• Giovanissimi Nazionali GIR.E
  • Roma
  • 0 - 3
  • Fiorentina


ROMA: Marchegiani, Ravet, Masciangelo, Capradossi, Cesaretti, Adamo, Taviani (33' Montesi), Shahinas, Musto, Verde (65' Taranto), Damiani. A disp.: Romano, Montesi, Selvaggio, Anzini, Pellegrini, Di Livio, Taranto. All.: Catini.
FIORENTINA: Bardini, Proietti (68' Miccinesi), Segoni, Gigli, Berardi, Pellegrino (67' Bicchi) Papini (55' Voltolini), Posarelli (65' Peralta), Di Curzio (50' Mancini), Bangu (60' Rotesi), Gondo. A disp.: Chessa, Miccinesi, Bicchi, Mancini, Rotesi, Voltolini, Peralta. All.: Federico Guidi.

ARBITRO: Silverio di Roma 1.

RETI: 25' Gondo, 38' Di Curzio, 50' rig. Bangu.
NOTE: ammoniti Bardini, Damiani e Gondo.



Una cosa è certa: per vincere le fasi finali, tutti dovranno fare i conti con la Fiorentina. Una prova superlativa, autoritaria, a tratti quasi arrogante della squadra viola, sicura di sé e consapevole delle sue enormi qualità tecniche e fisiche. Ecco, soprattutto quest'ultimo aspetto, quello fisico, è quello che ha maggiormente impressionato: come dirà mister Guidi a fine gara , alleno una squadra di Giovanissimi , ma sembra che siano Allievi, se non anche più grandi . Di contro una piccola Roma, deludente sin dall'approccio iniziale, che non è mai riuscita ad indirizzare la partita verso i suoi binari preferiti, quelli della tecnica nello stretto e della circolazione palla a terra. Un tre a zero per i viola, insomma, che non ammette repliche e che riapre i giochi in ottica primo posto del girone: ora le due squadre sono a pari merito a quota 69 punti, ma la Fiorentina deve ancora riposare e quindi ha una gara in più rispetto ai giallorossi. Oltre ad aver perso momentaneamente il primato solitario in vetta alla graduatoria, per i giallorossi la sfida del Bernardini potrebbe incidere molto, dal punto di vista mentale, su questo scorcio finale di campionato. La Roma è sembrata inerme di fronte alla strapotenza gigliata e già nei primi minuti di gara il 4-2-3-1 messo in campo da Catini sembra traballare: Verde, schierato al centro del terzetto offensivo, non entra mai nel vivo dell'azione, i due esterni Taviani e Damiani vengono seguiti dai rispettivi marcatori fino alla propria trequarti campo, Musto non riceve un pallone giocabile. La Fiorentina parte più convinta ed aggressiva, con un pressing che inizia sin dai primi portatori di palla, cioè i due centrali di difesa giallorossa: quest'ultima sarà una mossa che darà i suoi frutti.
Pronti via e la Fiorentina conquista subito il predominio territoriale e colonizza la metà campo avversaria. Trascorrono appena tre minuti dal fischio d'avvio che Di Curzio si ritrova da solo davanti a Marchegiani, il quale è bravissimo a distendersi sulla propria sinistra e a smanacciare il diagonale dell'attaccante viola. Il 4-4-2 semplice ma terribilmente efficace dei viola mette in seria difficoltà il centrocampo romanista, con il solo Adamo che tenta di inventarsi qualcosa in una zona centrale in cui si vedono solo maglie viola. Verso la metà del primo tempo, i giallorossi cominciano anche ad allungarsi, concedendo contropiedi che a giocatori come Gondo e Papini proprio non puoi concedere. Al 19' Papini percorre tutta la corsia destra per poi trovarsi a tu per tu con Marchegiani, ma la sua conclusione esce di poco; due minuti più tardi Gondo, con una bella torsione di destro, scalda ancora le mani del sempre attento Marchegiani. Al 25' ripartenza su un calcio d'angolo della Roma, Gondo si avventa su un retropassaggio di Cesaretti verso Marchegiani, si presenta solo davanti al portiere ed insacca. L'uno a zero è perfino stretto per la Fiorentina: per la Roma da segnalare solo un calcio di punizione dal limite di Verde sul quale è pronto Bardini alla parata. Ad inizio ripresa, la Roma sembra entrare in campo col giusto piglio di poter recuperare la gara, ma la Fiorentina spegne tutte le speranze romaniste dopo appena tre minuti. Gondo si presenta davanti al portiere ma Marchegiani mette in corner. Sul tiro dalla bandierina, Di Curzio anticipa tutti nei pressi del primo palo e, di fatto, chiude la gara con mezz'ora d'anticipo con un prepotente colpo di testa. A questo punto la Roma comincia a concedere molti, troppi spazi alla Fiorentina. Al 50' fallo su Posarelli, andato via sulla fascia sinistra a Ravot, viene atterrato da Capradossi. Bangu calcia alla destra del portiere. La Roma prova a segnare il gol della bandiera, ma non crea mai pericoli a Bardini. La Fiorentina ha altre due occasioni con Gondo e Bangu che davanti al portiere però non riescono ad angolare il pallone. Con due gol di svantaggio, la Roma si espone ancor di più ai contropiedi avversari e viene nuovamente punita al 13' della ripresa con Posarelli che, all'interno dell'area, può essere fermato solo con un fallo di Capradossi. Il penalty, trasformato da Bangu (classe '97, altro giocatore da tenere d'occhio per il futuro) mette i titoli di coda alla sfida. Nel finale, Adamo, uno dei pochi a salvarsi, tenta con un paio di conclusioni di siglare almeno la rete della bandiera, ma proprio non è giornata. La Fiorentina sbanca il Bernardini non solo con un successo rotondo, ma con una sontuosa prestazione che a Trigoria non scorderanno facilmente. La Roma, invece, interrompe la striscia di ventitre successi consecutivi in campionato, ma, tra sette giorni, ha la grande possibilità di reagire a questa pesante batosta e di riacquisire il primo posto solitario in classifica sull'insidioso campo del Siena. Sono contento - spiega Guidi a fine gara -, al di là del risultato è come questa vittoria che mi lascia ben sperare. Una grandissima prestazione contro una squadra di altissimo livello; quando concedi pochissimo e crei tantissimo, vuol dire che la squadra ha fatto una prestazione sopra le righe sotto tutti i punti di vista .

ROMA: Marchegiani, Ravet, Masciangelo, Capradossi, Cesaretti, Adamo, Taviani (33' Montesi), Shahinas, Musto, Verde (65' Taranto), Damiani. A disp.: Romano, Montesi, Selvaggio, Anzini, Pellegrini, Di Livio, Taranto. All.: Catini.<br >FIORENTINA: Bardini, Proietti (68' Miccinesi), Segoni, Gigli, Berardi, Pellegrino (67' Bicchi) Papini (55' Voltolini), Posarelli (65' Peralta), Di Curzio (50' Mancini), Bangu (60' Rotesi), Gondo. A disp.: Chessa, Miccinesi, Bicchi, Mancini, Rotesi, Voltolini, Peralta. All.: Federico Guidi.<br > ARBITRO: Silverio di Roma 1.<br > RETI: 25' Gondo, 38' Di Curzio, 50' rig. Bangu.<br >NOTE: ammoniti Bardini, Damiani e Gondo. Una cosa &egrave; certa: per vincere le fasi finali, tutti dovranno fare i conti con la Fiorentina. Una prova superlativa, autoritaria, a tratti quasi arrogante della squadra viola, sicura di s&eacute; e consapevole delle sue enormi qualit&agrave; tecniche e fisiche. Ecco, soprattutto quest'ultimo aspetto, quello fisico, &egrave; quello che ha maggiormente impressionato: come dir&agrave; mister Guidi a fine gara , alleno una squadra di Giovanissimi , ma sembra che siano Allievi, se non anche pi&ugrave; grandi . Di contro una piccola Roma, deludente sin dall'approccio iniziale, che non &egrave; mai riuscita ad indirizzare la partita verso i suoi binari preferiti, quelli della tecnica nello stretto e della circolazione palla a terra. Un tre a zero per i viola, insomma, che non ammette repliche e che riapre i giochi in ottica primo posto del girone: ora le due squadre sono a pari merito a quota 69 punti, ma la Fiorentina deve ancora riposare e quindi ha una gara in pi&ugrave; rispetto ai giallorossi. Oltre ad aver perso momentaneamente il primato solitario in vetta alla graduatoria, per i giallorossi la sfida del Bernardini potrebbe incidere molto, dal punto di vista mentale, su questo scorcio finale di campionato. La Roma &egrave; sembrata inerme di fronte alla strapotenza gigliata e gi&agrave; nei primi minuti di gara il 4-2-3-1 messo in campo da Catini sembra traballare: Verde, schierato al centro del terzetto offensivo, non entra mai nel vivo dell'azione, i due esterni Taviani e Damiani vengono seguiti dai rispettivi marcatori fino alla propria trequarti campo, Musto non riceve un pallone giocabile. La Fiorentina parte pi&ugrave; convinta ed aggressiva, con un pressing che inizia sin dai primi portatori di palla, cio&egrave; i due centrali di difesa giallorossa: quest'ultima sar&agrave; una mossa che dar&agrave; i suoi frutti. <br >Pronti via e la Fiorentina conquista subito il predominio territoriale e colonizza la met&agrave; campo avversaria. Trascorrono appena tre minuti dal fischio d'avvio che Di Curzio si ritrova da solo davanti a Marchegiani, il quale &egrave; bravissimo a distendersi sulla propria sinistra e a smanacciare il diagonale dell'attaccante viola. Il 4-4-2 semplice ma terribilmente efficace dei viola mette in seria difficolt&agrave; il centrocampo romanista, con il solo Adamo che tenta di inventarsi qualcosa in una zona centrale in cui si vedono solo maglie viola. Verso la met&agrave; del primo tempo, i giallorossi cominciano anche ad allungarsi, concedendo contropiedi che a giocatori come Gondo e Papini proprio non puoi concedere. Al 19' Papini percorre tutta la corsia destra per poi trovarsi a tu per tu con Marchegiani, ma la sua conclusione esce di poco; due minuti pi&ugrave; tardi Gondo, con una bella torsione di destro, scalda ancora le mani del sempre attento Marchegiani. Al 25' ripartenza su un calcio d'angolo della Roma, Gondo si avventa su un retropassaggio di Cesaretti verso Marchegiani, si presenta solo davanti al portiere ed insacca. L'uno a zero &egrave; perfino stretto per la Fiorentina: per la Roma da segnalare solo un calcio di punizione dal limite di Verde sul quale &egrave; pronto Bardini alla parata. Ad inizio ripresa, la Roma sembra entrare in campo col giusto piglio di poter recuperare la gara, ma la Fiorentina spegne tutte le speranze romaniste dopo appena tre minuti. Gondo si presenta davanti al portiere ma Marchegiani mette in corner. Sul tiro dalla bandierina, Di Curzio anticipa tutti nei pressi del primo palo e, di fatto, chiude la gara con mezz'ora d'anticipo con un prepotente colpo di testa. A questo punto la Roma comincia a concedere molti, troppi spazi alla Fiorentina. Al 50' fallo su Posarelli, andato via sulla fascia sinistra a Ravot, viene atterrato da Capradossi. Bangu calcia alla destra del portiere. La Roma prova a segnare il gol della bandiera, ma non crea mai pericoli a Bardini. La Fiorentina ha altre due occasioni con Gondo e Bangu che davanti al portiere per&ograve; non riescono ad angolare il pallone. Con due gol di svantaggio, la Roma si espone ancor di pi&ugrave; ai contropiedi avversari e viene nuovamente punita al 13' della ripresa con Posarelli che, all'interno dell'area, pu&ograve; essere fermato solo con un fallo di Capradossi. Il penalty, trasformato da Bangu (classe '97, altro giocatore da tenere d'occhio per il futuro) mette i titoli di coda alla sfida. Nel finale, Adamo, uno dei pochi a salvarsi, tenta con un paio di conclusioni di siglare almeno la rete della bandiera, ma proprio non &egrave; giornata. La Fiorentina sbanca il Bernardini non solo con un successo rotondo, ma con una sontuosa prestazione che a Trigoria non scorderanno facilmente. La Roma, invece, interrompe la striscia di ventitre successi consecutivi in campionato, ma, tra sette giorni, ha la grande possibilit&agrave; di reagire a questa pesante batosta e di riacquisire il primo posto solitario in classifica sull'insidioso campo del Siena. <b>Sono contento</b> - spiega Guidi a fine gara -<b>, al di l&agrave; del risultato &egrave; come questa vittoria che mi lascia ben sperare. Una grandissima prestazione contro una squadra di altissimo livello; quando concedi pochissimo e crei tantissimo, vuol dire che la squadra ha fatto una prestazione sopra le righe sotto tutti i punti di vista</b> .




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