avversaria. All'8' Somigli, avendo arpionato a centroarea il traversone scagliato su calcio piazzato da Brenna, a tu per tu con Barchielli tenta il pallonetto, che, tuttavia, viene deviato in corner dal portiere amaranto. Quattro minuti più tardi è solo un miracolo del solito Barchielli a rigettare la punizione di Jobard, negando alla giovane ala la tanto agognata gioia del goal. Al 15' arriva finalmente la marcatura; Brenna, incaricatosi del tiro, colpisce la sfera di piatto destro e, con la complicità del portiere ospite, gonfia finalmente la rete. Il baricentro dei diavoli si alza sempre più col passare dei minuti e, parallelamente, la compagine presieduta da coach Tirinnanzi si disunisce tatticamente, sino a subire il due a zero. I meriti del suddetto gol, a dire il vero, dovrebbero essere equamente spartiti tra Corri e Barsotti; il numero 2, infatti, avendo mangiato 50 m di campo palla al piede, fraseggia col numero 7, porgendo millimetricamente a quest'ultimo un assist capitalizzato dall'ala con uno splendido diagonale. Ultimo squillo prima del duplice fischio arbitrale è il colpo di testa in tuffo di Somigli , che, ben trovato da Jobard, per pochissimo non mette a segno l'undicesimo sigillo stagionale. Ha termine, dunque, il primo tempo di gioco e risulta inevitabilmente compromessa per gli ospiti la partita. Praticamente nullo il contributo sulle fasce dei due esterni d'attacco, impalpabile la fase difensiva e inconsistente la linea dei centrocampisti. Questi sono i tristi verdetti di una partita iniziata male, e che finirà ancor peggio. Per l'appunto, al 48', giunge puntuale la rete che chiude definitivamente i conti, sentenziando, per chi non l'avesse ancora capito, la multiforme superiorità rossonera; Jobard crossa dalla sinistra per Somigli, che corregge in direzione della porta avversaria l'invito del compagno, ma Barchielli respinge e Maddaluni insacca sulla ribattuta il 3-0. Al 50' l'intramontabile Somigli colpisce da lunga distanza il legno superiore. Al 54' si concretizza, finalmente, la prima (e ultima del match) azione saliente stavolta di matrice aretina; Laurenzi, avendo disarcionato sulla fascia destra il pallone dai piedi di Brenna, calcia dai 30m, sfiorando il palo alla sinistra di Saccardi. Brivido. Settignanese cinica e spietata, niente fare dunque per il giovane Arezzo di Tirinnanzi.
Calciatoripiù: Lanza sulla fascia sinistra vince il duello con Vidal Natali ed è una sicurezza costante. A Somigli è mancato solamente il goal, avendo questi disputato una partita generosa e al servizio della squadra. Privitera a centrocampo è un mostro sacro, e non stupirebbe vederlo calcare in futuro campi ancor più prestigiosi. Per gli ospiti degne di nota le partite di Martini, bravo nel far salire la squadra e allargare il gioco per i due esterno d'attacco, e Bruni, ben entrato in difesa a soccorrere Zanfir.
Francesco Simoncini
SETTIGNANESE: Saccardi (70' Fiani), Barsotti (57' Tweed), Lanza, Sorrenti, Brenna, Maddaluni (75' Chirco), Corri (68' Del Regno), Privitera, Somigli (70' Aimonetti), Tambone (51' Semplici), Jobard. A disp.: Pampaloni. All.: Marco Brunetti.<br >AREZZO F.A.: Barchielli, Pazzaglia (57' Bruni), Municchi (63' Peruzzi), Ricci (75' Rosi), Zanfir, Sereni, Vidal Natali, Censini (48' Panozzi), Martini, Laurenzi (59' Fabbriciani), Grottola (54' Paciotti). A disp.: Becattini. All.: Paolo Tirinnanzi.<br >
ARBITRO: Ruggiero di Prato.<br >
RETI: 15' Brenna, 22' Corri, 48' Maddaluni.<br >NOTE: 26' ammonito Sereni, 34' ammonito Vidal Natali.
Il carro armato Settignanese non si ferma più e, consolidando sempre più fermamente il proprio ruolo di regina del girone C regionale, supera, senza troppe difficoltà, lo sciagurato Arezzo F.A.. I diavoli salgono quindi a quota 27 punti, mantenendosi alla distanza di sicurezza di tre punti dagli inseguitori Calenzanesi, relegando, al contempo, i ragazzi in livrea amaranto all'ultima piazza della classifica. Non c'è stata storia per gli aretini, mai pericolosi là davanti e succubi del gioco consolidato della compagine capitanata da Privitera, che, volenti o nolenti, hanno dovuto consegnare l'intera posta in mano agli avversari, subendo passivamente le iniziative dei singoli, o corali, di questi ultimi. I padroni di casa si dispongono sul terreno di gioco nel loro classico e rodato 4-2-3-1, con bomber Somigli punta di riferimento, supportato dal trio Corri-Tambone-Jobard, e Privitera e Maddaluni fari del centrocampo. Gli ospiti si schierano in uno zemaniano 4-3-3, avallato dalle due ali Vidal Natali e Grottola, libere di spaziare alle spalle di Martini. La velocità del possesso palla rossonero, in questa gara tutto fuorché sterile, le tanto improvvise, quanto pericolose, verticalizzazioni a cercare gli inserimenti di Somigli, la capacità di saltare l'uomo insita nel computo delle qualità di tutti gli interpreti offensivi di casa, mettono in ginocchio l'Arezzo, che risponde come può. Tale risposta è ben riassumibile nelle tre occasioni da goal - di cui una capitalizzata al meglio - occorse alla Settignanese, sugli sviluppi di altrettante punizioni nella trequarti avversaria. All'8' Somigli, avendo arpionato a centroarea il traversone scagliato su calcio piazzato da Brenna, a tu per tu con Barchielli tenta il pallonetto, che, tuttavia, viene deviato in corner dal portiere amaranto. Quattro minuti più tardi è solo un miracolo del solito Barchielli a rigettare la punizione di Jobard, negando alla giovane ala la tanto agognata gioia del goal. Al 15' arriva finalmente la marcatura; Brenna, incaricatosi del tiro, colpisce la sfera di piatto destro e, con la complicità del portiere ospite, gonfia finalmente la rete. Il baricentro dei diavoli si alza sempre più col passare dei minuti e, parallelamente, la compagine presieduta da coach Tirinnanzi si disunisce tatticamente, sino a subire il due a zero. I meriti del suddetto gol, a dire il vero, dovrebbero essere equamente spartiti tra Corri e Barsotti; il numero 2, infatti, avendo mangiato 50 m di campo palla al piede, fraseggia col numero 7, porgendo millimetricamente a quest'ultimo un assist capitalizzato dall'ala con uno splendido diagonale. Ultimo squillo prima del duplice fischio arbitrale è il colpo di testa in tuffo di Somigli , che, ben trovato da Jobard, per pochissimo non mette a segno l'undicesimo sigillo stagionale. Ha termine, dunque, il primo tempo di gioco e risulta inevitabilmente compromessa per gli ospiti la partita. Praticamente nullo il contributo sulle fasce dei due esterni d'attacco, impalpabile la fase difensiva e inconsistente la linea dei centrocampisti. Questi sono i tristi verdetti di una partita iniziata male, e che finirà ancor peggio. Per l'appunto, al 48', giunge puntuale la rete che chiude definitivamente i conti, sentenziando, per chi non l'avesse ancora capito, la multiforme superiorità rossonera; Jobard crossa dalla sinistra per Somigli, che corregge in direzione della porta avversaria l'invito del compagno, ma Barchielli respinge e Maddaluni insacca sulla ribattuta il 3-0. Al 50' l'intramontabile Somigli colpisce da lunga distanza il legno superiore. Al 54' si concretizza, finalmente, la prima (e ultima del match) azione saliente stavolta di matrice aretina; Laurenzi, avendo disarcionato sulla fascia destra il pallone dai piedi di Brenna, calcia dai 30m, sfiorando il palo alla sinistra di Saccardi. Brivido. Settignanese cinica e spietata, niente fare dunque per il giovane Arezzo di Tirinnanzi. <br ><b>
Calciatoripiù: Lanza</b> sulla fascia sinistra vince il duello con Vidal Natali ed è una sicurezza costante. A <b>Somigli </b>è mancato solamente il goal, avendo questi disputato una partita generosa e al servizio della squadra. <b>Privitera </b>a centrocampo è un mostro sacro, e non stupirebbe vederlo calcare in futuro campi ancor più prestigiosi. Per gli ospiti degne di nota le partite di <b>Martini</b>, bravo nel far salire la squadra e allargare il gioco per i due esterno d'attacco, e <b>Bruni</b>, ben entrato in difesa a soccorrere Zanfir.
Francesco Simoncini