• Juniores Provinciali GIR.A
  • Pelago
  • 2 - 1
  • Albereta San Salvi


PELAGO: Giorni, Donnini, Romanelli, Pucchioni, Celoni, Benvenuti, Torrini, Tanini, Perigli, Silvi, Gallico. All.: Rossi

ALBERETA: Frilli, Pellegrini, Pugliatti, Rigacci, Battaglini, Calamai, Mattini, Rostagno, Misul, Segreto, Prezioso


RETI: Perigli, Silvi, Segreto



Esiste il mal di trasferta? All'Albereta dicono di sì, perché fuori casa non hanno ancora raccolto un punto, nemmeno contro squadre alla loro portata. L'osservazione non ha nulla di misterioso: è solo una questione di qualità tecnica di risorse agonistiche e forse anche di preparazione fisico-atletica. Sulla prima lacuna si può francamente poco, sulla seconda e sulla terza invece si può fare molto e su quello dovranno lavorare vicino al ponte di Rovezzano per colmare un gap che si sta rivelando sempre più decisivo, stando a quanto si è visto nelle ultime partite, in casa e fuori. L'incontro visto a Pelago è stato molto avvincente e persino piacevole, almeno nel primo tempo, quando le due squadre si sono affrontate alla pari e le occasioni da rete sono state numerose, fallite per un soffio, da una parte e dall'altra. Nella ripresa, mentre la squadra di casa saggiamente ricorreva a qualche cambio per ridare consistenza e forze fresche per l'assalto finale, gli ospiti, che avevano a disposizione solo un paio di cambi, soffrivano maggiormente la rapidità degli avanti avversari e non hanno mai dato la sensazione, salvo una fiammata iniziale, di poter stare davvero ancora in partita. Nel secondo tempo, insomma, l'Albereta ha offerto l'immagine di un toro pieno di banderillas, che attendeva solo che il matador affondasse la stoccata finale. Che poi questo colpo sia venuto su una punizione deviata dalla barriera, e che ha lasciato senza scampo l'incolpevole Frilli, è solo uno dei tanti accidenti di una storia che, a quel punto, non prevedeva più un copione diverso. La prima frazione di gioco è stata variata e piena di iniziative pericolose con repentini rovesciamenti di fronte che hanno messo in evidenza belle iniziative, soprattutto individuali, come le due reti, una per parte, ma anche un buon assetto complessivo in entrambe le squadre. Al 7' prima occasione per il Pelago con una conclusione al volo di Celoni, a seguito di calcio d'angolo, che trova pronto Frilli alle deviazione sopra la traversa. Un minuto più tardi è Misul a sfiorare il gol con un colpo di testa da 5-6 metri (ma dietro di lui c'era Segreto, tutto solo, che avrebbe comodamente potuto appoggiare in rete) a seguito di una bella azione di Prezioso sulla destra, l'unica in cui le due punte dell'Albereta hanno dialogato tra loro. Al 10' è di nuovo Misul a concludere da dentro l'area con un tiro che supera il portiere avversario, ma sulla linea salva Celoni. Al 13' l'arbitro ferma Misul lanciato a rete per un fuorigioco che forse non c'era (e nell'occasione il centravanti non sbaglia, segnando un inutile goal). In contropiede il Pelago diventa spesso molto pericoloso, evidenziando i limiti dinamici dei difensori centrali dell'Albereta. Al 20' Frilli compie un doppio salvataggio di fronte a due attaccanti presentatasi soli davanti alla sua porta: prima respinge il tiro di Gallico e poi devia sul fondo la ribattuta di Silvi accorso per ribadire in rete la respinta del portiere ospite. Al 23' è Torrini a mangiarsi da pochi passi un gol, spedendo alto sopra la traversa un pallone ricevuto da Silvi, con un Frilli uscito alla disperata e ormai battuto. Al 33' il Pelago raccoglie la superiorità evidenziata nei 10-15 minuti precedenti con una bellissima azione di Perigli che si beve mezza difesa avversaria prima di concludere dal limite con un delizioso esterno destro nell'angolo alla sinistra di Frilli. Diversamente da altre occasioni, l'Albereta non si deprime e nel giro di cinque minuti pareggia. Anche in questa occasione, però, si tratta di una splendida iniziativa personale di un suo giocatore a consentirle di segnare. Segreto riceve il pallone su una rimessa laterale all'altezza del vertice sinistro dell'area avversaria, supera con eleganza due difensori e incrocia da 8-10 metri un sinistro imparabile che si infila nell'angolo opposto. La ripresa si apre con un'occasione da rete per Misul che avrebbe potuto cambiare il segno dell'incontro. Il centravanti dell'Albereta, debilitato dalla febbre, riesce nell'impresa, balisticamente molto difficile, di mandare oltre la traversa da 3 metri un cross perfetto di Matteini che aveva tagliato fuori tutta la difesa avversaria, portiere compreso. E' l'ultimo lampo della partita per gli ospiti. Da quel momento in poi si aspetta solo la rete dei padroni di casa che ormai affondano di continuo nella burrosa difesa avversaria, mettendone a nudo i molti limiti tecnici e fisico-atletici. Per due volte, al 15' e al 23', prima Tanini e poi Selvi sbagliano due rigori in movimento a conclusione di belle trame offensive corali che li portano a calciare da una decina di metri da posizione centrale verso la porta di Frilli. In entrambe occasioni il pallone esce alto. La rete della vittoria arriva al 31', al terzo calcio di punizione di fila dal limite concesso dall'arbitro nell'arco di cinque minuti, segno evidente dello sbandamento e dalla scarsa lucidità della difesa ospite, sempre meno protetta dal centrocampo. Il tiro di Silvi è deviato in maniera sensibile dalla barriera, rendendo inutile il volo di Frilli. Nell'ultimo quarto d'ora il Pelago dapprima ha la possibilità di arrotondare il successo e poi rischia, ma solo in teoria, di subire il pareggio. Perigli fa ammattire la lenta difesa dell'Albereta in diverse occasioni e in una di queste Calamai lo stende in area, quando sta per concludere: espulsione e rigore, che però Pucchioni scaraventa a lato. Nel finale, tuttavia, il conto delle espulsioni si capovolge: Gallico e Donnini escono per doppia ammonizione e così l'Albereta ha un sussulto che la porta a schiacciare in area il Pelago, ma l'unica conclusione a colpo sicuro, ancora una volta di Misul, viene deviata da un difensore in angolo.

PELAGO: Giorni, Donnini, Romanelli, Pucchioni, Celoni, Benvenuti, Torrini, Tanini, Perigli, Silvi, Gallico. All.: Rossi <br >ALBERETA: Frilli, Pellegrini, Pugliatti, Rigacci, Battaglini, Calamai, Mattini, Rostagno, Misul, Segreto, Prezioso <br > RETI: Perigli, Silvi, Segreto Esiste il mal di trasferta? All'Albereta dicono di s&igrave;, perch&eacute; fuori casa non hanno ancora raccolto un punto, nemmeno contro squadre alla loro portata. L'osservazione non ha nulla di misterioso: &egrave; solo una questione di qualit&agrave; tecnica di risorse agonistiche e forse anche di preparazione fisico-atletica. Sulla prima lacuna si pu&ograve; francamente poco, sulla seconda e sulla terza invece si pu&ograve; fare molto e su quello dovranno lavorare vicino al ponte di Rovezzano per colmare un gap che si sta rivelando sempre pi&ugrave; decisivo, stando a quanto si &egrave; visto nelle ultime partite, in casa e fuori. L'incontro visto a Pelago &egrave; stato molto avvincente e persino piacevole, almeno nel primo tempo, quando le due squadre si sono affrontate alla pari e le occasioni da rete sono state numerose, fallite per un soffio, da una parte e dall'altra. Nella ripresa, mentre la squadra di casa saggiamente ricorreva a qualche cambio per ridare consistenza e forze fresche per l'assalto finale, gli ospiti, che avevano a disposizione solo un paio di cambi, soffrivano maggiormente la rapidit&agrave; degli avanti avversari e non hanno mai dato la sensazione, salvo una fiammata iniziale, di poter stare davvero ancora in partita. Nel secondo tempo, insomma, l'Albereta ha offerto l'immagine di un toro pieno di banderillas, che attendeva solo che il matador affondasse la stoccata finale. Che poi questo colpo sia venuto su una punizione deviata dalla barriera, e che ha lasciato senza scampo l'incolpevole Frilli, &egrave; solo uno dei tanti accidenti di una storia che, a quel punto, non prevedeva pi&ugrave; un copione diverso. La prima frazione di gioco &egrave; stata variata e piena di iniziative pericolose con repentini rovesciamenti di fronte che hanno messo in evidenza belle iniziative, soprattutto individuali, come le due reti, una per parte, ma anche un buon assetto complessivo in entrambe le squadre. Al 7' prima occasione per il Pelago con una conclusione al volo di Celoni, a seguito di calcio d'angolo, che trova pronto Frilli alle deviazione sopra la traversa. Un minuto pi&ugrave; tardi &egrave; Misul a sfiorare il gol con un colpo di testa da 5-6 metri (ma dietro di lui c'era Segreto, tutto solo, che avrebbe comodamente potuto appoggiare in rete) a seguito di una bella azione di Prezioso sulla destra, l'unica in cui le due punte dell'Albereta hanno dialogato tra loro. Al 10' &egrave; di nuovo Misul a concludere da dentro l'area con un tiro che supera il portiere avversario, ma sulla linea salva Celoni. Al 13' l'arbitro ferma Misul lanciato a rete per un fuorigioco che forse non c'era (e nell'occasione il centravanti non sbaglia, segnando un inutile goal). In contropiede il Pelago diventa spesso molto pericoloso, evidenziando i limiti dinamici dei difensori centrali dell'Albereta. Al 20' Frilli compie un doppio salvataggio di fronte a due attaccanti presentatasi soli davanti alla sua porta: prima respinge il tiro di Gallico e poi devia sul fondo la ribattuta di Silvi accorso per ribadire in rete la respinta del portiere ospite. Al 23' &egrave; Torrini a mangiarsi da pochi passi un gol, spedendo alto sopra la traversa un pallone ricevuto da Silvi, con un Frilli uscito alla disperata e ormai battuto. Al 33' il Pelago raccoglie la superiorit&agrave; evidenziata nei 10-15 minuti precedenti con una bellissima azione di Perigli che si beve mezza difesa avversaria prima di concludere dal limite con un delizioso esterno destro nell'angolo alla sinistra di Frilli. Diversamente da altre occasioni, l'Albereta non si deprime e nel giro di cinque minuti pareggia. Anche in questa occasione, per&ograve;, si tratta di una splendida iniziativa personale di un suo giocatore a consentirle di segnare. Segreto riceve il pallone su una rimessa laterale all'altezza del vertice sinistro dell'area avversaria, supera con eleganza due difensori e incrocia da 8-10 metri un sinistro imparabile che si infila nell'angolo opposto. La ripresa si apre con un'occasione da rete per Misul che avrebbe potuto cambiare il segno dell'incontro. Il centravanti dell'Albereta, debilitato dalla febbre, riesce nell'impresa, balisticamente molto difficile, di mandare oltre la traversa da 3 metri un cross perfetto di Matteini che aveva tagliato fuori tutta la difesa avversaria, portiere compreso. E' l'ultimo lampo della partita per gli ospiti. Da quel momento in poi si aspetta solo la rete dei padroni di casa che ormai affondano di continuo nella burrosa difesa avversaria, mettendone a nudo i molti limiti tecnici e fisico-atletici. Per due volte, al 15' e al 23', prima Tanini e poi Selvi sbagliano due rigori in movimento a conclusione di belle trame offensive corali che li portano a calciare da una decina di metri da posizione centrale verso la porta di Frilli. In entrambe occasioni il pallone esce alto. La rete della vittoria arriva al 31', al terzo calcio di punizione di fila dal limite concesso dall'arbitro nell'arco di cinque minuti, segno evidente dello sbandamento e dalla scarsa lucidit&agrave; della difesa ospite, sempre meno protetta dal centrocampo. Il tiro di Silvi &egrave; deviato in maniera sensibile dalla barriera, rendendo inutile il volo di Frilli. Nell'ultimo quarto d'ora il Pelago dapprima ha la possibilit&agrave; di arrotondare il successo e poi rischia, ma solo in teoria, di subire il pareggio. Perigli fa ammattire la lenta difesa dell'Albereta in diverse occasioni e in una di queste Calamai lo stende in area, quando sta per concludere: espulsione e rigore, che per&ograve; Pucchioni scaraventa a lato. Nel finale, tuttavia, il conto delle espulsioni si capovolge: Gallico e Donnini escono per doppia ammonizione e cos&igrave; l'Albereta ha un sussulto che la porta a schiacciare in area il Pelago, ma l'unica conclusione a colpo sicuro, ancora una volta di Misul, viene deviata da un difensore in angolo.




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